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Sintesi
Introduzione Walt Disney, tra sogno, fantasia e cultura tesina


Nella mia tesina di maturità viene presentato il mondo Disney. La vita di tutti giorni è tempestata da avvenimenti che vengono recepiti da ognuno in maniera più o meno positiva. Io ho deciso di basare la mia presentazione su un personaggio storico che, attraverso l’immaginazione e la fantasia, è riuscito a narrare avvenimenti storici, naturali e morali molto importanti, nel modo più semplice e leggero possibile.
Walt Disney è il fondatore di un fantastico universo, entro il quale si perdono adulti e bambini. Egli è riuscito a creare un mondo parallelo al nostro, un mondo fra sogno e realtà, capace di farci vedere le cose da più punti di vista e di farci sognare ad occhi aperti.
I suoi cartoni animati sono i grado di farci viaggiare in mondi paralleli e di farci ritrovare la fanciullezza interiore; al contempo, però, sono in grado di farci ragionare, poiché contengono sempre tutti una storia, molto spesso vera, di fondo e una morale. Walt Disney è stato capace di racchiudere nei suoi racconti e nelle loro animazioni, la storia evolutiva e gli avvenimenti più importati del nostro mondo, mettendoli alla portata di tutti. Al giorno d’oggi si preferisce un film d’animazione ad un libro; riuscire a trasmettere concetti fondamentali sia storici che naturali attraverso un film , anche se per bambini, è una vera e propria rivoluzione nel mondo della cultura. Un ragazzo apprende molto di più da una storia ben rappresentata che dalla lettura di un pesante tomo di storia o di fisica.
Walt Disney è scomparso ormai da 47 anni. Ci ha fatto ridere e ci ha fatto piangere, ma la vera magia che lo caratterizza è che riesce ancora adesso a trasmetterci forti emozioni.
Per esempio con il cartone animato Pocahontas, che narra la storia di una giovane e coraggiosa nativa americana, ci ha narrato la colonizzazione dell’America. In letteratura ho voluto far notare nella mia tesina come vi sia un forte parallelismo tra Peter Pan, che rappresenta l’immagine di un bambino che non vuole crescere, e la poetica del fanciullino di Giovanni Pascoli. Il mito e l’importanza della bellezza, che esce fuori con l’oscuro personaggio di Grimilde, la cattiva e vanitosa strega di Biancaneve, è il tema centrale della seconda metà dell’età vittoriana, nonché la traccia fondamentale a cui tutta la poetica di Oscar Wilde è inspirata. Con il divertentissimo cartone animato Monsters & CO. ha introdotto nella mia tesina di maturità l’importanza dell’energia elettrica e con l’arrivo sul grande schermo di ‘’Gli Incredibili’’ ci ha proiettato nel mondo della genetica. Disney ha anche sottolineato l’importanza della matematica, con Paperino nel mondo della matemagica, e ci ha insegnato che questa non è solo ‘’ roba da sgobboni’’.
Con i suoi cartoni animati, Disney ci ha insegnato la poesia, la storia, la letteratura, il mito e soprattutto ci ha lascato l’insegnamento più bello: ‘’credere sempre nei propri sogni’’.

Collegamenti

Walt Disney, tra sogno, fantasia e cultura tesina




Italiano - Peter Pan e la poetica del fanciullino di Pascoli.
Storia - Pocahontas e la colonizzazione dell'America .
Inglese - Grimilde e Dorian Gray, l'ossessione per la bellezza.
Biologia - Gli Incredibili e la transgenesi.
Fisica - Monsters & Co. e l'elettricità.
Chimica - Trilly e la fluorescenza.
Matematica - Paperino e l'importanza della matematica nei gesti di tutti i giorni.
Estratto del documento

Introduzione

La vita di tutti giorni è tempestata da avvenimenti che vengono recepiti da ognuno in maniera più

o meno positiva. Io ho deciso di basare la mia presentazione su un personaggio storico che,

attraverso l’immaginazione e la fantasia, è riuscito a narrare avvenimenti storici, naturali e morali

molto importanti, nel modo più semplice e leggero possibile.

Walt Disney è il fondatore di un fantastico universo, entro il quale si perdono adulti e bambini. Egli

è riuscito a creare un mondo parallelo al nostro, un mondo fra sogno e realtà, capace di farci

vedere le cose da più punti di vista e di farci sognare ad occhi aperti.

I suoi cartoni animati sono i grado di farci viaggiare in mondi paralleli e di farci ritrovare la

fanciullezza interiore; al contempo, però, sono in grado di farci ragionare, poiché contengono

sempre tutti una storia, molto spesso vera, di fondo e una morale. Walt Disney è stato capace di

racchiudere nei suoi racconti e nelle loro animazioni, la storia evolutiva e gli avvenimenti più

importati del nostro mondo, mettendoli alla portata di tutti.

Al giorno d’oggi si preferisce un film d’animazione ad un libro; riuscire a trasmettere concetti

fondamentali sia storici che naturali attraverso un film , anche se per bambini, è una vera e propria

rivoluzione nel mondo della cultura. Un ragazzo apprende molto di più da una storia ben

rappresentata che dalla lettura di un pesante tomo di storia o di fisica.

Walt Disney è scomparso ormai da 47 anni. Ci ha fatto ridere e ci ha fatto piangere, ma la vera

magia che lo caratterizza è che riesce ancora adesso a trasmetterci forti emozioni.

Per esempio con il cartone animato Pocahontas, che narra la storia di una giovane e coraggiosa

nativa americana, ci ha narrato la colonizzazione dell’America. In letteratura c’è un forte

parallelismo tra Peter Pan, che rappresenta l’immagine di un bambino che non vuole crescere, e la

poetica del fanciullino di Giovanni Pascoli. Il mito e l’importanza della bellezza, che esce fuori con

l’oscuro personaggio di Grimilde, la cattiva e vanitosa strega di Biancaneve, è il tema centrale della

seconda metà dell’età vittoriana, nonché la traccia fondamentale a cui tutta la poetica di Oscar

Wilde è inspirata. Con il divertentissimo cartone animato Monsters & CO. ha introdotto

l’importanza dell’energia elettrica e con l’arrivo sul grande schermo di ‘’Gli Incredibili’’ ci ha

proiettato nel mondo della genetica. Disney ha anche sottolineato l’importanza della matematica,

con Paperino nel mondo della matemagica, e ci ha insegnato che questa non è solo ‘’ roba da

sgobboni’’.

Con i suoi cartoni animati, Disney ci ha insegnato la poesia, la storia, la letteratura, il mito e

soprattutto ci ha lascato l’insegnamento più bello: ‘’credere sempre nei propri sogni’’.

Walt Disney

Walter Elias Disney, più noto come Walt Disney è stato un animatore, fumettista, imprenditore,

cineasta e doppiatore statunitense oltre ad aver creato Disneyland, il primo e più famoso dei

parchi a tema. Con i suoi collaboratori ha creato molti dei più famosi personaggi dei cartoni

animati del mondo; uno di questi, Topolino, è secondo molti il suo alter ego.

Walter nasce a Chicago, quarto di cinque figli, da Flora Call ed Elias Disney. All’età di 5 anni si

trasferisce in Missouri dove frequenta le scuole elementari a soli otto anni, in modo da andarci con

sua sorella. A nove anni il piccolo e la famiglia si trasferiscono a Kansas City. Walt e suo fratello

Roy lavorano nel tempo libero nell'impresa paterna di distribuzione di giornali, ma

contemporaneamente, frequentano uno dei corsi dell'Istituto Artistico di Chicago. Roy dovette

lasciare per cogliere l’opportunità di un posto in banca che gli permise di aiutare alle spese

economiche familiari. Nel 1917, quando in Europa imperversa la prima guerra mondiale, Walt,

grazie al fratello, trova un lavoro come venditore sui treni che gli permette di viaggiare molto. A

sedici anni, lascia la scuola e si impegna come autista volontario di ambulanze durante la prima

guerra mondiale, dopo aver modificato, con l'aiuto di un amico, la data di nascita indicata sul

passaporto in 1900 in modo da poter essere reclutato. Terminata la guerra, si ricongiunge con la

famiglia.

Secondo la leggenda, in viaggio su un treno da New York a Los Angeles, Walt disegna un

personaggio ispirato a Oswald il coniglio, ma senza orecchie a penzoloni, e quindi più facile da

disegnare. Aggiungendo più tardi a matita orecchie tonde e una semplice coda, crea un

personaggio simile a un topo: era nato “Mortimer Mouse”, ribattezzato dalla sorella “Mickey

Mouse” perché suonava più carino. Dopo l’uscita di un film rivoluzionario della Warner Bros, il

primo con audio, Disney pensa di creare un cartone animato di Topolino intitolato Steamboat

Willie. Nel 1928 a New York, Steamboat Willie viene proiettato per il pubblico: si tratta del primo

cartone animato con il sonoro sincronizzato prodotto da Walt Disney. Questa data sancisce la

nascita non solo di Topolino ma anche di Minnie e Gambadilegno. Steamboat Willie riscuote un

enorme successo.

Nell'estate del 1966, a Walt viene diagnosticato un tumore al polmone sinistro; In autunno la sua

salute peggiora finché Walt lascia i suoi personaggi e milioni di fan sparsi nel mondo a causa di un

collasso cardiocircolatorio a dicembre dello stesso.

Storia: Pocahontas e la colonizzazione dell’America

Il cartone animato ‘’Pocahontas’’ narra molto bene la storia della

colonizzazione dell’ America.

‘’Colonizzazione delle Americhe’’ è un termine che indica l'operazione di esplorazione, conquista e

colonizzazione compiuta a partire dal 1492 da parte di molti stati europei tra i quali Spagna,

Portogallo, Francia e Inghilterra. Anche se le motivazioni principali erano quelle di ampliare le

attività commerciali, civilizzare e propagare la fede cristiana nel "Nuovo Mondo", il processo di

colonizzazione produsse la distruzione culturale, e in molti casi anche fisica, delle popolazioni locali

nel corso dei secoli successivi. Non del tutto impropriamente, si può dire che questa

colonizzazione finì solo nella seconda metà del diciannovesimo secolo con la conquista del Far

West da parte degli statunitensi.

Tra tutti i viaggi per la colonizzazione ricordiamo Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci,

esploratori inviati dalla corona spagnola, Hernán Cortés, che fu il conquistatore del Messico e John

Smith che fondò il primo insediamento inglese nell'America settentrionale.

Nel 1606 John Smith, importante capitano Inglese, venne coinvolto nei piani di colonizzazione

della Virginia della London Company. La spedizione alzò le vele con tre piccole navi alla ricerca di

un luogo adatto alla fondazione della colonia: Jamestown. I rigori climatici, la mancanza d'acqua e

gli attacchi delle tribù locali quasi distrussero la colonia.

Nel dicembre del 1607, mentre cercava cibo, Smith fu catturato e condotto di fronte al capo dei

Powhatan, sulla sponda nord dello York River. Benché temesse per la sua vita, Smith fu alla fine

rilasciato senza danni grazie all'intervento della figlia del capo, Pocahontas, che, stando al suo

resoconto, si gettò sul suo corpo. Quest'incontro diede inizio ad un'amichevole relazione tra la

colonia di Smith e i nativi, e Pocahontas visitò spesso l'insediamento. Con la successiva espansione

dei coloni, tuttavia, alcuni dei Nativi Americani temettero per le loro terre, ed i conflitti

riapparvero.

Nel 1608, Pocahontas dovette salvare la vita di Smith una seconda volta. Smith e altri coloni

furono invitati amichevolmente da Capo Powathan. Erano stati trattati gentilmente e avevano

commerciato con gli Indiani, ma persero tempo e dovettero rimanere per la notte. Quella stessa

notte, Pocahontas andò alla capanna di Smith per avvertirlo che suo padre aveva in mente di

spedire degli uomini con del cibo e che, deposte le armi per mangiare, li avrebbero uccisi. Disse

anche a Smith che le era stato detto di non dir nulla e lo pregò quindi di andar via. Essendo stati

avvertiti, gli Inglesi tennero le armi pronte persino mentre mangiavano, e nessun attacco avvenne.

Smith lasciò Jamestown avendo estremamente bisogno di cibo e fu eletto presidente del locale

consiglio, istituendo una politica di disciplina, incoraggiando l'agricoltura col suo famoso

ammonimento: "Colui che non lavora, non mangerà." Un anno dopo, una guerra su vasta scala

scoppiò tra i Powhatan ed i coloni della Virginia. Smith si procurò una seria bruciatura da polvere

da sparo e fu costretto a fare ritorno in Inghilterra per curarsi e non tornò più in Virginia.

Italiano: Peter Pan e la poetica del ‘’Fanciullino’’ di Giovanni Pascoli

Sebbene il ritorno all'innocenza sia considerato un mito e per di più dannoso, molti autori del

passato, tra cui Pascoli, hanno identificato la fanciullezza con l'autenticità umana. Pascoli credeva

in uno spirito che restasse sempre giovane e lo considerava proprio di tutti gli uomini,

mostrandone solo i lati positivi, come il saper ascoltare e guardare con occhi sinceri il mondo. Una

delle fiabe di Walt Disney più amata e raccontata ai bambini è Peter Pan, in cui Peter è l’immagine

di un bambino che non vuole crescere e non vuole avere nessun contatto con la realtà,

ricordandoci che all’intero della nostra psiche e del nostro cuore esiste un angolo in cui si

mantiene intatto il nostro “bambino interiore” che possiede le potenzialità e le modalità di agire

dell’infanzia.

Giovanni Pascoli nasce a Forlì nel 1885. La sua infanzia subisce una svolta quando muore il padre.

Da questo momento incomincia la parabola di un’esistenza travagliata. Fin dal primo incontro con

il poeta si ha la sensazione che in pascoli vivano un uomo moderno e un ‘’fanciullino’’ primitivo, il

più vero tra i due, che ignora il male e il dolore che esistono oltre le pareti del suo nido. La poetica

di Pascoli ha una prospettiva di regressione data sia dalla morte del padre, che lo spinge ad un

ritorno e ad una chiusura nel nido, e sia dal periodo storico in cui nasce. Egli, infatti, vive in pieno il

tramonto del positivismo con le quali convinzioni è cresciuto e ciò non può che alimentare lo

smarrimento e l’angoscia in un animo già provato.

Uno dei nodi più problematici della poetica pascoliana è quello dell’amore, della donna e del

matrimonio: egli si presenta a noi come un uomo e poeta senza amore, poiché nei suoi versi non

canta né la donna né l’amore. Pascoli non approderà mai al matrimonio poiché quest’ultimo viene

sentito da lui come atto di fiducia negli altri e nella vita, fiducia che non mostra in alcun modo di

avere. Alla base della formazione di Pascoli c’è la cultura classica alla quale ispira una significativa

parte della sua produzione. Prende atto della poesia italiana , della poesia latina e degli scritti di

Dante. Accetta le linee di fondo della concezione positivistica, riconoscendo l’importanza delle

conoscenze scientifiche come fondamento della visione materialistica e laica dell’universo;

purtroppo, a fine ‘800 tutto ciò lascia il posto ad una progressiva sfiducia nelle conquiste materiali

della scienza, portando Pascoli ad assumere un atteggiamento di forte critica verso la modernità.

Le conquiste dell’uomo moderno, a suo parere, sono un falso progresso e non possono che avere

una conclusione tragica. Credere nel futuro, perseguire un ideale di vita attiva, equivale per il

nostro autore ad assecondare il corso della tragedia storica. Non resta, perciò, che una prospettiva

di fuga a ritroso. Occorre tornare nel passato profondo, alla ricerca delle radici. Nessuno degli

strumenti dell’uomo moderno ( religione, filosofia, scienza) è stato capace di dare delle risposte al

mistero e al dolore dell’esistenza, e solo Arte e Poesia conoscono la strada alternativa. Dunque

solo il fanciullino, che è l’unico e vero poeta, sa ritrovare a ritroso i contatti con la verità dell’io e

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