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Storia - La ricerca scientifica durante la Guerra Fredda
Latino - Lucrezio, De rerum natura
Italiano - Primo Levi
Gli anni Sessanta: verso
l’infinitamente piccolo
Dopo l’esperienza della
guerra, un ramo della
ricerca scientifica
procedeva verso la
scoperta delle particelle
subatomiche, le cosiddette
particelle elementari.
In Italia un gruppo di fisici
riuniti sotto la guida di
Edoardo Amaldi, collabora
nelle ricerche ai laboratori
nazionali di Frascati, nati
nel 1953.
La geniale idea di
Bruno Touschek
L’istituzione dell’INFN
prevedeva la costruzione
di un sincrotone con
energie di 1100 Mev.
Touschek propose per
primo di costruire un
anello di accumulazione,
facendo scontrare nello
stesso acceleratore, fasci
di particelle e
antiparticelle accelerate
in verso opposto.
La storia di Touschek
Nato a Vienna nel 1921, di
origini ebraiche, studia e
lavora fin da giovane con
Wideroe.
Si laurea a Gottingen nel
1946 e studia macchine
acceleratrici a Glasgow.
Dal 1952 vive a Roma,
dove offre la sua
collaborazione ai fisici
italiani con idee originali,
tra cui la costruzione
dell’AdA.
AdA: ispirazione di
una zia?
L’anello di accumulazione
(AdA) era un modo
innovativo di
sperimentare la
trasformazione di materia
in energia, senza
l’impiego di energie
eccessivamente grandi.
Alla realizzazione del
progetto parteciparono
oltre a Touschek, anche C.
Bernardini, G. Corazza e
G. Ghigo.
Come funziona l’anello
di accumulazione?
Si fanno collidere 2 fasci di
particelle con stessa massa
e stessa quantità di moto,
in un ambiente sotto vuoto.
Touschek voleva far
scontrare elettroni e
positroni in modo che dalla
loro interazione si formasse
un fotone.
e+e- e+e- ɣɣ [relazione
prevista]
e+e- e+e- ɣ [relazione
osservata]
Modi di costruzione
Nel 1960 si costruisce una
«ciambella» circolare
sotto vuoto lunga 4 m,
immersa in un campo
magnetico, proveniente
da un magnete posto al
centro della
circonferenza, dotata
anche di una cavità di
accelerazione a
radiofrequenza.
Il vuoto che serviva era di
almeno 10^-9 Torr.
Modi di costruzione
Corazza riuscì in poco
tempo a produrre, grazie a
delle pompe un vuoto che
arrivava fino a 10^-11
Torr.
Per produrre i fasci di
elettroni e positroni si
bombardava con raggi ɣ
un bersaglio di tantalio.
La vita media dei fasci era
di circa 4/5 ore,
insufficiente per rivelare i
risultati ottenuti.
Come funziona l’AdA?
L’AdA viene allora spostata a
Orsay, dove si poteva
usufruire di un acceleratore
lineare di e-, che produceva
fasci γ molto intensi.
Con un telescopio di
scintillatori e un contatore
Cherenkov di vetro e piombo
si potevano rivelare i γ
prodotti dalle collisioni.
L'ideale sarebbe stato
osservare la reazione e+,e- →
e+e- γ γ
Con l'AdA si riuscì a mostrare
la reazione: e+e- → e+e- γ
Imprevisti di Touschek
La vita media del fascio
accumulato, che
dipendeva dal numero di
particelle (N) e dalla loro
energia (E), è data dalla
relazione:
1/T = α (E) N + 1/To
To=vita media=40 h
circa
Ad alte energie però,
questo problema non si
incontrava.
Importanza dell’anello di
accumulazione
Sulla base del modello
di Touschek vennero
sviluppati grandi
progetti come l'Adone
(Italia), il LEP (CERN) e
altri in tutto il mondo.
Oggi l’AdA è
riconosciuta tra i luoghi
segnalati per il loro
«AdA e il Large Hadron Collider di interesse storico dalla
Ginevra appartengono alla stessa European Physical
famiglia, solo che la prima è un
microbo, il secondo è come un Society. (EPS).
essere umano» Carlo Bernardini
L’Europa nel
dopoguerra
Negli anni cinquanta, l’Europa
si trovava in una posizione
molto arretrata rispetto ai
grandi progressi nell’ambito
fisico/militare e
fisico/industriale degli USA.
Molti fisici, tra cui de Broglie, il
francese de Rougemont e
l’ingegnere Dautry promossero
e diressero le conferenze di
fisici, (Losanna) prospettando
una collaborazione economica
e intellettuale degli stati
europei per la costruzione di un
centro internazionale di ricerca. Denis de
Rougemont
E l’Italia?
Colonnetti, presidente del
consiglio nazionale di ricerca
italiano (Cnr), in una lettera del 12
novembre 1947 al presidente
della repubblica De Gasperi
esponeva i grandi traguardi
raggiunti dall’America e dalla
Gran Bretagna nell’ambito
militare e tecnologico e la
situazione della Russia e della
Germania, evidenziando la
necessità di fornire ulteriori fondi
alla ricerca italiana.
Il presidente De
Gasperi La fisica italiana intanto procede
con la ricerca pura, indirizzata allo
studio delle particelle elementari.
La collaborazione europea è
possibile
Alla conferenza dell’UNESCO di
Firenze, il premio Nobel Rabi,
portavoce degli interessi
americani, dava il suo assenso
per la collaborazione europea, ma
rivolta ad una ricerca pura non
agli studi sui reattori.
Questo primo impulso di Rabi,
diede il via alla nascita di quello
che poi diventerà il CERN,
ufficialmente nato nel 1954.
Così nasce una collaborazione
europea dal punto di vista
scientifico, che prelude ad una
futura collaborazione economica.
(1957- nasce la CEE)
Scelte di percorsi: la ricerca
pura
La linea della ricerca pura era
sostenuta anche da Bohr, il quale
era convinto che delle ricerche
Colonnetti sulle applicazioni della fisica
nucleare avrebbero impedito una
piena collaborazione dei fisici dei
vari stati.
Colonnetti del resto, e anche
Bernardini sostenevano questa
linea seppure Colonnetti in qualità
di direttore del Cnr, faceva delle
pressioni sul democristiano De
Gasperi, affinché fornisse maggiori
finanziamenti alla ricerca,
Bohr ponendola come un caso di
estrema importanza nell’ambito
della difesa internazionale.
La millenaria avventura
dell’atomo
Nel I sec. a.C. Lucrezio, poeta
e filosofo romano, nella sua
grandiosa opera “De rerum
natura” esponeva una visione
della realtà incredibilmente
moderna, ispirata al filosofo
greco Epicuro del IV sec. a.C.
Egli riprese le teorie
sull’atomismo di Democrito e
spiegò la realtà come uno
spazio infinito all’interno del
quale tutti i corpi erano
costituiti da atomi in continua
aggregazione e disgregazione
fra loro. Le spiegazioni di
Lucrezio
L’autore latino sosteneva
l’infinità dell’universo e
l’indeterminismo (anticipazione
Heisenberg), già accettato da
Epicuro.
Tuttavia Lucrezio, come già
Epicuro e Democrito, sosteneva
che gli atomi fossero degli enti
indivisibili, eterni ed immutabili.
Ciò, come sappiamo oggi, non è
vero: gli atomi sono composti da
protoni, neutroni ed elettroni a
loro volta scomponibili in
particelle più piccole come i
quark.
De rerum natura
L’opera di Lucrezio è un
poema didascalico
finalizzato ad allontanare
l’uomo dalla superstizione
(religio) e dalle false paure
(della morte e degli dei),
presentando spiegazioni
scientifiche dei fenomeni
naturali.
Il poema è composto da tre
diadi, fra cui la prima tratta
il tema degli atomi, i loro
clinamèn
urti reciproci nel e
l’infinità dell’universo.
De rerum natura (II
libro)
“E, perché meglio tu discerna l'agitarsi di tutti i
“Nunc age, quo motu genitalia materiai corpi
corpora res varias gignant genitasque della materia, ricordati che in tutto l'universo
resolvant non c'è un fondo, né i corpi primi hanno un luogo
et qua vi facere id cogantur quaeque sit ollis ove possano posare, poiché lo spazio è senza fine e
reddita mobilitas magnum per inane meandi, misura,
expediam: tu te dictis praebere memento.” e che immenso esso s'apra da ogni punto verso
[…] qualunque parte,
“Hoc etiam magis haec animum te advertere con parecchie parole ho mostrato e con sicuro
par est ragionare è stato provato.”
corpora quae in solis radiis turbare videntur, […]
quod tales turbae motus quoque materiai “E per questa ragione più conviene che tu ponga
significant clandestinos caecosque subesse. mente
multa videbis enim plagis ibi percita caecis a questi corpi che vediamo agitarsi nei raggi del
commutare viam retroque repulsa reverti sole:
nunc huc nunc illuc in cunctas undique perché tali agitazioni rivelano che ci sono
movimenti
partis.” di materia anche al di sotto, segreti ed invisibili.
[Lucrezio, De rerum natura - Libro II] Molte particelle infatti ivi vedrai stimolate da urti
ciechi
cambiar cammino e indietro respinte ritornare,
or qui or lì, da ogni punto verso qualunque parte.”
Levi, lo scrittore-scienziato
Primo Levi rappresentò il
panorama italiano degli
anni Sessanta e non solo,
attraverso le sue opere.
Sono fondamentali le sue
testimonianze sulla
Shoah, vissuta in prima
persona e raccontata con
vividi particolari nei
Se questo è un
romanzi:
uomo, La tregua, I
sommersi e i salvati.