Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 22
lnfanzia - Tesina per lico socio psico - pedagogico Pag. 1 lnfanzia - Tesina per lico socio psico - pedagogico Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
lnfanzia - Tesina per lico socio psico - pedagogico Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
lnfanzia - Tesina per lico socio psico - pedagogico Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
lnfanzia - Tesina per lico socio psico - pedagogico Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
lnfanzia - Tesina per lico socio psico - pedagogico Pag. 21
1 su 22
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Pedagogia: le sorelle Agazzi

Metodologia: bambini e tv

Educazione fisica: Fascismo e sport

Storia: Fascismo e opera nazionale balilla

Diritto: lavoro minorile

Italiano: Giovanni Verga (Rosso malpelo)

Inglese: Jane Eyre (Charlotte Bronte)
Estratto del documento

I bambini, il futuro

d’oggi !!

L’argomento centrale della mia tesina consiste nell’analizzare il tema dell’infanzia. E’ un tema che

a me piace molto. Tratterò questo argomento toccando diverse discipline

quali:pedagogia;metodologia;educazione fisica;storia;diritto italiano e inglese. 2

INDICE

1. Pedagogia..........................................................................................................4

Le Sorelle Agazzi ...................................................................................................................4

2. Metodologia......................................................................................................7

Bambini e Tv...........................................................................................................................7

3. Educazione fisica ............................................................................................8

Il Fascismo e lo sport...............................................................................................................8

4. Storia...............................................................................................................10

Fascismo e l’Opera Nazionale Balilla...................................................................................10

5. Diritto..............................................................................................................16

Il Lavoro Minorile.................................................................................................................16

6. Italiano............................................................................................................17 3

Rosso Malpelo-Verga............................................................................................................17

7. Inglese.............................................................................................................20

Charlotte Bronte....................................................................................................................20

Le Sorelle Agazzi

Le Sorelle Agazzi, all'anagrafe Rosa e Carolina Agazzi,

sono state due pedagogiste sperimentali.

Dopo aver frequentato studi magistrali danno inizio al loro percorso di insegnamento a Nave, in

provincia di Brescia, nel 1889-1890 in una borgata disagiata.

Su suggerimento di Pietro Pasquali decidono di fondare una nuova scuola

materna a Mompiano nel 1896. Il modello della loro scuola ebbe molto successo e servì come

modello per la nascita di scuole successive che sorsero con il nome di sorelle Agazzi.

Il termine scuola materna verrà ripreso nel 1968 con la legge n°444, che istituirà le scuole di

Stato per l'infanzia.

Entrambe dopo la prima guerra mondiale tengono corsi d'insegnamento alle maestre di Trento ,

di Bolzano e nella Venezia Giulia.

Nel 1926 smettono di insegnare, nello stesso momento in cui in Italia si diffondono le scuole

materne.

Metodo pedagogico

Il metodo educativo delle sorelle Agazzi, assieme al metodo montessoriano, inaugura l'era

dell'attivismo italiano. Corrente pedagogica nata all'inizio del XX sec. Fondata sull'idea che al 4

centro dell'apprendimento ci sia l'esperienza e che il bambino non sia più spettatore ma attore

del processo formativo.

Criticano la precocità dell'educazione poiché intendono formare bambini e non scolari. Il

bambino deve crescere in un ambiente familiare che stimoli la sua creatività e deve avere un

continuo dialogo con l'adulto. L'educatrice deve richiamare il ruolo della madre.

L'attività del bambino è il punto centrale del processo educativo. L'ambiente in cui si sviluppa

l'attività del bambino deve essere semplice e composto di materiali che fanno parte della sua

quotidianità.

Si privilegiano le attività individuali libere a quelle collettive sebbene sorvegliate dall'educatore.

Il bambino deve essere libero di fare da sé pur rispettando l'ordine delle cose ed essere capace

di collaborare con gli altri seguendo il metodo del mutuo insegnamento: il bambino più esperto

e consapevole fornisce informazioni ed indicazioni ad un proprio compagno meno preparato.

Il metodo intuitivo

Il metodo intuitivo diviene il percorso principale dell'apprendimento. L'educatrice agisce

indirettamente e pur rispettando la spontaneità del bambino organizza e predispone ambienti e

situazioni.

Il metodo intuitivo identifica l'insegnamento come un metodo per favorire le esperienze, in cui i

bambini apprendono direttamente e spontaneamente con il loro fare e osservare.

Scuola materna

La scuola materna deve essere progettata in modo tale che rispecchi l'ambiente abituale del

bambino, e quindi organizzata, sotto molti aspetti, come una piccola casa, dove il bambino può

svolgere attività domestiche come a casa propria.

Materiale didattico

un giardino: con animali e piante.

 museo delle cianfrusaglie: una sala adibita a museo che raccoglie materiali ritrovati dai

 bambini come spaghi, rocchetti e sassolini.

contrassegni: immagini di oggetti di uso comune che contrassegnano le proprietà dei

 beni individuali dei bambini.

hanno lo scopo di abituare il bambino a parole sempre più lunghe e complesse.

Applicazione del metodo

L'insegnamento agazziano suppone possibile la programmazione scolastica solo per quanto

riguarda il fare e il conoscere, introducendo le attività di vita pratica, lingua parlata, lavoro

manuale, norme che regolano educazione della voce e esercizi ritmici. 5

Per quanto riguarda la formazione emotiva e morale non è possibile sviluppare alcuna

programmazione in quanto sono sentimenti che si sviluppano nel bambino spontaneamente e

casualmente, seppur sotto il controllo dell'educatore.

Seguendo le teorie delle Agazzi, abbiamo una nuova figura di docente della scuola materna:

l' educatrice. Una figura professionale sempre aggiornata. Oltre alla capacità di amare i

bambini deve saper coltivare i rapporti umani con ottimismo escludendo atteggiamento di

ansietà e di malumore. Deve avere proprio un profondo senso del dovere, uno spirito d'ordine e

di coerenza e devono assicurare alla vita della scuola una atmosfera di stabilità e di sicurezza.

Principi fondamentali dell'insegnamento agazziano

Attività di vita pratica: giardinaggio, preparazione della tavola, igiene personale ecc.

 sono valorizzati come elementi educativi di primo ordine. I bambini vengono avvicinati

principalmente al giardinaggio e imparano ad avere un rapporto positivo con l'ambiente. Le

attività pratiche non si limitano all'educazione al fare ma assumono anche dimensione

estetica in quanto, oltre a sviluppare il principio fondamentale dell'ordine, sviluppano anche

il senso dell'armonia e della bellezza.

Educazione estetica: armonia e bellezza sono alla base del senso estetico e si ritrovano

 in tutti i momenti della vita quotidiana. Ciò che più interessa all'educazione estetica sono le

attività costruttive come il disegno e la recitazione. Il primo, che nasce come attività

spontanea, deve essere incoraggiato, dopo la lettura di un racconto, sia come libera

espressione del bambino sia come rappresentazione di fatti naturali psicologici e sociali. La

recitazione è intesa come drammatizzazione di situazioni tipiche della vita quotidiana.

Svolgendo tali attività il bambino acquisisce fiducia in sé stesso e migliora le proprie

capacità intellettuali e morali.

Educazione sensoriale: consiste nell'ordinare per colore, materia e forma gli oggetti

 raccolti dai bambini. Confrontandoli tra loro possono scoprire somiglianze ed uguaglianze.

Promuove un'educazione intellettuale perché stimola la curiosità ed un atteggiamento

analitico. Promuove un'educazione linguistica in quanto attraverso le osservazioni degli

oggetti i bambini esprimono i loro pensieri sotto forma di frasi, scoprendo così differenze tra

nomi e aggettivi. Il linguaggio assume una centrale azione educativa della scuola materna.

Educazione al canto: ha una notevole importanza nella formazione scolastica. Il canto è

 inteso come apprendimento spontaneo, come avviene nelle tradizioni popolari. Il canto

aiuta il bambino a liberarsi dalla pesantezza dei lavori manuali e lo rende più sereno.

Istruzione intellettuale: si basa sull’esplorazione del mondo e naturale passaggio dalla

 percezione ai concetti.

Educazione del sentimento: contro l’aggressività. Si sviluppa anche praticando

 religione, educazione fisica e educazione morale. 6

Bambini e tv

Karl Popper ci ha lasciato delle riflessioni interessanti su quel mezzo

straordinariamente efficace, per la diffusione dei messaggi, qual è la

televisione.

Cattiva maestra televisione contiene un saggio di Popper che ha fatto molto

discutere. Egli si interessa principalmente della violenza e dell’educazione

attraverso la televisione. Ritenendo che la tv sia comunque maestra, poiché i

modelli di comportamento che essa propone sono normativi per il pubblico,

Popper crede che essa sia cattiva maestra nel momento in cui inonda le case di

scene di violenza, le quali, indebolendo soprattutto nei bambini la naturale

avversione alla violenza, finisce per minare la società aperta, che si basa

proprio sull'eliminazione dell'intolleranza e sul controllo di censura e dei mezzi

televisivi.

Secondo Popper la tv sta peggiorando e tenderà a peggiorare sempre

più seguendo la “legge dell’audience” anche detta “legge

dell’aggiunta di spezie”. Queste spezie, rappresentate dalla violenza,

dal sesso e dal sensazionalismo, non fanno altro che distorcere la

realtà facendo aumentare così l’audience. Il fatto è che più si

impiega questo genere di spezie più si educa la gente a richiederne,

e dal momento che questo tipo di intervento è il più facile a capirsi

da parte dei produttori ed è quello che produce una più facile

reazione da parte del pubblico, si determina una situazione per cui si

smette di pensare ad interventi più difficili. Basta prendere la scatola 7

del pepe e metterlo nelle trasmissioni.

Le emittenti, troppe ed in competizione, causano il deterioramento del prodotto

televisivo e per mantenere l'audience adottano la politica del mandare in onda

quel che piace di più alle grandi masse popolari, quindi programmi dai

contenuti scadenti e sensazionali.

“Difficilmente, però, la materia sensazionale è anche buona”.

Coloro che producono televisione affermano di “dover offrire alla gente quello

che la gente vuole” e che tale atteggiamento è sostenuto dalle “ragioni della

democrazia” ma dare alla gente ciò che la gente vuole non corrisponde affatto

all’idea di democrazia, “che è stata ed è quella di far crescere l’educazione

generale offrendo a tutti opportunità sempre migliori”.

La televisione cambia radicalmente e brutalmente l’ambiente dal quale i

bambini traggono i modelli da imitare. Per questo Popper propone un corso per

coloro che fanno televisione affinché possano essere istruiti circa i potenti

effetti prodotti dal mezzo televisivo sui telespettatori.

Al termine di questo “addestramento”,dopo aver superato con successo un

esame, sarà concessa una patente che potrà essere ritirata a vita qualora si

agisca in contrasto con certi principi.

In questo modo chi fa la televisione viene reso consapevole del proprio

coinvolgimento nell’educazione di massa e della propria responsabilità per

l’ambiente che sta creando.

Il Fascismo e lo sport

La funzione educativa dello sport è sempre stata sfruttata dai pedagogisti, riformatori e

agitatori politici di ogni estrazione ideologica: nazionalisti, socialisti e cattolici vi hanno visto da

sempre un efficace strumento di aggregazione capace di coinvolgere soprattutto gli strati

giovanili.

Nel ‘900 le dittature e i regimi totalitari hanno sempre sfruttato l’attività fisica e lo sport sia ai

fini della preparazione paramilitare e militare sia ai fini propagandistici ideologico-politici. Lo

sport moderno cominciò ad essere utilizzato come strumento per insegnare ai giovani la

disciplina, la tenacia, la perseveranza ed il coraggio.

Dettagli
Publisher
22 pagine
52 download