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Un viaggio nel Solitario della Vita per imparare a vivere da jolly l'immensità di ogni singolo istante ... senza lasciarsi vivere dalla quotidianità , dimentichi di se stessi...
Materie trattate: filosofia,letteratura latina,storia dell'arte,letteratura italiana,geografia astronomica,fisica,storia,inglese,matematica
fronte alla grandezza della Natura, sia nel suo aspetto pacifico, sia,
ancora di più, nel momento della sua impetuosità, quando ognuno di
noi sente la sua piccolezza, la sua estrema fragilità, la sua finitezza;
ma al tempo stesso, proprio perchè cosciente di questo, intuisce
l’infinito e si rende conto che l’anima possiede una facoltà superiore
alla misura dei sensi: ecco spiegato il sentimento del sublime. Scrive
Kant:
“Noi diciamo sublime ciò che è assolutamente grande, ciò che è
grande al di là di ogni comparazione…noi non possiamo avere per
misura adatta fuori di lui, né altro criterio v’è in esso
esso alcuna
stesso. È infatti una grandezza che è uguale a se stessa …al cui
Le rocce che s’elevano ardite
paragone tutto il rimanente è piccolo [..]
temporalesche che s’ammassano nel
e quasi minacciose, le nuvole cielo tra lampi e tuoni, i vulcani nella loro potenza devastatrice,
gli uragani che lasciano dietro di sé la devastazione, l’oceano
senza limite sollevatesi la tempesta, l’alta cascata di un grande
fiume, tutte queste cose riducono a un insignificante piccolezza il
nostro potere di resistere a tanta forza. Ma la loro vista ci esalta
tanto più quanto più è spaventevole, a condizione che ci troviamo
al sicuro.
Ma l’animo si sente elevato…quando contemplando queste cose,
senza riguardo alla loro forma, si abbandona all’immaginazione e
alla ragione, la quale pur unendosi all’immaginazione senza alcun
estende e insieme trova che tutta la potenza dell’immaginazione stessa è
fine determinato, la
inadeguata alla sue idee.”
quindi, è generato dall’animo umano davanti all’irrompere della Natura infinita…
Il sublime,
E una delle sue manifestazioni più violente e travolgenti è, senza dubbio, il fenomeno vulcanico che
coinvolge, da miliardi di anni, il nostro pianeta. Il vulcanismo è la manifestazione della risalita,
dall’interno della Terra fino in superficie, di magma (materiale roccioso allo stato fuso, mescolati a
Nell’astenosfera
gas e vapori). e nella crosta terrestre si creano grosse masse magmatiche a causa
della crescente pressione e temperatura. nell’atmosfera, si parla
Quando il magma perde gran parte dei suoi gas e vapori, che si disperdono
di lava.
L’attività vulcanica dà origine, in superficie, a edifici vulcanici, che si accrescono al termine di un
condotto vulcanico. La disposizione dei vulcani risulta localizzata lungo le fosse abissali, dove lo
sprofondamento della crosta porta alla fusione di parte della zona di contatto, o lungo le dorsali
oceaniche, dove il magma del mantello risale in superficie.
Ci sono però diversi tipi di vulcani, a seconda del materiale eruttato:
- Quando il magma eruttato è molto basico si dà origine a vulcano a scudo (per esempio quelli
islandesi, o più genericamente le dorsali), le cui eruzioni sono frequenti e poco esplosive; la lava
scorre fluida per molto, prima di solidificarsi, dando origine ad un edificio molto largo e appiattito
(eruzione di tipo hawaiano, o islandese se il cratere è lineare). Il materiale è perlopiù di tipo fuso.
Questi vulcani sono localizzati lungo le dorsali e nei punti caldi.
- Troviamo invece un vulcano a cono quando le lave sono più acide. In questi casi il magma è molto
viscoso e trova difficoltà nel risalire, solidificando velocemente una volta fuori. Alle emissione
laviche si alternano emissioni di piroclastiti, ossia materiale solido che viene sparato fuori e che,
alternandosi con le colate, forma gli strati dell’edificio. Eruzioni di questo tipo possono essere
molto violente, poiché il magma tende ad ostruire il camino vulcanico creando un “tappo”; solo
quando le pressioni interne sono sufficienti a superare l’ostruzione l’eruzione riprende (eruzione di
tipo vulcaniano), ma nei casi estremi ci può essere un’esplosione che può arrivare a distruggere
l’intero vulcano (eruzione di tipo peleèano). Il vulcanismo di questo tipo è presente lungo il margine
6
continentale delle fosse o dei sistemi arco-fossa, ossia dove il magma proviene dalla crosta, ove le
rocce sono di composizione più eterogenea.
Vi è infine da analizzare un terzo aspetto del vulcanismo, ossia il vulcanismo secondario; quando il
fenomeno eruttivo cessa e il vulcano si estingue permane comunque in profondità la camera
magmatica che raffredda e solidifica nel corso di milioni di anni, nel corso dei quali continua ad
interagire con il terreno, con l’acqua delle falde, con i gas in risalita. Tale massa in raffreddamento
dà origine a popolari fenomeni detti manifestazioni tardive, come i geyser, le terme, le mofete, ecc.
Per la loro irruenza, le eruzioni vulcaniche, furono un tempo considerate una sorta di punizione
divina per la disubbidienza degli uomini, o comunque una manifestazione diretta del volere degli
ricordano all’uomo impotenza di fronte alle forze della Natura… in una sorta di
dei. Ora la sua
di quel sentimento tutto romantico del sublime… come il Leopardi davanti alla sua
rielaborazione
siepe, come il jolly davanti alla meraviglia del creato… il tempo sembra non poter mutare l’essenza
più profonda dell’uomo, con la sua angoscia e i suoi sogni…
Ma di che sostanza è il tempo? E dove esso si forma? […]
La notte guardo gli spazi fra le stelle, vedo il vuoto senza misura;
e ciò che travolge e porta via, è il momento fisso privo di inizio e di fine.
Antonio Tabucchi
Un po’ “banalizzata” dalla letteratura, lo studio del tempo e dello spazio come grandezze relative fu
portato a compimento da A. Einstein nella sua teoria della relatività.
Alla base della formulazione matematica della teoria della relatività ristretta (o speciale) di
Einstein, discendenti dal postulato di invarianza della velocità della luce, sono le trasformazioni di
Lorentz. Esse furono inizialmente introdotte per rimuovere le contraddizioni esistenti tra
elettromagnetismo e meccanica classica e spiegare i risultati nulli dell'esperimento di Michelson-
Morley tramite l'introduzione del fenomeno della contrazione delle lunghezze. Sotto di esse le
equazioni dell'elettromagnetismo rimangono invarianti nel passaggio tra due sistemi di riferimento
tra loro in moto relativo.
La luce e tutte le altre radiazioni elettromagnetiche si propagano a una velocità costante nel vuoto,
la velocità della luce. Tale velocità rappresenta una costante fisica indicata tradizionalmente con la
lettera c (dal latino celeritas, "velocità"). Indipendentemente dal sistema di riferimento di un
osservatore o dalla velocità dell'oggetto che emette la radiazione, ogni osservatore otterrà lo stesso
valore della velocità della luce. Nessuna informazione può viaggiare più velocemente di c.
1
In particolare: = 299 792 458 m/s 300.000 km/s.
c
0
0
Trasformazioni di Lorentz tra due sistemi di riferimento inerziali in configurazione standard
y y' t׳
t O
x x'
O z'
z
Una trasformazione di Lorentz è una trasformazione lineare con cui ricaviamo, a partire dalle
coordinate nel sistema di riferimento S (t, x, y, z), le coordinate rispetto al sistema di riferimento
S’(t', S’
x', y', z') di un evento nello spaziotempo. Senza perdere di generalità, si può assumere che
S’
abbia i tre assi spaziali paralleli a quelli di S, che il sistema si muova con velocità lungo l'asse
V
x di S e che le origini dei due sistemi di riferimento coincidano per t' = t = 0. Questi due sistemi di
7
riferimento sono detti in condizioni standard. Sotto queste condizioni le trasformazioni di Lorentz
assumono la forma:
x Vt
x '
Vx
2
1
t
V
2
c
; dove e è la velocità della luce nel vuoto.
t ' c
y ' y
c
2
1
z ' z
Ricorrendo a tali trasformazioni, le equazioni di Maxwell restano invariate.
Come conseguenza delle trasformazioni di Lorentz si ha che:
8
la velocità della luce ha lo stesso valore c in qualunque sistema di
2,9979 10 m / s
riferimento. Anzi, essa rappresenta una velocità limite, cioè la velocità v di un qualsiasi
2
1
corpo è sempre tale che v<c, infatti se fosse v>c, la quantità diventerebbe
immaginaria e la prima e la quarta trasformazione di Lorentz perderebbero di significato
' '
La lunghezza (a riposo) di un regolo di estremi A, B(coordinate misurate nello
L x x
0 B A
2
1
stesso istante), misurata nel riferimento mobile, risulta contratta del fattore se viene
misurata nel riferimento fisso.
La durata di un fenomeno, misurata in un punto di un sistema mobile, appare dilatata del
1
fattore se viene misurata nel sistema fisso.
2
1
Due eventi che sono contemporanei nel riferimento mobile non sono contemporanei nel
riferimento fisso.
Contrazione delle lunghezze
' '
' '
Infatti, considerate le coordinate di e , nel sistema di riferimento in
B
A t t
, ,
x x
,0,0 ,0,0
B
A B
A
moto, le coordinate spaziotemporali del regolo nel sistema fisso saranno:
' '
Vx Vx
' '
A B
t t
' ' ' '
x Vt x Vt
A B
2 2
A B
c c
A A B B
, , 0, 0 , , 0, 0
2 2 2 2
1 1 1 1
Indicata con L la lunghezza del regolo nel sistema di riferimento fisso, avremo:
L x x .
B A
t t
Per calcolare L è necessario che sia :
A B
' '
Vx Vx
' '
A B
t t
V
A B
2 2
c c
' ' ' '
, da cui ricaviamo: t t .
x x
A B
A B
2
c
2 2
1 1
L’espressione delle lunghezze del regolo nel riferimento fisso è:
' ' ' '
V
x x t t
B A B A
L x x , da cui sostituendo l'espressione precedente abbiamo:
B A
2
1
2
V
' ' ' '
x x x x 2
V
2
B A A B
c
' ' 2
, ma essendo x x L e , sostituendo, otteniamo:
B A 0
2
c
2
1
2
1
2 2
' ' L 1 , pertanto L =
L 1
x x 0 0
B A 2
1
1 l'effetto non si vede.
Se 8
Pertanto la lunghezza è una quantità relativa ed è contratta nel riferimento in quiete.
Dilatazione dei tempi
' ' ' '
Consideriamo un fenomeno che abbia inizio nel punto e fine in , di
A B
t , x ,0,0 t , x ,0,0
A A B A
misurata dall’osservatore in moto).
' '
durata (durata propria dell’evento,
t t t
0 B A
Quale misura ottiene un osservatore fisso?!
Dal suo punto di vista risulta:
' '
Vx Vx
' '
A B
t t
' ' ' '
x Vt x Vt
A B
2 2
A B
c c
A A B B
, , 0, 0 , , 0, 0
2 2 2 2
1 1 1 1
V
' ' ' '
t t x x
B A 2 B A
c
' '
t t t , ma x x perchè il fenomeno avviene nello stesso posto,
B A B A
2
1
t
0
t
pertanto: e risulta ; cioè il tempo osservato nel riferimento fisso risulta più lungo.
t t 0
2
1 dall’affermazione del regime
La vita di A. Einstein è segnata, purtroppo, dai due conflitti mondiali,
nazista e dai suoi progetti di purificazione della razza ariana dall’imbarbarimento.
Lo stesso Einstein, turbato di fronte alla disumanità di tali progetti, costretto ad allontanarsi dalla
sua Germania, scrive:
« I conflitti politici ed economici e le complicazioni degli ultimissimi decenni ci hanno posto
davanti agli occhi pericoli che nemmeno i più neri pessimisti del secolo scorso si erano mai sognati.
A quei tempi credenti e miscredenti in ugual misura accettavano le intimazioni della Bibbia sulla
condotta umana come esigenze autoevidenti per gli individui e la società. Nessuno che mancasse di
riconoscere il più alto ed eterno fine dell'uomo nella ricerca della verità oggettiva e della conoscen-
za sarebbe stato preso in seria considerazione.
Eppure oggi dobbiamo ammettere con orrore che questi pilastri dell'esistenza civilizzata dell'uomo
hanno perso la loro saldezza. Nazioni che un tempo ricoprivano alte posizioni si prostrano davanti
ai tiranni che osano asserire impudentemente: giusto è quello che ci fa comodo! La ricerca della
verità per amore della verità non ha giustificazione e non deve essere tollerata. In quei paesi si
praticano apertamente e si accettano come motivati o inevitabili il governo arbitrario, l'oppressione,