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Sintesi
Geografia: gli Stati Uniti

Storia: il Nazismo

Letteratura: Primo Levi
Estratto del documento

Tesina

Il Nazismo in tutte le sue sfaccettature

Quando parliamo di America e di Americani ci riferiamo, in generale, agli Stati

Uniti e ai suoi abitanti. Il simbolo degli Stati Uniti è la Statua

della Libertà, che accoglieva gli

emigranti all’interno del porto di New

York, rappresentava questo misto di

speranza e utopia che per secoli è

diventato il punto di riferimento per gli

uomini di ogni etnia, di ogni fede

religiosa e di ogni stato sociale. Negli

ultimi anni sono emersi elementi di

fragilità all’interno di questa complessa

società, che è stata duramente messa

alla prova dai tragici attentati dell’11

settembre 2001. Gli aerei che si sono

schiantati sulle torri gemelle di New York

non hanno solo causato numerose

vittime, ma hanno colpito al cuore un

paese che si sentiva intoccabile nel

proprio orgoglio.

Gli Stati Uniti confinano al nord con il

Canada e a sud con il Messico, mentre

ad est e ad ovest sono bagnati

rispettivamente dall’oceano Atlantico e

dall’oceano Pacifico; il sistema montuoso

è costituito ad est dai monti Appalachi,

molto antichi e poco elevati, mentre ad

ovest si innalzano le Montagne Rocciose.

Nelle grandi valli, tra le montagne

Rocciose e la Catena Costiera si

estendono numerosi e vasti altopiani tra

i quali l’altopiano del Colorado dove il

fiume ha scavato il Gran Canyon. La

parte centro-meridionale , invece, è la

zona delle grandi pianure.

Il fiume più importante è il Mississippi;

questo, altre ad essere una risorsa per le

coltivazioni, è anche un’importante via di

comunicazione. Altri fiumi importanti

sono il Rio Grande e il Colorado. A nord,

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al confine con il Canada, si trovano il Lago Superiore, il Lago Michigan, l’Huron,

l’Erie e l’Ontario; inoltre ricordiamo anche le cascate del Niagara.

Gli Stati Uniti, ad eccezione dell’Alaska, situata nella fascia climatica subartica,

si collocano nella zona temperata. Inoltre, nelle regioni centrali le masse d’aria

provenienti dal Canada e quelle provenienti dal Golfo de l Messico si scontrano

violentemente provocando terribili tornado.

Con più di 305 milioni di abitanti, gli Stati Uniti sono il terzo paese al mondo per

popolazione, dopo Cina ed India. La popolazione degli USA costituisce una

realtà complessa e molto particolare, in quanto composta da cittadini di ogni

razza e religione. La lingua maggiormente diffusa è l’inglese mentre la

religione è per la maggior parte protestante.

Per quanto riguarda l’economia, gli USA sono la prima potenza industriale a

livello mondiale. Essa si basa sull’agricoltura, che è una delle più meccanizzate

al mondo, ma l’uso di fertilizzanti e prodotti chimici ha causato fenomeni di

inquinamento; anche l’allevamento costituisce un settore importante ma il

settore maggiormente sviluppato è quello industriale. Enormi sono le risorse

minerarie che si estraggono dal sottosuolo.

Gli Stati Uniti nascono nel 1783, quando il generale George Washington

divenne il primo presidente delle tredici colonie fondatrici e da lui prese il nome

la nuova capitale inaugurata nel 1801. Il nuovo Stato federale, però,

presentava al suo interno notevole differenze. Gli Stati del nord avevano

un’economia dinamica a sviluppo industriale ed erano contrari alla schiavitù,

mentre quelli del sud si fondavano su un’economia agricola, organizzata in

ampie piantagioni in cui lavoravano principalmente schiavi neri provenienti

dall’ Africa. Questo causò una sanguinosa guerra civile detta “guerra di

successione”, combattuta tra il 1861 e il 1865, vinta dai “nordisti”. Così la

schiavitù fu abolita, anche se non ebbero fine le discriminazioni razziali.

Nel tempo, alle prime tredici colonie si aggiunsero nuovi Stati, come, ad

esempio, il Texas, l’Alaska e le Hawai, che è l’ultimo aggiunto, fino ad arrivare

ad un totale di 50 Stati. Oggi gli Stati Uniti sono una Repubblica federale di

tipo presidenziale; ogni Stato ha un suo parlamento , le sue leggi e un suo

governo esecutivo. Il potere legislativo è affidato al Congresso, quello

giudiziario alla Magistratura.

Inoltre, gli Stati Uniti, nel ‘900 , parteciparono alla Prima e alla Seconda guerra

mondiale. Nella Prima guerra mondiale rimasero neutrali e, in seguito,

intervennero a fianco degli alleati contro gli Imperi Centrali.

Nella Seconda Guerra mondiale, invece, gli Stati Uniti intervennero solamente

quando, nel 1941, il Giappone bombardò la base navale americana di Pearl

Harbor, nelle isole Hawaii. Iniziò, più tardi, il periodo della Resistenza, durante il

quale, soprattutto grazie al loro aiuto, riuscimmo a liberarci di quello che fu il

totalitarismo più dittatoriale e brutale della storia, quale il Nazismo.

Il Nazismo è un’ ideologia e il suo conseguente movimento politico fondato in

Germania da Adolf Hitler. In Germania, dopo l’abdicazione dell’imperatore

Guglielmo II, si formò la repubblica detta di Weimar che si trovò subito in

difficoltà. Cresceva invece il peso politico ed elettorale del partito

nazionalsocialista, il cui capo o fuhrer era Adolf Hitler, che nel 1933 venne

eletto cancelliere. La Germania di questo periodo storico viene generalmente

indicata come Germania nazista ma è più propriamente conosciuta con il nome

di Terzo Rrich, ovvero terzo impero , che veniva dopo il primo, il Sacro

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Romano Impero germanico e dopo il secondo, quello fondato da Bismarck. 2

Hitler, per questo impero, prometteva un governo forte, che avrebbe ristabilito

l’ordine e dato lavoro a tutti, innalzando di nuovo la Germania alla posizione di

predominio europeo che le spettava.

Innanzitutto, egli, servendosi di squadre di protezione e della Ghestapo, eliminò

ogni opposizione, come, ad esempio, avversari politici, democratici, che furono

dichiarati tutti nemici della stato e furono imprigionati o assassinati.

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In seguitò pose fine alla crisi economica: la disoccupazione scomparve, perché i

giovani venivano arruolati nelle forze armate e nelle SS e anche le industrie

ebbero molto lavoro, impegnate com’erano a fabbricare armi a ritmo intenso,

in vista di una nuova guerra. Presto infatti scoppiò una guerra in Spagna. Qui,

cacciata la monarchia e istituita la repubblica, nelle elezioni del 1936 prevalse

un Forte popolare, che comprendeva repubblicani, socialisti e comunisti. Le

forze politiche conservatrici non si rassegnarono alla sconfitta e i militari, sotto

il comando del generale Francisco Franco, scatenarono un’insurrezione.

Cominciò così una lunga guerra civile che durò fino al 1939. La Germania e

l’Italia intervennero in appoggio dei falangisti di Franco con armi, volontari

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e anche truppe regolari. A combattere con i repubblicani accorsero volontari

antifascisti da tutto il mondo. Ma, nonostante le speranze e le attese, le grandi

democrazie europee, Francia e Inghilterra, non intervennero. Così, nel marzo

1339, Franco completò l’occupazione della Spagna e instaurò una dittatura di

tipo fascista.

Dall’inizio della guerra in Spagna in poi, i passi sulla via della guerra divennero

sempre più rapidi. Già nell’ottobre del 1936 l’Itali e la Germania firmarono una

alleanza, chiamata Asse Roma-Berlino

<< >>.

Gli stati democratici, Francia e Inghilterra, si dimostrarono incapaci di prevenire

le mosse di Hitler e indecisi nelle reazioni. A lungo anzi s’illusero che, cedendo

ad alcune richieste del dittatore tedesco, si potesse raggiungere una pace più

stabile. La loro speranza era anche che la Germania potesse costituire un

argine al dilagare del comunismo russo in occidente. Tutti questi calcoli si

rivelarono errati.

In un primo tempo Hitler mirò ad annettere territori dove si trovavano forti

minoranze tedesche. Così nel marzo 1938 l’Austria fu occupata dalle truppe

naziste. Ancora nel 1938, Hilter intimò la Cecoslovacchia di consegnare alla

Germania la regione dei Sudeti, dove viveva una forte minoranza tedesca e

dove si trovavano le maggiori industrie del paese. In quell’anno, alla

Conferenza di Monaco, il primo ministro inglese e francese s’incontrarono con

Hitler e Mussolini per trattare la questione dei Sudeti e cedettero alle richieste

del dittatore tedesco. Hitler, sicuro che Francia e Inghilterra non si sarebbero

mosse in difesa del piccolo stato, l’anno dopo invase l’intera Cecoslovacchia,

annettendola al Reich. Per non essere da meno, nell’aprile 1939 l’esercito

italiano invase l’Albania, un poverissimo paese su cui l’Italia esercitava da molti

anni una specie di protettorato. Vittorio Emanuele III divenne così anche il re

d’Albania e il regime fascista potè sfruttare propagandisticamente un altro

facile successo.

La conferenza di Monaco, che doveva rappresentare un punto fermo per la

pace, fu invece un passo decisivo nella corsa della guerra. La Germania era

diventata di nuovo lo stato più potente d’Europa; le piccole nazioni non

potevano più avere fiducia nella protezione della Francia e dell’Inghilterra, che

avevano rinunciato al suolo, assunto a Versailles, di difensori della pace. A

Stalin, infine, sembrò chiaro che, lasciando la Cecoslovacchia ai Tedeschi,

Francia e Inghilterra avevano dato via libera a Hitler contro la Russia. 3

D’altra parte, in Estremo Oriente una guerra già in corso. Il Giappone, che

aveva firmato con la Germania e l’Italia un Patto contro il comunismo

<<

internazionale nel 1937 riprese le ostilità contro la Cina e iniziò l’invasione

>>,

dell’immenso territorio cinese.

L’URSS si sentì non solo isolata, ma circondata da nemici: ai suoi confini

c’erano ora, minacciosi e potenti, la Germania a occidente e il Giappone a

oriente. Da questa situazione Stalin uscì in modo inaspettato. Il 23 agosto 1939

i ministri degli esteri di Germania e Unione Sovietica firmarono un patto di non

aggressione. Con questo i due stati si impegnavano sia a non aggredirsi l’un

l’altro, sia a non dare appoggio ad altri aggressori.

A questo punto la Germania si sentì sicura di poter correggere a proprio

vantaggio i confini con la Polonia e di poter occupare Danzica, che era stata

dichiarata città libera e si trovava in pieno territorio polacco. Hitler era

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certo che anche in questo caso Francia e Inghilterra non sarebbero intervenute

né tanto meno, in base al patto, sarebbe intervenuta l’Unione Sovietica.

Tutto ciò accade perché l’obbiettivo principale della politica estera del Terzo

Reich era l’annessione e l’ unificazione con la Germania di tutte le comunità di

cultura e lingua tedesca che si trovavano negli stati europei confinanti con la

Germania. In quanto Hitler, come spiega anche nel suo libro, intitolato Mein

Kampf (La Mia Battaglia), da lui scritto nel 1924, sosteneva che, fra le razze

umane esiste una gerarchia: ci s ono razze superiori, dominatrici, e razze

inferiori, destinate a essere sottomese. Il popolo tedesco, diceva, appartiene a

una razza dominatrice, quella ariana, ma è mescolato con razze inferiori, come

quella ebraica. Iniziarono così le persecuzioni degli Ebrei; i primi passi furono

provvedimenti che li discriminavano e li separavano dagli altri cittadini

tedeschi, come spiegano anche le leggi antiebraiche che il regime nazista

promulgò il 15 settembre 1935, con le quali si proibirono i matrimoni misti

oppure gli impieghi pubblici. Dopodichè furono espropriati dei loro beni e fatti

oggetto di umiliazioni e violenze di ogni genere. Erano solo le prime tappe di

un processo inarrestabile, destinato a concludersi, di lì a pochi anni, con la

concentrazione degli Ebrei D’ Europa nei ghetti e, infine, con il loro

annientamento nei campi di concentramento, grazie ai quali il Nazismo

raggiunse l’apice della propria atrocità. 4

Nei campi di concentramento venivano rinchiusi oppositori al Nazismo, politici,

testimoni di geova, uomini e donne omosessuali, zingari, oltre agli Ebrei, per i

quali fu riservato il trattamento peggiore. Erano obbligati al lavoro, e a tal

proposito ricordiamo la scritta che accoglieva i prigionieri all’entrata del campo

di Auschwitz “Arbeit Macht Frei”, cioè “Il Lavoro Rende Liberi”, venivano

sfruttati, usati per esprimenti scientifici, oppure per testare nuovi farmaci e

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