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Sintesi

Introduzione EXPO 2015 - tesina



La seguente tesina terza media descrive l'Expo 2015. Gli argomenti che permette di sviluppare questa tesina sono: Italiano: "Expo 58" di Jhonatan Coe, Storia: Expo di Milano 1906 dedicata ai trasporti, Storia dell'arte: la storia del cibo nell'arte Focus inerente i "mangiatori di fagioli" di Van Gogh, Tecnologia e Geografia: OGM e biotecnologie, Scienze: una sana alimentazione, Inglese: Junk Food, Francese: la Ratatouille.

Collegamenti


EXPO 2015 - tesina



ITALIANO:EXPO 58 romanzo di Jhonatan Coe
STORIA: EXPO di Milano 1906 dedicata ai trasporti
STORIA DELL'ARTE: storia del cibo nell'arte con Focus sui "mangiatori di fagioli" di Van Gogh
TECNOLOGIA/GEOGRAFIA: OGM e Biotecnologie
SCIENZE: una sana alimentazione
INGLESE: Junk Food
FRANCESE: Ratatouille la ricetta che da il nome al film
Estratto del documento

Esposizioni Universali Tema: generale che

interessano l’intera

umanità, come ad

esempio la tutela

dell’ambiente o

l’emergenza alimentare, e

ogni nazione espositrice

mesi fornisce la propria visione

sul tema trattato

Esposizioni Internazionali,

Tra due expo Tema: sono incentrate su

universali tematiche più

specializzae e

particolari, su ambiti

specifici della vita

quotidiana: lo sport, lo

sviluppo delle città,

mesi l’aviazione, l’agricoltura

e così via

16 Ottobre 2006 - Letizia Moratti, allora sindaco di Milano, presenta il dossier della

candidatura di Milano alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel dossier sono gìà

specificati i tratti salienti dell'Expo: il tema "Feeding the Planet, Energy for Life" .

27 Ottobre 2006 - Il Governo Italiano decide che Milano sarà la candidata italiana

ufficiale all' Expo 2015

30 Ottobre 2006 - Presentazione al B.I.E della richiesta di candidatura di Milano per

l'Esposizione Universale del 2015, con il tema "Feeding the Planet, Energy for Life".

3 Novembre 2006 - Le due candidate europee per l'Expo 2015 sono Milano e Smirne.

Inizia la competizione

31 Marzo 2008 - Al Palais des Congrès di Parigi Milano batte la città di Smirne con 86

voti a favore contro i 65 della città turca, e si aggiudica finalmente l'Esposizione

Universale del 2015. E' ufficiale: la prossima esposizione sarà "Expo Milano 2015-

Italy» L' Expo "Feeding the Planet, Energy for

Life" partirà il 1° maggio del 2015 per

finire il 31 ottobre.

IL TEMA DELL’EXPO 2015: Feeding

the Planet. Energy for Life

Milano, che ha sempre avuto un ruolo importante nella produzione agricola

italiana, si sta facendo sempre più strada nel campo della ricerca scientifica

orientata al miglioramento della produzione alimentare mondiale.

Expo Milano 2015 intende affrontare la tematica universale e complessa della

nutrizione da un punto di vista

Ambientale

 Storico

 Culturale

 Antropologico

 Medico

 tecnico-scientifico ed economico.

Il tema dello sviluppo sostenibile, qui ben inquadrato nel titolo che è stato

dato all'Expo è molto vasto e crea interessanti collegamenti.

EXPO’58 “Permettetemi, se posso, di proporre un breve brindisi. Viviamo in un

mondo in cui vengono costantemente erette barriere politiche tra i

popoli di nazioni diverse. Molte di queste barriere, a mio avviso, sono

inutili. Il fatto che noi possiamo sederci insieme in questo modo - sei

persone, di cinque paesi diversi - dimostra che sono inutili. L'Expo

58 dimostra che sono inutili. Pertanto facciamo un brindisi ai nostri

ospiti generosi e progressisti - al popolo del Belgio, e all'Expo 58!".

"All'Expo 58!" gli fecero eco tutti.

(p. 202 )

AUTORE: Jonathan Coe (Birmingham nel 1961)

TITOLO: Expo 58

EDITORE: Feltrinelli

GENERE: romanzo

PROTAGONISTI: Thomas Foley – Anneke Hoskens – Andrey Chersky – Emily Parker – Tony Buttres

AMBIENTAZIONE: Bruxelles, 1958. L

Expo di Milano, 1906

Per la città di Milano l’Expo 2015 non sarà

una novità.

Nel 1906 Milano ospitò una delle prime

Esposizioni Universali, dedicata ai

trasporti che in quel periodo avevano

avuto un grande sviluppo.

L’esposizione celebrava anche l’apertura

del nuovo Traforo del Sempione, che fu

aperta all’esercizio il primo giugno 1906,

poco più di un mese dopo l’inaugurazione

dell’Esposizione.

.

Expo di Milano, 1906

Canale di Panama 1914

Canale di Suez 1869

Fratelli Wright : 17/12/1903 Navi a vapore solcano gli oceani

Expo di Milano, 1906

Per trasmettere ai visitatori un’idea di progresso e di modernità

l'Esposizione si tenne in padiglioni ed edifici dall’aspetto spettacolare,

appositamente costruiti con criteri d’avanguardia, alle spalle del Castello

Sforzesco (che avrebbe poi preso il nome di Parco Sempione) e nell'area

della nuova Piazza d’Armi, dove dal 1923 sorgerà la Fiera di Milano. Si

pensò inoltre di collegare i due settori con una linea ferroviaria elevata.

Una linea ad alta tensione ne garantiva la mobilità.

Expo di Milano, 1906

Il 3 agosto, nella galleria d'Arte

decorativa italiana e ungherese scoppiò

un incendio che distrusse diversi edifici

e padiglioni.

Uno dei padiglioni che riscosse maggior successo fu il cosiddetto Parco

Aerostatico in cui erano mostrati diversi tipi di palloni aerostatici riempiti

di aria e/o gas. Il Parco Aerostatico

Expo di Milano, 1906

All'interno dell'Esposizione, fu inaugurato il 28 aprile 1906 l‘Acquario

civico di Milano, l’unico padiglione destinato ad essere permanente ,che

tutt'oggi è da annoverarsi tra gli edifici di maggior pregio e significato del

liberty italiano.

Le ragioni che avevano spinto a costruire questo edificio andavano ben al

di là del gusto per il meraviglioso. L’edificio nasceva dal desiderio di

dotare Milano di un centro scientifico-pratico per la ricerca sperimentale,

la piscicoltura e un migliore utilizzo delle risorse ittiche del territorio

lombardo

Expo di Milano, 1906

Alle iniziative strettamente connesse all'esposizione se ne affiancarono

altre di contorno dal carattere mondano realizzate all'interno di

chioschi bar e ristoranti.

Alcuni padiglioni stranieri, infatti, prevedevano anche la degustazione

di prodotti tipici, si fece in particolare notare il padiglione cinese con il

relativo ristorante. La via egiziana (Cairo) all'interno dell'Esposizione

Storia del cibo nell’arte

Nell’arco dei secoli il cibo è stato rappresentato nell’arte in modi diversi.

EPOCA ROMANA

La raffigurazione del cibo nella

pittura ha inizio nell'epoca

romana, con immagini di chiara

funzione decorativa. Mosaico con pavimento non spazzato, , II

Vaso con frutta, I sec. d.C. Napoli, Museo sec d.C., Città del Vaticano, Musei

Archeologico Nazionale Vaticani

MEDIOEVO

Il cibo, all’interno delle opere

d’arte, inizia ad assumere una

vera e propria valenza

simbolica.

«L’ultima cena» è l’immagine

più rappresentata del periodo. Duccio di Buoninsegna “L’ultima Cena”, 1308-11, Museo

dell’Opera del Duomo (Siena)

Storia del cibo nell’arte

FINE 500/600

Sul finire del Cinquecento,

tramite la rappresentazione del

cibo nei quadri si dà importanza

al cibo dei poveri o alla

contrapposizione del cibo

consumato da poveri e ricchi. “Il Mangiatore di fagioli”

Annibale Carracci , 1583 -

Galleria Colonna (Roma)

In questi anni gli alimenti

raffigurati non saranno concepiti

comparse

come “ ” ma

diventeranno protagonisti

dell’arte. Annibale Carracci - La bottega del macellaio, 1585 -

Oxford, Christ Church Gallery

Storia del cibo nell’arte

SECONDA META’ DEL 500

Nello stesso periodo si diffondono le «nature

morte». Principali fautori sono i pittori

fiamminghi olandesi e in Italia il celebre

Caravaggio con la sua altrettanto nota opera

.

“Canestra di frutta” Frutta e verdura vengono

rappresentati nei loro minimi particolari, nella

loro naturalezza, nella loro imperfezione, stando

ad indicare la bellezza corrosa dal tempo, la Caravaggio – 1599 - “Canestra di frutta”,

Pinacoteca Ambrosiana (Milano)

precarietà della vita terrena e il ciclo della natura.

Non si può non citare l’Arcimboldo con le sue

"Teste Composte" fisionomie grottesche ottenute

attraverso bizzarre combinazioni di una

straordinaria varietà di forme viventi o di cose "Primavera" - Giuseppe Arcimboldo - 1573 - Real

Academia de Bellas Artes de San Fernando – Madrid

Storia del cibo nell’arte

800

Facciamo un salto di qualche secolo e arriviamo a Van Gogh, il quale si

propone di rappresentare gli umili della società. L’artista con la sua arte

vuole ridare dignità a tutti gli esseri viventi indipendentemente dalla loro

classe sociale. Vincent Van Gogh, 1885, I mangiatori di patate, 82cm x 114cm, Museo Van Gogh di Amsterdam

Focus sui mangiatori di patate

Analisi storica:

Questo quadro, dipinto nel 1885, è il dipinto più importante del periodo olandese di Van Gogh, prima del suo

trasferimento a Parigi.

Rappresenta il punto di arrivo della prima fase pittorica di Van Gogh.

Analisi tematica:

Vincent Van Gogh, 1885, I mangiatori di patate, 82cm x 114cm, Museo Van Gogh di Amsterdam

Analisi compositiva:

Da notare la struttura conica a base ellittica, ove i protagonisti formano l'ellisse e la ragazza di spalle al centro è sotto

il punto luce, ovvero il vertice del cono.

Questo dipinto mostra, all'interno di una povera stanza, alcuni contadini che consumano il pasto serale servendosi da

un unico piatto di patate.

Sono cinque persone: una bambina di spalle, un uomo di profilo, di fronte una giovane donna e un altro uomo con

una tazzina in mano, e una donna anziana che sta versando del caffè in alcune tazze.

Analisi semantica

Tre generazioni accomunate dalla stessa storia e dallo stesso destino, riunite nel momento del pasto serale per godere

il frutto del loro lavoro manuale. L’atmosfera non è triste, ma serena. Hanno pose ed espressioni serie e composte.

Esprimono una dignità che li riscatta dalla condizione di miseria in cui vivono.

Analisi cromatica:

In questo quadro sono più evidenti le influenze della grande pittura fiamminga del Seicento. Sia per la scelta di

rappresentare la scena in un interno, sia per la luce debole che illumina solo parzialmente la stanza e il gruppo di

persone sedute intorno al tavolo.

La luce, provenendo dall'alto e colpendo perciò soltanto alcune parti, provoca contrasti chiaroscurali e accentua la

caratterizzazione dei volti, delle mani, degli abiti..

Da notare l’alone biancastro che avvolge la figura della ragazzina di spalle e che crea un suggestivo effetto di

controluce.

SECONDA META’ XX secolo

Dopo un periodo di guerre e tensioni politico-

sociali, in cui sembrava non ci fosse spazio da

dedicare all’arte, riappare il cibo come forma

d’espressione artistica negli anni ’60.

É il periodo dellla Pop Art (abbreviazione di

Popular Art) con la sua icona Andy Warhol.

Negli anni del boom economico i simboli

dell’America moderna vengono banalizzati

(quali simboli del consumismo) ma anche,

contemporaneamente, innalzati a icona.

I soggetti possono essere personaggi famosi

come anche confezioni di cibo.

Per quanto riguarda il cibo Andy Wharol fece una rivoluzione.

Il cibo, da sempre emblema di salute e genuinità, non solo viene ora

inscatolato, sigillato, impacchettato, ma anche strettamente legato al

marchio industriale.

C'è qualcosa di artificiale e di artificioso in queste opere, come se per l'arte

postmoderna frutta e verdura avessero smesso di nascere dalla terra, e

cominciassero il loro ciclo di vita sui banchi del supermercato, direttamente

dentro il cellophane delle confezioni. In questa serigrafia, una lattina di

zuppa viene ripetuta duecento volte.

La ripetizione seriale diventa il mezzo

del marketing per pilotare l'acquisto di

un prodotto mediante l'ossessione

visiva .

.

Andy Wharol - 200 Campbell's Soup Cans - 1962 - New York, Moma

Un organismo geneticamente modificato (OGM)

è un organismo vivente che possiede un

patrimonio genetico modificato tramite tecniche

di ingegneria genetica, che consentono

l'aggiunta, l'eliminazione o la modifica di

elementi genici.

Non sono considerati "organismi geneticamente modificati" tutti quegli

organismi il cui patrimonio genetico viene modificato a seguito di processi

spontanei o tramite tecniche quali l’incrocio e la selezione.

Gli OGM vengono definiti organismi transgenici quando si inseriscono nel

genoma di un dato organismo, geni provenienti da un organismo di specie

diversa.

In Europa ad oggi si coltivano solo 2 prodotti: il mais della Monsanto e la

“patata amflora”, della Basf utilizzata solo per applicazioni industriali nel

settore cartaceo.

Questi prodotti vengono coltivati solo in cinque i paesi: Spagna, seguita da

Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania

Sono invece 46 gli OGM approvati solo per l’importazione (non per la

produzione)

In Italia quindi non si coltivano OGM, ma si commercializzano quelli che

vengono importati da altri paesi. Non ne è consentita la vendita se non con

l’applicazione sul prodotto OGM di un' etichetta che informa il

consumatore.

La normativa sugli OGM è in continua evoluzione.

I favorevoli agli OGM sostengono che nel corso del prossimo

secolo la popolazione umana potrebbe raggiungere i 12

miliardi e che l’emergenza alimentare potrà essere

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