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Introduzione Gelato: dall'artigianale a quello industriale tesina
La scelta dell’argomento per la mia tesina di maturità è stata dettata dal fatto che, durante i cinque anni presso l’istituto alberghiero, abbiamo trattato questo tema in modo superficiale, tanto da invogliarmi ad approfondirlo. Il gelato, d’altro canto, è una delle preparazioni a cui mi sono affezionato, producendolo anche a casa, sperimentando una vasta gamma di gusti. Pertanto, grazie all’aiuto di laboratori di pasticceria locali, sono riuscito a reperire materiale per la stesura di questa tesina. Inoltre, grazie alla Fiera Mondiale di Pasticceria (SIGEP), sono riuscito a confrontarmi con alcuni maestri gelatieri, che mi hanno fornito delle informazioni molto preziose.
Collegamenti
Gelato: dall'artigianale a quello industriale tesina
Pasticceria: Il gelato.
Francese: La peche Melba.
Scienze dell'Alimentazione: Gli ingredienti utilizzati ed additivi.
Storia: Le origini del gelato.
Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi: I macchinari utilizzati e nella storia.
DERIVATI DEL LATTE
- LATTE IN POLVERE: il latte viene disidratato attraverso metodo “roller” (il
latte viene fatto cadere su 2 cilindri rotanti riscaldati (130-150°), in senso
inverso alla rotazione, in cui l’acqua evapora in pochi secondi e la
sostanza secca viene raschiata da appositi coltelli).
- SIERO DI LATTE IN POLVERE: prodotto privo di caseina, ma ricca di
lattosio. È difficilmente utilizzabile nel gelato, poiché è poco solubile.
- LATTE CONDENSATO: il latte concentrato senza zucchero non è stato mai
utilizzato molto in Italia, tanto che è stata abbandonata la produzione. Il
latte concentrato con zucchero, invece, utilizzato moltissimo, si ottiene
con ebollizione sotto vuoto, a cui si aggiunge una quantità di saccarosio.
- PANNA: prodotto derivato ricco di materia grassa. Si ottiene attraverso
affioramento (ma questo richiede tempo e spazio notevole, e potrebbe
causare l’incremento dell’acidità nel prodotto) o centrifugazione (metodo
usato dall’industria). In gelateria viene utilizzata una panna con materia
grassa tra 30-40%. Sotto il profilo igienico-sanitario, la panna deve essere
sottoposta a trattamento termico con pastorizzazione, UHT o
sterilizzazione. 1
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- PANNA IN POLVERE: vedi latte in polvere
- BURRO: si ottiene per affioramento (la panna viene lasciata maturare per
15-20 ore a 12-15°. Nel burro vengono agglutinati i globuli del grasso ed
il lattosio fermenta, creando un sapore accentuato, più naturale. Ha una
notevole carica batterica e un’acidità più elevata) o per centrifugazione
(metodo più veloce che si ottiene con la zangola. La panna si gonfia,
rompendo le membrane proteiche, separando così il latticello). Un buon
burro è composto da 85% di grassi, 14% di acqua e 1% di lattosio,
proteine e Sali minerali.
- BURRO ANIDRO: burro privato dell’acqua
- BUTTER-OIL: burro concentrato con poca acqua e assenza di Sali minerali.
FRUTTA ED I SUOI DERIVATI
- FRUTTA FRESCA: può essere polposa (si ricava la polpa) o succosa (si
estrae solo il succo). La frutta generalmente è formata da 10% di
zuccheri e 90% di acqua. Importante è il livello di maturazione, poiché la
frutta matura ha raggiunto la fase di completo sviluppo. I fattori che
influenzano sono il caldo (accelera) ed il freddo (rallenta). Un frutto
acerbo è duro, inodore, asciutto, mentre quello maturo è molle,
profumato e dolce. La pectina ha il compito di tenere incollate le cellule
vegetali e, con il processo di solubilizzazione, viene a mancare il collante
e la frutta si rammollisce. Vengono anche sintetizzati gli esteri aromatici,
così che sprigionano profumi.
- FRUTTA CONGELATA E SURGELATA: il congelamento è un graduale
abbassamento della temperatura fino a -20°, mentre la surgelazione è un
abbassamento rapido della temperatura a -50°, per poi conservare il
prodotto a -25°. Questi processi non distruggono i batteri, ma
sospendono solamente la riproduzione e moltiplicazione di essi. Per cui è
bene scongelare il prodotto gradualmente e consumarlo in fredda.
- FRUTTA LIOFILIZZATA: consiste nel congelare rapidamente le sostanze
biologiche alterabili che si vogliono stabilizzare e attraverso
sublimazione, l’acqua del prodotto passa direttamente dallo stato liquido
a quello di vapore.
- FRUTTA ALLO SCIROPPO: la frutta viene lavata, sbianchita,
successivamente viene aggiunto lo sciroppo di zucchero in percentuale
15% zucchero e 85% acqua.
11. ZUCCHERI
MONOSACCARIDI: fruttosio, glucosio, destrosio, galattosio
- DESTROSIO: viene utilizzato l’amido di mais come ingrediente
fondamentale. L’amido contiene notevoli quantità di molecole di glucosio,
il quale vengono scisse in molecole più piccole. Attraverso il processo
d’idrolisi, possiamo ottenere sciroppo di glucosio o destrosio. L’utilizzo del
destrosio in gelateria serve ad aumentare il rendimento degli aromi.
Ovviamente non è possibile utilizzarlo da solo, ma miscelarlo al
saccarosio, poiché i monosaccaridi abbassano notevolmente il punto di
congelamento del gelato. 1
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- SCIROPPI DI GLUCOSIO: si ricavano sempre dall’amido di mais, ma sono
una miscela di vari zuccheri. Vengono commercializzati in forma liquida o
meno densa e riportano la sigla DE (destrosio equivalente), ovvero la
percentuale di zuccheri riducenti calcolata sulla sostanza secca ed
espressa in destrosio. Dato che anch’esso contiene destrosio, favorisce
all’abbassamento del punto di congelamento. È bene utilizzare un
glucosio con DE basso per ghiaccioli, un DE più alto per gelati che devono
essere facilmente spatolabili.
- FRUTTOSIO: si ottiene per isomerizzazione del destrosio.
DI-SACCARIDI: saccarosio, maltosio, lattosio
- SACCAROSIO: chiamato comunemente zucchero, usato tutti i giorni per
svariati utilizzi. Nella preparazione del gelato, durante il processo di
gelatura, lo zucchero ricristallizza (solo piccole quantità) incidendo sulla
consistenza del prodotto
- LATTOSIO: zucchero di latte, l’unico presente nel regno animale. Viene
utilizzato per aumentare il valore di alcuni prodotti.
ALTRI ZUCCHERI
- SCIROPPI DI ZUCCHERO: utilizzati per garantire un corretto scioglimento
degli zuccheri nel prodotto.
- ZUCCHERO INVERTITO: si ottiene industrialmente scindendo con idrolisi le
molecole di saccarosio in glucosio e fruttosio, in seguito verranno
miscelate adeguatamente. Utilizzato nella preparazione dei gelati poiché
ha un alto potere stabilizzante, un’azione anti cristallizzante, un potere
dolcificante pari a 1.3%.
- SORBITOLO: non è uno zucchero, ma bensì un alcool presente nel frutto
del sorbo. Viene utilizzato per i prodotti dietetici e per l’alimentazione dei
diabetici.
12. PRODOTTI AUSILIARI (prodotti d’aiuto)
GRASSI: conferiscono un valore nutritivo al prodotto e conferiscono
numerosi vantaggi, come il miglioramento del sapore, favoriscono una
struttura morbida ed equilibrano il punto di liquefazione in bocca. I grassi
non hanno un effetto legante ma bensì separante. Se andiamo ad
utilizzare sostanze grasse alternative è importante tenere in
considerazione l’utilizzo di sostanze con punti di fusione molto bassi, ma
stando vigili sul loro deterioramento facilitato. Ricordiamo l’uso di panna
e burro per la produzione del gelato. 1
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UOVA: alimento completo formato da albume, tuorlo, membrane
testacee e guscio. L’albume è principalmente composto da acqua (87%)
e alcune proteine (10%). Il tuorlo invece è ricco di sostanze nutritive
(17%), grassi (32%) e lecitina. Il guscio, anche se appare meno
importante, contiene 94% di Sali minerali. La capacità dell’uovo è quella
di legare l’acqua, tanto che per far svolgere alle proteine le proprie
funzioni, bisogna riscaldare la miscela di uova. Difatti, quando andiamo a
preparare una crema, le uova passano dallo stato liquido allo stato solido,
poiché le proteine hanno inglobato l’acqua. Questo processo prende il
nome di coagulazione. Prima che fossero inventati gli addensati ed
emulsionanti, l’uovo aveva il compito di conferire struttura alla miscela
del gelato. Difatti, una volta aggiunte le uova al latte, bisognava scaldare
la miscela fino al cosiddetto “punto della rosa”. In poche parole non
bisognava raggiungere temperature critiche dai 83-85 C°. è consigliabile
l’uso di ovo prodotti.
SEMILAVORATI: I Semilavorati sono:
- Prodotti in polvere: preparati a livello industriale con grammature di
utilizzo da 20 a 100 gr. per KG. di massa, da aggiungere alla crema base.
- Preparati in pasta: semilavorati quali pasta di nocciole, pistacchio,
noci da utilizzare tenendo presente il bilanciamento della miscela.
- Prodotti alcoolici: solitamente poco utilizzati in quanto presentano
l'inconveniente di destabilizzare la struttura della miscela in quanto è
bene ricordare che l'alcool è un anticongelante.
13. ADDITIVI
ADDENSANTI E GELIFICANTI -> stabilizzano l’acqua libera
Le funzioni principali di questi additivi sono:
- Servono a mantenere asciutto il gelato;
- Regolano eventuali cristallizzazioni grossolane;
- Ritardano la velocità di crescita dei cristalli di ghiaccio;
- Migliorano la struttura del gelato;
- Favoriscono l’incorporamento dell’aria nel gelato;
- Ritardano lo scioglimento del gelato
- Rendono il gelato più spatolabile e conferiscono una qualità percettibile
al gusto.
Posso suddividersi il base al loro contenuto:
PROTEINE
- PROTEINE DEL LATTE E DELLE UOVA: servono per dare stabilità al gelato.
Ne servirebbero però dosi elevate per fare assorbire tutta l’acqua
contenuta nel gelato.
- GELATINE: non vengono quasi più utilizzati in gelateria perché
producevano una consistenza troppo gelatinosa.
CARBOIDRATI 1
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- ALGINATI: vengono estratti dalle alghe marine. viene utilizzato perché
solubile in acqua intorno agli 80 gradi.
- CARRAGENATI: vengono estratti dalle alghe giganti, poi ottenuti
chimicamente. Utilizzato insieme ad altri addensanti perché concede
un’eccessiva viscosità.
- AGAR-AGAR: ricavato dalle alghe. Non più usato in gelateria perché con il
caldo si scioglie, mentre a basse temperature rigonfia.
- FARINA DI SEMI DI CARRUBA: addensante più utilizzato in gelateria per la
sua alta capacità di idratarsi. Si ricava dai semi della carruba.
Generalmente miscelata agli stabilizzanti in vendita.
- FARINA DI SEMI DI GUAR: utile a preparare miscele a freddo, perché si
idrata totalmente. Da usare con altri addensanti.
- PECTINA: si trova all’interno della frutta e permette al frutto di maturare
e diventare morbido. Il suo compito è di tenere incollate le cellule
vegetali. Usata per lo più nei gelati alla frutta.
- CARBOSSIMETILCELLULOSA (CMC): si ottiene dalla cellulosa del legno o
cotone. Momentaneamente utilizzata solamente nei gelati alla frutta.
EMULSIONANTI -> perfezionano l’emulsione
Le funzioni principali degli emulsionanti sono:
- Hanno funzione emulsionante nella fase oleosa e acquosa;
- Ritardano la fusione del gelato;
- Evitano perdite di volume;
- Facilitano l’incorporamento dei solidi in acqua;
- Regolano la dispersione dei solidi;
- Modificano la cristallizzazione dei grassi.
Sono suddivisi in:
- LECITINA: contenuta nel tuorlo, è il principale emulsionante usato in
gelateria. Non più usata perché troppo cara.
- MONOGLICERIDI E DIGLICERIDI: si ottengono dai grassi per azione
chimica. Devono essere utilizzati a caldo e quel