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Storia: Il contesto storico
Diritto: La Costituzione della Repubblica italiana, il quadro normativo italiano, il diritto all’istruzione delle persone con handicap
Pedagogia: Accettare la Diversità
Italiano: Giuseppe Pontiggia (Nati due volte)
La diversità A. S. 2011-2012
Pag. 1 di 25
“M. Curie” Classe V Sez.
Giulio Destefanis I.I.S.S. R Liceo Socio Psico Pedagogico Sede Collegno
La diversità A. S. 2011-2012
La Mappa concettuale Pag. 2 di 25
“M. Curie” Classe V Sez.
Giulio Destefanis I.I.S.S. R Liceo Socio Psico Pedagogico Sede Collegno
La diversità A. S. 2011-2012
La Mappa concettuale pag. 2
Indice pag. 3
Introduzione
Motivazioni della scelta argomento Tesina “La Diversità” pag. 4
I diversi aspetti della “Diversità” pag. 5
Il percorso multidisciplinare pag. 6
“Diversità” dell’Umanità
Capitolo 1: La patrimonio
Disciplina: Inglese
Civil Rights Address pag. 7
Disciplina: Storia
Il contesto storico pag. 11
tutela della “Diversità”
Capitolo 2: La
Disciplina: Diritto
La Costituzione della Repubblica italiana pag. 14
Il Quadro Normativo italiano pag. 15
Il diritto all’istruzione delle persone con handicap pag. 16
Indicazioni operative per l’integrazione pag. 17
“Diversità”
Capitolo 3: Crescere con La
Disciplina: Pedagogia
Accettare la “Diversità” pag. 19
Pensami adulto pag. 20
Disciplina: Italiano
“Nati due volte” pag. 21
Giuseppe Pontiggia pag. 23
Citazioni pag. 24
Bibliografia pag. 25
Sitografia pag. 25 Pag. 3 di 25
“M. Curie” Classe V Sez.
Giulio Destefanis I.I.S.S. R Liceo Socio Psico Pedagogico Sede Collegno
La diversità A. S. 2011-2012
Introduzione
Citazioni
Vediamo a volte, nelle buie scuole, | dei ragazzini che son sempre in pianto. | Si scatenano, gli altri in
capriole, | ma loro si rannicchiano in un canto.... (Sully Prudhomme) [1]
Non fa la stessa viva sensazione il solletico a tutte le persone. (Proverbio italiano) [2]
Motivazioni della scelta argomento Tesina “La Diversità”
S VOLGIMENTO
Il percorso multidisciplinare della mia ricerca ha tratto il suo spunto da un episodio accaduto a me
… è il primo ricordo che ho sulla “Diversità”.
direttamente
Ero in seconda elementare, durante la pausa di un intervallo, prima di riprendere le lezioni nel cortile della
scuola, giocando a calcio un bambino mi ha chiesto con curiosità se io fossi strabico a causa di un incidente.
Subito la trovai una domanda stupida e neanche mi ricordo se gli risposi. Ancora oggi penso che
probabilmente non riuscii a rispondere a quel bambino. Da quel momento fui conscio di essere diverso dagli
altri. La curiosità con la quale venivo guardato era frequente. Curiosità che si rinnovava con chi non mi
aveva mai visto prima. Le battute erano continue! Persino una catechista all’oratorio scrisse una lettera a mia
madre “distratta e disattenta nel capire che il grave disagio, discriminazione e derisione che subivo dai
compagni, si poteva risolvere, semplicemente eliminando lo strabismo di cui ero affetto, con un piccolo
intervento chirurgico!” Dopo le elementari, alle medie soprattutto, la mia malformazione divenne motivo di
tormento a causa degli scherzi più insistenti e cattivi a mio riguardo. Sinché non ho scoperto di essere più
alto e più forte degli altri … un’altra “Diversità” che però in quegli anni mi è venuta in aiuto …
Purtroppo il mio non è strabismo. Non vedo da un occhio, vedo solo luci e ombre, sono monocolo. La pupilla
non è rotonda, è allungata, a goccia nella parte
inferiore. Ho una sindrome chiamata anche degli
occhi di gatto o cat-eye syndrome. Il coloboma è
una malformazione che colpisce, di solito nella
parte inferiore, una delle strutture dell'occhio come
l'iride, la retina, il nervo ottico ed è monolaterale o
bilaterale.
All’occhio sinistro ho un coloboma retinico
interessante la regione maculare per il quale
raggiungo una visione di 0/10. Per fortuna
all’occhio destro il coloboma non interessa la
regione maculare, quindi con le lenti correttive per
la miopia, raggiungo una visione di 10/10.
Purtroppo trattandosi di una malformazione, non
esistono terapie farmacologiche, alla data attuale
non esiste cura, né possibilità di trapianto organi, né
possibile ricorso alle cellule staminali, né in Italia,
né all’estero. “Diversità”
Nel mio caso la esiste solo se la si
avverte e la si fa sentire tale, a parte gli
accorgimenti che devo adottare, ho una vita
pressoché normale, posso persino guidare l’auto con Ragazza con Coloboma o sindrome degli occhi di gatto
una patente speciale.
Sotto questo profilo mi è parso significativo affrontare il tema della “Diversità” che mi interessa sviluppare:
la “Diversità” nella disabilità, dal punto di vista dell'handicap, della menomazione . Pag. 4 di 25
“M. Curie” Classe V Sez.
Giulio Destefanis I.I.S.S. R Liceo Socio Psico Pedagogico Sede Collegno
La diversità A. S. 2011-2012
I diversi aspetti della “Diversità”
S VOLGIMENTO
Il tema della mia tesina ha tratto il suo spunto da una profonda esperienza personale.
A suscitare il mio interesse ha contribuito tanto più il fatto che solo se riusciremo a vedere l'universo come
“Diversità”
un tutt'uno in cui ogni parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua ,
cominceremo a capire chi siamo e dove stiamo, come ha detto il fotografo e scrittore Tiziano Terzani.
“Diversità”
Il tema della tocca molteplici aspetti della vita, non solo culturali.
sulla “Diversità” meriterebbe un approfondimento a sé stante:
Ciascuno dei tanti aspetti vorrei solo
accennare alla complessità dell’argomento, fornendone qualche esempio.
“Diversità”
La religiosa.
Partendo da questa constatazione, cioè dal fatto che esistono religioni diverse, si può passare dalla domanda
"che cosa è una religione?” alla domanda “come può la diversità di religione renderci nemici ?"
“Diversità”
La di origine. “Stanziali” individui “Erranti”
Partendo da questa constatazione, cioè dal fatto che esistono individui ed e
che nella storia di un popolo o di una nazione si può essere stati sia “Emigranti”, sia si può trovarsi un giorno
ricevere i “Migranti” L’integrazione
a sul proprio territorio. significa saper affrontare il conflitto di pensiero
l’"amare
e purtroppo a volte di azione tra la propria casa", e "accogliere chi viene a casa propria".
“Diversità”
La di genere, tra uomo e donna.
Partendo da questa considerazione, cioè dal fatto che i comportamenti di uomini e donne assumono spesso
in determinati momenti ha bisogno di “solitudine” e la donna, alle
significati diametralmente opposti: l’uomo
prese con le stesse problematiche del partner, sente di dover condividere i propri sentimenti con gli altri.
Dialogare, contrariamente a quanto si possa pensare, non è però impossibile, anzi: dal momento che si
imparano a riconoscere e apprezzare le differenze tra i due sessi, tutto diventa più facile, le incomprensioni
svaniscono e i rapporti si rafforzano.
“Diversità”
La multietnica.
Partendo da questa constatazione, cioè dal fatto che esistono abitudini e consuetudini diverse espressioni di
linguaggio e gesti corporei, modi di fare e tic di significato opposto. In India dove le mucche sono animali
sacri, chiedere una bistecca in un ristorante è davvero un affronto. In Russia prima di stringere le mani
bisogna essere entrati in casa altrimenti porta cattiva sorte. In Korea è maleducazione soffiarsi il naso.
“Diversità”
La nel rispetto dei diritti umani. seguito all’approvazione
Partendo da questa considerazione, cioè dal fatto che nel cinquantennio della
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo, sono esplose circa duecento guerre in una successione
ininterrotta di violazioni dei diritti umani!
Questa riflessione fa raggiungere la
consapevolezza sull'enorme quantità di
lavoro ancora necessaria per formare le
coscienze verso la cultura della pace e
della tolleranza autentica.
Ho sempre avuto presente la
“Diversità”
considerazione, che la esiste
solo se la si avverte e la si fa sentire tale.
Di nessun genere deve esistere in quanto
discriminazione: sia essa religiosa,
territoriale, sessuale o politica.
La “Diversità” è dunque e comunque una
grande ricchezza da non “Diversità”
La esiste solo se la si avverte e la si fa sentire tale
combattere con la discriminazione e
l’intolleranza,
sottovalutare con la superficialità e l’indifferenza,
contrastare con l’omologazione e l’appiattimento. Pag. 5 di 25
“M. Curie” Classe V Sez.
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La diversità A. S. 2011-2012
Il percorso multidisciplinare
S VOLGIMENTO
L’immagine in copertina che ho scelto a simbolo del mio lavoro sulla “Diversità” si riferisce ad una delle
“Diversità”
tante differenze presenti in natura. Tutta la storia della vita sulla Terra ci insegna che la è un
“Diversità” “Diversità”
valore fondamentale. La ricchezza della vita, infatti, è dovuta alla sua : di enzimi, di
“Diversità”
cellule, di piante, di organismi, di animali. Anche per la storia delle idee è stato così. La delle
culture, delle filosofie, dei modelli, delle strategie e delle invenzioni ha permesso la nascita e lo sviluppo
L’immagine
delle varie civiltà. evoca in maniera altamente simbolica il contrasto tra due modi di essere in
cui può emergere un ipotetico disagio tra una maggioranza (rappresentata nella sequenza dei fiori bianchi) e
“diverso” (rappresentato dal fiore rosso). Entrambi i modi di essere sono
la solitudine e la forza del singolo
giusti, corretti, belli ed esteticamente netti e puliti, anzi quella che sembra una debolezza e una fragilità, si
dimostra in realtà uno strumento potente per rappresentare la bellezza del contrasto.
questo corso di studi ho avuto l’opportunità di approfondire gli argomenti che ritengo molto
Frequentando
importanti sulla “Diversità” derivante da handicap. “Diversità”, per iniziare
Riflettendo su quanto sia attuale il problema scottante della discriminazione per la la
mia indagine, ho tratto spunto dalla ricorrenza del 49° anniversario, che cade proprio in questi giorni, del
Address, pronunciato esattamente l’11 giugno del 1963
famoso discorso Civil Rights dal Presidente
Kennedy, alla Casa Bianca e al Capitolo 1 ne cito il testo, introducendo nel percorso multidisciplinare la
Disciplina Inglese. Fu la prima volta in cui un presidente invitò gli Americani a riconoscere i diritti civili
come una causa nobile morale a cui tutte le persone dovrebbero contribuire e porre pienamente fine alla
discriminazione.
Sempre al Capitolo 1, contestualizzo il discorso, trattando le dinamiche profonde avvenute nel panorama
geopolitico internazionale di quegli anni, allargando la mia indagine alla storia, studiata in classe.
Quando in una famiglia italiana, accade la nascita di un figlio disabile o la disabilità accade dopo incidenti,
nessuna istituzione ufficiale si premura di informare di nulla. Non mi riferisco ai casi in cui, per
problematiche di disagio segnalate da altri, l’intervento dei Servizi Sociali e delle autorità è coatto, cioè
intervengono con la forza per una grave difficoltà. Penso ai casi in cui sta alla volontà del singolo, della
famiglia, decidere se vuole ricevere aiuto ed a quel punto cerca di scoprire se può riceverlo, come e da chi.
Sembra un paradosso, ma per ottenere le agevolazioni ci si deve sottoporre ad un disagio incredibile, andare
e venire da troppi uffici, perdere tanto tempo e a volte sopportare anche umiliazioni.
Si deve ricorrere ai giornali, a internet, domandando ad altri che hanno avuto lo stesso problema, alle onlus,
alle associazioni di categoria, per sapere come ottenere un verbale di invalidità piuttosto che la fornitura della
sedia a rotelle o l'esenzione ai trasporti pubblici o dai ticket. Inoltre, lo stato sul territorio italiano è presente,
altre situazioni, a “macchia di leopardo”: grandissime eccellenze e negligenti
come in mancanze.
Ampliare la diffusione delle informazioni, potrebbe rendere il capitolo agevolazioni più fruibile nel giusto
“Diversità”
binario e ciò mi ha indotto ad iniziare con la tutela della nella Disciplina Diritto.
Grazie alle lezioni effettuate in classe con la docente ed all’ausilio del libro di testo, ho avuto modo di