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Sintesi
Storia dell'arte- Van Gogh
Filosofia- Nietzsche
Storia- Hitler
Fisica- Tesla
Letteratura latina- Seneca
Letteratura inglese- Edgar Alan Poe
Letteratura italiana- Pirandello
Scienze delle terra- Terremoti
Estratto del documento

chi detergerà da noi questo sangue?Con quale acqua potremmo noi lavarci?Quali riti espiatòri, quali giochi

sacri dovremo noi inventare?Non è troppo grande, per noi,la grandezza di questa azione?Non dobbiamo noi

ci fu mai un’azione piú grande:tutti coloro

stessi diventare dèi,per apparire almeno degni di essa?Non che

verranno dopo di noi apparterranno,in virtú di questa azione,ad una storia piú alta di quanto mai siano

state tutte le storie fino ad oggi!”.A questo punto il folle uomo tacque,e rivolse di nuovo lo sguardo sui suoi

ascoltatori: anch’essi tacevano e lo guardavano stupiti.Finalmente gettò a terra la sua lanterna che andò in

frantumi e si spense.“Vengo troppo presto –proseguí – non è ancora il mio tempo. Questo enorme

avvenimento è ancora per strada e sta facendo il suo cammino:non è ancora arrivato fino alle orecchie degli

uomini. Fulmine e tuono vogliono tempo,il lume delle costellazioni vuole tempo,le azioni vogliono tempo,

vedute e ascoltate. Quest’azione è ancora

anche dopo essere state compiute,perché siano sempre piú

lontana da loro delle piú lontane costellazioni:eppure son loro che l’hanno compiuta!”.Si racconta ancora

che l’uomo folle abbia fatto irruzione,quello stesso giorno,in diverse chiese e quivi abbia intonato il suo

Requiem aeternam Deo.Cacciatone fuori e interrogato,si dice che si fosse limitato a rispondere

invariabilmente in questo modo:“Che altro sono ancora queste chiese,se non le fosse e i sepolcri di Dio?”.

In quest’opera Nietzsche fa apparire “il folle”come portavoce della catastrofe della morte di

Dio,come l’unico essere che è riuscito a capire che Dio è morto ma che per gli altri uomini è

ancora presto per accettarlo. La morte di Dio rappresenta l’abbattimento e la falsità degli

antichi valori e quindi risulta essere una condizione necessaria per la nascita del superuomo. Il

superuomo, o oltre uomo, è un nuovo tipo di uomo,capace di liberarsi dai pregiudizi e dai vecchi

schemi, nonché di farsi consapevole creatore di valori nuovi. Il superuomo è colui che ha

compreso che è lui stesso a dare significato alla vita. Parlando si superuomo Nietzsche non

aveva in mente nessun modello d’uomo né tanto meno la figura di un condottiero o generale ma

il suo pensiero finì per essere strumentalizzato dal regime nazista e per molto tempo il suo

nome fu associato alla cultura nazifascista, al punto che si è arrivati a parlare del nazismo

come di un “esperimento nietzschiano”.Voce che è stata agevolata dalle operazioni della

sorella Elisabeth, moglie di un antisemita, sul materiale inedito e postumo,in particolare

sull’opera edita come “La volontà di potenza, ma attribuirle la totale responsabilità è

eccessivo,come risulta eccessiva la pretesa di attribuire a Nietzsche la paternità del pensiero

nazista. Anche se bisogna ammettere che nei testi editi e inediti di Nietzsche si trovano

spunti antidemocratici e antiegualitari e addirittura antisemiti atti a favorire una lettura

reazionaria o di destra. Lo stesso Hitler visitava spesso il museo di Weimar dedicato a

Nietzsche, e si faceva ritrarre fotograficamente mentre ostentava la contemplazione del

busto del filosofo. Nonostante queste somiglianze la follia che caratterizzò Hitler fu assai

diversa da quella del filosofo. La follia del dittatore portò allo scoppio della seconda guerra

mondiale e l’uccisione di milioni di individui con la sola accusa di essere ebrei. Adolf Hitler

nasce nella piccola cittadina austriaca di Braunau am Inn nel 1889. Partecipò con fervore alla

prima guerra mondiale e si distinse sul campo guadagnandosi numerosi riconoscimenti militari.

Nel 1918 però la Germania viene sconfitta e la cosa lo getta nello sconforto. Naufragava così il

secondo reich per i quali aveva appassionatamente combattuto per quattro anni. Nel 1919 a

Monaco iniziò la sua carriera politica quando prese le redini del partito nazionalsocialista

promuovendo la formazione della SA (squadre d’assalto) che avevano il compito di colpire i

possibili oppositori. E proprio servendosi delle SA che ne 1923 tento il colpo di stato contro la

repubblica di Weimar (noto con il nome di putsch di Monaco) che falli e Hitler fu arrestato.

Durante tutto il periodo in cui restò in carcere scrisse il Mein Kampf (trad. la mia battaglia)

nel quale teorizza la rivendicazione dello "spazio vitale",ovvero dell'unificazione in un unico

stato di tutti i tedeschi europei per porre la Germania in posizione dominante nei confronti

degli altri popoli e costruire il terzo reich destinato a governare per milioni di anni e la razza

pura quella degli ariani che non doveva contaminarsi con le altre razze umane ritenute

inferiori. Uscito dal carcere tornò alla guida del partito nazionalsocialista che in seguito alla

crisi del 1929 ottenne un larghissimo successo che subì un calo alle successive elezioni a causa

delle eccessive violenze delle SA. Di fronte a tale calo di consensi Hitler tentò il tutto per

tutto puntando all’assunzione dei pieni poteri e gli venne affidata la carica del cancellierato e

in seguito all’incendio del palazzo del parlamento tedesco il 28 febbraio 1933, ne approfittò

per sospendere le garanzie costituzionali e sciogliere i sindacati e il partito comunista. Un

mese dopo l’assemblea parlamentare si riuniva per l’ultima volta per assegnare i pieni poteri a

Hitler. Era iniziata la dittatura nazista. Uno dei primi provvedimenti di Hitler fu l’emanazione

delle leggi di Norimberga le prime leggi razziali che proibiva agli ebrei e altre categorie di

“diversi” (malati di mente, zingari, omosessuali, ecc…) di salire sui mezzi pubblici, frequentare

scuole e uffici pubblici e assumere personale ariano. Nelle leggi di Norimberga non era

compresa la deportazione degli ebrei nei lager. La così della “soluzione finale” fu decisa solo

notte e nebbia

successivamente con il decreto (7 dicembre 1941) con il quale si disponeva che

fossero fatte sparire senza comunicazione tutte quelle persone considerate pericolose per il

regime nazista. Subito dopo fu programmata la costruzione di sei campi di sterminio, il più

grande fu quello di Auschwitz nel quale morirono circa 6 milioni di persone. La follia di Hitler

con la sua teoria dello spazio vitale fu una delle principali cause che portò l’Europa e quasi

tutto il resto del mondo allo scoppio della seconda guerra mondiale che sconvolgerà l’Europa

fino al 1944. Nell’anno precedente invece moriva negli stati uniti il fisico serbo Tesla. Tesla,

affetto da disturbo ossessivo-compulsivo, divenne ossessionato dal numero tre: sovente si

sentiva costretto a girare attorno ad un palazzo tre volte prima di entrarvi, ed esigeva che la

camera d'albergo dove alloggiava avesse un numero divisibile per tre. La natura dei suoi

disturbi era poco conosciuta a quel tempo e non erano disponibili terapie efficaci, perciò i

sintomi vennero considerati come prova di una parziale infermità mentale, danneggiando la sua

reputazione. Si sa che egli era fisicamente contrario alla gioielleria, specialmente alle collane

di perle e che era ossessionato dai piccioni. Negli ultimi anni della sua vita visse affittando una

stanza d’albergo infatti nonostante avesse moltissimo denaro nutriva un totale disinteresse.

Tesla non fu mai sposato e sosteneva che la sua castità era molto utile alle sue doti

scientifiche. Tesla è anche l’unità di misura del campo magnetico. Il campo magnetico è un

campo di forza che è descritto da un vettore.

Preso un ago magnetico abbastanza piccolo da non modificare il campo che vogliamo studiare:

Direzione: retta che congiunge i poli nord e sud del magnete prova

 Verso: quello che va dal polo sud al polo nord

 Intensità: si calcola servendosi un filo elettrico conduttore. Grazie ad alcuni

 esperimenti è stato possibile scoprire che un filo elettrico percorso da corrente

genera un campo magnetico e un campo magnetico imprime una certa forza su in filo

elettrico percorso da corrente immerso in un campo magnetico. Dunque immergiamo un

filo elettrico conduttore in un campo magnetico e calcoliamo con un dinamometro la

forza che il campo magnetico imprime sul filo. Gli esperimenti hanno dimostrato che la

forza sul filo dipende dall’angolo che il filo forma con le linee del campo. Prendendo il

caso più facile cioè quando il filo è perpendicolare alle linee di campo, gli esperimenti

dimostrano, che la forza è direttamente proporzionale all’intensità di corrente che

scorre nel filo e alla lunghezza del filo stesso. Quindi possiamo definire l’intensità del

campo magnetico come il rapporto tra la forza esercitata sul filo e l’intensità della

corrente e la lunghezza. B=F/il

In altri casi la follia è stata fonte di ispirazione per numerosi scrittori. Già nell'antica Roma il

cothurnatae,

filosofo Seneca scrisse dieci tragedie, nove tragedie di argomento greco e una

praetexta, ratio furor

tragedie di argomento romano, che parlano del conflitto tra e ovvero

furor De ira

ragione e follia. Del Seneca ne aveva accennato in un'altra sua opera: il nel quale

sosteneva che il furor subentra all’ira quando questa non è controllata dalla ragione. Tutte le

tragedie hanno temi molto macabri e spesso passi cruenti; per questo non sono adatta alla

Hercules furens

rappresentazione ma piuttosto alla recitazione. Ad esempio nell’ e

Hercules Oetaeus

nell’ il protagonista Ercole, emblema della forza, non è caratterizzato da

quest’ultima ma dalla follia. Nel primo dramma Ercole vendica le offese subite dalla moglie e

dai figli ma reso folle da Giunone non riconosce più i suoi cari e il uccide. Nel secondo invece è

reso folle dalle sofferenze provocate dalla tunica, inviatagli dalla moglie gelosa che credeva

fosse un filtro d’amore, che era macchiata del sangue di un centauro(il centauro era stato

ucciso da una freccia avvelenata di Ercole e quindi il suo sangue era rimasto impregnato del

veleno delle frecce). Dopo atroci sofferenze Ercole si da la morte e viene accolto tra gli dei.

Particolare invece è la concezione della follia dell’ottocentesco scrittore americano Edgar

Alan Poe. In tutti gli scritti di Poe c'è subito un elemento che balza all'occhio: la malattia

mentale e molto più spesso vera e propria follia. Ma la sua follia non è il frutto dell'assenza di

ragione ma è caratterizzata da una straordinaria acutezza dei sensi e grande lucidità. è ciò

che emerge dalla storia the tell-tale of heart. the protagonist, after an illness which resulted in

a acuteness of the senses, is obsessed by the eye of an old man who lives with him. every night the

man went into the old man's room and watched him but the eye was closed so not disturb him.

But one night the man enter in the room and make a rattle and the old woke up and opened the

eye. the beam of light fell right on the eye of the old open provoking the wrath of the protagonist

who killed him. then he cut the man to pieces and hid the parts under the floor. in the morning

two policemen were alarmed by a neighbor who had heard a scream came to control the man's

house . the man was sure of himself. seated them in the very room in which he had hidden the

body of the old man. the man is quiet until you start to feel the heartbeat of the old man grew

more and more. at the end like crazy man reveals his secret

[= il protagonista, dopo una malattia che ha provocato un acutezza dei sensi, è ossessionato

dall'occhio di una vecchio uomo che vive insieme a lui. ogni notte l'uomo si recava nella stanza

del vecchio e lo osservava ma siccome l'occhio era chiuso non gli dava nessun fastidio. una

notte entrando nella sua camera fece rumore e il vecchio si sveglio e aprì l'occhio. il fascio di

luce cadde proprio sull'occhio aperto del vecchio provocando l'ira del protagonista che lo

uccise. poi taglio l'uomo a pezzi e nascose le varie parti sotto il pavimento. al mattino vennero

due poliziotti allarmati da un vicino che aveva sentito un grido vennero a controllare la casa

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