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il punto in cui poco fa io dissi: "U' ben s'impingua"
ove dinanzi dissi 'U' ben s'impingua', (Paradiso X - v. 96), e anche l'altro punto dove
e là u' dissi 'Non surse il secondo'; dissi: "Non surse il secondo" (Paradiso X - v. 114);
27 e qui è uopo che ben si distingua. e a proposito di questi due dubbi è necessario
fare una distinzione.
La Provvidenza, che governa il mondo con quella
La provedenza, che governa il mondo sapienza dinanzi alla quale ogni ingegno umano
con quel consiglio nel quale ogne aspetto viene meno, ancor prima che vada a conclusione
30 creato è vinto pria che vada al fondo, ("a fondo"),
affinché la Chiesa, sposa di Cristo, che si unì a lei
però che andasse ver' lo suo diletto versando il proprio sangue sulla croce, e con
la sposa di colui ch'ad alte grida altissime grida, andasse verso Cristo ("lo suo
33 disposò lei col sangue benedetto, diletto"),
in sé sicura e anche a lui più fida, ordinò due capi, che la guidassero da una parte e
due prìncipi ordinò in suo favore, dall'altra.
36 che quinci e quindi le fosser per guida.
L'un fu tutto serafico in ardore; L'uno tutto serafico in ardore (san Francesco);
l'altro per sapïenza in terra fue l'altro, per sapienza in Terra fu di angelica luce
39 di cherubica luce uno splendore. uno splendore (san Domenico).
lo parlerò di uno di loro, perché, glorificando l'uno,
qualunque dei due si prenda, è come se si
De l'un dirò, però che d'amendue parlasse di entrambi, giacché il loro operato fu
si dice l'un pregiando, qual ch'om prende, rivolto allo stesso fine, al miglioramento del
42 perch'ad un fine fur l'opere sue. pensiero ecclesiastico nell'intendimento della
Divina Verità.
Tra il fiumicello Tupino e l'acqua che discende dal
Intra Tupino e l'acqua che discende colle Gubbio, scelto dal beato Ubaldo Baldassini
del colle eletto dal beato Ubaldo, per la sua vita di eremitaggio, pende la fertile
45 fertile costa d'alto monte pende, costa dell'alto monte Subasio,
onde Perugia sente freddo e caldo per cui Perugia sente freddo e caldo da Porta
da Porta Sole; e di rietro le piange Sole; mentre dietro piange per le sue precarie
48 per grave giogo Nocera con Gualdo. condizioni climatiche Nocera con Gualdo.
Da questa costa, là dove essa si fa meno ripida,
Di questa costa, là dov'ella frange nacque al mondo un Sole (san Francesco), che
più sua rattezza, nacque al mondo un sole, così luminoso risplende come questo Sole fa
51 come fa questo talvolta di Gange. talvolta di Gange.
Però chi d'esso loco fa parole, Pertanto chi parla di questo luogo dove nacque
non dica Ascesi, ché direbbe corto, san Francesco, non lo chiami Ascesi, cioè Assisi,
54 ma Orïente, se proprio dir vuole. ma Oriente, se vuole usare parole adeguate.
Non era ancor molto lontan da l'orto, S. Francesco non era ancora molto lontano
ch'el cominciò a far sentir la terra "dall'orto" dalla sua nascita, che incominciò già ad
57 de la sua gran virtute alcun conforto; operare in modo che la Terra sentisse qualche
beneficio della sua grande virtù;
Egli nacque ad Assisi dal mercante Pietro
Bernardone e da donna Pica. Dopo una gioventù
dissipata, rinunciò ai beni mondani, facendo voto
di povertà assoluta e si diede alla predicazione,
alla penitenza ed alla carità.
ché per tal donna, giovinetto, in guerra per amore della Povertà, incorse nell'ira patema,
del padre corse, a cui, come a la morte, alla quale, come alla morte, nessuno fa buona
60 la porta del piacer nessun diserra; accoglienza;
e dinanzi a la sua spirital corte e dinanzi alla spirituale Corte e alla presenza del
et coram patre le si fece unito; Padre si unì in matrimonio con la povertà, e di
63 poscia di dì in dì l'amò più forte. seguito il suo amore divenne sempre più forte.
Questa, privata del primo marito, La Povertà, dopo perduto il suo primo marito
millecent'anni e più dispetta e scura Gesù, per oltre undici secoli, fino a san
66 fino a costui si stette sanza invito; Francesco, fu disprezzata da tutti;
e non giovò per farla trovar sicura e farla amare,
neanche quando Cesare, colui che a tutto il
mondo fece paura, si presentò ad Amiclate;
né valse udir che la trovò sicura
con Amiclate, al suon de la sua voce, Amiclate, povero pescatore dell'Illiria, proprio a
69 colui ch'a tutto 'l mondo fé paura; causa della sua estrema povertà, usava dormire
con la porta aperta, per farsi subito trasportare
allontanandolo dal pericolo, sull'altra sponda,
durante la guerra contro Pompeo.
né valse esser costante né feroce, neanche
né valse esser costante né feroce, quando Maria rimase giù per terra ai piedi di
sì che, dove Maria rimase giuso, Gesù, mentre Povertà pianse con Cristo sulla
72 ella con Cristo pianse in su la croce. croce.
Ma perch'io non proceda troppo chiuso, Ma, affinché io non proceda troppo oscuro,
Francesco e Povertà per questi amanti Francesco e Povertà, per questi amanti, prendi
75 prendi oramai nel mio parlar diffuso. ormai, nel mio ampio discorso.
La concordia tra Francesco e Povertà, la dolcezza
La lor concordia e i lor lieti sembianti, e la letizia del loro aspetto e il loro reciproco
amore e maraviglia e dolce sguardo amore, li facevano essere promotori di pensieri
78 facieno esser cagion di pensier santi; santi;
tanto che il venerabile Bernardo, primo seguace
tanto che 'l venerabile Bernardo di san Francesco e ricco cittadino di Assisi, si
si scalzò prima, e dietro a tanta pace scalzò ad imitazione di lui e corse verso la via
81 corse e, correndo, li parve esser tardo. della santità e, pur nella sofferenza, gli parve di
andare lento e di giungere tardi.
Oh ignota ricchezza! oh ben ferace! Oh, Povertà, sconosciuta ricchezza spirituale!
Scalzasi Egidio, scalzasi Silvestro Scalzasti Egidio, scalzasti Silvestro, per seguir
84 dietro a lo sposo, sì la sposa piace. Francesco per amore della Povertà, sua sposa.
E così partì quel padre e quel maestro, diretto a
Indi sen va quel padre e quel maestro Roma, con la Povertà, sua donna, e con quella
con la sua donna e con quella famiglia famiglia, che già usava l'umile cintura di corda per
87 che già legava l'umile capestro. cingersi i fianchi.
Né la vergogna di essere figlio di di Pietro
Né li gravò viltà di cuor le ciglia Bernardone, un mercante, che potesse farlo
per esser fi' di Pietro Bernardone, apparire spregevole o tale da destare meraviglia,
90 né per parer dispetto a maraviglia; gli fece abbassare lo sguardo di fronte ai potenti;
ma, con dignità regale espose la sua
ma regalmente sua dura intenzione rigorosissima regola e manifestò a Innocenzo III°
ad Innocenzio aperse, e da lui ebbe la sua intenzione, e da lui ebbe la prima
93 primo sigillo a sua religïone. approvazione del nuovo Ordine Religioso.
La gente poveretta crebbe nell'ordine dei
Poi che la gente poverella crebbe Francescani e aumentò il numero di detti frati, la
dietro a costui, la cui mirabil vita cui ammirevole vita sarebbe meglio decantata
96 meglio in gloria del ciel si canterebbe, nell'alto dei cielo,
di seconda corona redimita la santa regola di questo pastore fu coronata di un
fu per Onorio da l'Etterno Spiro secondo sigillo, quello dello Spirito Santo per
99 la santa voglia d'esto archimandrita. mezzo del Papa Onorio III°.
E poi che, per la sete del martiro, E dopo che, conforme al pensiero di Gesù predicò
ne la presenza del Soldan superba in nome di Cristo e degli Apostoli e Martiri,
102 predicò Cristo e li altri che 'l seguiro, e per aver trovato molto restia alla conversione la
e per trovare a conversione acerba gente mussulmana, per non sprecare inutilmente
troppo la gente e per non stare indarno, il suo tempo, ritornò in Italia, dove il seme del suo
105 redissi al frutto de l'italica erba, apostolato prometteva frutti più sicuri e copiosi,
sulla cima rocciosa tra il Tevere e l'Arno
nel crudo sasso intra Tevero e Arno Francesco ricevette le stimmate nelle mani, nei
da Cristo prese l'ultimo sigillo, piedi e nel costato e le portò nel corpo per due
108 che le sue membra due anni portarno. anni.
Quando a Dio, che lo predestinò ad una così
Quando a colui ch'a tanto ben sortillo benefica missione, piacque di farlo salire al cielo
piacque di trarlo suso a la mercede per donargli il compenso che lui aveva meritato,
111 ch'el meritò nel suo farsi pusillo, nel farsi umile e piccolo,
a' frati suoi, sì com'a giuste rede, ai suoi confratelli, legittimi eredi del suo bene più
raccomandò la donna sua più cara, grande, raccomandò la donna sua più cara, la
114 e comandò che l'amassero a fede; Povertà e comandò che l'amassero con fede;
e dal grembo della povertà l'anima sublime di san
e del suo grembo l'anima preclara Francesco si volle partire dal corpo, per salire al
mover si volle, tornando al suo regno, Cielo suo regno, da dove Francesco, come tutte
117 e al suo corpo non volle altra bara. le anime, era disceso e oltre il suo corpo, non
volle altra bara. Fu seppellito nella nuda terra.
Pensa ora se tale fu san Francesco, quale
Pensa oramai qual fu colui che degno dovette essere san Domenico, che gli fu degno
collega fu a mantener la barca compagno per guidare sulla giusta rotta la
120 di Pietro in alto mar per dritto segno; Chiesa, quale "barca di Pietro" in così alto mare
tempestoso;
e questo fu il nostro patriarca, fondatore
e questo fu il nostro patrïarca; dell'Ordine Domenicano; pertanto puoi
per che qual segue lui, com'el comanda, comprendere che chi segue fedelmente la sua
123 discerner puoi che buone merce carca. regola, acquista meriti di fronte a Dio.
Ma 'l suo pecuglio di nova vivanda Ma il gregge domenicano è oggi diventato ghiotto
è fatto ghiotto, sì ch'esser non puote di altre vivande, beni materiali, così che può
126 che per diversi salti non si spanda; accadere che esso si disperda;
e quando le sue pecore, lontane e vagabonde,
e quanto le sue pecore remote tanto da impoverirsi di ricchezza spirituale, si
e vagabunde più da esso vanno, allontanano dall'ovile, di latte vuote, hanno
129 più tornano a l'ovil di latte vòte. perduto la strada che l'Altissimo aveva loro
indicato.
Vi son di quelle che temono il danno e si stringono
Ben son di quelle che temono 'l danno al pastore, attenendosi fedelmente alla regola del
e stringonsi al pastor; ma son sì poche, Santo; ma son così poche che poco panno basta
132 che le cappe fornisce poco panno. a fornir loro le cappe domenicane.
Or, se le mie parole non son fioche, Or, se le mie parole non sono inefficaci, e il tuo
se la tua audïenza è stata attenta, udito è stato attento, se ricordi quanto è stato
135 se ciò ch'è detto a la mente revoche, detto,
in parte sia la tua voglia contenta, allorché libero
in parte fia la tua voglia contenta, dalla schiavitù che chiude la mente nella falsa
perché vedrai la pianta onde si scheggia, pace e nel falso benessere, e lontano dalla
e vedra' il corregger che argomenta grande menzogna potrai concentrarti sulla Pace e
139 'U' ben s'impingua, se non si vaneggia'». sull'armonia che dalle altre dimensioni s'irradia sui
mondi infiniti, viventi nell'Universale Amore».
Limiti e pregi del Neorealismo - Italiano
L’Italia appena uscita dalla tragica realtà del secondo conflitto mondiale era un
paese povero, sconfitto, da ricostruire da cima a fondo. In questo clima molti
autori, sentivano il bisogno di “dire qualcosa”. Un poeta che raffigurò quel
clima fu Italo Calvino che introdusse, in questo contesto storico, una delle sue
opere più importanti ovvero il sentiero dei nidi di ragno. L’essere usciti da
un’esperienza di guerra stabiliva un’immediatezza di comunicazione tra lo
scrittore e il suo pubblico: si era faccia a faccia, carichi di storie da raccontare,
ognuno aveva avuto la sua, ognuno aveva vissuto vite irregolari drammatiche
avventurose. Passati i primi tempi del dopoguerra, sorsero le prime critiche
alcune delle quali difesero tale corrente in quanto, espressione di una
letteratura popolare e civile, altri invece la criticarono, sostenendo la necessità
di superare la poetica della realtà in vista di una narrativa più sperimentale e
innovativa. Oggi però la critica ha messo in luce anche i pregi di tale corrente
letteraria: