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Sintesi
In viaggio con Doctor Who, tesina


La parola viaggio deriva dal provenzale viatge, che a sua volta proviene dal latino viaticum.
Viaticum in latino era la provvista necessaria per mettersi in viaggio, e passò più tardi a
significare il viaggio stesso.


Tesina di tipo monografico con descrizione del telefilm in lingua inglese.
Estratto del documento

In Viaggio con Doctor Who

Giulia Bartolucci

Anno scolastico 2014/2015

Liceo delle Scienze Umane "San Tomaso D'Aquino", Correggio

(Indirizzo Socio-Economico, Opzione Sportiva)

! 1

Il viaggio della vita

viaggio

La parola deriva dal provenzale che a sua volta proviene dal latino

viatge, viaticum.

in latino era la provvista necessaria per mettersi in viaggio, e passò più tardi a

Viaticum

significare il viaggio stesso.

Viaggiare può voler dire compiere un’avventura con i propri amici e partire quindi alla

scoperta di nuovi mondi e di nuove culture, ci permette di conoscere ciò che ci circonda,

ampliare il proprio bagaglio conoscitivo. Venire a contatto con persone nuove completamente

diverse da noi ma che per un verso o per l’altro ci insegnano qualcosa di importante, qualcosa

che non scorderemo per tutta la vita.

Ma esistono varie sfaccettature di questo termine; non si parla solo di spostamento fisico nello

spazio e nel tempo, ma anche di un percorso mentale e psicologico. Spesso queste due

concezioni "viaggiano" conseguentemente. Dopo, o durante un viaggio, infatti, l'uomo può

scoprire sfaccettature della sua interiorità che prima non conosceva e percepisce

coscientemente che qualcosa in lui è

mutato e/o maturato.

Ho riscontrato questi due aspetti in un

personaggio di un telefilm britannico che

utilizzerò per approfondire alcuni dei

tanti aspetti che questo tema mi permette

di affrontare, ma il motivo principale di

questa scelta è la mia passione per i viaggi

e per tutto ciò che essi mi fanno scoprire e

c o n o s c e r e, c o m e n u ove c u l t u r e,

tradizioni, lingue, atteggiamenti e filosofie

di vita.

Fin da quando ho ricordo ho sempre avuto questa tendenza verso il nuovo ed il diverso

soprattutto in Paesi esteri, ma ho avuto poche opportunità fino ad ora; una di queste,

offertami dalla scuola, fu per me molto importante: un viaggio studio a Dublino, in Irlanda.

Fu un'esperienza unica che mi fece conoscere un nuovo Paese ed una nuova me. Mi sentii per

la prima volta a casa. Una casa fatta da estranei, da frenesia ma soprattutto di opportunità.

! 2

Doctor Who?

Doctor Who is a British science-fiction TV programme produced

by the BBC since 1963. The protagonist is a Time Lord, a time-

travelling humanoid native of the planet Gallifrey, who simply

calls himself “The Doctor”. He explores the universe by his

TARDIS (acronym of Time and Relative Dimension in Space), a

sentient time-travelling space ship able to travel into space and

time through the Time Vortex. TARDIS’ exterior appears as a

blue British police-box, which was a common sight in Britain in

the sixties.

The Doctor rarely travels alone, and often brings one or more

companions, typically humans he has found a fascination with

on the planet Earth, with whom he faces enemies, saves

civilizations and helps those who are in need.

He often finds events that pique his curiosity while trying to

prevent evil forces from harming innocent people; he is able to change history using only his ingenuity

and minimal resources.

The programme was originally intended to appeal to a family audience, as an educational program

using time travel to explore scientific discoveries and famous moments in history.

The programme, with its 51 years (from 1963 to 1989 and restored in 2005) and more than 800

episodes, is listed in Guinness World Record as the longest-running science fiction TV show in the

world, the most successful science fiction series of all time considering TV ratings, books and DVD

sales.

This series is considered a significant part of the popular culture of the United Kingdom and became

a cult series. Everybody in England still remembers the Doctors and since 1965 novels and short

stories have been published until, in 1979, the official magazine (Doctor Who Magazine) was created,

where comics and stories can be found.

Even though the programme ended in 1989, the magazine continued to be published for the great

number of fans.

The protagonist has been interpreted by many actors, precisely 12, throughout the years; this change

is described in the plot as a “regeneration” of the Doctor in case of danger of death, causing drastic

physical and behavioural changes, but keeping commons aspects with the previous Doctor.

! 3

Dottore Chi?

Doctor Who è una serie televisiva britannica di fantascienza

prodotta dalla BBC a partire dal 1963. Ha per protagonista

un Signore del Tempo, cioè un alieno viaggiatore del tempo,

originario del pianeta Gallifrey, che si fa chiamare

semplicemente Il Dottore. Il Dottore esplora l'universo a

bordo del TARDIS (Time una

And Relative Dimension In Space),

macchina senziente capace di viaggiare nello spazio e nel

tempo attraverso il cosiddetto vortice temporale. L'aspetto esterno del TARDIS è quello di una cabina

blu della polizia inglese, comunemente visibile in Gran Bretagna negli anni sessanta, quando la serie

fu trasmessa per la prima volta. Raramente il Dottore viaggia da solo; spesso, infatti, porta con se uno

o più compagni, tipicamente umani poiché trova affascinante il pianeta Terra, con i quali affronta

nemici, salva intere civiltà e aiuta chi ha bisogno. Trova sempre situazioni che stuzzicano la sua

curiosità cercando di evitare che le forze del male danneggino persone innocenti e cambiando la

storia, usando solo la sua ingegnosità e le minime risorse.

La serie era originariamente pensata per un pubblico di famiglie, come un programma educativo con

l'obiettivo di esplorare fenomeni scientifici e momenti importanti della storia tramite l'espediente del

viaggio nel tempo. La serie, con i suoi 51 anni di programmazione (continuativa dal 1963 al 1989 e

ripresa nel 2005) e più di 800 episodi, detiene il record di serie televisiva di fantascienza più longeva al

mondo e di maggior successo in termini di ascolti televisivi, vendite di libri e DVD. Il programma è

considerato una parte significativa della cultura popolare del Regno Unito ed è diventata una serie di

culto. Ancora oggi tutto il Regno Unito conosce il Dottore e già dal 1965 vennero pubblicati romanzi

e racconti sul protagonista fino ad arrivare, nel 1979, alla creazione della rivista ufficiale (Doctor Who

all'interno della quale vi erano fumetti e storie e, nonostante la serie terminò nel 1989, la

Magazine),

rivista continuò ad essere pubblicata per il vasto numero di fan.

Il protagonista è stato interpretato da diversi attori, precisamente 13, nel corso degli anni; questo

cambiamento viene descritto nella trama come una "rigenerazione" che compie in pericolo di morte,

portando a modifiche drastiche di aspetto fisico e comportamento, mantenendo però alcuni aspetti

comuni.

Di questo telefilm si potrebbero analizzare molteplici aspetti come la non-violenza del Dottore, la sua

"rigenerazione", la fiducia che infonde nelle persone, il concetto di spazio e tempo, i riferimenti storici,

letterari ed artistici ma ciò che ho intenzione di esaminare va più in profondità; il Dottore parte per il

suo viaggio poiché, come ribadisce svariate volte durante le sue avventure, il suo desiderio di

conoscenza verso lo sconosciuto è sempre forte e non si estingue mai. Ma ciò che accade nel profondo

è un percorso interiore che il protagonista compie durante i suoi spostamenti, aiutato dai compagni

che periodicamente sceglie di portare con sé nel TARDIS.

! 4

Il significato del viaggio

L'uomo si è sempre chiesto che cosa ci fosse oltre l'orizzonte: la migrazione è scritta nei sui geni.

Un primo tentativo di classificare viaggi e viaggiatori può basarsi sull'evoluzione storica del fenomeno.

Dapprima si è avuto un nomadismo come necessità di sopravvivenza; dopodiché le società stanziali

hanno dato il via a spostamenti a fini utilitaristici, in particolare per il commercio ma anche per

cultura.

La dimensione del viaggio e della scoperta ha da sempre rappresentato un elemento culturale

importante: per citare solo un esempio, il 1492 (scoperta dell'America) è una data talmente simbolica

da essere utilizzata come discrimine fra Medioevo ed Età Moderna, nonostante i viaggi esplorativi

dell'Europa verso altri continenti fossero iniziati già da un paio di secoli. Esplorazione, conquista,

colonizzazione ed emigrazione si sono dunque susseguite per secoli e sono fenomeni ancora attivi.

La tendenza espansiva si è evoluta ed è cresciuta fino ad arrivare all'introduzione del viaggio di

piacere (ovvero mobilità non dettata da bisogni o motivazioni immediatamente legati alla

sopravvivenza, all'espansione, al dominio) dato dalla possibilità di spostamenti rapidi.

Molte invenzioni e scoperte dagli inizi del '900 hanno infatti cambiato il modo di vivere: le distanze si

sono accorciate grazie alle prime automobili, aerei e transatlantici, le comunicazioni sono state

facilitate tramite l'introduzione del telegrafo, della radio ed infine del telefono; abbiamo addirittura

imparato a "viaggiare senza partire" tramite Internet e le sue infinite opportunità.

Le motivazioni per intraprendere un viaggio possono essere molteplici: si viaggia per obbligo o per

piacere, per spirito di avventura, per conoscere altri popoli; si viaggia per aiutare il prossimo, perché si

è amici e per fare nuove amicizie; si viaggia per incontrare qualcuno o per abbandonare qualcun altro,

per visitare posti nuovi, entrare in contatto con culture differenti, relazionarsi con persone di altre

lingue, colori, abitudini e tradizioni. Questo fa si che non sia possibili descrivere il viaggio è il

viaggiatore unicamente secondo il parametro della storicità del fenomeno: sono possibili anche altre

classificazioni, basandosi ad esempio dalle motivazioni che portano alla mobilità. Ma possono essere

presi in considerazione anche durata, volontarietà, direzione, distanza e frequenza.

Ho individuato tre profili, tre fasi di sviluppo di "colui che viaggia". Possono essere situazioni statiche,

immutabili, ma anche un percorso di crescita e approfondimento.

! 5

IL TURISTA

È metafora della nostra società dove quello che conta è l'apparenza. Sempre più, infatti, nella società

moderna, l'uomo tende a viaggiare per scappare dalla routine quotidiana, stressante e monotona, per

"staccare la spina". Si ritrova a compiere vacanze formato pacchetto, organizzate nel minimo

dettaglio, escludendo, dunque, la componente di imprevedibilità, tenendo stretti i propri punti di

riferimento e le proprie sicurezze.

Come in una crociera, si è sicuri sulla propria nave dando ogni tanto un'occhiata fuori, ai luoghi cui si

passa accanto, senza lasciarsi trasportare dalla curiosità di conoscere più a fondo le cose che si

osservano, facendole semplicemente passare davanti ai propri occhi.

Vede quello che vuole vedere, anche nelle persone che incontra e si mostra per come vuole apparire.

Indagando le cause di questa tipologia di viaggiatore, è evidente come questo sia il prodotto

economico e culturale della società contemporanea. Rispetto a quanto accadeva un secolo fa, la

diffusione dei messaggi ha moltiplicato forme, possibilità e capillarità di penetrazione. La promozione

turistica ha ulteriormente incrementato e diversificato la tipologia dei messaggi ma con una costante:

la mobilità turistica risente di una logica della ripetitività che caratterizza tutta la dimensione

industriale. L’abbondanza di stimoli e di messaggi promozionali, pensati per convogliare il turismo su

itinerari determinati e prestabiliti, produce contenuti fortemente omologati. Esiste cioè una grande

varietà sul piano della tecnica dei messaggi (grafica, multimedialità, strategie di persuasione) ma un

fortissimo conformismo e una profonda uniformità sul piano dei contenuti e delle proposte. Tutto

questo è coerente con la dimensione industriale e di mercato che ha assunto oggi il viaggio. La

globalizzazione ha standardizzato non solo l’economia ma anche il gusto: le azioni imitano

l’immaginario mediatico che ci viene proposto, questo determina una standardizzazione dei

comportamenti, in maniera spesso inconsapevole. “Il turista

è un viaggiatore domestico. Si viaggia non più per tentare nuovi mondi

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