Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Storia: Il rivoluzionario indiano Bhagat Singh
Italiano: Pier Paolo Pasolini
Anatomia: Medicina Ayurveda
4
1
L’India
भभभभ भभभभ भभभभभभ
L’India (hindi: Bhārat), ufficialmente Repubblica dell'India (Hindi: Bhārat
Ganarājya), è una repubblica federale (3.287.590 km², 1,210,193,422 ab. - stima 2006, capitale
Nuova Delhi) dell'Asia e comprende gran parte del subcontinente indiano.
La Repubblica dell'India è il secondo paese più popoloso del mondo e la più grande democrazia
esistente. Terra di grandi contrasti, in India convivono enormi ricchezze e miserie inaudite: città
altamente tecnologizzate sono circondate da primitivi villaggi. L’Indiana è una delle civiltà più
antiche del pianeta, ed è considerata una nazione "emergente". In definitiva, l'India è uno dei paesi
più affascinanti del pianeta.
L'India ha il più alto numero di lingue ufficiali del mondo: ben 23, tra cui l'hindi e l'inglese,
considerate lingue federali. Il numero di dialetti è di ben 1.652. In India sono presenti quasi tutte le
religioni del mondo.
Curiosità:
L'industria cinematografica indiana, Bollywood, è la più grande industria cinematografica del
mondo e ogni anno produce più film di Stati Uniti, Francia, Italia e Cina.
2
La Matematica Indiana
1 I dati sono ricavati dal sito http://en.wikipedia.org/wiki/India
2 http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_matematica#Matematica_dell.27antica_India_.28900_a.C._-_200.29
5
Le prime nozioni matematiche che ci sono giunte dall'antica India risalgono al periodo 3000 a.C. -
2600 a.C. La scrittura dell'Indo non è ancora stata decifrata, quindi si conosce ben poco delle forme
scritte della matematica indiana delle origini.
I matematici indiani furono i primi a sviluppare ricerche su teoria degli insiemi, logaritmi, equazioni
di terzo e quarto grado, serie e successioni, permutazioni e combinazioni, estrazione di radici
quadrate, potenze finite e infinite. I matematici indiani, circa nel sesto secolo d.C., erano riusciti a
calcolare il valore di π con un’approssimazione superiore agli altri popoli.
Quasi tutti i matematici indiani si sono occupati anche di astronomia e furono in grado di Calcolare
l’anno siderale in 365.2563627 giorni, un valore inferiore di 1,4 secondi a quello accettato al giorno
d’oggi. 3
I numeri
Il sistema decimale nacque in India tra il 400 a.C. ed il 400 d.C e si evolsero dai numeri Brahmi
(una antica scrittura indiana). Subito i numeri indiani furono trasmessi in Asia occidentale. In arabo,
i numeri sono chiamati “numeri Indiani” (arqām hindiyya). I matematici arabi utilizzano un sistema
differente di numerazione, ma molto simile nella grafia.
Al-Khwārizmī, uno scienziato persiano, scrisse nell'825 il trattato sul calcolo con i numeri hindi,
che fu tradotto in latino nel XII secolo. Il matematico arabo Al-Kindi scrisse quattro volumi,
intitolati Sull'utilizzo dei numeri indiani intorno all'830. Questi scritti sono i principali responsabili
della diffusione del sistema indiano di numerazione nel Medio Oriente e nei Paesi Occidentali.
La conoscenza dei numeri indiani raggiunse l’Europa attraverso il lavoro di matematici arabi.
4
L’introduzione dei numeri in Europa
Leonardo Fibonacci, un matematico italiano, scrisse nel 1202 il Liber Abaci, un’opera in quindici
capitoli con la quale introdusse per la prima volta in Europa le nove cifre e lo zero. Fibonacci
chiamò i numeri “indiani” anziché “arabi”.
L'accettazione europea dei numeri fu accelerata dall'invenzione della stampa a caratteri mobili, ed
essi divennero comuni durante il XV secolo. Dalla metà del XVI secolo furono comunemente usati
nella maggior parte dell'Europa.
3 http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_numerazione_arabo
4 http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_numerazione_arabo
6
Comparazione tra i diversi tipi di numeri moderni
5
L’evoluzione dei numeri
5 http://www.strarete.it/unitadid/ud1/parlarab.htm
7
6
Lo zero
Lo zero (inteso come nulla, niente) precede l’uno e gli altri numeri interi positivi, e segue i numeri
negativi. In India, lo zero è stato chiamato “śūnya”, che significa vuoto, in arabo “sifr” e in latino
“zephirus” che in Veneziano divenne “zevero”, da cui l’Italiano “zero”.
L'iscrizione universalmente accettata come la prima contenente il glifo 0 è stata registrata per la
prima volta nel IX secolo, a Gwalior (in Madhya Pradesh) ed è risalente all'870. Documenti indiani
su piatti di rame, con lo stesso simbolo per zero in essi, risalgono indietro fino
al VI secolo d.C., in grande quantità. Brahmagupta (598 – 668) un matematico
e astronomo indiano, è stato il primo a studiare lo zero nel 628. Brahmagupta
ha introdotto lo zero per indicare l’assenza di una cifra.
7
Brahmagupta scrisse:
“Quando lo zero viene aggiunto a un numero o sottratto da un numero,
il numero rimane immutato.
Un numero moltiplicato per zero diventa zero.
Ma ciò che davvero è notevole è che egli definì l’infinito come il numero che si ottiene dividendo
per zero qualsiasi altro numero. 8
La Moltiplicazione secondo il metodo vedico
6 http://it.wikipedia.org/wiki/Zero
7 http://en.wikipedia.org/wiki/Brahmagupta
8 Questa sezione è basata sul testo Vedic Mathematics Made Easy di Dhaval Bathia,, Jaico Publishing House, 2012.
8
Ekadhikena Purvena, il primo Sutra “matematico”, recita: uno in più del precedente.
Vediamo come applicare questo Sutra, secondo l’interpretazione di Shankaracharya, al calcolo del
quadrato dei numeri che terminano con un 5 e al quadrato quindi con 25.
Calcoliamo, ad esempio, il quadrato di 35.
Il 3 precede il 5 e quindi i due numeri da moltiplicare fra loro, in questo caso, sono 3, “il
precedente” e “uno in più del precedente”, 3 + 1 = 4.
Abbiamo 3 x (3+1); 25 => 3 x 4; 25 => 12;25 => 1225
Allo stesso modo, abbiamo:
2
45 => 4 x (4 + 1); 25 => 2025.
2
65 => 6 x (6 + 1); 25 => 4225;
2
105 => 10 x (10 + 1); 25 => 11025;
2
135 => 13 x (13 + 1); 25 => 18225.
Vediamo un secondo esempio, sulla moltiplicazione di due numeri aventi la stessa cifra decimale e
tali che la somma delle cifre delle unità sia uguale a 10.
43 x 47 = 2021
Entrambi hanno la stessa cifra delle decine, 4 e la somma delle unità è uguale a 10. Anche in questo
caso si moltiplica la cifra delle decine per la stessa più 1 e le cifre delle unità fra loro, riportando poi
il risultato secondo lo schema seguente:
Nella moltiplicazione sono sempre necessarie due cifre nella parte finale del numero. Ad esempio
con 81 x 89 = 7209 non scriviamo 9, ma scriviamo 09.
Nikhilam è il secondo Sutra, che afferma: tutti dal 9 e l’ultimo dal 10.
Applichiamolo alla sottrazione da 1000, sempre con il procedimento studiato da Shankaracharya. E’
simile alla tecnica usata nelle nostre scuole.
Calcoliamo 1.000 – 357. Si sottraggono da 9 le cifre 3 e 5, 9 – 3 = 6, 9 – 5 = 4, e l’ultima, 7, dal 10,
10 – 7 = 3. Il risultato è quindi 643. In schema: 9
Come secondo esempio vediamo l’applicazione alla moltiplicazione. Ad esempio 7 x 8.
Scriviamo in colonna i due numeri con, a fianco, la loro differenza dal 10: 7 – 10 = -3 e 8 – 10 = -2.
7 -3
8 -2
Il prodotto viene calcolato in due parti che separiamo fra loro con una barra.
La cifra delle unità è il prodotto delle due differenze dal 10: (-3) x (-2) = 6.
La cifra delle decine corrisponde invece alla somma fra il primo numero 7 e la differenza dal 10 del
secondo numero. In questo caso: 7 + (-2) = 5. Oppure è la stessa cosa fare la somma fra il secondo
numero e la differenza dal 10 del primo: 8 + (-3) = 5. Il risultato è quindi 56.
9
Bhagat Singh
भभभ भभभभ)
Bhagat Singh (Hindi (28-9-1907– 23 -3-1931) è stato un
rivoluzionario Indiano. È nato in una famiglia Sikh nel distretto di
Lyallpur in Punjab (oggi in Pakistan) e cresciuto a Nawanshahr, in
Punjab (oggi in India) dove la sua famiglia si era spostata. Alcuni
membri della sua famiglia avevano partecipato al movimento
d’indipendenza Indiano. In gioventù Bhagat Singh studia i movimenti
rivoluzionari Europei ed è attratto dalle idee di anarchismo e Marxismo.
Il Massacro di Amritsar
Bhagat Singh - The Eternal Rebel Waraich,,
9 Questa sezione è basata sul di Malwinder Jit Singh
Publications Division, Ministry of Information & Broadcasting, Government of India, 2006
10
Singh è stato influenzato da una serie di avvenimenti tragici durante la sua infanzia. Il 13 aprile
1919, migliaia di Indiani si radunarono nel cuore della città di
Amritsar (in Punjab) nel giorno della festa Baisakhi.
Il raduno sfidava l'articolo della legge marziale che proibiva le
riunioni di cinque o più persone in città. Il luogo del ritrovo, il
Jalianwalla Bagh, era un parco circondato su tutti i lati da mura di
mattoni e con una sola stretta apertura per l'accesso e l'uscita.
Le truppe inglesi erano guidati dal generale Dyer, che Il monumento alle vittime del massacro
ordinò ai soldati di aprire il fuoco senza alcun preavviso,
causando almeno 379 morti e oltre 1200 feriti (secondo altre stime morirono più di 1000 persone).
Bhagat Singh visita subito il luogo del massacro, che instilla in lui un profondo patriottismo e un
forte odio verso gli inglesi. Nel 1920 partecipa al movimento di non cooperazione di Gandhi.
Disilluso dalla filosofia di Gandhi della non-violenza, nel 1922 si uni al movimento rivoluzionario
dei giovani (Young Revolutionary Movement). L’anno successivo, per evitare il matrimonio scappa
di casa lasciando una lettera:
"La mia vita è stata dedicata alla nobile causa, quella della libertà del Paese. Pertanto, non c'è
riposo o desiderio del mondo che mi può attirare ora ..."
Lala Lajpat Rai e l'omicidio di Saunders
Nel 1928 il governo Britannico istituisce una commissione per
riferire sulla situazione politica in India. La commissione viene
accolta con proteste a livello nazionale perché tutti i suoi
membri sono gli inglesi. Il 30 ottobre 1928, quando la
commissione visita Lahore, il politico Lala Lajpat Rai
organizza una protesta non violenta contro la commissione, ma
la polizia risponde con la violenza. Rai viene gravemente ferito
e muore il 17 novembre 1928. Bhagat Singh decide di vendicarlo e si unisce all’Hindustan
Socialist Republican Association (HSRA), pianificano insieme ad altri rivoluzionari l’assassinio
del Sovrintendente della polizia Scott. Per errore Bhagat Singh e Rajguru sparano a Saunder, che è
assistente di Scott. Si nascondono per due giorni e poi prendono il treno da Lahore a Bathinda. Per
evitare il riconoscimento si taglia capelli e barba, vestono abiti occidentali e riescono a sfuggire
con successo.
La bomba nella Central Legislative Assembly
11
Per combattere i rivoluzionari come Singh, il
governo Britannico decide di fare una legge con la
quale i poliziotti siano liberi di sparare. L’8 aprile
1929 Bhagat Singh e il suo amico Dutt decidono di
lanciare bombe fumogene nella Central Legislative
Assembly. Il loro obiettivo è di ottenere pubblicità e
far svegliare gli Indiani contro gli Inglesi. Tutta la
sala si riempie di fumo e del grido di Inquilab
Zindabad (viva la rivoluzione); i due si fanno arrestare dicendo ci vuole un forte rumore per fare
udire i sordi. Le bombe vengono gettate lontano dalle persone e non sono abbastanza potenti per
causare danni.
Il 15 aprile 1929 la polizia scopre la fabbrica di esplosivi che ha prodotto le bombe ed arresta alcuni
membri dello HSRA, sette dei quali diventano informatori aiutando la polizia a collegare Singh,
Rajguru e Suklhdev con l’omicidio di Saunder. Singh decide di usare la corte come strumento per
rendere pubblica la causa per cui lotta: l'indipendenza dell'India.
12
Lo sciopero della fame in carcere
Bhagat Singh viene rinchiuso nel carcere di Delhi, dove nota la
discriminazione tra prigionieri Indiani ed Europe; insieme ad
alcuni prigionieri fa uno sciopero della fame per protestare
contro questa illegalità. Egli chiede l’uguaglianza di cibo, dei
vestiti, la disponibilità di libri e di giornali e che i prigionieri
indiani non siano costretti a fare un lavoro manuale e poco
dignitoso e salutare.
Il governo cerca di interrompere lo sciopero fornendo cibo di qualità e riempiendo le brocche