Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Introduzione Intelligenza artificiale - iCub tesina
La tesina di maturità descrive il tema di dell'intelligenza artificiale e di iCub. La tesina permette i collegamenti con queste due materie scolastiche: in Informatica l'intelligenza artificiale ed innovazioni del web 2.0 e in Economia gli effetti dell'intelligenza artificiale.
Collegamenti
Intelligenza artificiale - iCub tesina
Informatica - L'intelligenza artificiale ed innovazioni del web 2.0.
Economia - Gli effetti dell'intelligenza artificiale.
PARTE INTERNA
6 computer
• 40 processori, che permettono ad iCub di raggiungere la
• velocità di 1.000.000 di operazioni al secondo
raccoglie i dati ricevuti dai sensori della "pelle" artificiale
• permette la costruzione di un'esperienza dalla quale iCub
• IMPARA DAI PROPRI ERRORI
la prima volta che afferra un oggetto sbaglia,
si corregge, dosa la forza e ci riprova fino a quando
non compierà il movimento nel miglior modo possibile
PARTE ESTERNA
elabora le immagini riprese dalle telecamere, le integra ai dati sensoriali
• ricevuti dalla parte interna
determina le espressioni facciali e il movimento degli arti
• è costituita da 30 processori connessi ad internet, connessione necessaria
• per accedere al CLOUD 7
IL CLOUD , che in inglese significa letteralmente "nuvola" , è una grande
innovazione del web che permette di accedere a applicazioni e dati da qualsiasi
luogo in qualsiasi momento utilizzando qualsiasi computer collegato a Internet.
Quando si salvano i dati nel cloud, si salvano i dati in un server sempre accessibile
a tutti grazie ad una connesione; lo svantaggio principale è che si ha il problema
della sicurezza della privacy dei dati in quanto i server vengono gestiti da
estranei.
Esempio pratico: Google Maps ci offre mappe e navigatore GPS su ogni
smartphone senza bisogno di avere le cartine nella memoria del telefono.
5G
APPLICAZIONI
DATI 8
COME FA A RICONOSCERE UN OGGETTO?
1. Raccoglie le informazioni dalle telecamere visive che permettono una
visione stereostopica ovvero permettono una visione tridimensionale
dell'oggetto
2. Da queste rileva le coordinate
3. Dai sensori della pelle percepisce la superficie dell'oggetto
4. Attraverso i microfoni associa ad ogni oggetto un nome
5. Ora iCub è in grado di riconoscere l'oggetto anche quando questo sarà
insieme ad altri
OBIETTIVO DEL 2025: far operare iCub non solo per coordinate ma anche per
funzione
ESEMPIO: IL ROBOT ASSOCIA IL LIBRO A DELLE
COORDINATE:
L'UOMO ASSOCIA IL LIBRO ALLA SUA
FUNZIONE = LEGGERE
Se dicessimo ad iCub "ho voglia di leggere" lui non capirebbe come rispondere
all'ordine. un giorno sara' pronto per offrirci un libro, una rivista, un volantino,
una lettera. 9
QUANTO LONTANO PUO' ANDARE L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE?
Il 14 maggio, presso il Salone Internazionale del Libro a Torino, è stato esposto
iCub è ho avuto la possibilità di vederlo e partecipare ad una conferenza di uno
dei ricercatori che lavora al suo progetto, Roberto Cingolani.
Prima di quel giorno temevo l'impatto che l'intelligenza artificiale potesse avere
sull'uomo e sulla sua etica; da quel giorno ne sono affascinata e il mio interesse
sullo studio di iCub è notevolmente cambiato. Gingolani mostrò dei dati certi
attraverso grafici e filmati che dimostrarono quanto il vero miracolo della
tecnologia di raggiungere i livelli di un bambino sia ad oggi e per altri 10000 anni,
inarrivabile.
Disse "preoccupatevi piuttosto dei danni che la stupidità umana può fare da qui a
100 anni, ma non dell'intelligenza artificiale un semplice strumento di assistenza,
in innumerevoli campi, ma assolutamente non pericoloso"
Provo a spiegare a voi ciò che io imparato dalla conferenza mettendo a paragone
un bambino ed iCub: Foto scattata presso il
Salone del Libro 2016
10
ICUB BAMBINO
Materiale: silicio 75% di acqua
200 w – 1 milione di operazioni/secondo 40 w – 1 miliardo di miliardi
operazioni/secondo di operazioni al secondo
dopo 2 ore si spegne (max 1300 w) "non si ferma mai" con 200 Kcal
privo di istinto, tutte le operazioni che ha ormoni, prova emozioni ed
svolge sono risultati di calcoli ben precisi è istintivo
Grazie all'istinto il portiere senza effettuare alcun tipo di calcolo, sa che
lanciandosi ad una certa velocità e con una certa ampiezza, si troverà proprio con
le mani nel punto in cui la palla arriva; un robot prima di compiere questa azione
dovrebbe effettuare una serie di calcoli quali la velocità della palla, la sua forza,
la forza di gravità, il peso... ci impiegherebbe 1 secondo e mezzo, tempo nel
quale la palla sarebbe già in porta.
Questo avviene perchè nell'essere umano la mente e il corpo collaborano come
un'orchestra coordinata dal sistema nervoso e permettono all'individuo di
utilizzare una strategia adattiva, basata sull'esperienza, invece che calcolare ogni
volta una strategia dedicata ad una specifica situazione cosicchè il corpo sappia
già come reagire ed adattarsi. Ad esempio, quando vediamo un gradino ci viene
spontaneo alzare la gamba con una certa ampiezza senza compiere alcun calcolo;
un robot oggi non può fare questo perchè la mente e il corpo sono sviluppate
separatamente ed è il cervello a guidare il corpo.
Se gli volessimo far compiere operazioni più complesse, dovremmo riuscire a far
interagire corpo e mente, riducendo così la differenza tra uomo e robot.
11
Dopo aver osservato i dati e aver capito che, prima che il robot raggiunga le
capacità dell'uomo, debbano passare almeno 800 anni iniziamo a parlare dei
benefici e i problemi più immediati e vicini a noi che l'intelligenza artificiale può
causare.
Prima di tutto, i pericoli della tecnologia dipendono dall'uso che ne fa l'uomo,
quindi bisogna preoccuparsi di educare e consapevolizzare la società affinchè si
possa indirizzare il loro corretto comportamento e mantenere la loro attenzione
sui pericoli che possono derivare dal suo utilizzo improprio e i suoi effetti
inattesi.
Fino a che l'uomo non sarà consapevole di questo, l'intelligenza artificiale
ETICA
potrebbe avere gravi conseguenza sull' dell'essere umano
definita dagli studiosi
ROBOETICA
l'insieme dei comportamenti umani nel momento in cui
anche i robot fanno parte dell'ambiente e, poichè i robot
posseggono una certa autonomia e una certa capacità di
apprendere dall'esperienza, anche i comportamenti che
il robot può avere nei confronti dell'uomo
Sarà in grado un giorno di prendere decisioni etiche, scegliendo autonomamente
l’azione più giusta da fare?
La risposta a una domanda del genere si fa sempre più necessaria, man mano che
i robot entrano nella vita quotidiana degli esseri umani. Pensiamo, per esempio,
alle auto senza guidatore: un giorno, a causa di un imprevisto, potrebbero dover
decidere tra la sicurezza dei passeggeri e quella di altri automobilisti e pedoni e
non è semplice programmare delle macchine con regole per tali circostanze.
Nel 1940, in tempi non sospetti in cui i robot erano pura fantascienza, Isaac
Asimov, un celebre scrittore di fantascienza, enunciò le tre leggi della robotica:
PRIMA LEGGE
la dice:
Un robot non può causare danno a un essere umano, né permettere che, a causa
del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno
SECONDA LEGGE
La dice:
un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini
non contravvengano alla Prima Legge
TERZA LEGGE
La dice:
un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la sua autodifesa non
contrasti con la Prima o con la Seconda Legge
12
Bristol Robotic Laboratory, un centro accademico di ricerca robotica nel Regno
Unito, ha messo per la prima volta alla prova l’etica di un robot. Assieme ai suoi
colleghi, ha programmato una macchina in modo che impedisse che altri automi –
che ricoprivano il ruolo di esseri umani – cadessero in un buco.
Nello scenario più semplice, il robot ha avuto successo. Mentre quelli che per lui
erano esseri umani si dirigevano verso il buco, si è affrettato per cambiarne la
traiettoria e portarli fuori pericolo, come ci si aspettava.
Nel momento in cui è stato aggiusto un altro essere umano, il robot si è trovato
costretto a scegliere. In alcuni casi ha deciso di salvare uno dei due, lasciando
morire l’altro. Altre volte è riuscito a salvarli entrambi. Ma in 14 prove su 33 il
robot ha sprecato così tanto tempo nella decisione che entrambi gli esseri umani
sono caduti nel buco.
Un' altro problema rispetto a queste leggi che Asimov non considerò è il concetto
di DANNO:
Che cosa vuol dire?
• Chi lo stabilisce?
• chi lo quantifica?
•
Il concetto di danno sembra legato al concetto di male non solo fisico ma il
"cervello" di un robot, razionale, saprebbe impostare e risolvere le “equazioni del
male”? Assolutamente no, questo è proprio una delle grandi differenze che prima
abbiamo citato nel confronto tra robot e bambino.
Proprio perchè le leggi sono stata enunciato nel 1940, e ad oggi non possano
avere più valore dato che in 70 anni ciò che sembrava pura fantascienza oggi è
realtà, credo tocchi a noi conferire una forma di riconoscimento giuridico ai
robot, una normativa che regoli il loro operato e il loro utilizzo prima che sia
troppo tardi. 13
Un'altra conseguenza che si teme dall'Automazione è la DISOCCUPAZIONE.
Questa preoccupazione è dovuta dalla consapevolezza che, a differenza del
lavoro umano, i robot:
siano più precisi
• non richiedano una pausa, i giorni di vacanza o di congedo per malattia.
• non richiedano uno stipendio.
• non sudino o rischino la disidratazione
• possino sopportare alte temperature, radiazioni
•
Vent'anni fa se ci avessero detto che oggi ognuno di noi avrebbe avuto con se un
telefono connesso ad internet, un computer, un tablet nessuno ci avrebbe
creduto. Detto questo non possiamo prevedere o immaginare nel 2050 cosa
accadrà, molte cose cambieranno e se i robot ridurranno i lavori ripetitivi
estenuanti e pericolosi allo stesso tempo miglioreranno l'esecuzioni dei lavori di
precisione, creeranno nuovi profili professionali legati alla progettazione al
controllo alla manutenzione e alla manifattura avanzata delle stesse macchine e
continueranno sempre ad esistere quelle aree di lavoro in cui la creatività,
artigianalità e il giudizio umano saranno sempre superiori a quello che una
macchina può fare.
Categorie lavoratori a "rischio estinzione"
lavori che presentano una possibilità dal 90% al 99% di essere sostituiti
• da una macchina:
commercialisti
orologiai
arbitri, cassieri
addetti macchine di confezionamento
impiegati contabili e di uffici postali
segretarie, operai ecologici
guide turistiche