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Tesina riguardante l'evento che si tiene a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 , incentrato sul tema del cibo e della nutrizione.
Scienze - Gli OGM
Geografia - Descrizione Expo 2015 e Padiglione Italia
Storia - La Seconda Rivoluzione Industriale
Francese - La Tour Eiffel et le Pavillon France
Inglese - Delights of British Food
Arte - Due Nature morte (Caravaggio - Cézanne)
Tecnologia - Le Centrali Idroelettriche
Ed. fisica - L'alimentazione legata all'esercizio fisico
A
L
E ERBA ALESSANDRO
ARGOMENTO TESINA:
“EXPO 2015, NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA”
- 1 -
SCIENZE ARGOMENTO CENTRALE
I cibi OGM e la biogenetica ………………………………………… pag. 3
GEOGRAFIA
Descrizione Expo 2015 e Padiglione Italia ………………………………………… pag. 9
STORIA
La seconda Rivoluzione Industriale ………………………………………… pag. 13
FRANCESE
La Tour Eiffel et le Pavillon France ………………………………………… pag. 17
INGLESE
Delights of British Cuisine ……………………………………….. pag. 20
ARTE
Alcune Nature Morte (Caravaggio – Cézanne) ………………………………………… pag. 22
TECNOLOGIA
Le centrali idroelettriche ………………………………………… pag. 25
ED. FISICA
L’alimentazione legata all’esercizio fisico ………………………………………… pag. 29
- 2 -
SCIENZE
OGM: DEFINIZIONE, VANTAGGI E SVANTAGGI.
Gli OGM (organismi geneticamente modificati) sono organismi quali parte del
genoma è stato modificato tramite tecniche d’ingegneria genetica, al fine di migliorare
alcune caratteristiche dei viventi, come la capacità della resistenza ai pesticidi di una
pianta o ad alcuni parassiti. Non sono considerati tali gli individui che si sono modificati
sotto la stimolo di alcuni fattori, come ad esempio le mutazioni climatiche. Gli
ingegneri genetici hanno sviluppato alcuni prodotti OGM nell’agricoltura, come il mais
resistente al parassita che lo attacca, patate con tolleranza ai virus, fagioli con
proprietà insetticide, ecc.
Ma i benefici dell’OGM non finiscono qui: si possono infatti produrre piantagioni che
richiedono un minor apporto di sostanze chimiche, o una ridotta quantità d’acqua.
Esse possono inoltre avere qualcosa in più (come proteine o sali minerali) e/o avere
qualcosa in meno (tossine germi, batteri). Questo aiuta a ottenere un prodotto più
sano e nutriente tagliando i prezzi. Inoltre, in un futuro non molto lontano, potremmo
“fondere” l’industria genetica con il settore medico-farmaceutico, aggiungendo vaccini
o altre cure negli alimenti.
Uno svantaggio non indifferente per gli OGM è il potenziale impatto negativo per la
salute dell’uomo. Il corpo umano, infatti, non essendo abituato a ricevere tali sostanze
artificiali, potrebbe accusare reazioni allergiche dovute a esse. Gli scienziati, tuttavia,
sostengono che ciò non possa accadere, perché gli organismi prima di essere nella
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tavola del consumatore devono passare a una fase di controlli accurati e assaggi.
L’inquinamento genetico o bio inquinamento è un rischio enorme che non va
sottovalutato; è la trasmissione del gene nuovo ad altre piante non modificate, con
conseguente perdita delle biodiversità e delle coltivazioni spontanee. Come
conseguenza del fatto che le piante non sono naturali e hanno i pesticidi “incorporati”
nell’organismo, c’è inoltre il rischio che i parassiti sviluppino anticorpi diventando più
feroci e aggressivi, e richiedendo nuovi geni da aggiungere nelle nuove piante come
pesticidi.
STORIA DEGLI OGM
1968 – Un microbiologo svizzero, Werner Arber, scopre gli enzimi
di restrizione, sostanze di origine batterica che possono
individuare e tagliare frammenti di DNA, per questo motivo
chiamate “forbici molecolari”. Questa scoperta ha aperto la
possibilità di “tagliare e cucire” il DNA mescolando i patrimoni
genetici di esseri viventi di specie diverse. È nata così una
tecnologia che manipola e trasferisce i geni orizzontalmente tra
specie che normalmente non si incrociano. Essa abbatte le
barriere delle specie e annulla i meccanismi di difesa che rendono Figura 1 - Werner Arber
inattivi i geni stranieri. Le ricerche nel settore dell’ingegneria
genetica continuano a svilupparsi nel corso degli anni ’70.
1973 - Stanley Cohen e Herbert Boyer (S. Francisco, USA), costruiscono la prima
molecola di DNA ricombinante, cioè inseriscono il gene di un organismo dentro il
patrimonio genetico di un altro. Grazie all’uso combinato delle nuove tecniche
di biologia molecolare come l’uso dell’enzima ligasi (1967), degli enzimi di restrizione e
della trasformazione batterica (1970-72), riuscirono per primi
a clonare un gene di rana all’interno del batterio Escherichia coli, dimostrando che era
possibile trasferire materiale genetico da un organismo a un altro tramite l’utilizzo
di vettori plasmidici in grado di auto replicarsi, abbattendo di fatto le barriere specie-
specifiche.
1980 – La Corte Federale degli USA concede, per la prima volta nella storia
dell’umanità, il diritto di brevetto su di un essere vivente: un batterio. Questo
consente alle multinazionali biotecnologiche di ottenere i brevetti su tutto il vivente
(escluso il corpo umano, ma non le sue parti) e di trasformare la materia vivente in
“bene privato”.
La brevettazione della materia vivente ha come fine e come conseguenza immediata la
- 4 -
diffusione degli OGM nel pianeta in quanto lo sfruttamento economico dei brevetti
procura alle multinazionali chimico–farmaceutiche-biotecnologiche ingenti guadagni.
Le multinazionali investono ingenti capitali nelle biotecnologie perché considerano gli
OGM l’oro del futuro.
1998 - Il Prof. Arpad Pusztai, microbiologo, ricercatore del “Rowett Research
Institute” (Scozia) dichiara in un’ intervista rilasciata alla Granada Television (che la
manda in onda nel programma World in Action) che i test effettuati su topi da
laboratorio nutriti con patate transgeniche, da lui effettuati, hanno evidenziato
un abbassamento delle difese immunitarie, alterazioni nello sviluppo degli organi vitali
e la parziale atrofia del fegato, sviluppata in appena dieci giorni della nuova dieta. Il
Prof. Pusztai afferma nell’intervista di essere preoccupato per la mancanza di test sulla
sicurezza degli alimenti OGM e alla domanda dell’intervistatore: “Lei mangerebbe le
sue patate geneticamente modificate?”, risponde negativamente, osservando che è
“molto, molto ingiusto usare i nostri concittadini come cavie“. La trasmissione
dell’intervista al prof. Pusztai dura solo due minuti e mezzo perché viene prontamente
oscurata. Due giorni dopo questa intervista il Rowett Institute rilascia un comunicato
stampa in cui dichiara di aver esonerato il Prof. Arpad Pusztai dalle sue mansioni,
costringendolo ad andare immediatamente in pensione.
TECNICA PER OTTENERE ALIMENTI OGM
Ottenere nuove piante artificiali non è facile. È un lavoro lungo e difficile quello di
implementare nuovi geni nelle piante. Essa può essenzialmente essere eseguita in
quattro passaggi: (fig.1)
1) Isolamento del gene che si vuole trasferire.
2) Inserimento del gene ottenuto in un vettore
molecolare (per esempio un plasmide, cioè una molecola di
DNA a doppia elica, quasi sempre circolare, presente nelle
cellule di gran parte dei batteri e di alcuni microrganismi più
complessi)
3) Replicazione del plasmide (contenente il gene) in un
batterio, in modo tale di avere più copie del gene da
trasferire
4) Trasferimento del plasmide in una specie vegetale.
Figura 2 - Tecnica del trasferimento
dei geni nel plasmide - 5 -
Questo sistema però non funziona con alcuni cereali, per
cui è stato messo a punto un metodo alternativo, il
"cannone a DNA", con cui la pianta viene mitragliata con
sferette di oro o tungsteno del diametro di 1 o 2 millesimi
di millimetro, ricoperte dei segmenti di DNA che si vogliono
combinare con quello della pianta. Una buona percentuale
(1 su 10.000) riesce a superare la parete protettiva
dellacellula e dalle cellule modificate si rigenererà l'intero
organismo. Figura 3 - Un "cannone a DNA" o
Occorre però saper riconoscere le cellule in cui il trapianto è “Gene Gun”
riuscito: per questo si utilizzano dei geni "marcatori", in grado cioè di evidenziare
con una qualche caratteristica (ad esempio la resistenza agli antibiotici) la riuscita del
trapianto.
GLI ANIMALI TRANSGENICI e IL CASO “GOLDEN RICE”
L’inserimento di geni esterni in altri organismi non
si limita solamente alle piante, ma anche agli
animali. Essi vengono chiamati animali transgenici
perché possiedono un patrimonio genetico
modificato dalla nascita attraverso l’inserzione di
un frammento di DNA di origine estranea detto
transgene. Grazie al gene aggiunto, essi sviluppano
Figura 4 - Un pesce transgenico. quelle capacità che in natura non sono sviluppate. Il
primo successo nella storia di trans genesi animale fu ottenuto utilizzando un
retrovirus. Gli scopi principali della trans genesi sugli animali sono i seguenti:
- Produzione di biomedicine: organi ricreati in laboratorio e sperimentati sugli animali
transgenici;
- Modelli per la ricerca su malattie umane: Molte malattie hanno un’origine genetica,
e sarebbe estremamente difficoltoso non sperimentare i progressi su “cavie da
laboratorio”, modelli animali sperimentali che riproducano alcuni tratti del genoma
umano che sono alla base di alcune patologie, come cancro, ecc.
- Xenotrapianti: Gli xenotrapianti sono trapianti di organi da una specie non umana, e
potrebbero essere una nuova frontiera, considerando che la disponibilità di organi per
gli allotrapianti (da uomo a uomo) è sempre inferiore alle richieste. - 6 -
- Miglioramento delle produzioni animali: E, ovviamente, ci sarebbe un incremento
netto delle produzioni di carne, latte e tutti gli alimenti che ricaviamo dagli animali.
Basti pensare che, per fare un chilo di carne, occorrono due litri di petrolio.
IL CASO GOLDEN RICE
L'Organizzazione mondiale della sanità ha stimato
che tra i 100 e i 140 milioni di bambini sotto i 5 anni
sono a rischio di carenza di vitamina A: il 69% dei
bambini del Sud-Est Asiatico e il 49% dei bambini
africani si trovano in questa condizione. La carenza
di vitamina A (in inglese VAD, vitamin A deficiency)
porta a diverse conseguenze, la cui gravità é
proporzionale all'entità della carenza. La prima
manifestazione é la xeroftalmia, cioè l'impossibilità
di produrre lacrime con conseguente secchezza
degli occhi, per poi passare alla cecità notturna fino
ad arrivare alla cecità totale e irreversibile.
Il fattore fondamentale per cui i bambini dei Paesi
in via di sviluppo soffrono di VAD é la malnutrizione: lo scarso accesso a frutta e
verdura ricchi in vitamina A, che si aggrava nelle stagioni in cui la frutta manca del
tutto, associato in generale alla mancanza di grassi e alimenti di origine animale nella
dieta.
Il professor Ingo Potrykus di Zurigo ha cercato di mettere fine al problema del VAD e
della carenza della vitamina A ragionando su alcuni fattori:
1) il maggior componente della dieta delle popolazioni a rischio di VAD é il riso,
2) il riso é disponibile in tutte le stagioni (anche quando la frutta non c'é)
3) il riso é carente in vitamina e provitamina A (B-carotene)
4) perché non provare a modificare geneticamente il riso perché produca provitamina
A?
Ci sono voluti parecchi anni di ricerche ed il supporto della Rockfeller Foundation,
dell'UE e della Svizzera, ma dal 1999 il golden rice esiste. E, nel 2000, in Louisiana, è
stata fatta la prima sperimentazione di esso. - 7 -
LE CRITICHE
Dopo l’articolo di Science, come ogni novità, le critiche non tardarono ad arrivare.
Poco dopo l’uscita dell’articolo di Science, Vandana Shiva, laureata in fisica, denunciava
il potenziale tossico di una esagerata assunzione di vitamina A che poteva scaturire
dalla diffusione del riso arricchito. Peccato che, essendo laureata in fisica e non in
Biologia, non ha distinto la Vitamina A dalla pro-vitamina A; la prima, se assunta in
grandi quantità, può portare danni seri all’organismo, la seconda, quella che è
contenuta nel suddetto riso, è assolutamente innocua, anzi, benefica.
Qualche mese dopo, tocca a Greenpeace scandalizzarsi, questa volta di fronte ai
contenuti "ridicoli" di B-carotene presenti nella prima linea di Golden Rice sviluppata
(1,6 microgrammi/g) dicendo che "un semplice calcolo mostra che un adulto dovrebbe
mangiare 12 volte le normali quantità di riso per ottenere la dose giornaliera