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Sintesi
Latino: stoicismo, Seneca;

Italiano: Neorealismo, Cesare Pavese;

Musica: filosofia della musica;

Filosofia: Arthur Schopenhauer;

Storia: Fascismo;

Pedagogia: Maria Montessori;

Metodologia: il gioco;

Legislazione sociale: scuola;

Ed. fisica: disturbi alimentari;

Biologia: sistema digerente;

Inglese: Oscar Wilde;

Matematica: limiti di una funzione.
Estratto del documento

pensiero stoico permane invece sullo sfondo

Il senso della vita per Seneca “Il

delle idee di e il suo punto focale, anzi il messaggio conclusivo che ha dato

Seneca

senso alla sua vita, è stato il seguente: “Va desiderato e cercato solo ciò che è

importante e va invece lasciato da parte tutto ciò che agli uomini appare

importante ma non lo è”. 18 2

I

TALIANO

L’ N

ETÀ DEL EOREALISMO

Il è un movimento culturale sviluppatosi in Italia tra l'inizio degli

Neorealismo,

e la metà degli che, si è espresso soprattutto nella

anni quaranta anni cinquanta 3

e nel infatti il film del 1943 di è considerato

narrativa cinema, Visconti “Ossessione ”,

il primo film neorealista.

Il dopoguerra, sinonimo d’impegno nel reale, la e la

seconda guerra mondiale

conseguente lotta antifascista sono gli eventi storici che, fanno da sfondo ad un nuovo

profondo rivolgimento culturale e letterario e, come non mai prima d'ora, il nesso con

la realtà socio-politica è direttamente determinante anche nell'elaborazione della

nuova poetica. 4

nell'immediato , si fa vivissimo negli intellettuali il

In Italia, secondo dopoguerra

bisogno di un impegno concreto nella realtà politica e sociale del paese.

5

L'antifascismo , represso primo e, l'adesione ai moti di rivolta popolare poi,

determinano in molti scrittori l'esigenza di considerare la letteratura come una

manifestazione e uno strumento del proprio impegno.

è un film del 1943 diretto da Luchino Visconti, liberamente ispirato al romanzo “Il

Ossessione

3

postino suona sempre due volte” di James M. Cain. Molti studiosi associano convenzionalmente a questo

film la nascita del filone neorealista del cinema italiano per l'ambientazione e per la forza espressiva e la

carnalità delle scene passionali tra Girotti e Calamai, che rompono con la tradizione calligrafica del

cinema fascista.

Il è un avvenimento storico compreso tra la fine della seconda

secondo dopoguerra italiano

4

guerra mondiale e gli anni seguenti in un periodo il cui termine va considerato nel contesto complessivo e

che può essere determinato schematicamente da date diverse tra di loro.

Il termine nella sua accezione originaria, identifica i movimenti popolari spontanei

antifascismo,

5

sorti in Italia a partire dagli anni successivi al termine della prima guerra mondiale, in opposizione

all'allora nascente fascismo, e tesi a impedire l'affermarsi sulla scena politica prima dei Fasci Italiani di

Combattimento (1919) e poi del Partito Nazionale Fascista (1921), fondati da Benito Mussolini.

19

Questo diffuso bisogno d’impegno concreto nel reale dà origine a romanzi ispirati

6 e, a importanti dibattiti che, hanno per tema il ruolo e i doveri degli

alla Resistenza 7

intellettuali nella società, il passato rapporto degli intellettuali col e quello

fascismo

attuale col Partito Comunista Italiano. 8

In questi stessi anni si diffonde la conoscenza del , che

pensiero gramsciano

esercita un influsso considerevole sull'elaborazione letteraria del secondo dopoguerra,

la sua

attraverso la sua riflessione sul ruolo degli intellettuali nella storia italiana,

proposta di una letteratura nazional-popolare in cui la tradizionale separazione tra

intellettuali e popolo finalmente si annulli.

è il libero incontro di alcune individualità ben distinte all'interno di

Neorealismo

un clima storico comune, dotato di una carica di entusiasmo e di sollecitazione

fantastica; infatti "il neorealismo non è una scuola, ma un insieme di voci, in gran

parte periferiche, una molteplice scoperta delle diverse Italie, specialmente delle Italie

fino allora più sconosciute dalla letteratura."

Il in Italia è sorto come conseguenza della crisi tra il e il

Neorealismo 1940 1945

che, con la guerra e la lotta antifascista, sconvolge fino alle radici e cambia il volto

all'intera società italiana.

si nutre, quindi, di un modo di guardare il mondo, di una morale

Il Neorealismo

e di una ideologia nuove che sono proprie dell'antifascismo.

La del da un punto di vista tecnico e formale, appare

poetica Neorealismo,

molto povera e priva di elementi innovatori.

Il è un genere sia letterario che cinematografico e, significa in

Neorealismo

pratica che, durante il regime fascista le arti sono controllate dal duce che, decide cos'è

giusto vedere, ad esempio, al cinema; prevalgono così film di propaganda e di puro

svago e divertimento.

La comunemente chiamata (ma detta anche

Resistenza italiana, Resistenza Resistenza

6 o è l'insieme dei movimenti politici e militari che in Italia dopo

partigiana Secondo Risorgimento)

l'8 settembre 1943 si opposero al nazifascismo nell'ambito della guerra di liberazione italiana.

Il nome deriva da Fasci di combattimento fondati nel 1919 da Benito Mussolini, origine

fascismo

7

etimologica dalla parola fascio (in lingua latina: fascis).

Il “Conquistare la maggioranza politica di un Paese ciò a dire che, le forze

pensiero gramsciano:

8

sociali, che di tale maggioranza sono espressione, dirigono la politica di quel determinato paese e

dominano le forze sociali che a tale politica si oppongono e significa ottenere l'egemonia”.

20

Con la fine della guerra e il crollo del regime i maggiori letterati che hanno

partecipato, o comunque vissuto la guerra, hanno qualcosa da raccontare: “La guerra

secondo ciò che hanno vissuto” e tra questi, il maggiore esponente neorealista è

di questo autore è molto caratteristico e famoso “La

Cesare Pavese, luna e i falò”

ultimo suo romanzo prima del suicidio.

C P

ESARE AVESE

Biografia

nasce il 9 settembre 1908 a

Pavese

Cesare

Santo Stefano Belbo, un paesino delle Langhe in

provincia di Cuneo, dove il padre, cancelliere del

tribunale di Torino, ha un podere.

Ben presto la famiglia si trasferisce a

Torino, ma le colline rimarranno per sempre

impresse nella mente dello scrittore come idea

mitica dell’infanzia e della nostalgia.

Cesare è di carattere scontroso, introverso, timido, amante dei libri, della natura,

sempre pronto ad isolarsi dagli altri, a nascondersi, a inseguire farfalle e uccelli, a

sondare il mistero dei boschi.

Alla morte prematura del padre, lo scrittore, angosciato da questo episodio, sente

la storia della sua vita assaporarsi di un destino tragico e amaro, evidenziato da un

disperato bisogno d’amore, da una ricerca di apertura verso gli altri, verso il mondo,

verso le relazioni interpersonali, destino di solitudine, di amarezza, di disperata

sconfitta.

Egli vive forti conflitti interni, tra l’attrazione per la solitudine e il bisogno di non

essere solo, due estremi di un’orgogliosa affermazione di sé e della constatazione di

una sua inadattabilità alla vita e, cercando la risoluzione dei suoi conflitti interiori,

come schermo metaforico della sua condizione esistenziale, Pavese sceglie fin da

ragazzo la letteratura. 21

Gli studi

Alla morte del padre, anche la sorella si ammala di tifo, quindi la famiglia è

costretta a rimanere a Santo Stefano Belbo dove, Cesare frequenta la prima

elementare, terminando le altre quattro classi del ciclo a Torino, presso l'istituto

privato "Trombetta".

Torino, per quarant'anni, sarà il luogo reale della sua vita, mentre S. Stefano è il

luogo della sua memoria e immaginazione, dove i personaggi da lui, conosciuti e

vissuti, come figlio più piccolo del bottegaio, descritto in alcune sue opere,

Pinolo, dove compare col soprannome di Nuto e al quale

soprattutto ne “La luna e i falò”,

rimarrà sempre legato.

Dopo la scuola elementare, a Torino Cesare studia nell’Istituto Sociale dei Gesuiti

e nel Ginnasio moderno, quindi passa al Liceo D’Azeglio, avendo come professore un

maestro d’umanità, Augusto Monti, al quale molti intellettuali torinesi di quegli anni

devono tanto.

L’ingresso al liceo D’Azeglio è di somma importanza per la vita di Cesare, il quale

tra il 1923 e il 1926 partecipa a quel rinnovamento delle coscienze che non solo

esercitava l’azione educatrice di Monti ma, trova concretezza e palpabilità nell’opera di

Gramsci e Gobetti.

Dapprima è assai riluttante a impegnarsi attivamente nella lotta

Pavese

politica, verso la quale egli non nutre grande interesse, anche perché tende a fondere

sempre il motivo politico con quello più propriamente letterario.

È però attratto dai giovani che seguono Leone Ginzburg, Norberto Bobbio,

Monti:

Tullio Pinelli, Massimo Mila, i quali non aderiscono né al movimento di Strapaese

(legato al fascismo) né a quello di Stracittà (movimento apparentemente progressivo

ma, in realtà anch’esso trincerato dietro lo scudo fascista) ed in opposizione ai due

movimenti, essi coniano la sigla Strabarriera.

Cesare trova gusto nelle discussioni, sentendosi a suo agio nelle trattorie, assieme

agli operai, ai venditori ambulanti, alla gente qualunque, in seguito, protagonisti dei

suoi romanzi. In quegli anni inizia ad appassionarsi alla e i suoi primi

letteratura

9 10

di riferimento sono e .

autori Guido da Verona Gabriele D’Annunzio

pseudonimo di nato a Saliceno Panaro il 7 maggio1881 e

Guido da Verona, Guido Verona,

9

morto a Milano il 5 aprile1939, è stato un poeta e scrittore italiano.

22

Inizia, a frequentare la Biblioteca Civica con il compagno di studi Mario

col quale stringe una solida amicizia durata tutta la vita, e a scrivere i primi

Sturani,

versi, ampliando così i suoi interessi; ma l’amico al quale Pavese fa leggere per primo

e invia una lettera di addio prima del suicidio è

il dattiloscritto di “Paesi tuoi” Tullio

Pinelli.

In quegli anni è scosso profondamente dalla tragica morte di un suo compagno di

che si toglie la vita con un colpo di rivoltella, gesto che Cesare

classe, Elio Baraldi,

intenzionalmente vorrebbe copiare come testimonia la lettera inviata all'amico

Sturani: “Sono andato una sera di dicembre, per una stradicciuola di campagna, tutta

deserta, col tumulto in cuore.Avevo dietro me una rivoltella.”

Conseguita la maturità liceale, si iscrive alla Facoltà di lettere dell'Università di

Torino, continuando a scrivere e a studiare con grande fervore l'inglese,

appassionandosi alla lettura di e intanto, l'interesse per la letteratura

Walt Whitman

americana diviene sempre più rilevante e così inizia ad accumulare materiale per la

sua tesi di laurea.

L’amore

Ha la sensazione di essere giovane, rinato e, negli ultimi anni dell’Università,

nella sua vita privata entra colei che sarà al centro della sua anima, “La donna dalla

voce rauca” Tina Pizzardi.

Cesare appare addirittura trasformato: per tutto il tempo durante il quale ha la

sensazione che, questa donna gli sia vicina, diventa cordiale, umano, affettuoso, aperto

al colloquio con gli altri.

Quella donna gli riporta l’incanto dell’infanzia, il suo viso, quando non la sente

sua, non è più il mattino chiaro, è una nube ma, una nube dolcissima e, anche se vive

altrove, gli riflette sempre “lo e quelle colline e quel cielo, tornano

sfondo antico”

ancora umanissimi, come il “dolce e mentre proseguiono i

incavo della sua bocca”

timidi amori permeati dalla sua visione angelicante della donna, Cesare si appassiona

sempre più alla sua città, e così scrive all'amico: è stato uno scrittore,

Gabriele D'Annunzio, e morto a Gardone Riviera il 1° marzo 1938,

10

poeta, drammaturgo, militare, politico e giornalista italiano, simbolo del Decadentismo.

23

« Ora io non so se sia l'influenza di Walt Whitman, ma darei 27 campagne per

una città come Torino. La campagna sarà buona per un riposo momentaneo

dello spirito, buona per il paesaggio, vederlo e scappar via rapido in un treno

elettrico, ma la vita, la vita vera moderna, come la sogno e la temo io è una

grande città, piena di frastuono, di fabbriche, di palazzi enormi, di folle e di

»

belle donne (ma tanto non le so avvicinare).

Attività letteraria

Nel 1930 (a soli ventidue anni) si laurea (108/110) con una tesi sulla

e comincia a lavorare alla rivista “La

interpretazione della poesia di Walt Whitman

11

”, insegnando in scuole serali e private, dedicandosi alla traduzione della

cultura

letteratura inglese e americana nella quale acquisisce ben presto fama e notorietà.

Gli anni del liceo e, poi dell’università, portano

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