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Sintesi
Morfologia/biochimica: le endorfine

Letteratura : D'annunzio (biografia), l'analisi dei personaggi del romanzo "Il piacere": Andrea Sperelli e le due donne fatali

Filosofia: Niezsche e il mito del superuomo
Estratto del documento

Il secondo precursore è la proencefalina, contenete 4-5 copie della met-encefalina e una

copia della leu-encefalina, attivi maggiormente sul sistema δ: sono i due peptidi oppioidi in

assoluto più corti, costituiti esclusivamente dalla sequenza base che permette l'interazione

con le tre principali classi di recettori oppioidi ovvero N-Tyr-Gly-Gly-Phe-Met (Leu).

Su questa osservazione si basa la teoria per cui, mentre la sequenza core oppioide serve

all'interazione col recettore, le code indirizzano la molecola verso uno specifica proteina.

La sequenza iniziale della β-endorfina è presente anche nei peptidi prodotti dalla

prodinorfina, che contiene nella sua struttura, a partire dalla porzione n-terminale la

sequenza di tre peptidi da cui derivano :le dinorfine A ( 17 AA ) e B ( 13AA) , la

neoendorfina che a sua volta è suddivisa in α-endorfina e β-neo-endorfina

Tutte le dinorfine contengono nella parte n- terminale, la sequenza della leu –encefalina.

Sono attive quasi esclusivamente sul recettore κ Struttura chimica della Met- encefalica

Peptidi oppioidi 5

ENDORFINE E RECETTORI

In tutti i peptidi oppioidi naturali il requisito indispensabile per il legame con il rispettivo

recettore è la presenza di tiroxina ( Thr) in posizione 1 , cioè come AA N - terminale, ed, a

distanza sterica critica ( in posizione 4 ) , la presenza di fenilalanina . I primi quattro AA

sono presenti in tutte i neuropeptidi, mentre il o i rimanenti aminoacidi sono responsabili

della selettività verso il tipo o sottotipo di recettore.

Sono state identificate e isolate diverse classi di recettori : le tre principali sono μ , δ , k.

Si è inoltre notato che :

- la distribuzione dei recettori δ è più localizzata rispetto altri tipi recettoriali ed è preminente

solo nelle strutture celebrali evolutivamente più recenti. Esistono due sottotipi di recettori :

δ1 e δ2 .

- i recettori che sono concentrati nel mesolimbo stimolano recettori presinaptici sui neuroni

GABA – ergici inibendo il rilascio del GABA , ciò consente ai neuroni dopaminergici di

“ accendersi “ e determinare un maggior rilascio di dopoamina. La maggior quantità di

dopamina dona una sensazione di intenso piacere.

I siti di legame dei vari recettori oppiacei sono sufficientemente flessibili da ospitare ligandi

strutturalmente differenti e permettere una selettività nell’attivazione.

In via approssimativa si può dire che :

le endorfine hanno attività prevalente μ - agonista,

le dinorfine hanno attività prevalente k - agonista ,

le encefaline hanno attività prevalente d - agonista

L’attivazione di un qualunque recettore oppioide inibisce l’adenilatociclasi. Tutti i recettori

oppioidi sono protein-linked ed inseriti nella membrana plasmatica neuronale.

La stimolazione del recettore attiva una porzione della proteina G che migra nella

membrana fino al suo target ( un enzima o un canale ionico ) . Questi target alterano la

fosforilazione proteica ( azione a breve termine) e/o la trascrizione genica ( azione a lungo

termine). le tre classi di i recettori μ, k e (2) 6

Tabella : Peptidi oppiodi naturali (3)

Endomorfina Sequenza aminoacidica Tipo di

Recettore

Met-encefalina Tyr-Gly-Gly-Phe-Met δ>μ

Leu-encefalina Tyr-Gly-Gly-Phe-Leu δ>μ

Endorfina Tyr-Gly-Gly-Phe-Met- Thr-Ser-Glu-Lys-Ser-Gln-Thr-Pro-Leu- μ> δ

(1-31) Val-Thr-Leu-Phe-Lys- Asn-Ala-Ile-Ile-Lys-Asn-Ala-Tyr-Lys-

Lys-Gly-Glu

Dinorfina A Tyr-Gly-Gly-Phe-Leu-Arg-Arg-Ile-Arg-Pro-Lys-Leu-Lys-Trp- k (μ)

(1-17) Asp-Asn-Gln

Dinorfina B Tyr-Gly-Gly-Phe-Leu-Arg-Arg-Gln-Phe-Lys-Val-Val-Thr k (μ)

(1-13)

LE ENCEFALINE

Appartengono all’ampia classe delle endorfine , sono un ormone e neuromediatore di

natura polipeptidica prodotto da alcuni neuroni del sistema nervoso centrale, individuato

nelle terminazioni nervose del tessuto celebrale, del midollo spinale e del tratto

gastrointestinale.

Le due encefaline più abbondanti nell'encefalo bovino sono pentapeptidi, con sequenza Tyr-

Gly-Gly-Phe-Met e Tyr-Gly-Gly-Phe-Leu. Le due sequenze differiscono per il solo residuo

carbossi-terminale, in funzione del quale sono denominate rispettivamente Met-encefalina e

Leu-encefalina.Si formano per scissione di un grosso polipeptide, la proencefalina composta

da 256 aminoacidi Sono contenute in neuroni corti o interneuroni che hanno il corpo

cellulare e le terminazioni all’interno dello stesso nucleo cerebrale.

Come tutte le endorfine, le encefaline sono implicate nella regolazione della sensazione

dolorifica e forse del sonno.

(1) e (2) da “Presentazione di Power Point-Portale Uniba – Recettori oppioidi “

(3) da PDF “ La terapia del dolore “ Università degli studi di Salerno 7

DEFINIZIONE DI TERMINI

Mi sembra importante chiarire ,anche se in maniera sintetica alcuni concetti e termini

utilizzati .

La funzione dell’organismo umano è controllata dal sistema nervoso e dall'apparato

endocrino o sistema ormonale , quest’ultimo rappresentato da un insieme di ghiandole e

cellule (dette ghiandole endocrine e cellule endocrine ) che secernono ormoni ( sostanze

proteiche o lipidiche ). Gli ormoni sono contenuti in granuli o vescicole ,vengono emessi dal

citoplasma delle cellule e riversati direttamente

nel tessuto circostante e/o nel torrente circolatorio,

dove raggiungono le cellule degli organi bersaglio

dotate di opportuni recettori.

Fanno parte del sistema endocrino l'ipofisi, la

tiroide,le paratiroidi, le ghiandole surrenali, il

pancreas.

Il sistema nervoso centrale, sensibile agli stimoli

esterni ed interni (endogeni), trasmette i suoi

messaggi elaborando dei neurotrasmettitori.

Questi vengono inviati all'ipotalamo, che esercita

a sua volta un influenza sulla ipofisi, attraverso altri

neurotrasmettitori da esso liberati.

L'ipotalamo appartiene al sistema nervoso centrale ma, da un punto di vista funzionale, i suoi

neuroni sono capaci di ricevere segnali che arrivano sia dalle strutture nervose superiori, sia

dalle ghiandole del sistema endocrino (ipofisi per esempio). L'ipotalamo ha rapporto con il

sistema limbico che è responsabile delle emozioni. Questo spiega lo stretto legame tra

emozioni e tasso ormonale. Psiche e bilancio ormonale sono strettamente connessi: ecco

perché , ad esempio, periodi di stress possono stimolare la secrezione di endorfine.

L’ipofisi.

Dal greco hypóphysis = gonfiore, escrescenza o ghiandola

pituitaria è un organo che ha le dimensioni di una nocciola

ed un peso di 0,4 - 1 g. ,situata alla base del cranio nella

fossa ipofisaria della sella turcica dell’osso sfenoide al di

sotto dell'ipotalamo a cui è collegata con il peduncolo

ipofisario si divide in due parti, adenoipofisi e neuroipofisi.

Produce numerosi ormoni , le quali a loro volta regolano l'attività di altre ghiandole

endocrine. La produzione degli ormoni ipofisari è regolata dall'ipotalamo che secerne

fattori stimolanti la loro produzione. Sotto lo stimolo o l'inibizione dell'ipotalamo,

l'adenoipofisi produce una serie di ormoni o tropine di natura proteica ed altre sostanze,

come per esempio le endorfine. 8

Il neurone è l'unità di base del sistema nervoso, una cellula altamente

differenziata e specializzata per la raccolta, l'integrazione e la

conduzione di impulsi nervosi. La giunzione tra due neuroni che

trasmette l'impulso nervoso è la sinapsi. La comunicazione tra

cellule nervose si realizza attraverso sostanze chimiche

endogene ,sintetizzate nei corpi cellulari dei neuroni chiamate

neurotrasmettitori. L’impulso nervoso rilascia il

neurotrasmettitore traducendolo in segnale chimico, che viene

ricevuto da specifici apparati presenti sulla membrana delle cellule

,i recettori ( come una serratura per una specifica chiave.)

Esistono tre tipi di neurotrasmettitori. Il primo tipo comprende i

neurotrasmettitori più diffusi nel cervello e dotati di struttura

proteica più semplice, come l'acido gamma-ammino-butirrico

(GABA) e l'acido glutammico.

I neurotrasmettitori del secondo tipo, come l'acetilcolina, la

serotonina, la dopamina, la noradrenalina e le endorfine: hanno una concentrazione

cerebrale piuttosto bassa rispetto a quelli del primo tipo, ma ciò non significa che siano

meno importanti. Tali mediatori chimici infatti sono coinvolti in maniera più o meno

diretta nel controllo e nella regolazione del comportamento, dei processi cognitivi e

soprattutto delle emozioni.

I neurotrasmettitori del terzo tipo sono i neuropeptidi , molecole proteiche complesse la

cui recente scoperta ha rivoluzionato il modo di concepire le funzioni del sistema

nervoso e le correlazioni tra questo organo e gli altri apparati funzionali. Una famiglia

molto importante di questi neuropeptidi è rappresentata dalle endorfine. 9

DUE MANUALI SULLE ENDORFINE

Proprio per loro caratteristiche, possiamo dire che le endorfine sono una delle scoperte

scientifiche più importanti del nostro secolo che ha suscitato interesse in diversi ambiti

scientifici: la medicina tradizionale,la farmacologia, le ”Medicine dolci”, la psichiatria .

Un autore che ha pubblicato due manuali sulle endorfine e ha sfruttato la loro azione nella

propria vita personale, diventando un uomo di successo è Jack Lawson .

Nel libro “ Endorfine. Il rimedio naturale del nostro corpo contro

lo stress” , spiega come servirci al meglio di ciò che la natura ci ha

dato, le endorfine dette anche ormoni della felicità. La felicità non è

qualcosa di vago e impreciso, una sensazione nebulosa e poco

concreta, ma l’effetto di un flusso corretto di endorfine nel nostro

interno. Essere felici è una questione di equilibrio, di pace e

armonia con noi stessi e con i nostri desideri, le nostre aspirazioni e

i nostri sogni. Quando siamo felici le nostre endorfine scorrono in

maniera costante nell’organismo; raggiungere e mantenere questo

stato dovrebbe essere lo scopo di ciascuno, per ottenere una salute

perfetta e realizzare i nostri desideri. Finchè non vivremo in uno

stato di relativa salute psicologica non potremo essere felici ma

soprattutto essere veramente liberi!

Nel libro “ Endorfine, la tua droga personale della felicità”

l’autore sostiene che uno stress prolungato può portare ad una

perdita della capacità di percepire il piacere. È a questo punto che il

cervello è in grado di liberare endorfine, che permettono, da un

lato, di sopportare meglio la fatica e la tensione e, dall'altro, di

riacquistare ciò che ci spetta di diritto: la Felicità!

Le endorfine sono la nostra antidroga personale, cento volte più

efficaci dell'eroina e della morfina. Gratis e senza effetti collaterali!

Per descriverle l’autore ricorre al simbolo della”chiave “ …”non

soltanto perchè quest’ultime funzionano come una chiave che

messa nella serratura adeguata, è capace di aprire o chiudere una

porta, ma anche perchè metaforicamente, sono la chiave che ci

aprirà molti punti oscuri dell’essere umano e della sua anima.” (1)

Le serrature per endorfine nel nostro organismo sono i “recettori di endorfine” , donano

felicità, piacere … sono insomma la nostra droga naturale.

(1) J.Lawson “ Endorfine la tua droga personale della felicità! pag 3 10

GABRIELE D’ANNUNZIO

E’ uno scrittore, poeta, giornalista, politico ed eroe militare simbolo del Decadentismo

italiano, la nuova corrente letteraria che nasce in Francia nel 1880 in contrapposizione al

Positivismo. Propone una poesia tesa alla contemplazione di un mondo di mistero, di sogno

e all’espressione di una realtà che si esprime con un linguaggio elaborato alla ricerca di

particolari suoni, utilizzando molte metafore e sinestesie, si volge alla ricerca dell’ignoto e

dell’introspezione . poeta teso a fare della propria vita un’opera d’arte, il

D’annunzio è un “esteta “ il

Dandy che nasce dai romanzi di Oscar Wilde, coltiva il culto della bellezza, ricerca

sensazioni squisite, esperienze nuove e piaceri raffinati modellati sull’esempio delle grandi

opere poetiche, pittoriche e musicali. Cerca di innalzare la sua istintiva sensualità

nell’amore dove ritrova un molteplice godimento: il diletto di tutti i sensi., gli abbandoni del

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