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Introduzione Epoca del nazismo tesina
La tesina di terza media descrive l'epoca del nazismo. La tesina permette di trattare i seguenti argomenti: la Scuola del Bauhaus, Israele e Palestina, Primo Levi, Arnold Schonberg, La guerra civile spagnola, la genetica.
Collegamenti
Epoca del nazismo tesina
Storia dell'arte -
Scuola del Bauhaus
.Storia -
Il Nazismo
.Geografia -
Israele e Palestina
.Letteratura -
Primo Levi
.Storia della musica -
Arnold Schonberg
.Spagnolo -
La guerra civile spagnola (in lingua)
.Scienze -
Genetica
.Primo Levi partì di sera, con il treno che lo avrebbe
portato ad Auschwitz. Il viaggio fu pieno di soste. Lager di Fossoli, dove venne messo Levi prima
Alle ore 12 passarono il Brennero e lì pensò che di andare ad Auschwitz
dopo essere entrato ad Auschwitz non ne sarebbe
più uscito, anche se sopravvisse insieme ad altre 4 persone di quel vagone.
Tutti soffrivano di sete e ad ogni sosta si chiedeva quindi acqua o neve, anche se i soldati allontanavano
la gente dal treno. Durante la notte non si dormiva bene poiché c’erano risse.
Il quarto giorno faceva molto freddo e il treno si fermò in una pianura. Ad un certo punto si aprì la
portiera, e Levi vide una decina di SS, che interrogavano i detenuti e in base alla risposta davano
direzioni diverse.
In dieci minuti tutti furono raggruppati e si scelse chi doveva lavorare e chi doveva essere ucciso. Levi
venne messo su un autocarro e dopo il tragitto si ritrovò davanti ad una scritta che diceva “Arbeit
Macht Frei” ovvero “il lavoro rende liberi”.
“Arbeit Macht Frei”
I prigionieri dovevano lavorare per otto ore al giorno, con qualunque situazione atmosferica e soltanto
un’ora di pausa. Questi poveri ebrei dovevano fare lavori pesanti mangiando poco e, pur essendo
malati, lavoravano anche d’inverno.
Dovevano portare delle traversine di legno e dopo cinquanta passi circa erano già stremati. Erano
controllati dai kapos, che li percuotevano per incitarli a lavorare. Arrivati ad un cilindro, scaricavano
la traversina e si riposavano prima di prenderne un'altra.
Dopo la seconda Levi chiese di andare alla latrina, visto che aveva il vantaggio che era lontana e quindi
perdeva un po’ di tempo. Al suo ritorno arrivarono gli autocarri del rancio.
Quando quest’ultimo fu terminato ricominciò il suo lavoro con il compagno Resnyk, anche se erano
rimaste solo le traversine umide, quindi più pesanti, e con inchiodate le piastre metalliche. 11
Tesina d’Esame Davide Parpinello 10/05/2013
La selezione dei prigionieri
Ogni tanto, quando dovevano arrivare altri ebrei, le SS decidevano chi uccidere per far posto nel
campo.
Nelle baracche alcuni stavano già dormendo, quando arrivò la commissione che prese i detenuti, li fece
spogliare e li mise nella Direzione-Fureria. Era una piccola camera dove i prigionieri dovevano stare
stretti con il loro biglietto identificativo in mano.
Aperte le due porte laterali, dovevano consegnare la scheda ad un giudice, che in pochi secondi
decideva il loro destino e in qualche minuto “fecero” tutta la baracca.
Rientrati nei dormitori si rivestirono e si misero a parlare su quali fossero stati i condannati. Dopo
pochi minuti arrivarono con i bidoni della zuppa, e a quelli che sarebbero stati uccisi venne consegnata
una doppia razione. Finita la cena cominciò a prevalere il silenzio e tutti si misero nella loro cuccetta. 12
Tesina d’Esame Davide Parpinello 10/05/2013
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Cap. 5 Storia della Musica – Arnold Schönberg
La vita
Arnold Schönberg nacque a Vienna nel 1874 e iniziò gli studi
musicali con la madre che gli da le prime lezioni di pianoforte.
La morte del padre lo costringe ad interrompere gli studi, che
potrà riprendere più tardi come autodidatta.
Nel 1895 riesce a dedicarsi a tempo pieno all’attività di
musicista.
Il suo interesse per la sperimentazione di nuove teorie lo
spingono a fondare nel 1903 a Vienna una scuola denominata
“Scuola musicale di Vienna”, che ebbe grande importanza per
l’affermazione delle sue idee. Le sue opere esprimono la crisi
europea d’inizio secolo: frequentò i movimenti artistici
d’avanguardia legati all’espressionismo e dopo essersi dedicato
alla pittura entrò nel gruppo “Il Cavaliere Azzurro” (Der Blaue
Reiter).
Arnold Schönberg
Dopo l’affermazione del nazismo si trasferì in Francia e poi negli Stati Uniti dove morì a Los Angeles
nel 1951.
Le Opere
Nelle opere di Schönberg i vecchi sistemi musicali vengono superati: fece scomparire infatti la
melodia, il ritmo divenne irregolare e il canto si trasformò in parlato. Le sue ricerche ebbero la
conclusione con il metodo dodecafonico, che influenzò i compositori contemporanei.
Le sue opere più famose sono Un sopravvissuto di Varsavia, il Concerto per pianoforte op.
42, il melodramma Mosè e Aronne e la Suite op. 25.
Arnold Schönberg, Un sopravvissuto di Varsavia, op. 46
Quest’opera venne composta in soli tredici giorni nel 1947. Con questo brano l’autore voleva ricordare
le persecuzioni contro gli ebrei da parte dei Nazisti. Inoltre le leggi permettevano di ascoltare solo
Wagner, Beethoven e Mozart ma non generi americani come il Jazz. Quando le persecuzioni si fecero
più dure ci fu una grande fuga di compositori e artisti.
Per ricordare quindi queste persecuzioni l’autore decise di comporre questo brano ispirato al racconto
di un ebreo fuggito dai tedeschi. Il testo, scritto sempre da Schönberg, è una testimonianza molto
significativa.
La prima esecuzione fu eseguita nel 1948 negli Stati
Uniti dove il brano fu suonato due volte: dopo la
prima il pubblico non applaudì, ma dopo la seconda
scoppiò in un grande applauso.
Al coro e all’orchestra si aggiunge in seguito una
voce maschile, che legge il testo con una lieve
intonazione musicale.
L’orchestra è ricca di strumenti a percussione, per
aumentare la drammaticità della scena. Il brano La rivolta del Ghetto di Varsavia da parte dei
inizia con l’orchestra che ci introduce nell’atmosfera Nazisti
cupa della storia. Dopo entra la voce che recita,
sostenuta dall’orchestra nei punti più forti. 13
Tesina d’Esame Davide Parpinello 10/05/2013
In questa storia viene raccontata la vicenda degli ebrei che dopo essere stati svegliati dai nazisti,
vengono picchiati e alcuni deportati nei campi. Molti muoiono sul posto, però uno sviene solo. Quando
si risveglia sente il sergente che dice di sbarazzarsi dei morti, ma lui rimane comunque disteso facendo
finta di essere morto. I tedeschi cominciarono a contare gli ebrei da mandare nella camera a gas e la
musica si fa sempre più veloce, per rappresentare la loro processione verso le camere a gas. Alla fine
del brano comincia un canto: lo “Shemà Isröel” (= ascolta Israele), che vuole significare che anche se
gli ebrei erano nella tragedia non avevano perso la fede ma intonarono il loro credo. 14
Tesina d’Esame Davide Parpinello 10/05/2013
[6]
Cap. 6 Civilización Española – La Guerra Civil Española
En España se combatió una Guerra Civil de 1936 a 1939. El 17 de julio del 1936
fue realizado un golpe de Estado para tomar el poder. Los militares querían
controlar el país según sus ideas, pero la población resistió casi tres años antes de
caer en manos del ejército rebelde. La guerra terminó en abril de 1939. Desde
aquì se instauró una dictatura militar que gobernó hasta la muerte de Francisco
Franco en 1975.
Antes de la guerra: La República
La República fue proclamada en 1931. El Gobierno trató de poner en marcha
algunas leyes para modernizar el país. Pero a los progresistas se opusieron los
conservadores como los militares, la burguesía industrial, los terratenientes y la
jerarquía de la Iglesia católica. De 1931 a 1936 fue un periodo de protestas y fuerte
tensión social.
El golpe de Estado El cartel de las Brigadas
Los conservadores veían que su posición estaba en peligro y prepararon una Internacionales
conspiración entre algunos sectores de la extrema derecha. Conquistaron casi
toda España en un día.
Los dos bandos
Los republicanos credeían que la guerra era un enfrentamiento entre “tiranía y democracia”, por eso
tenían el apoyo de jóvenes que formaron las Brigadas Internacionales. La Unión Soviética envió armas,
pero los estados liberales no intervinieron porque temían la extensión del comunismo.
En cambio los nacionalistas creían que la guerra era una cruzada para salvar “la civilización cristiana”.
Tenían el apoyo de Alemania e Italia, que querían implantar también en España un Estado totalitario.
Consecuencias de la guerra
Las víctimas fueron más de 500.000, sin incluir los
muertos de desnutrición, hambre y enfermedades.
Fueron terribles los bombardeos aéreos sobre Madrid y
Guernica.
Hubo muchas ejecuciones por los dos bandos contra
los sospechosos. Después de la guerra, la represión
franquista eliminó la “España Roja”, es decir, matar los
individuos relacionados con la República. Muchas
Las consecuencias del bombardeo sobre personas se marcharon al exilio para salvarse.
Guernica
Testimonios
Casi 60.000 jóvenes formaron las Brigadas Internacionales. Algunos contaron sus experiencias en el
frente, como el escritor George Orwell en su libro Homenaje a Cataluña; el poeta Federico García
Lorca fue fusilado por los fascistas; el pintor Pablo Picasso pintó la obra “El Guernica” donde
representó los bombardeos sobre la ciudad de Guernica. 15
Tesina d’Esame Davide Parpinello 10/05/2013
Despues de la guerra
Cuando terminó la guerra civil se instauró en España una dictadura militar, con su jefe Francisco
Franco (por eso la denominación de la dictadura en “Franquismo”).
En 1975 el general murió y en España se instauró una monarquia parlamentaria con el rey don Juan
Carlos I. Fue proclamada también una Constitución en 1978 que declara que “el pueblo es soberano”.
Primer discurso del rey Juan Carlo
Retrato del general Francisco Franco 16
Tesina d’Esame Davide Parpinello 10/05/2013
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Cap. 7 Scienze – La Genetica
L’ereditarietà dei caratteri
Le caratteristiche delle persone, che formano il loro patrimonio
genetico, sono frutto del processo d’ereditarietà dei caratteri, attraverso
il quale le caratteristiche dei genitori vengono trasmesse ai figli. Queste
caratteristiche però vengono trasmesse secondo un meccanismo ben
definito, ma che fino a qualche secolo fa, gli scienziati si chiedevano
quale fosse.
Questa domanda trovò una risposta solo nel XIX secolo dal monaco
Gregor Mendel, il quale, convinto che i caratteri non si trasmettessero a
caso, condusse alcuni esperimenti per comprendere il meccanismo. Gregor Mendel
Mendel insegnava scienze naturali nell’Unive