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Sintesi
Italiano: Pirandello, "Uno, nessuno e centomila"

Filosofia: Schopenhauer, "Mondo come volontà e rappresentazione"

Storia: La propaganda fascista

Storia dell'arte: Le diverse avanguardie come si distaccano dalla società

Letteratura Inglese: Oscar Wilde, "The picture of Dorian Gray"
Estratto del documento

LE DIVERSE REALTA’ - LA

MASCHERA

lui, attraverso una serie di vere e proprie pazzie. La “pazzia”, secondo la

concezione di Pirandello, è l’unico modo con cui gli eroi delle sue opere

possono liberarsi dalle catene delle “forme”, delle convenzione e delle

istituzioni sociali che imprigionano la vita nel suo fluire. Per prima cosa

Moscarda vuole abbattere la figura di usuraio con accanita determinazione,

rilevando il suo conflitto con il padre, che appare come antagonista da

eliminare. Vitangelo vuole semplicemente eliminare la sua identità, senza

sentire il bisogno di costruirne un’altra, poiché ha la coscienza di non essere

“nessuno” e di esistere solo nella visione degli altri. Cominciano così una serie

di pazzie che vengono frenate da un sacerdote. Il protagonista infine dona tutti

i suoi averi per fondare un ospizio di mendicità in cui egli stesso viene

ricoverato. Continuando a combattere con la società, cercando di scontare una

pena che non sarebbe dovuta essere attribuita a lui, accettando l’ennesima

immagine a lui associata (quella dell’adultero), in esse cerca di trovare una via

di guarigione. Accetta con benevolenza, al contrario di prima, di alienarsi da se

stesso, rifiutando ogni identità personale, persino il suo nome ma

identificandosi con tutte le cose: alberi, nuvole, vento, in una totale

estraniazione dalla società e dalla prigionia delle “forme” che essa impone.

Appunto con una soluzione assolutamente pirandelliana: appoggio alla pazzia.

Marta Menichetti Pag. 3

LE DIVERSE REALTA’ - LA

MASCHERA

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La propaganda è l'attività di disseminazione di idee e informazioni con lo

scopo di indurre a specifiche attitudini e azioni; il conscio, metodico e

pianificato utilizzo di tecniche di persuasione per raggiungere specifici obiettivi

atti a beneficiare coloro che organizzano il processo.

La propaganda fascista già molto attiva durante il

ventennio, risultò di grande importanza nei primi anni della

seconda guerra mondiale. In Italia, in particolare fu

combattuta anche attraverso la diffusione di cartoline e

manifesti, mezzi psicologici messi in campo come armi non

meno importanti di quelle militari.

Le popolazioni furono investite da una emissione continua di

messaggi dove prevaleva il tema all’adesione fascista, per

manipolare e indurre la popolazione italiana a supportare

l’ideologia del Duce.

Per questo la propaganda era indispensabile, e si avvaleva anche di milizie che

avrebbero cancellato ogni opposizione al fascismo, ma soprattutto di

organizzazioni del consenso.

Organizzazione del consenso:

- Nasce il primo ente radiofonico: l’Eiar, gestito e controllato dal partito fascista,

il quale si assicurava la trasmissione dei discorsi di Mussolini nelle case e nelle

piazze, attraverso degli altoparlanti.

- Nasce l’istituto Luce (L’Unione Cinematografica

Luce

Educativa) con sede a Roma. Il venne istituito

da Benito Mussolini con qualità di Ente morale di diritto

pubblico. Nel luglio 1925 la Presidenza del Consiglio dei

ministri dirama una circolare ai ministri degli Interni,

della Pubblica Istruzione, dell’Economia e

delle Colonie invitandoli a servirsi esclusivamente

Marta Menichetti Pag. 4

LE DIVERSE REALTA’ - LA

MASCHERA

dell’organizzazione tecnica del Luce a scopi educativi e propagandistici. Nello

statuto di fondazione del Luce, la finalità dell'Istituto era volta alla "diffusione

della cultura popolare e della istruzione generale per mezzo delle visioni

cinematografiche, messe in commercio alle minime condizioni di vendita

possibile, e distribuite a scopo di beneficenza e propaganda nazionale

Giornale Luce,

e patriottica". Nel 1927 viene creato il cinegiornale destinato a

venire proiettato per obbligo in tutti i cinema d'Italia prima della proiezione dei

Cinegiornali Luce

film: in Italia i possono considerarsi antesignani

del telegiornale.

Per quanto riguarda le organizzazioni come “pedagogia totalitaria” il partito

fascista era ben organizzato. Per tutti i dipendenti pubblici l’iscrizione al partito

era obbligatoria. Il partito sorvegliava diverse organizzazioni di massa:

“organizzazioni della gioventù” e “inquadramento degli adulti”.

Opera

Operaazionale

maternità e

Figli della Lupa

4-8 anni Balilla & Piccole

italiane 8-12

anni Avanguardisti 14-18

anni Giovani italiane

13-18

Gioventù

fascista 18-21

anni

Milizie fasciste o servizi militari

Partito nazionale

fascista Corporazioni

Marta Menichetti Pag. 5 Gruppi Dopolavoro

Universitari

LE DIVERSE REALTA’ - LA

MASCHERA

Grazie a questi mezzi di propaganda, i fascisti ne approfittarono per

condizionare la vita dell’uomo a favore del fascismo già dai primi anni di vita,

per garantirne un continuo sviluppo.

Un altro tipo di propaganda erano i discorsi di Mussolini, molto abile

nell’imporre alle masse le proprie idee. Per comprendere le capacità del Duce,

si può prendere in considerazione il discorso che egli fa alla camera il 3

Gennaio 1925. Il contesto in cui si colloca il discorso, è quello della crisi

attraversata dal fascismo, sia nel paese, sia al suo interno, dopo il delitto

Matteotti.

“Signori!

Il discorso che sto per pronunziare dinanzi a voi forse non potrà essere, a rigor

di termini, classificato come un discorso parlamentare.

Può darsi che alla fine qualcuno di voi trovi che questo discorso si riallaccia, sia

pure attraverso il varco del tempo trascorso, a quello che io pronunciai in

questa stessa aula il 16 novembre.

Un discorso di siffatto genere può condurre, ma può anche non condurre ad un

voto politico. Si sappia ad ogni modo che io non cerco questo voto politico. Non

lo desidero: ne ho avuti troppi.

L'articolo 47 dello Statuto dice:

« La Camera dei deputati ha il diritto di accusare i ministri del re e di tradurli

dinanzi all'Alta corte di giustizia ».

Domando formalmente se in questa Camera, o fuori di questa Camera, c'è

Vivissimi prolungati applausi.

qualcuno che si voglia valere dell'articolo 47. [

Moltissimi deputati sorgono in piedi. Grida di "Viva Mussolini!". Applausi anche

dalle tribune]

Marta Menichetti Pag. 6

LE DIVERSE REALTA’ - LA

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Il mio discorso sarà quindi chiarissimo e tale da determinare una chiarificazione

assoluta. […]

Si dice: il fascismo è un'orda di barbari accampati nella nazione; è un

movimento di banditi e di predoni! Si inscena la questione morale, e noi

conosciamo la triste storia delle questioni morali in Italia.

Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l'arco di Tito? Ebbene,

dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo

italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di

tutto quanto è avvenuto.

Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e

fuori la corda!

Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una

passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa!

Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa

associazione a delinquere!

Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico,

politico e morale, ebbene a me la responsabilità di questo, perché questo clima

storico, politico e morale io l'ho creato con una propaganda che va

dall'intervento ad oggi. […]

Voi vedete da questa situazione che la sedizione dell'Aventino ha avuto

profonde ripercussioni in tutto il paese.

Allora viene il momento in cui si dice basta! Quando due elementi sono in lotta

[Vive approvazioni. Vivi applausi]

e sono irriducibili, la soluzione è la forza.

Non c'è stata mai altra soluzione nella storia e non ce ne sarà mai.

Ora io oso dire che il problema sarà risolto. Il fascismo, Governo e Partito, sono

in piena efficienza. Signori! Vi siete fatte delle illusioni!

Voi avete creduto che il fascismo fosse finito perché io lo comprimevo, che

fosse morto perché io lo castigavo e poi avevo anche la crudeltà di dirlo. Ma se

io mettessi la centesima parte dell'energia che ho messo a comprimerlo, a

[Vivissimi applausi]

scatenarlo, voi vedreste allora ...

Non ci sarà bisogno di questo, perché il Governo è abbastanza forte per

Vivissimi

stroncare in pieno definitivamente la sedizione dell'Aventino. [

prolungati applausi]

Marta Menichetti Pag. 7

LE DIVERSE REALTA’ - LA

MASCHERA

L'Italia, o signori, vuole la pace, vuole la tranquillità, vuole la calma laboriosa.

Noi, questa tranquillità, questa calma laboriosa gliela daremo con l'amore, se è

[Vive approvazioni]

possibile, e con la forza, se sarà necessario.

Voi state certi che nelle quarantott'ore successive a questo mio discorso, la

[Vivissimi prolungati applausi]

situazione sarà chiarita su tutta l'area.

Tutti sappiano che ciò che ho in animo non è capriccio di persona, non è libidine

di Governo, non è passione ignobile, ma è soltanto amore sconfinato e

[Vivissimi prolungati e reiterati applausi. Grida ripetute

possente per la patria.

di "Viva Mussolini!" Gli onorevoli ministri e moltissimi deputati si congratulano

con l'onorevole presidente del consiglio. La seduta è sospesa]."

Benito Mussolini

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Schopenhauer analizza la contrapposizione tra realtà e apparenza nella sua

più grande opera: “Il mondo come volontà e rappresentazione”

(1818).

Per Schopenhauer il fenomeno è parvenza, illusione, sogno,

ovvero ciò che c’è nell’antica sapienza indiana è detto “velo di

Maya”(“Maya”: divinità buddista che utilizzava il velo come

strumento per far credere reali delle semplici illusioni), mentre

il noumeno è realtà che si “nasconde” dietro l’ingannevole

trama del fenomeno e che il filosofo ha il compito di scoprire.

Il “mondo come volontà e rappresentazione” inizia con le parole: "Il mondo è

una mia rappresentazione" la rappresentazione è il risultato del rapporto

Marta Menichetti Pag. 8

LE DIVERSE REALTA’ - LA

MASCHERA

necessario tra soggetto e oggetto. Soggetto e oggetto esistono soltanto

all’interno della rappresentazione, come due lati di essa, e nessuno dei due

precede o può sussistere indipendentemente dall’altro. Di conseguenza, non ci

può essere soggetto senza oggetto e viceversa. Le forme a priori sono

conseguenze della rappresentazione: spazio-tempo e causalità. Lo spazio e il

tempo hanno principalmente la funzione di determinare l' oggetto in una

pluralità di individui, resi specifici appunto dai loro rapporti spazio-temporali,

cioè dall' essere collocati in una determinata posizione e inseriti in una

determinata successione di momenti. Spazio e tempo fungono, quindi "da

principio di individuazione" della materia, differenziando all' interno di essa

ciascun oggetto individuale da tutti gli altri. La causalità costituisce invece l'

essenza stessa della materia, percepita e individualizzata dallo spazio e dal

tempo.

Noi stessi siamo dati a noi medesimi non solo come rappresentazione ma

anche come corpo, non ci limitiamo a “vederci” dal di fuori, bensì ci “viviamo”

anche dal di dentro, godendo e soffrendo. Ed è proprio questa esperienza di

base che permette all’uomo di squarciare il velo di Maya ed arrivare alla

considerazione che l’essenza profonda del nostro io, è la “volontà di vivere”.

inconscia

Innanzitutto la Volontà è poiché la consapevolezza e l’intelletto

costituiscono soltanto delle sue possibili manifestazioni secondarie, di

conseguenza il termine “volontà” prende il senso metafisico-schopenhaueriano

di energia o impulso. unica

In secondo luogo la Volontà risulta poiché esiste al di fuori del tempo e

eterna

dello spazio. Essendo quindi oltre la forma del tempo, la Volontà è anche

e di conseguenza indistruttibile, cioè un processo senza né inizio né fine.

È secondo Schopenhauer “principio di ragione”, ossia come un’energia

incausata senza un perché e senza uno scopo.

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Lord Henry: “All I want now is to look at life. You may come and look at it with

me, if you care.”

Marta Menichetti Pag. 9

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