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Introduzione Disney, tesina
La seguente tesina descrive il mondo Disney. Walt Disney è stato il fondatore di un magico e sconfinato universo che ha dato spazio a grandi e piccini, in una dimensione parallela alla nostra, in perenne bilico fra il sogno e la realtà. Ad ogni modo, a scapito del detto popolare “mai giudicare un libro dalla copertina”, tendiamo a vedere i cartoni animati come uno svago, una distrazione esclusivamente infantile. In realtà, ogni cartone Disney ha una sua storia, tra le righe possiamo leggere per quale ragione un dato film sia stato prodotto in un periodo piuttosto che in un altro.
«Non produco film esclusivamente per bambini. Li produco per il bambino che è in tutti noi, che abbia sei o sessant’anni.» [cit. Walt Disney, 1957]
I cartoni animati della Disney, difatti, non sono una vera forma di passatempo per bambini, bensì uno specchio della società, spesso celato dietro a buffi personaggi e situazioni cariche di un messaggio simbolico. Walt, in effetti, ha dimostrato all’America che la gente può costruirsi una carriera e garantirsi un futuro facendo ciò che ama, in pieno accordo con la Costituzione americana che si fonda sulla ricerca della felicità secondo le proprie inclinazioni. Disney amava disegnare e, anche se all’inizio ha dovuto fare dei lavoretti per sostenere la sua arte, alla fine ha unito gli sforzi per fondare un impero e non ha permesso a nessuno di impedirgli di raggiungere i suoi sogni. Non a caso si ricorda il suo celebre aforisma del 1963: “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. La cultura americana deve molto a Disney. In un’epoca in cui il cinema prendeva sempre più piede fra i giovani e la letteratura veniva accantonata, la sfida principale di Disney consisteva nel ridefinire i canoni dell’intrattenimento cinematografico, coniugando il divertimento al valore educativo proprio della letteratura. Walt, in un certo senso, ha incarnato le vesti di creatore dei sogni, affascinando intere generazioni di bambini e proponendo nuovi modelli su cui l’infanzia stessa si baserà nel secondo dopoguerra. Se un tempo gli insegnamenti morali spettavano alle fiabe e ai romanzi, nel Novecento cinematografico persino esponenti della letteratura quali i fratelli Grimm dovettero cedere lo scettro al genio creativo di Disney, cui ci si affidò per definire una nuova morale. Anche il governo americano, nel pieno della Seconda guerra mondiale, intuì che Disney avrebbe aiutato Washington a realizzare una propaganda efficace. Mentre il mondo stava cambiando faccia con continue guerre, la stessa società Disney si batté per superare la censura e liberarsi dai vincoli propagandistici, tornando ad essere una rinomata maestra moralistica per bambini. Inoltre, grande sensibilità è stata dimostrata nel trattare diversi temi di importanza attuale, dai problemi derivati dall’inquinamento a quelli della tutela degli animali fino al parafrasare la società moderna. Insomma, negli anni la Disney ha saputo rinnovarsi, pur rimanendo sempre fedele a se stessa. I Classici Disney hanno un fattore comune: tutti trasmettono la necessità di credere sempre nei nostri sogni, ma soprattutto in noi stessi, persino nei momenti di sconforto. Nella sua modestia, lo stesso Walt amava ricordare che addirittura nei momenti più bui il successo che a volte è dietro l’angolo: “I only hope that we never lose sight of one thing: that it all started with a mouse”. “Spero solo che non ci dimentichiamo di una cosa: tutto è cominciato con un topo”. Nel 1928, infatti, Disney stava attraversando un periodo di depressione causato dai continui insuccessi e dalle avversità della vita, ma durante un lungo e noioso viaggio in treno ideò un personaggio destinato ad avere una portata rivoluzionaria: Mickey Mouse. Lo scopo della mia tesina è mostrare come, da allora, la società di Walt si sia espansa producendo una lunga serie di film, ciascuno con storia e significato specifici, spesso trasposizione di alcune vicende vissute da Walt che hanno a loro volta influenzato la società, provando che il cartone Disney non serve solo ad intrattenere i bambini, bensì nasconde anche messaggi per i più grandi. In fondo, come diceva Lewis Carroll: “Ogni cosa ha la sua morale, se solo si sa trovarla”. Ho scritto la mia tesina di maturità effettuando vari collegamenti alle materie scolastiche.
Collegamenti
Disney, tesina
Italiano -
Peter Pan, Pascoli e il Fanciullino
Psicologia -
Alice nel paese delle Meraviglie, Freud e i sogni
Storia dell'arte -
Gli aristogatti, Matisse e i Fauves
Storia -
Cartoni di propaganda, Hitler e il Nazismo
Inglese -
Il canto di Natale di Topolino, Dickens e Christmas Carol
.Conti Alice
Classe 5°A gr
I.P.S. Persolino-Strocchi
A.S. 2014/15
Indice STORIA
4 Introduzione 18 Cartoni di propaganda e
l’ideologia nazista
ITALIANO 19 Cartoni di propaganda
19 Perchè paperino?
6 Peter pan 19 Der fiurer’s face
7 Peter e Walt: due figure 20 L’ideologia nazista
intrecciate
8 Pascoli e il fanciullino INGLESE
PSICOLOGIA 22 Il canto di Natale di Topolino
24 Victorian compromise
10 Alice nel paese delle meraviglie 24 Dicken’s kayword
11 Il sognificato 25 Style
12 Freud e il sogno 25 Writer’s role
STORIA DELL’ARTE 26 Conclusione
14 Gli aristogatti 28 Bibliografia, filmografia e
14 I Fauves sitografia
15 Matisse
16 Le opere 3
INTRODUZIONE bensì uno specchio della società, americana che si fonda sulla
Walt Disney è stato il fondatore di spesso celato dietro a buffi ricerca della felicità secondo
un magico e sconfinato universo personaggi e situazioni cariche di le proprie inclinazioni. Disney
che ha dato spazio a grandi un messaggio simbolico. Walt, in amava disegnare e, anche se
e piccini, in una dimensione effetti, ha dimostrato all’America all’inizio ha dovuto fare dei
parallela alla nostra, in perenne che la gente può costruirsi una lavoretti per sostenere la sua
bilico fra il sogno e la realtà. Ad carriera e garantirsi un futuro arte, alla fine ha unito gli sforzi
ogni modo, a scapito del detto facendo ciò che ama, in pieno per fondare un impero e non ha
popolare “mai giudicare un libro accordo con la Costituzione permesso a nessuno di impedirgli
dalla copertina”, tendiamo a di raggiungere i suoi sogni. Non
vedere i cartoni animati come a caso si ricorda il suo celebre
uno svago, una distrazione aforisma del 1963: “Se puoi
esclusivamente infantile. In realtà, sognarlo, puoi farlo”. La cultura
ogni cartone Disney ha una sua americana deve molto a Disney.
storia, tra le righe possiamo In un’epoca in cui il cinema
leggere per quale ragione un prendeva sempre più piede fra
dato film sia stato prodotto in un i giovani e la letteratura veniva
periodo piuttosto che in un altro. accantonata, la sfida principale
«Non produco film esclusivamente di Disney consisteva nel ridefinire
per bambini. Li produco per il i canoni dell’intrattenimento
bambino che è in tutti noi, che cinematografico, coniugando il
abbia sei o sessant’anni.» divertimento al valore educativo
[cit. Walt Disney, 1957] proprio della letteratura. Walt,
I cartoni animati della Disney, in un certo senso, ha incarnato
difatti, non sono una vera forma le vesti di creatore dei sogni,
di passatempo per bambini, affascinando intere generazioni
4
di bambini e proponendo nuovi di importanza attuale, dai problemi della vita, ma durante un lungo
modelli su cui l’infanzia stessa si derivati dall’inquinamento a quelli e noioso viaggio in treno ideò
baserà nel secondo dopoguerra. della tutela degli animali fino al un personaggio destinato ad
Se un tempo gli insegnamenti parafrasare la società moderna. avere una portata rivoluzionaria:
morali spettavano alle fiabe Insomma, negli anni la Disney ha Mickey Mouse. Lo scopo della
e ai romanzi, nel Novecento saputo rinnovarsi, pur rimanendo mia tesina è mostrare come, da
cinematografico persino sempre fedele a se stessa. allora, la società di Walt si sia
esponenti della letteratura quali I Classici Disney hanno un fattore espansa producendo una lunga
i fratelli Grimm dovettero cedere comune: tutti trasmettono la serie di film, ciascuno con storia
lo scettro al genio creativo di necessità di credere sempre nei e significato specifici, spesso
Disney, cui ci si affidò per definire nostri sogni, ma soprattutto in trasposizione di alcune vicende
una nuova morale. Anche il noi stessi, persino nei momenti di vissute da Walt che hanno a
governo americano, nel pieno sconforto. Nella sua modestia, lo loro volta influenzato la società,
della Seconda guerra mondiale, stesso Walt amava ricordare che provando che il cartone Disney
intuì che Disney avrebbe aiutato addirittura nei momenti più bui non serve solo ad intrattenere i
Washington a realizzare una il successo che a volte è dietro bambini, bensì nasconde anche
propaganda efficace. Mentre il l’angolo: “I only hope that we messaggi per i più grandi. In
mondo stava cambiando faccia never lose sight of one thing: that fondo, come diceva Lewis Carroll:
con continue guerre, la stessa it all started with a mouse”.
società Disney si batté per “Spero solo che non ci “Ogni cosa ha la sua morale, se
superare la censura e liberarsi dimentichiamo di una cosa: tutto è solo si sa trovarla”.
dai vincoli propagandistici, cominciato con un topo”.
tornando ad essere una rinomata Nel 1928, infatti, Disney stava
maestra moralistica per bambini. attraversando un periodo di
Inoltre, grande sensibilità è stata depressione causato dai continui
dimostrata nel trattare diversi temi insuccessi e dalle avversità 5
Italiano Gianni e Michele, storie su semplicemente per sfuggire
Peter Pan Peter Pan. Quella notte, Peter all’imminente fine dell’infanzia.
Pan, in cerca della sua ombra Peter Pan fa conoscere ai suoi
persa qualche giorno prima a nuovi amici i bambini sperduti
“Le avventure di Peter Pan” è un casa Darling, incontra Wendy, con cui fanno subito amicizia.
film del 1953 basato sull’opera Gianni e Michele ai quali chiede Wendy viene nominata “Mamma”
teatrale “Peter Pan, o il ragazzo se vogliono andare insieme a e deve gestire tutti i bambini,
che non voleva crescere” (1902) lui sull’Isola che non c’é. Grazie accudendoli e raccontando loro
di James Matthew Barrie. alla polvere magica della gelosa delle storie fantastiche. Intanto
Si tratta dell’ultimo alla cui fatina Trilly, i bambini giungono Capitan Uncino, acerrimo nemico
realizzazione presero parte tutti sull’Isola che non c’è. Wendy di Peter e capo di una banda
i membri originali della società sceglie di seguire Peter Pan di pirati, vuole scoprire dove si
Disney. Come abbiamo detto
in precedenza, nessun cartone
animato targato Disney fu scritto
con l’unico scopo di intrattenere
il pubblico ricavandone una
cospicua somma di denaro.
Ognuno di essi cela una propria
storia, un’evoluzione.
Trama
Il libro racconta di una ragazzina
di Londra di nome Wendy che
ama narrare ai suoi fratelli minori,
6 P W :
eter e alt
trova il covo del ragazzino. Così dell’autore e cela incredibili
rapisce Giglio Tigrato, la figlia del legami con lo stesso Walt Disney.
due figure intrecciate
capo indiano, per farsi indicare, Peter Pan era una delle storie
come ricompensa, il nascondiglio più amate da Walt che già nel
Se Collodi con Pinocchio
di Peter Pan. Quest’ultimo si 1935 aveva avviato un progetto
insegnava a lasciarsi alle spalle
precipita sulla nave di Uncino e lo in concomitanza con Biancaneve.
l’infanzia per imparare a crescere
sconfigge; nel covo di Peter Pan, Tuttavia i diritti dall’Inghilterra
diventando persone mature e
Wendy si rende conto che i suoi arrivarono anni dopo, quando
responsabili, James Matthew
fratelli si stanno scordando della imperversava la Seconda guerra
Barrie si stagliava su una linea di
loro vera mamma, così decide di mondiale, e nel 1941 l’esercito
pensiero diametralmente opposta.
riportarli a casa e con loro tutti i americano prese il controllo dello
Il suo celebre Peter Pan, il ragazzo
bambini sperduti. All’uscita del studio per i film di propaganda.
che non vuole crescere, lascia
covo, però, i ragazzi sono attesi Disney riprese il progetto
trasparire molto dalla personalità
dalla ciurma di Capitan Uncino
che porta loro sul vascello dei
pirati. Il pirata lascia anche un
“regalo” per Peter Pan, ovvero una
bomba che esploderà poco dopo.
Peter Pan, grazie a Trilly, scappa
in tempo e si reca sul vascello
del Capitano dove, con l’aiuto dei
suoi piccoli amici, riesce a buttarlo
in mare e a farlo inseguire insieme
agli altri pirati dal coccodrillo. Alla
fine Wendy e i suoi fratelli tornano
a casa. 7
crescere e si prende cura dei vissute da Walt. Nel mondo
soltanto negli anni Cinquanta. bambini sperduti, a cui vuole Disney, Paperopoli in primis, tra i
Cosa c’è alla radice di questo disperatamente trovare una personaggi principali non troviamo
interesse verso Peter? Durante mamma come Wendy. Walt né padri né madri, né figli, né
la sua fanciullezza, Walt dovette si isola nel proprio mondo e coppie sposate. Soltanto nonni,
confrontarsi con il duro lavoro e la matura in fretta, non sviluppando zii e nipoti. Insomma, il wonderful
sua vivacità ne risentì parecchio. armonicamente il proprio ego world of Disney non era altro che
Le difficoltà economiche dei e dunque si rinchiude nel suo il mondo creato dall’ego infantile
genitori rallentarono il suo mondo, desideroso anche lui di Walt, una dimensione parallela
percorso di studi e per alcuni mesi di ritrovare la gioia dell’affetto alla nostra dove è perenne il lieto
lo privarono dell’unico strumento materno proiettata in Wendy, un fine e le storie vogliono aiutarci a
che possedeva per dare libero calore materno che gli era stato vivere più serenamente facendoci
sfogo ai suoi problemi: l’arte. Il sottratto dalla gelida ombra del recepire qualche lezione di vita e
signor Disney era un uomo di padre severo. Come Walt stesso conservando il bambino che è in
poca pazienza e Walt, di certo non affermò in un’intervista del 1954, noi.
un tipo capriccioso, non sapeva la sua vita personale incise
come gestire la mole di lavoro parecchio sui suoi personaggi; più Pascoli e il Fanciullino
che quotidianamente lo attendeva di ogni altra cosa i difficili rapporti
nei campi della fattoria. Ad ogni con i genitori hanno condizionato
lamentela, Walt riceveva severi In “Le avventure di Peter Pan” di
la nascita dell’universo disneyano.
castighi i quali incrinarono i rap- Walt Disney, Peter è l’immagine
Benché Paperopoli sia frutto
porti con il padre. In termini di un bambino che non vuole
della fervida immaginazione di
freudiani, l’io di Walt si costituì crescere ed abita su un’isola
Carl Barks, uno degli animatori
facendosi spazio fra conflitti separata dalla realtà, ricordandoci
della società, essa si predispone
genitoriali irrisolti e la costante che all’intero della nostra psiche e
come un quadro riassuntivo
ricerca della felicità. Peter Pan del nostro cuore esiste un angolo
delle esperienze personali
è un ragazzo che si rifiuta di in cui si mantiene intatto il nostro
8
“bambino interiore”. La tematica esprime il nodo centrale su cui
dell’ infanzia è centrale anche si costruisce la sua poetica. Il
nelle opere di Giovanni Pascoli, “fanciullo” in ognuno di noi è una
per il quale, alla pari di Disney, voce nel profondo dell’animo, che
fu la storia di un’esistenza entra in contatto con la natura
travagliata. Nella notte del grazie a spiccate sensibilità e
dieci agosto 1867, il padre immaginazione, scoprendo aspetti
di Pascoli fu assassinato e il diversi della realtà che lo circonda
poeta, allora bambino, rivive e legami fra le cose. Si tratta di
continuamente il trauma della uno spirito che ci accompagna
morte del genitore. La sua poetica per tutta la vita, costituisce la
è segnata da un continuo ritorno nostra parte più autentica e dà
al nido, il luogo degli affetti vita alla poesia, il cui linguaggio
familiari che, in un periodo di esprime ciò che vede tramite
tramonto della grande fiducia, del figure retoriche quali metafora,
Positivismo, resta la sola certezza analogia e sinestesia.
per affrontare al meglio la vita.
Da qui la grande importanza
attribuita al fanciullo, stimolata
anche dalla contemporanea
psicanalisi freudiana, uno spirito
eternamente giovane e spontaneo
che alberga in ogni essere umano.
Il Fanciullino, pubblicato sulla
rivista culturale “Il Marzocco”
nel 1897, è il testo in cui Pascoli 9
Psicologia tana molto profonda, finendo in un
Alice nel paese delle meravigle mondo fatto di paradossi,
assurdità e nonsensi, dove non
esistono le regole comuni che
Walt decise di presentare caratterizzano il mondo cosiddetto
al pubblico un film non “normale”. In questo paese, Alice
convenzionale, fuori dagli schemi, spinta dalla curiosità tipica del