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Sintesi
Storia: la Guerra Fredda

Geografia: gli Stati Uniti

Ed. Artistica: la Pop Art

Musica: il Rock and Roll

Letteratura: il '900 (panorama storico-sociale e letterario)

Ed. fisica: le Olimpiadi di Città Del Messico

Tecnologia: l'energia nucleare

Scienze: la Luna

Inglese
: John F. Kennedy

Francese: Le problème du racisme
Estratto del documento

La plupart des immigrés, surtout les enfants, est

parfaitement integrée, mais dans le banlieues, par exemple,

il y a souvent des problèmes comme la drogue, la

délinquance, la marginalité, l’isolement, la violence. Tous

ces problèmes frappent les immigrés qui se sentent refusés

par la société. Une partie des Français demande de restituer

la France aux Français; une autre partie rappelle que la

devise de la constitution française est: liberté, égalité,

fraternité.

L’écrivain marocain Tahar Ben Jelloun, immigré à Paris en

1971, à écrit un livre sur le problème du racisme, appelé

« Le racisme expliqué à ma fille ».

Il dit que le raciste est un danger et une victime aussi. Il a

peur de la différence: de celui qui n’a pas la même couleur,

la même langue, les mêmes traditions; de celui qui ne lui

ressemble pas. Il se croit supérieur et il devient agressif.

Le racisme n’a aucune base scientifique. Il faut savoir qu’il

existe une seule race appelée le genre humain et il faut

comprendre que la diversité humaine est une richesse, pas

un handicap, parce-que chaque être humain est unique.

Pour combattre le racisme, il faut apprendre à se connaitre,

à se respecter, ò se parler. On peut intervenir surtout auprès

d’un enfant ne nait pas avec le racisme dans la tête : en

effet, chaque enfant ne se pose pas la question de savoir si

tel enfant de couleur différente est inférieur ou supérieur à

lui.

John Kennedy

John Fitzgerald Kennedy was the first Catholic President of

the United States. He was born in 1917, was educated at

Harvard and took part as a PT boat commander in the

Pacific during the World War II. Then he demonstrated great

bravery when, after a Japanese destroyer had sunk his boat,

he swam to a safe island, saving a wounded American sailor.

Since his election campaign he had shown great interest in

solving the Black question and, when he was elected in

1960 he received more than 70 per cent of the Black vote.

One of the first acts of the new President was to support the

rights of Black Americans against racial discrimination in

jobs, school and other areas of life.

In May 1963, when a peaceful Black demonstration was

violently repressed by Police with incendiary bombs and

dogs released into the crowd, Kennedy made a very moving

speech on TV. He said that America was a free country. But

if it was free for the white people, why wasn’t it free for the

black people? He asked if white people considered

themselves second class citizens. If they didn’t, why should

blacks? This rhetoric style was very effective.

John Kennedy died in Dallas on the 22 November 1963

during an official visit to Texas: he was assassinated as he

rode in an open car. The assassin, a fanatic called Lee

Oswald, was immediately arrested but, after two days, he

too was killed. About forty years have passed since

Kennedy’s death but it is still an unsolved mystery.

That day in a school in Dallas a teacher let his pupils clap

their hands wildly because “the friend of the negroes had

finally received the punishment he deserved”.

Gli Stati Uniti

Gli Stati Uniti costituiscono uno stato polimerico, cioè

formato da aree non contigue. Infatti, il suo territorio è

composto da tre parti molto estese: un corpo centrale (che

si estende dal Canada al Golfo del Messico), l’Alaska e le

isole Hawaii.

Il corpo principale ad est comprende la catena dei Monti

Appalachi (le cui cime non superano i 1800 metri); ad ovest,

invece, vi è la catena delle Montagne Rocciose, che hanno

cime superiori ai 4000 metri. Questo territorio, nel

complesso, presenta diversi climi a seconda delle varie zone

che lo compongono.

Le altre due parti hanno caratteristiche molto differenti.

L’Alaska ha una morfologia molto accidentata ed un clima di

tipo subartico; le Hawaii, invece, sono di natura vulcanica e

corallina e presentano un clima tropicale.

Gli Stati Uniti possiedono un’idrografia piuttosto ricca,

costituita dal fiume principale, il Mississippi (il cui nome

significa padre dei fiumi), e dai suoi affluenti, tra cui si

distinguono il Columbia, lo Yukon e il Colorado.

Gli Stati Uniti costituiscono uno Stato federale formato da

50 Repubbliche e da un distretto speciale, il District of

Columbia, nel quale risiede la capitale Washington. La

popolazione statunitense viene definita un crogiuolo, poiché

è formata da cittadini di ogni razza e religione: essi

convivono pacificamente e sentono di formare un solo ed

unico popolo, anche perché tutti godono degli stessi diritti.

Però esistono tuttora differenze tra le varie razze che hanno

portato ad una netta distinzione tra classi sociali: i negri o

gli immigrati di origine europea, ad esempio, sono

considerati di seconda classe rispetto ai cittadini di origine

bianca provenienti dal Regno Unito e di religione

protestante.

Gli Stati Uniti sono la prima potenza economica e politica

del mondo: infatti la borsa di New York, Wall Street, è la più

importante a livello mondiale, e il dollaro è la moneta più

utilizzata.

Tale ricchezza si fonde su alcuni principali fattori, quali, ad

esempio, le favorevoli condizioni offerte dal territorio ed un

efficiente organizzazione produttiva, che consente salari

molto alti. In sintesi, gli Stati Uniti hanno creato la

cosiddetta civiltà del consumismo.

Essi hanno sviluppato al massimo ogni singolo settore

economico, a partire dall’agricoltura: essa, nonostante

interessi meno di un quinto della superficie nazionale, è la

più ricca e sviluppata del mondo, poiché ogni azienda gode

dell’applicazione delle tecniche più moderne.

Gli Stati Uniti, inoltre, realizzano una produzione agricola di

gran lunga superiore ai loro bisogni alimentari.

La sua industria, invece, dispone di una vasta gamma di

materie prime da trasformare, poiché il territorio offre

estesi giacimenti di minerali, sia energetici che metallici:

anch’essa detiene il primato mondiale per molti settori, tra i

quali quello siderurgico, il metallurgico, il chimico, il

meccanico, l’elettrotecnico ed il cinematografico. Le

imprese industriali, inoltre, hanno vastissime dimensioni: in

genere, esse sono società per azioni (o corporations), ma

molte assumono il carattere di vere e proprie multinazionali,

in quanto hanno stabilimenti sparsi in varie parti del mondo.

Il settore economico più sviluppato resta comunque quello

terziario, nel quale rivestono particolare importanza le

attività di ricerca, quelle bancarie ed assicurative. Gli Stati

Uniti possiedono anche la rete autostradale più fitta del

mondo, e fanno, inoltre, largo uso di Internet (infatti

possiedono perfino la Microsoft, la società più nota di

prodotti informatici). Un altro importante gruppo di servizi

riguarda le strutture ricettive e ricreative: del resto, gli

Stati Uniti sono uno dei principali paesi turistici al mondo.

Essi, però, hanno una densità di popolazione piuttosto

bassa, rispetto al territorio; la maggior parte di essa si

raccoglie in poche aree che coincidono con le zone più

sviluppate, e che sono state definite megalopoli (ossia un

insieme di città così vicine da costituire un unico grande

centro urbano). Le megalopoli sono tre: quella atlantica,

quella dei Grandi Laghi e la californiana (la più recente e

dinamica).

Le città statunitensi hanno quasi tutte una struttura

comune: una pianta a scacchiera, il cui centro costituisce il

distretto centrale degli affari, dove si concentrano la

maggior parte degli edifici; attorno ad esso, si concentrano

invece i quartieri residenziali.

Le città che svolgono le funzioni più importanti sono New

York, capitale economica, e Washington, capitale federale.

La Luna

La Luna è l’unico satellite naturale della Terra, ossia un

corpo celeste di forma sferica che ruota intorno al nostro

pianeta. Il perché di ciò avviene grazie alla forza di

attrazione gravitazionale (o forza di gravità), una forza con

la quale si attirano tutti i corpi dell’universo: infatti,

secondo la legge di gravitazione universale, considerando

due corpi, la forza di attrazione che si esercita tra essi è

direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e

inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.

Quindi, dato che la Luna ha una massa minore rispetto a

quella della Terra, quest’ultima esercita maggiore forza di

gravità su di essa; per questo motivo, la Luna è costretta a

ruotare attorno al nostro pianeta. Essa non ha atmosfera,

poiché la debole attrazione di gravità (circa un sesto di

quella terrestre) non riesce a trattenere le molecole di gas.

E’ da notare anche il fatto che, sempre a causa della debole

forza di gravità, il peso di un oggetto sulla Luna è di gran

lunga minore di quello sulla Terra.

Ancora oggi, però, l’origine di questo satellite rimane un

mistero.

Gli scienziati, infatti, hanno ipotizzato tre diversi casi, ma

nessuno di essi può essere dimostrato poiché non esistono

prove concrete.

Le tre ipotesi sono: l’ipotesi del distacco, quella della

cattura e quella dell’aggregazione.

Secondo l’ipotesi del distacco, la Luna si sarebbe originata

per il distacco di una grossa porzione della Terra, a causa

del suo rapido movimento di rotazione iniziale; secondo

l’ipotesi della cattura, invece, la Luna sarebbe stata

appunto “catturata” dall’attrazione gravitazionale

esercitata dal nostro pianeta. Infine, l’ipotesi

dell’aggregazione afferma che le numerose particelle che

orbitavano intorno alla Terra, aggregandosi, abbiano

formato la Luna.

Essa, insieme al Sole, è il corpo celeste che si può osservare

più facilmente dalla Terra ad occhio nudo. E’ composta,

inoltre, da zone più chiare e da zone meno luminose, che gli

scienziati hanno definito terre e mari (che però non

corrispondono alle terre ed ai mari della Terra). Le terre

presentano rilievi, solchi e crateri dovuti all’impatto con

meteoriti; i mari, invece, sono vaste zone pianeggianti in cui

sono presenti pochi crateri.

La Luna compie un moto di rotazione intorno al proprio asse

e contemporaneamente, uno di rivoluzione intorno alla Terra

(entrambi compiuti in senso antiorario). Il tempo impiegato

è uguale (di circa 27 giorni), e ciò spiega perché la Luna

rivolge sempre la stessa faccia alla Terra. Nel moto di

rivoluzione, la Luna descrive un’orbita ellittica in cui la Terra

è uno dei due fuochi, quindi essa non occupa sempre la

stessa distanza dal nostro pianeta; la distanza è massima

quando essa si trova in apogeo, minima quando si trova in

perigeo. La Luna, infine, compie anche un movimento di

traslazione, insieme alla Terra, intorno al Sole. Essa, inoltre,

può assumere diversi aspetti col tempo, detti fasi lunari,

conseguenza del moto di rivoluzione attorno alla Terra.

Per di più, quando la Luna si trova in uno dei due punti in

cui la sua orbita interseca quella terrestre, essa si allinea

perfettamente con la Terra ed il Sole, provocando talvolta le

eclissi, che si differenziano in eclissi di Sole (quando la Luna

si trova tra la Terra e il Sole), ed eclissi di Luna (quando la

Terra si trova tra il Sole e la Luna).

La Luna, infine, insieme al Sole esercita una certa forza di

attrazione sulle masse di acqua terrestri, provocando le

maree, ossia periodiche variazioni del livello del mare. Si

parla di bassa marea quando si verifica un abbassamento

del livello del mare, alta marea quando invece si verifica un

innalzamento.

La seconda metà del Novecento: panorama storico-sociale e

letterario

Nella seconda metà del Novecento si concluse la Seconda

Guerra Mondiale, mentre ebbe inizio la Guerra Fredda, vera

protagonista di tale periodo, nella quale si affermarono due

grandi potenze: l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti. La fine di

questo scontro indiretto avvenne proprio negli ultimi

vent’anni del secolo, quando, dopo vari cambiamenti,

specialmente nel campo dei rapporti internazionali, si arrivò

al crollo del muro di Berlino (1989). Ma, dopo la fine del

regime comunista in Russia e nei paesi orientali, sorsero

nuovi conflitti, scaturiti dal fatto che molti popoli, prima

integrati in stati più vasti, desideravano acquistare propria

indipendenza ed autonomia politica. Nella seconda metà del

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