Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 29
Tesina terza media Secondo Novecento Pag. 1 Tesina terza media Secondo Novecento Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Secondo Novecento Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Secondo Novecento Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Secondo Novecento Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Secondo Novecento Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Secondo Novecento Pag. 26
1 su 29
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Sintesi Tesina terza media sul Secondo Novecento

La seguente tesina di terza media ha come obiettivo quello di analizzare il Secondo Novecento e gli eventi principali che l'hanno attraversato. Il mondo, dopo la Seconda guerra mondiale, è profondamente cambiato. Cambia anche la carta geopolitica mondiale che dà vita ad un sistema definito "bipolare". L’Europa è divisa in due: Europa occidentale, influenzata dagli Stati Uniti e l’Europa orientale, nella sfera d’influenza dell’Unione Sovietica. Le due superpotenze, sono portatrici di due visioni ideologiche diverse, quella americana legata al modello di democrazia liberale, quella sovietica sostenitrice del comunismo basato sul partito unico che nazionalizza la proprietà privata.
In ambito letterario viene analizzata la corrente letteraria neorealista, così come anche in Arte, dove viene preso in esame lo stile di pittura di Guttuso. Tra gli altri argomenti della tesina, vi sono: l'energia elettrica e la centrale nucleare in Tecnologia; le armi nucleari in Scienze, the cold war in inglese; in Musica viene presentata la canzone di Sting, Russian; in spagnolo la Guerra civile che ha colpito la Spagna; in Cittadinanza, l'ONU e infine in Educazione fisica la tesina prende in analisi il rapporto tra guerra fredda e sport.



Collegamenti


Tesina terza media sul Secondo Novecento



Storia - La guerra fredda.
Letteratura - Il Neorealismo: Elsa Morante - La Storia.
Arte - Il Neorealismo: Renato Guttuso - I funerali di Togliatti.
Tecnologia - L'energia elettrica e la centrale nucleare.
Scienze - Le armi nucleari.
Inglese - The Cold War.
Musica - Sting: Russians.
Spagnolo - La guerra civile.
Cittadinanza - L'ONU.
Educazione Fisica - La guerra fredda e lo sport.
Estratto del documento

SCIENZE:

………………………………………………………………………………………...

pag.

Le armi nucleari e i danni che recano all’uomo.

Premessa:

Il mondo, dopo la Seconda guerra mondiale, è profondamente cambiato. Cambia

anche la carta geopolitica mondiale che dà vita ad un sistema definito

‘’bipolare’’. L’Europa è divisa in due: Europa occidentale, influenzata dagli Stati

Uniti e l’Europa orientale, nella sfera d’influenza dell’Unione Sovietica. Le due

superpotenze, sono portatrici di due visioni ideologiche diverse, quella

americana legata al modello di democrazia liberale, quella sovietica sostenitrice

del comunismo basato sul partito unico che nazionalizza la proprietà privata.

STORIA

La Guerra Fredda: il mondo dal 1945 al 1956

3

Al termine della seconda guerra mondiale due grandi potenze non

europee emersero quali assolute protagoniste sulla scena politica

internazionale: gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica. Alleate

durante la seconda guerra mondiale, nel volgere di pochi anni

entrambe sarebbero diventate le principali protagoniste del

confronto che avrebbe polarizzato in due blocchi contrapposti la

scena mondiale, passato alla storia come “guerra fredda”.

Nel corso della seconda guerra mondiale gli USA e l’Unione

Sovietica, erano schierate dalla stessa parte: l’invasione tedesca

dell’URSS e l’attacco giapponese a Pearl Harbor li avevano uniti nella

lotta contro il nazifascismo. Con la fine della guerra però, emersero i

caratteri e gli obiettivi diversi dei due Stati.

Gli USA puntavano a costruire un ordine internazionale basato su

Stati liberi, democratici e aperti agli scambi internazionali, per poter

espandere la loro economia in ogni angolo del pianeta.

Il sistema comunista dell’Unione Sovietica invece, era basato

su un’economia collettivistica controllata dallo Stato e dalla dittatura

del partito comunista. 4

Nel 1945, vi era tra i dirigenti sovietici e Stalin la convinzione che il

conflitto col mondo capitalistico fosse alle porte, e che la seconda

guerra mondiale fosse stata una parentesi.

Il possesso della bomba atomica da parte americana poi,

alimentava un senso di disagio e di timore di un'aggressione

statunitense all'Unione Sovietica. L'URSS mantenne schierate le sue

truppe nell'Europa dell'Est anche dopo la fine della guerra per paura

di un attacco: l'Europa era l'ostaggio contro la minaccia atomica.

L'URSS cercò di crearsi una sorta di cordone protettivo ("Cortina di

ferro", la definirà W. Churchill).

Sull'avanzata sovietica in Europa e sul perdurare del suo esercito ad

Est, gli americani basarono la loro politica detta dottrina Truman e

contro l'espansione delle ideologie di sinistra. Truman prese

chiaramente l'impegno di difendere i popoli liberi dalla minaccia

armata e rivoluzionaria sovietica.

Questo clima pesante tra i due blocchi, mise in evidenza i limiti della

Conferenza di Yalta, emersi tra l'altro già in quella di Potsdam.

La Conferenza di Yalta, tenutasi a Febbraio del 1945 e i cui

impegni furono poi confermati a Potsdam, era servita, a porre le basi

del nuovo ordine geopolitico dell'Europa. Il mondo fu diviso in due

sfere d'influenza, in due blocchi contrapposti i quali però, secondo

l'allora Presidente americano Roosvelt, non avrebbero dovuto

smettere di collaborare. Così invece successe: L'Unione Sovietica

e gli Stati Uniti si trovarono d’accordo soltanto quando si trattò di

ridurre l'Europa a un continente sottomesso e d'appoggio.

IL PIANO MARSHALL.

Alla fine della guerra, l’Europa era ridotta a un cumulo di macerie e

sembrava veramente difficile prevederne una sua rinascita

autonoma.

Ciò fece scattare dalla parte Americana un intervento economico,

con l’obiettivo di ricostruire l’Europa. Nel 1947 il segretario di Stato

americano George Marshall annunciò infatti di aver elaborato un

piano di aiuti economici

Con il piano Marshall gli Stati Uniti si proponevano quattro obiettivi

fondamentali: 5

Fare dell’Europa un mercato in grado di accogliere i prodotti

 statunitensi;

Evitare che gli Stati capitalisti retti da governi democratici

 scegliessero il comunismo per risolvere i loro problemi;

Condizionare lo sviluppo dell’URSS e degli Stati comunisti

 dell’Europa dell’Est per agevolare la situazione degli USA;

Fare dell’Europa un mercato in grado di accogliere i prodotti

 statunitensi.

La possibilità di usufruire degli aiuti economici fu concessa a tutti gli

Stati europei, compresa l’URSS e i suoi satelliti ( Polonia, Romania,

Bulgaria, Ungheria, Cecoslovacchia, Germania orientale).

NASCE L’ONU: UN ASSEMBLEA PER LA PACE DEL

MONDO

Uno degli elementi più chiari che mostrano la grave crisi

internazionale del dopoguerra, è rappresentato dal quasi

fallimento dell’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite).

Già la Carta Atlantica sancita nel 1941 tra Roosevelt e Churchill

aveva riproposto i principi della vecchia Società delle Nazioni, quali

il diritto all’autodeterminazione dei popoli e l’inutilità dell’uso della

forza per risolvere le controversie internazionali.

Nel 1942 i paesi alleati si erano per la prima volta definiti “Nazioni

Unite”. Persino Stalin era favorevole ad una maggiore

cooperazione internazionale, giungendo a sciogliere nel 1943 la

Terza Internazionale per convincere gli Alleati della sua disponibilità

a dialogare.

Con la Conferenza di San Francisco dell’aprile 1945, nacquero

ufficialmente le Nazioni Unite. Queste avrebbero dovuto riunire tutte

le Nazioni della terra, garantendo ad ognuna gli stessi diritti e in

pratica, i principi che le Nazioni Unite avrebbero dovuto seguire

erano quelli Wilsoniani della Società delle Nazioni.

La Conferenza di Yalta, e ancora di più quella di Potsdam, avevano

obbedito però a una logica ben diversa da quella del progetto ONU.

Il meccanismo su cui si fondarono le Nazioni Unite risentì della

6

situazione che si stava delineando: le cinque potenze vincitrici

della guerra (USA, Gran Bretagna, Russia, Francia, Cina)

divennero membri permanenti del consiglio di sicurezza

dell’ONU, il suo organo principale, ciascuno con il diritto di

voto.

L’ONU diventò in breve un monopolio in cui USA e URSS

predominavano al punto di poter bloccare decisioni risolutive delle

varie tensioni internazionali solo per ostacolarsi a vicenda.

LA NATO E IL PATTO DI VARSAVIA.

Uno dei problemi dell’eredità della seconda guerra mondiale fu la

questione del riarmo. La logica della divisione in blocchi fece sì

che la sopravvivenza e la sicurezza di ognuno di essi fosse garantita

soltanto da un armamento militare superiore all’altro. A causa di

questo, iniziò una pesante militarizzazione, che comportò dal

principio enormi spese economiche.

Non solo, ma da quando gli Americani persero il monopolio della

bomba atomica nel 1949, iniziò una crescita delle spese destinate

agli armamenti nucleari, che misero in pericolo il pianeta più di una

volta.

Simbolo della nuova militarizzazione è la creazione della NATO

(Patto dell’Atlantico del Nord, stipulato tra Europa Occidentale, USA

e Canada), e il suo equivalente Orientale, il Patto di Varsavia.

Tutte e due queste alleanze erano di tipo difensivo e miravano, nelle

loro intenzioni, ad aumentare e rendere più salda la cooperazione

economico-militare tra gli stati membri.

Avevano però radici e motivi diversi.

La NATO nacque nel 1949, sempre come conseguenza della

Dottrina Truman, ma anche perché si temeva che le truppe

dell’Armata Rossa, sempre presenti in Europa Orientale, potessero

dilagare da un momento all’altro oltre la “Cortina di Ferro”.

Un’Europa in cui il comunismo era visto come un incubo,

specialmente nella rovinosa situazione europea del dopoguerra,

rese necessaria questa alleanza con gli Stati Uniti. Questi ultimi

raggiunsero così molteplici obiettivi, tra i quali un maggiore

controllo dell’area europea e un ulteriore mercato per le proprie

industrie militari. 7

A Est, l’URSS impose nel 1955 il Patto di Varsavia motivato

dall’interesse sovietico di rafforzare le proprie posizioni negli Stati

Satelliti.

Al di là delle alleanze militari, venne nascendo una sorta di

equilibrio del terrore tra Est e Ovest, dovuto all’aumento delle

spese nelle armi nucleari. Tutto questo fu incoraggiato da un’Europa

stremata e da una radicale divergenza tra le diverse ideologie degli

Americani e dei Russi. L’ONU non poté fare altro che assistere

impotente alla corsa agli armamenti.

L’AVVIO DELLA DESTALINIZZAZIONE.

La morte di Stalin in URSS nel 1953 avviò una nuova fase della

Guerra Fredda.

L’erede dell’avvio di stagione del dopo Stalin, divenne nel 1956

Nikita Chruscëv e in Russia si aprirono, per la prima volta dopo

dieci anni, nuovi contatti col mondo Occidentale. La demolizione

del mito di Stalin, si ebbe quando Chruscëv denunciò le purghe e i

crimini di Stato compiuti nell’URSS per volontà del precedente

comunista.

Chruscëv non voleva far valere la validità del marxismo, bensì

portare alla luce la degenerazione della società sovietica. La

destalinizzazione consentì al leader sovietico

un’impostazione diversa grazie alla politica

estera dell’URSS, in particolare nei rapporti con

gli USA. Egli prese posizione contro la guerra

fredda in modo da giungere alla coesistenza

pacifica tra i due blocchi.

Anche il presidente americano, Eisenhower,

era un sostenitore della coesistenza pacifica. La

‘’pace’’ tra i due uomini, portò i rapporti tra i

blocchi meno tesi e ciò diede il via alla

distensione. Stati Uniti e Unione Sovietica si

accordarono a non infrangersi negli affari interni

del blocco avversario, rispettando dunque gli impegni di Yalta.

SINTESI DEL DOPO “56 8

L’equilibrio del terrore e la stabilizzazione interna dei due blocchi

favorirono l’avvio della distensione. Dal 1956, con la repressione

della rivolta scoppiata contro il regime sovietico, si comprese come il

mondo fosse lontano dalla pace.

Nel 1962, per la presenza di missili sovietici a Cuba (vicina alle

coste statunitensi), ricomparve in tutta la sua durezza l’incubo della

guerra nucleare.

La distensione inaugurò infatti, un nuovo periodo della storia

del dopoguerra. Fattori rilevanti sono stati il lento declino del

bipolarismo e la crescita, nel Terzo Mondo, dei paesi non

allineati.

Il lento declino del bipolarismo si può spiegare con il decollo

economico dell’Europa e del Giappone, che da aree depresse

tornarono aree di forte sviluppo economico; la nascita della CEE

(Comunità Economica Europea), escludeva nei suoi principi

l’inclusione degli americani o dei russi. Altri elementi a sfavore del

bipolarismo sono stati la perdita del duopolio dell’energia atomica e

della bomba H.

La distensione rallentò con l’inizio dell’era Breznev in URSS. Egli

fece tornare il paese in un

clima da stalinismo, pur non

chiudendo i rapporti

diplomatici con gli

occidentali. Il clima si

riappesantì, e fu allora che

prese piede la contestazione

giovanile contro i valori

propugnati dai due blocchi.

Di questi anni sono le

proteste contro la guerra

americana in Vietnam (fino al 1975) e la rivolta contro il regime

comunista in Cecoslovacchia (la primavera di Praga del 1968).

Il principio della conservazione dell’equilibrio e del mantenimento

del controllo della situazione internazionale si mise luce in modo

particolare nel 1979, quando l’invasione sovietica dell'Afghanistan,

non trovò un’opposizione internazionale. 9

Gli americani avevano vinto la sfida sotto ogni profilo. Con il crollo

del muro di Berlino nel 1989, permesso dalla politica

‘’Perestroika’’ di Gorbaciov, fu gettata la prima pietra per l’avvento

di una nuova era. ENGLISH

The Cold War

The Cold War is the name

given to the relationship

that developed primarily

between the USA and the

USSR after World War Two.

The Cold War was to

dominate international

affairs for decades and

many major crises occurred

during this time in history: the Cuban missile crisis, the war in

Vietnam, the Hungarian revolution and the Berlin Wall being just

some. For many the growth in weapons of mass destruction was the

most worrying issue.

Dettagli
29 pagine
17 download