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Introduzione Più grande crimine è l'impunità, tesina
L'abuso di potere, violazioni e soprusi sono sempre esistite. La violazione dei diritti umani è una esperienza vissuta da molte persone. Solo la Seconda guerra mondiale ha provocato la morte di decine di milioni di persone innocenti, tra cui ebrei, sterminati nei campi di concentramento, anziani, donne e bambini. A causa di regimi politici dittatoriali molte persone sono state uccise, messe in carcere, private del diritto alla libertà, molti bambini sono rimasti orfani, la vita di molte famiglie è stata completamente distrutta e molta gente ha dovuto abbandonare il proprio paese.
Negli ultimi anni il mondo ha commesso molti reati come la violenza contro le donne, lo sfruttamento dei bambini nei conflitti armati in Israele, in Africa e in molte zone del mondo, la schiavitù delle donne e dei bambini, genocidi verso intere popolazioni in Ucraina o altre atrocità di massa; tutto ciò ha creato numerose vittime. Tutti questi eventi evidenziano una chiara violazione dei diritti umani e della libertà di ogni singolo individuo, diritti che in realtà sono garantiti a tutti gli esseri umani, indifferentemente dalla religione, lingua, etnia o visione politica, secondo la Dichiarazione dei Diritti Umani.
Molte sono le domande che nascono: la giustizia dov'è?, perché i responsabili di tutto ciò rimangono ingiustificati?, perché i colpevoli rimangono impuniti e continuano a perpetrare le loro azioni terribili? Perchè qualcuno ha il "diritto" di uccidere un'altra persona quando il diritto alla vita è un diritto inalienabile di ognuno di noi? Perché i bambini devono soffrire, perché devono subire violenze e portare con sè le conseguenze di tali violenze nella loro vita?
Gruppi armati al potere, perdita delle libertà, peggioramento delle crisi umanitarie. Il futuro per quanto riguarda la salvaguardia dei diritti umani appare tetro, con popolazioni civili sempre più costrette a vivere sotto il controllo di gruppi armati e sottoposte ad attacchi, persecuzioni, discriminazioni; crescenti minacce alla libertà d'espressione e ad altri diritti umani; peggioramento delle crisi umanitarie e dei rifugiati, con un sempre maggior numero di persone in fuga dai conflitti. Tutto ciò provoca un sentimento di malcontento e ingiustizia, che domina nel mondo.
Proprio di queste ingiustizie e violazioni vorrei parlare nella mia tesina.
Collegamenti
Più grande crimine è l'impunità, tesina
Italiano -
Primo Levi "Se questo è un uomo"
.Storia -
Il pregiudizio contro gli ebrei
.Psicologia -
La violenza sui minori: Un'infanzia abusata
.Cultura medico-sanitaria -
Schizofrenia
.Diritto -
Le cooperative sociali
.Inglese -
Human rights
.ALIANTE
Introduzione
L'abuso di potere, violazioni e soprusi sono sempre esistite. La violazione dei
diritti umani è una esperienza vissuta da molte persone. Solo la Seconda
guerra mondiale ha provocato la morte di decine di millioni di persone
innocenti, tra cui ebrei, sterminati nei campi di concentramento, anziani,
donne e bambini. A causa di regimi politici dittatoriali molte persone sono
state uccise, messe in carcere, private del diritto alla libertà, molti bambini
sono rimasti orfani, la vita di molte famiglie è stata completamente distrutta
e molta gente ha dovuto abbandonare il proprio paese.
Negli ultimi anni il mondo ha commesso molti reati come la violenza contro
le donne, lo sfruttamento dei bambini nei conflitti armati in Israele, in Africa
e in molte zone del mondo, la schiavitù delle donne e dei bambini, genocidi
verso intere popolazioni in Ucraina o altre atrocità di massa; tutto ciò ha
creato numerose vittime. Tutti questi eventi evidenziano una chiara
violazione dei diritti umani e della libertà di ogni singolo individuo, diritti che
in realtà sono garantiti a tutti gli esseri umani, indifferentemente dalla
religione, lingua, etnia o visione politica, secondo la Dichiarazione dei Diritti
Umani.
Molte sono le domande che nascono: la giustizia dov'è?, perché i responsabili
di tutto ciò rimangono ingiustificati?, perché i colpevoli rimangono impuniti e
continuano a perpetrare le loro azioni terribili? Perchè qualcuno ha il
"diritto" di uccidere un'altra persona quando il diritto alla vita è un diritto
inalienabile di ognuno di noi? Perché i bambini devono soffrire, perché 5
devono subire violenze e portare con sè le conseguenze di tali violenze nella
loro vita?
Gruppi armati al potere, perdita delle libertà, peggioramento delle crisi
umanitarie. Il futuro per quanto riguarda la salvaguardia dei diritti umani
appare tetro, con popolazioni civili sempre più costrette a vivere sotto il
controllo di gruppi armati e sottoposte ad attacchi, persecuzioni,
discriminazioni; crescenti minacce alla libertà d'espressione e ad altri diritti
umani; peggioramento delle crisi umanitarie e dei rifugiati, con un sempre
maggior numero di persone in fuga dai conflitti.
Tutto ciò provoca un sentimento di malcontento e ingiustizia, che domina nel
mondo. Proprio di queste ingiustizie e violazioni vorrei parlare nella mia
tesina.
Italiano
1.Primo Levi
" Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell'aria "
Primo Levi 6
1. Primo Levi
Primo Levi è uno scrittore, partigiano, chimico e poeta italiano ebreo nato a
Torino nel 1919. Nel 1944 a causa delle leggi razziali contro gli ebrei viene
arrestato e deportato nel campo di transizione di Fossoli presso Carpi e
successivamente nel campo di concentramento di Buna-Monowitz e infine in
quello di Aushwitz. Levi fu uno dei venti sopravvissuti fra i 650 che erano
arrivati con lui al campo.
La sua tragica esperienza nel lager lo porta a scrivere un libro nel 1946, “Se
questo è un uomo”, dove racconta gli orrori subiti dallo spietato governo
nazista. Per lui scrivere era come un dovere morale nei confronti di tutte le
persone che devono assolutamente sapere a cosa arivva a fare un’uomo
acciecato da un’ideologia sbagliata, quella nazista
1.1. Biografia
Primo Levi nasce a Torino il 31 luglio 1919 da Ester
Luzzati e Cesare Levi, appartenenti a famiglia di
origini ebraiche. Levi subì l'influenza sulla sua
formazione culturale in particolare dal padre,
ingegnere, che determinerà in lui quell'amore per 7
la ricerca scientifica e per la letteratura che costituiscono le componenti
essenzialidella sua personalità.
Nel 1934 si iscrive al liceo classico "Massimo D'Azeglio" di Torino. In questi
anni maturano i suoi interessi verso le discipline scientifiche e la propensione
per il rigore della ricerca.
Nel 1937 si diplomò al liceo classico e si iscrisse al corso di laurea in chimica
presso l'Università di Torino. Nel novembre del 1938 entrarono in vigore in
Italia le leggi razziali, dopo che in Germania l'antisemitismo si era
manifestato attraverso atti di violenza e sopraffazione. Tali leggi avevano
introdotto gravi discriminazioni ai danni dei cittadini italiani che il regime
fascista considerava "di razza ebraica".
Nel 1941 si laureò in chimica. Il diploma di laurea riporta la precisazione «di
razza ebraica». In quel periodo suo padre si ammalò di tumore che portò Levi
a cercare qualche impiego. Dopo la laurea e fino all'occupazione tedesca del
Nord-Italia, del settembre 1943, Primo Levi esercita la Primo Levi
professione di chimico in condizioni di semi clandestinità
presso di Torino.
Nel 1942 si trasferì a Milano, avendo trovato un impiego migliore presso una
fabbrica svizzera di medicinali. In questi anni venne a contatto con numerosi
ebrei e molti intellettuali politicamente impegnati con i quali svolse un'attiva
campagna antifascista ed entrò nel Partito d'Azione clandestino.
Dopo l'armistizio del 8 settembre 1943, subito
dopo Levi venne arrestato dalla milizia
fascista e destinato al campo di lavoro di
Monowitz, dove rimase fino alla liberazione da
parte dell'Armata Rossa, avvenuta il 27
gennaio 1945. Il 22 febbraio 1944, Levi ed
altri 650 ebrei, donne e uomini, vennero
stipati su un treno merci e destinati al campo
di sterminio di Auschwitz in Polonia.
L'ingresso al campo di Dopo liberazione da parte dell'Armata rossa
concentramento di Auschwitz in Levi ritorna in Italia scrive i suoi ricordi di
inverno Se questo è
prigionia e si dedica con grande fervore alla stesura dell'opera
un uomo, Silva,
che sarà pubblicato nel 1947 dall'editore
grazie all 'interessamento di Franco Antonicelli. In questo
periodo viene assunto come direttore tecnico presso
un'industria chimica nelle vicinanze di Torino.Tra gli
avvenimenti più importanti di questo periodo va
segnalato il matrimonio con una giovane intellettuale
ebrea dalla quale avrà due figli, Lisa e Renzo. Gli anni dal
'56 al '60 riservano al libro pubblicato un crescente
interesse ed il testo viene nuovamente pubblicato da
Einaudi nel 1956. Questo riconoscimento matura in Levi
la consapevolezza di essere uno vero scrittore, destinato
a non essere circoscritto ad una sola opera. Nel Dicembre
Latregua
del 1961 si accinge a scrivere che appare
Einaudi Premio Campiello.
presso nel 1963 ed ottiene il
Tra le esperienze più felici degli anni seguenti va ricordata la riduzione per la
Se questo èun uomo,
radio italiana di alla quale collabora personalmente.
Carignano
Nel 1966 una riduzione teatrale dell'opera va in scena al Teatro di
Torino. 8
Storie
Nello stesso anno Levi pubblica una raccolta di racconti dal titolo
naturali con uno pseudonimo: il libro accolto dalla critica con interesse,
Bagutta
ottiene il Premio nel 1967.
Einaudi, Il sistema
Nel 1975 pubblica, presso una nuova raccolta di racconti,
periodico. Se non ora, quando? (1982) I sommersi e i
Anche le sue ultime due opere e
salvati (1986) hanno confermato il valore di Primo Levi come scrittore,
raccogliendo lusinghieri giudizi critici.
Il travaglio spirituale ed umano dello scrittore ha fine l'l1 aprile 1987,
quando, con un gesto che susciterà meraviglia e cordoglio tra intellettuali e
lettori, pone fine volontariamente alla propria vita.
1.2. Lingua e stile letterario
Lo stile letterario di Primo Levi, come emerge dalle sue maggiori opere, è
uno stile di stampo realista-descrittivo. Si tratta infatti di una narrazione
asciutta, sintetica ed esauriente quanto basta per comprendere i sentimenti
e lo sfondo sociale dell'ambientazione dell'opera: stile che ben si adatta al
vasto pubblico a cui Levi intende rivolgersi, in special modo nella trattazione
di un argomento di estrema importanza, come quello della prigionia in un
Lager.
Nella scrittura di Primo Levi il problema stilistico è nettamente subordinato
all’impegno di testimoniare, ovvero di comunicare in modo chiaro ed
esplicito un’esperienza vissuta. Se
Esistono comunque differenze significative tra le varie opere, soprattutto
questo è un uomo. L'opera prima fu infatti composta molto rapidamente,
quasi con furia, sentendo incalzare la necessità di testimoniare il dramma,
ancora molto recente all'epoca dei fatti; per le opere successive, a partire da
La tregua, Levi compone i propri libri in modo molto più sistematico, dandosi
precise scadenze e scrivendo praticamente in orari prestabiliti. Questo dato
Se questo
composito è chiaramente rilevabile durante la lettura: se lo stile di
è un uomo tradisce tutta l'urgenza della testimonianza immediata del
La tregua
sopravvissuto, ne si riflette un'emozione differente.
1.3. Se questo è un uomo
"
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare 9
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca, ."
I vostri nati torcano il viso da voi Se questo è un uomo,
Levi, 1947)
(Primo
La poesia “Se questo è un uomo”, scritta durante il periodo della seconda guerra
mondiale e della persecuzione degli Ebrei, racchiude in sole cinque strofe la
vergogna che si prova quando si pensa a quante ingiustizie sono state
commesse contro gli Ebrei. In questa poesia Levi ci ha voluto far riflettere sul
fatto che noi, che viviamo di affetti, sicurezze, racchiusi nelle nostre abitudini,
dobbiamo sapere che gli uomini non erano più persone ma un numero, che
morivano per motivi futili e che le donne, private dei capelli, non avevano più
memoria perché preferivano non ricordare i dolci momenti della loro vita, pieni
di libertà e allegria. Perciò l’autore dice che è compito nostro tramandare il
ricordo ripetendolo ai nostri figli e facendolo diventare parte di noi stessi. Anche
lo stile con cui scrive è diretto, con pochi versi che esprimono tut