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Sintesi

Sintesi Essere esseri connessi - Tesina



La mia tesina tratta l’influenza che il cellulare ha nella vita dell’uomo. Mi ha affascinato come un oggetto così piccolo abbia trasformato il nostro modo di comunicare, di rapportarci con gli altri e di pensare. “L’essere connessi” ha portato effetti positivi, come la possibilità di comunicare con persone di tutto il mondo, ma ha generato, anche, molti problemi.
L’opinione pubblica ha dimostrato interesse al rapporto che esiste tra onde elettromagnetiche e salute, anche se le persone, nella loro vita quotidiana, utilizzano il cellulare senza tenere conto delle precauzioni suggerite. Quest’ultime riguardano sia adulti che bambini, che utilizzano il telefonino in età sempre più precoce.
Anche se i mass media hanno diffuso le notizie sulla situazione del Congo, mentre si acquista l’ultimo modello di cellulare, non si pensa alle guerre in atto in quel paese, per estrarre il Coltan, necessario per produrre il condensatore al tantalio. Esso è stato creato per ottimizzare il consumo di corrente nei telefonini di ultima generazione, sempre più complessi e ricchi di applicazioni.
Nella mia tesina di maturità ho voluto mettere in evidenza come gli smartphone permettono di avere risposte immediate a svariate necessità. Vittorino Andreoli, nel suo libro “La vita digitale”, esplora questo fenomeno, definendo “l’uomo: un sacco vuoto con dentro un telefonino spento”. Secondo l’autore, il cellulare funge da maschera per l’uomo: grazie ad esso egli può crearsi una vita parallela. Il cellulare non è solo un mezzo di comunicazione, è diventato come un “amico” che gli tiene compagnia.
Nonostante ciò, l’essere umano è consapevole che il telefonino non è perfetto: in Internet, ad esempio, sono riportate numerose notizie false, definite “bufale”. Un ulteriore problema della navigazione è la privacy.
Diventa sempre più difficile fidarsi del web, soprattutto con la nascita delle “App”, dal momento che gli utenti non sanno dove i loro dati vengono salvati e che uso ne fanno i vari siti.
Le nuove “App” hanno, inoltre, permesso di velocizzare la connessione con i vari social network, come Facebook, dove le persone sostituiscono un “mi piace” a un abbraccio.
L’uomo moderno sembra basare la propria esistenza sull’apparenza: oggi i ragazzi litigano perché è stata “postata” una brutta foto o per uno stato su Facebook.
Dorian Gray, il protagonista del romanzo di Oscar Wilde, è un personaggio che assomiglia molto all’uomo del XXI secolo: il protagonista basa la propria esistenza sulla giovinezza e sulla bellezza, rinunciando ai valori morali tanto che arriva ad uccidere. L’uomo contemporaneo, nonostante voglia apparire forte, è in realtà insicuro, tema affrontato, anche, nel fumetto di Gipi “una storia”. L’autore racconta sin realtà due storie: la prima è quella di Silvano Landi, scrittore di 50 anni in crisi dopo l’abbandono della moglie; la seconda è quella del suo bisnonno, soldato della Prima Guerra Mondiale, costretto ad uccidere un amico pur di rivedere la famiglia. Il fumetto mi ha fatto riflettere su quanto la vita sia cambiata in un secolo: la modernità ha portato l’uomo a non avere nulla in cui “credere veramente” perché tutto viene ottenuto senza il sapore della conquista e della fatica.

Collegamenti


Essere esseri connessi - Tesina



Storia - Dal telettrofono al telefono cellulare.
Fisica - Il viaggio di una telefonata.
Educazione fisica - La salute e le onde elettromagnetiche.
Storia - Il cellulare, miniera di metalli.
Filosofia - Vittorino Andreoli: “la vita digitale”.
Scienze - Internet e falsi miti.
Informatica - App e sicurezza.
Inglese - The picture of Dorian Gray.
Italiano - Gipi: “unastoria”.
Estratto del documento

SOMMARIO

Mappa concettuale

Introduzione

Dal telettrofono al telefono cellulare - storia ......................................1

Il viaggio di una telefonata - fisica......................................................3

La salute e le onde elettromagnetiche - educazione fisica...................5

Il cellulare, miniera di metalli - storia..................................................8

Vittorino Andreoli: “la vita digitale” - filosofia...................................10

Internet e falsi miti - scienze............................................................13

App e sicurezza - informatica..........................................................15

The picture of Dorian Gray - inglese.................................................17

Gipi: “unastoria” - italiano...............................................................19

Bibliografia

Introduzione

La mia tesina tratta l’influenza che il cellulare ha nella vita dell’uomo. Mi ha

affascinato come un oggetto così piccolo abbia trasformato il nostro modo di

comunicare, di rapportarci con gli altri e di pensare. “L’essere connessi” ha portato

effetti positivi, come la possibilità di comunicare con persone di tutto il mondo, ma ha

generato, anche, molti problemi.

L’opinione pubblica ha dimostrato interesse al rapporto che esiste tra onde

elettromagnetiche e salute, anche se le persone, nella loro vita quotidiana, utilizzano il

cellulare senza tenere conto delle precauzioni suggerite. Quest’ultime riguardano sia

adulti che bambini, che utilizzano il telefonino in età sempre più precoce.

Anche se i mass medi hanno diffuso le notizie sulla situazione del Congo, mentre si

acquista l’ultimo modello di cellulare, non si pensa alle guerre in atto in quel paese,

per estrarre il Coltan, necessario per produrre il condensatore al tantalio. Esso è stato

creato per ottimizzare il consumo di corrente nei telefonini di ultima generazione,

sempre più complessi e ricchi di applicazioni.

Gli smartphone permettono di avere risposte immediate a svariate necessità. Vittorino

Andreoli, nel suo libro “La vita digitale”, esplora questo fenomeno, definendo “l’uomo:

un sacco vuoto con dentro un telefonino spento”. Secondo l’autore, il cellulare funge

da maschera per l’uomo: grazie ad esso egli può crearsi una vita parallela. Il cellulare

non è solo un mezzo di comunicazione, è diventato come un “amico” che gli tiene

compagnia.

Nonostante ciò, l’essere umano è consapevole che il telefonino non è perfetto: in

Internet, ad esempio, sono riportate numerose notizie false, definite “bufale”. Un

ulteriore problema della navigazione è la privacy.

Diventa sempre più difficile fidarsi del web, soprattutto con la nascita delle “App”, dal

momento che gli utenti non sanno dove i loro dati vengono salvati e che uso ne fanno i

vari siti.

Le nuove “App” hanno, inoltre, permesso di velocizzare la connessione con i vari social

network, come Facebook, dove le persone sostituiscono un “mi piace” a un abbraccio.

L’uomo moderno sembra basare la propria esistenza sull’apparenza: oggi i ragazzi

litigano perché è stata “postata” una brutta foto o per uno stato su Facebook.

Dorian Gray, il protagonista del romanzo di Oscar Wilde, è un personaggio che

assomiglia molto all’uomo del XXI secolo: il protagonista basa la propria esistenza sulla

giovinezza e sulla bellezza, rinunciando ai valori morali tanto che arriva ad uccidere.

L’uomo contemporaneo, nonostante voglia apparire forte, è in realtà insicuro, tema

affrontato, anche, nel fumetto di Gipi “una storia”. L’autore racconta sin realtà due

storie: la prima è quella di Silvano Landi, scrittore di 50 anni in crisi dopo l’abbandono

della moglie; la seconda è quella del suo bisnonno, soldato della Prima Guerra

Mondiale, costretto ad uccidere un amico pur di rivedere la famiglia.

Il fumetto mi ha fatto riflettere su quanto la vita sia cambiata in un secolo: la modernità

ha portato l’uomo a non avere nulla in cui “credere veramente” perché tutto viene

ottenuto senza il sapore della conquista e della fatica .

Dal telettrofono al telefono cellulare

Antonio Meucci, nella metà dell’Ottocento, ha inventato il telefono o, come lo

chiamava lui, il telettrofono. I due elementi base erano il microfono e l’altoparlante che

avevano uno la capacità di trasformare la voce in un’onda elettrica e l’altro di compiere

l’operazione inversa. Rispetto ai tempi di Meucci, i microfoni e gli altoparlanti di oggi

usano tecnologie molto più sofisticate, ma il principio di funzionamento è identico. È

invece cambiato radicalmente il modo di propagare il segnale elettrico lungo il cavo.

Fino a 30 anni fa il segnale aveva un andamento che ricalcava le parole pronunciate

nella cornetta; pertanto il sistema era definito di tipo analogico, a indicare che c’era

“analogia” tra andamento delle parole e onda elettrica. Oggi si utilizza maggiormente

il sistema di trasmissione digitale, che utilizza due soli tipi di impulsi definiti per

convenzione 0 e 1. Variamente combinati questi due impulsi riproducono non soltanto

suono e voci, ma anche immagini e dati in maniera molto più precisa e veloce rispetto al

sistema analogico.

Così è avvenuta l’impressionante espansione delle telecomunicazioni, che si occupano

sempre meno della voce e sempre più di immagini e dati, utilizzando come apparecchi

terminali la televisione, pc, tablet, cellulari. Il mercato dei cellulari è in continua ascesa.

Nel 2006 , in tutto il mondo, le vendite hanno superato la quota di 990 milioni di pezzi.

La prima telefonata tramite telefono mobile avvenne nel 1928 ,durante l’epoca del

Proibizionismo, tra tre agenti di polizia: Kennety Cox , Walter Vogler e Bernard Fitzgerald.

1

La polizia divenne il terreno fertile per testare i nuovi mezzi di comunicazione che,

anno dopo anno, divennero sempre più tecnologici. Con l’avvento della Seconda

Guerra Mondiale le forze armate divennero terreno per lo sviluppo di nuovi prodotti di

comunicazione mobile.

I telefoni portatili, inizialmente, dovevano essere trasportati in automobili per le loro

dimensioni. Fu nel 1971 la svolta epocale per tutto il settore dell’elettronica: Intel, in

quell’anno, commercializza il primo micro processore, un computer in miniatura capace

di eseguire decine di migliaia di elaborazioni in pochi istanti. Da questo momento le

apparecchiature telefoniche assumeranno forme e dimensioni sempre più piccole. 2

Il viaggio di una telefonata

Il mezzo con cui i cellulari trasmettono voce e dati è l’onda elettromagnetica.

Quest’ultima è stata studiata da Maxwell nel 1873 quando pubblicò la sua opera

“Treatise on electricity and magnetism”, in cui sono descritte quattro equazioni che

regolano il comportamento del campo elettrico e magnetico.

La Legge di Faraday-Neumann-Lenz e il Teorema di Ampère generalizzato esprimono

un legame profondo tra il campo elettrico e il campo magnetico. Questo significa che E,

campo elettrico,e B, campo magnetico, non sono più indipendenti come nel caso statico,

ma sono aspetti diversi di un unico ente fisico, il campo elettromagnetico.

Attorno al 1870, Maxwell fu in grado di prevedere l’esistenza di un fenomeno allora

sconosciuto: le onde elettromagnetiche. Quest’ultime non sono altro che il risultato

dell’oscillazione di un campo magnetico variabile (teorema di Ampère generalizzato),

il quale a sua volta genera un campo elettrico variabile. L’oscillazione di un campo

elettrico, cioè la variazione della sua intensità al variare del tempo, genera l’oscillazione

di un campo magnetico in punti vicini e così via: l’oscillazione si propaga nello

spazio sotto forma di onda elettromagnetica. I due campi si propagano mantenendo

direzione di oscillazione perpendicolari l’uno all’altro e perpendicolari alla direzione di

propagazione. 3

Oltre a prevederne l’esistenza, Maxwell dimostrò che le onde elettromagnetiche si

propagano nel vuoto con velocità:

L ’onda elettromagnetica ha una frequenza f e una lunghezza d’onda y che sono

legate alla velocità v di propagazione dell’onda dalla relazione v= f y. La serie

ordinata di frequenze o lunghezza d’onda, delle onde elettromagnetiche è detto spettro

elettromagnetico. Le onde elettromagnetiche sono suddivise in onde radio, microonde,

radiazione infrarossa, luce visibile, radiazione ultravioletta, raggi X e raggi gamma.

Le microonde, in particolare, hanno lunghezza d’onda compresa tra i 10 cm (frequenza

di circa 2-3 GHz) e 1 mm (circa 300 GHz). Esse vengono utilizzate nei ponti radio per

la trasmissione dei segnali tra antenne paraboliche terrestri distanti fino a centinaia

di kilometri. I telefoni cellulari utilizzano una banda di frequenza attorno ai 1,8 GHz

per comunicare con la stazione radio base e anche i radar utilizzano questo tipo di

radiazione. Gli strumenti che permettono l’invio di dati sono le antenne o meglio i

ripetitori. Quando riceviamo una telefonata, ad esempio, l’antenna del nostro telefonino,

invia e riceve dati sottoforma di microonde alla stazione radio base la quale, a sua

volta, invierà e riceverà nuovamente dati. Le microonde viaggiano attraverso percorsi

prestabiliti chiamati “canali”. Ognuno di questi ultimi ha un numero che corrisponde

alla frequenza di trasmissione. Quindi una stazione radio base trasmette sul canale

di frequenza assegnata le conversazioni telefoniche riuscendo a coprire una parte

di territorio, cui è attribuito il nome di“cella”; da qui il nome cellulare. La grandezza

della cella varia ed in genere una stazione radio base utilizza una sola frequenza di

trasmissione, quindi in un certo territorio, avremo un numero di stazioni radio base tali

da sfruttare tutte le frequenze assegnate e tali da coprire un certo numero di celle. 4

La salute e le onde elettromagnetiche

Il cellulare è un oggetto di suo quotidiano. È entrato in poco tempo nelle abitudini sociali,

negli stili di vita e anche nella relazione genitore-figli.

Un sondaggio pubblicato da Francesco Pira e Vincenzo Marrali nel 2007, condotto su

alunni di età compressa tra 8 e 11 anni ha rilevato che il 61% possiede un cellulare

(nel Sud 90%) e di essi:

• Il 68% non lo spegne quando va a dormire;

• L’86% non lo spegne a scuola;

• L’80% non lo spegne in un luogo di culto;

• Il 37% lo ha avuto in regalo dai genitori;

• Il 30% lo definisce indispensabile.

Il cellulare è utilizzato soprattutto per SMS, MMS, parlare a un amico, scaricare musica:

• Il 63% fa da una a tre telefonate al giorno;

• Il 27% fa più di tre telefonate al giorno;

• Il 44% delle chiamate è fatta ai genitori;

• Il 39% ammette di abusare degli SMS.

• Passano in media 1 ora e 55 minuti a video giocare.

Inoltre lo sviluppo del telefono mobile ha portato alla proliferazione di antenne creando

il così detto”inquinamento elettromagnetico” o “elettrosmog”. Le onde elettromagnetiche

dei telefonini sembra che abbiano effetti di riscaldamento del padiglione auricolare, sul

tessuto nervoso, sulla modificazione cellulare con lo sviluppo di tumori. Negli ultimi anni

sono state avviate diverse ricerche scientifiche per valutare questi effetti. Ad oggi non vi

sono conclusioni univoche sui possibili rischi per la salute, quindi viene consigliato di

adottare misure per la riduzione all’esposizione.

Il Ministero della Salute italiana ha stilato “10 Buone abitudini” per l’utilizzo del

cellulare: 5

effettuare telefonate preferibilmente in condizioni di alta ricezione del segnale

e in zone ad alta copertura dalle reti di telefonia mobile

utilizzare auricolari e sistemi viva-voce

ridurre le telefonate non necessarie

utilizzare messaggi di testo

limitare alle situazioni di necessità l’uso del telefono in auto e durante la

guida, anche ove si utilizzino sistemi in viva voce e a mani libere.

presentare ai bambini il telefono come uno strumento di comunicazione da

usarsi nelle situazioni di necessità, e non come un comune oggetto di gioco

non fare uso di dispositivi commerciali pubblicizzati come in grado di ridurre

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