Introduzione Dialogo tra fisica e misticismo, tesina
Le nuove scoperte che si sono susseguite nel campo della fisica, a partire dal XX secolo, hanno mutato in modo sostanziale il rapporto dell’uomo con il mondo, influenzando pensatori e scienziati. Queste nuove scoperte hanno messo in crisi alcuni dei concetti basilari dell’esperienza umana del mondo: concetti come materia, spazio, tempo, energia, causa-effetto, soggetto-oggetto. Concetti questi che si sono formati e imposti nel corso di diversi secoli e trovano ormai una dimora stabile nella nostra forma mentis e una loro messa in discussione verterà a incidere profondamente sulla nostra immagine della realtà. Nel Novecento, l’esplorazione del microcosmo delle particelle e la relatività hanno rivelato una profonda revisione della concezione che l’uomo ha dell’universo e del suo rapporto con esso, rivelando un profondo limite delle concezioni classiche. Questi cambiamenti, determinati dalla fisica moderna, sono stati ampiamente discussi dai fisici e dai filosofi negli ultimi decenni, ma ben di rado ci si è resi conto che essi sembrano condurre tutti nella stessa direzione, verso una concezione del mondo che somiglia molto alle concezioni del misticismo orientale. D’altra parte ci si è resi conto che molti dei paradossi nati a seguito dei più recenti esperimenti hanno dato prova del limite del pensiero razionale occidentale e la sua pretesa di comprensione assoluta. Le nuove teorie sviluppate hanno portato all’ipotesi di dover attuare un passo ulteriore rispetto al passato nello studio dell’universo e sembra necessario a tal fine un avvicinamento con l’Oriente. I concetti della fisica moderna presentano sorprendenti corrispondenze con le idee espresse nelle filosofie religiose dell’Estremo Oriente. Sebbene queste corrispondenze non siano state finora discusse esaurientemente, esse furono rilevate da alcuni dei grandi fisici dello scorso secolo quando vennero in contatto con le culture dell’Estremo Oriente nei loro giri di conferenze in India Cina e Giappone. Queste tre citazioni provenienti da tre scienziati di assoluta importanza possono farci comprendere meglio questa vicinanza e le ho volute riportare sulla mia tesina:
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(J.R. Oppenheimer, Scienza e pensiero comune, Boringhieri, Torino 1965, pag. 119-120).
<< Per trovare qualcosa che corrisponda alla lezione offertaci dalla teoria atomica [dobbiamo rivolgerci] a quel tipo di problemi epistemologici che già pensatori come Buddha e Lao-Tzu hanno affrontato nel tentativo di armonizzare la nostra posizione di spettatori e attori a un tempo del grande dramma dell’esistenza>>.
(N. Bohr, Teoria dell’atomo e conoscenza umana, Boringhieri, Torino 1961, pag. 395).
<< Il grande contributo scientifico alla fisica teorica venuto dal Giappone dopo l’ultima guerra mondiale può essere l’indice di un certo rapporto fra le idee filosofiche presenti nella tradizione dell’Estremo Oriente e la sostanza filosofica della teoria dei quanti>>.
(W. Heisenberg, Fisica e filosofia, Il Saggiatore, Milano 1961, pag.198).
Questi tre fisici contribuirono in maniera decisiva alla formulazione delle nuove teorie della fisica moderna e analizzando le loro affermazioni ci pare doveroso andare più a fondo e tentare di rivelare quale possa essere il livello di vicinanza e corrispondenza tra le filosofie mistiche dell’Oriente e le nuove potenziali visioni che la fisica moderna ha messo in campo. Ci avvieremo quindi a una discussione circa queste due branche del sapere umano, evidenziando come da entrambe le parti e da posizioni apparentemente opposte si arrivi a considerazioni finali coincidenti. Vedremo come le due teorie fondamentali della fisica del ventesimo secolo, la meccanica quantistica e la teoria della relatività, ci obblighino entrambe a considerare il mondo in un modo molto simile a quello degli Indù, dei Buddhisti e dei Taoisti. In questo tentativo ci armeremo di diverse citazioni di esponenti di entrambe le parti e risulterà sorprendente osservare come sembrerà quasi impossibile stabilire se siano state formulate da fisici o da mistici orientali, tanto vicini i concetti e le parole utilizzate. Nel parlare di scuole mistiche orientali intendo le filosofie religiose dell’Induismo, del Taoismo e del Buddhismo. Nonostante esse comprendano diverse ramificazioni e intrecci interni possiamo considerare i loro sistemi filosofici fondamentali costanti e caratteristici di ognuna. A tal proposito si potrebbe affermare che, più in generale, lo scopo che si propone questa trattazione è di accostare il sapere della scienza con le più alte sapienze nate nelle dottrine mistiche di tutti i tempi. In questo modo vorrei mostrare come il pensiero orientale e il pensiero mistico forniscano alle teorie della scienza contemporanea un importante e coerente riferimento filosofico: una concezione del mondo nella quale le scoperte scientifiche dell’uomo possano trovarsi in perfetta armonia con le sue aspirazioni spirituali e la sua fede religiosa. I due temi fondamentali di questa concezione sono l’unità e l’interdipendenza di tutti i fenomeni e la natura intrinsecamente dinamica dell’universo. Quanto più profondamente penetriamo nel mondo submicroscopico, tanto più ci rendiamo conto che il fisico moderno, parimenti al mistico orientale, è giunto a considerare il mondo come un insieme di componenti inseparabili, interagenti, e in moto continuo, e che l’uomo è parte integrante di questo sistema. La concezione del mondo organicistica, <
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Dialogo tra fisica e misticismo, tesina
Fisica - Storia della scienza - teoria della relatività - meccanica quantistica - filosofie orientali: Dialogo tra fisica e misticismo