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Sintesi
Discipline turistiche: effetti sul turismo di disastri aerei e catastrofi;

Inglese: Disaster Tourism;

Storia: attentato terroristico dell'11 settembre 2001;

Italiano: Giovanni Pascoli (Chavez);

Arte: Roy Lichtenstein (Blam).
Estratto del documento

Argomenti

trattati

Discipline Turistiche:

• Gli effetti dei disastri aerei e

altre catastrofi sul turismo

Inglese:

• Disaster Tourism

Storia:

• Gli attentati

terroristici dell’11 settembre

2001

Italiano:

• Giovanni Pascoli

“Chavez” 2

Storia dell’Arte:

• Roy

Lichtenstein “Blam”

Sitografia:

www.corriere.it

 www.ilgiorno.it

 www.wikipedia.it

 www.viaggiareleggeri.co

 m

www.jorgechavezdartnel

 l.com 3

www.lichtensteinfoundat

 ion.org

www.bbc.co.uk

“…la tele dice che le strade son

pericolose

ma l’unico pericolo che sento

veramente

è quello di non riuscire più a

sentire niente

il profumo dei fiori l’odore

della città…” 4

“Fango” di Jovanotti

“Fango” è una canzone scritta da Jovanotti in ricordo del fratello, Umberto

Cherubini.

La sua passione era il volo, da sempre una delle sfide più grandi dell’uomo.

Il 22 ottobre 2007, mentre stava effettuando un volo di prova su un velivolo,

perde il controllo di esso e muore nell’impatto sul terreno.

Ho deciso di trattare

l’argomento riguardante i

disastri aerei perché il volo è

una delle mie grandi paure e,

come dice il titolo della mia

tesina, mi piacerebbe

viaggiare per il mondo ma

questa grande fobia mi frena

e non mi permette di

viaggiare liberamente come

vorrei.

Disastri aerei, errori umani o

la tragica volontà umana di

causare disastri per scopi terroristici, ha accresciuto in me, in particolare, ma

anche in tutto il mondo, la paura di viaggiare e di conoscere nuovi paesi.

Quando questi eventi accadono, le loro devastanti conseguenze sono spesso

aggravate anche dalla ricaduta economica a lungo termine. Molti paesi contano

sul turismo come fonte di reddito fondamentale ma, nel periodo successivo a

un disastro o una catastrofe,

le visite turistiche crollano.

Tutti questi fattori hanno

segnato duramente i flussi

turistici e le entrate

monetarie di tutto il mondo,

in alcune zone più

diffusamente che in altre, ma

nonostante questo, una

nuova indagine ha rilevato

che la copertura mediatica di 5

un evento negativo può anche avere un impatto positivo sul turismo, in

particolare, a lungo termine.

Secondo alcuni sondaggi, solo il 16 % dei turisti si lascia condizionare

negativamente e preferisce viaggiare e utilizzare mezzi per loro percepiti come

più “ sicuri” come ad esempio mezzi propri.

Inizialmente, in un paese vittima di un disastro, si presenta una diminuzione

d’interesse causato dalla mancata sicurezza, fonte di primaria importanza.

Soprattutto in tratte a medio-lungo termine, l’interesse, poco dopo il disastro,

recupera a tal punto da essere risollevato grazie anche a reportage televisivi e

articoli di giornali che, trattando di tale argomento, sono un’influenza positiva

sull’atteggiamento dei potenziali visitatori e

rendono così più probabile un viaggio verso

quella destinazione piuttosto che in altre.

Nel caso di catastrofi naturali, ad esempio il

terremoto in Giappone dell’anno scorso, le

immagini di grande determinazione e

capacità di recupero trasmesse in tutto il

mondo, hanno incoraggiato i turisti ad

un’ulteriore scoperta del paese; molti di loro

hanno anche dichiarato che catastrofi, atti

terroristici o quindi disastri aerei non li

dissuadono nel viaggiare in quei luoghi o ad

intraprendere viaggi in aereo su lunghe tratte.

Ma esiste una grande fetta di turisti che, vedendo quelle immagini, è come

affascinata dall’accaduto e parte per visitare i luoghi dei disastri.

In questo caso si parlerà di turisti “curiosi” che non portano ad un aumento di

entrate nel luogo dell’incidente, ma danno l’inizio per lo più ad una nuova

pratica di turismo, il turismo dei disastri, dall’inglese “disaster tourism”.

Disaster tourism is the act of travelling to a disaster area for two main reasons:

morbid curiosity or to honor the victims.

Nazi concentration camps in Poland, First World War battlefields, Princess

Diana’s crash site in Paris or Ground Zero are some of the sites that tourists, in

recent years, want to visit.

These are just some of the most visited places but there are a lot of other sites

that nowadays have become powerful symbols.

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Some tourists want to visit them because they want to remember the history,

remember what happened and they

don’t want to bury these tragedies.

The victims families are proud that the

life and resting places of their relatives

are being honored but they don’t

understand why other tourists want to

see these places just because they are

curious.

The answer maybe is that people are

drawn to disaster and they are

fascinated by the dark side of tourism.

Some tourism agencies in Manhattan

said that nowadays tourists prefer to visit the ruins of the Twin Towers in

Ground Zero rather than historical monuments.

Before the terrorist attacks on the Twin Towers, New York brought just 1.8

million tourists but after this international disaster, more than 3.6 million

tourists per year, visit the crash site.

Most visitors take a few photos of the ruins but

others want to remember the trip buying some

souvenirs on sale in the nearby shops.

Disaster Tourism has been seen as a form of

exploitation, companies use the emotional

reactions of the visitors to generate profit.

One of the most visited sites all over the world are

the ruins of the Twin Tower; the terrorist attacks

of September 11 have changed the entire life of

th

American citizens, creating consequences

worldwide.

La mattina dell’11 settembre 2001, 19 affiliati

dell’organizzazione terroristica di Al-Qāʿida,

dirottarono quattro aerei di linea in viaggio verso la

California. Due aerei vennero fatti schiantare

intenzionalmente sulle torri Nord e Sud del Word

Trade Center di New York, il terzo aereo venne

dirottato contro il Pentagono, mentre il quarto,

diretto verso il Campidoglio o la Casa Bianca a

Washington, si schiantò in un campo vicino a

Shanksville, in Pennsylvania.

membri dell’equipaggio effettuarono chiamate

tramite telefoni cellulari affermando che i terroristi

avevano preso il controllo dei velivoli usando

taglierini, coltelli e gas lacrimogeni per uccidere

alcuni membri dell’equipaggio. L’equipaggio e i

passeggeri tentarono invano di sottrarre il controllo

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dell’aereo ai dirottatori, dopo aver saputo per via telefonica che altri aerei

erano stati dirottati e si erano schiantati contro edifici.

Tre edifici del complesso del World Trade Center collassarono a causa di danni

strutturali, dopo gli incendi scoppiati dall’impatto con gli aerei. La caduta delle

torri Nord e Sud produssero detriti che

portarono al crollo degli edifici vicini

mentre alcuni vennero danneggiati

gravemente.

Gli attacchi terroristici causarono

migliaia di vittime tra civili di diverse

nazionalità, vigili del fuoco, poliziotti e

soccorritori.

Alcune persone dei piani inferiori

vennero evacuate in sicurezza, al

contrario, le vittime nelle zone di

impatto o nei piani superiori rimasero

intrappolate e morirono a seguito del

collasso degli edifici.

Molti saltarono dalle torri in fiamme e morirono precipitando su strade e tetti

degli edifici circostanti, mentre molte altre vittime salirono fino ai tetti degli

edifici sperando di essere salvate dagli elicotteri ma le porte di accesso ai tetti

erano chiuse.

Le persone che si salvarono ebbero comunque gravi danni, molti dei quali

causati dalla respirazione delle polveri, quali amianto, mercurio, piombo

sprigionate dal crollo; alcuni infatti morirono per malattie ai polmoni.

Inoltre, questi attacchi terroristici, ebbero rilevanti conseguenze a livello

mondiale:

 molti stati rafforzarono la loro legislazione anti-terroristica,

 venne aumentata la preparazione militare e l’attività di sorveglianza su

scala globale,

 le borse rimasero chiuse per quasi una settimana, registrando disastrose

perdite alla loro riapertura,

 vennero chiusi i cieli statunitensi a tutti i voli internazionali, obbligando

gli aerei in volo a dirigersi su aeroporti di altri paesi,

 si registrò un calo, dopo la riapertura dello spazio aereo nordamericano,

causando una diminuzione del 20% della capacità di viaggi aerei.

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Disastri aerei, come quello accaduto nell’11 settembre, sono causati per mano

dell’uomo, abusando dell’aviazione utilizzata come arma contro l’uomo stesso,

mentre altri invece, avvengono semplicemente per errori umani che prendono

il sopravvento sul suo creatore.

Un eroe simbolo dell’aviazione del

‘900, che per primo riuscì a

trasvolare le Alpi e che morì a

Domodossola proprio durante

l’impresa, è Jorge Antonio Chàvez

Dartnell.

Nell’estate del 1910 il Touring Club

Italiano, propose una sfida per

compiere il sorvolo delle Alpi,

effettuando il percorso Briga -

Domodossola attraverso il

Sempione, per concludere con un

circuito intorno a Milano.

Il 23 settembre Chavez iniziò il

percorso, a causa del maltempo dei giorni precedenti.

Si innalzò in volo e con estrema facilità superò le gole e le pareti rocciose

arrivando a Domodossola; la folla era tutta in

fermento e acclamava il loro eroe, il primo

aviatore ad avere compiuto la tortuosa

impresa.

Chavez decise di rifornirsi di combustibile,

sapeva di essere il vincitore e ormai niente lo

spaventava, ma proprio quando mancava

qualche metro all’atterraggio, le ali del velivolo

si staccarono piegandosi all’indietro,

provocando la sua caduta a terra.

L’aviatore peruviano fu estratto vivo dai

rottami ma in gravi condizioni, morì qualche

giorno dopo nell’ospedale di Domodossola,

” In

dove fu ricordato per le sue ultime parole:

alto, sempre più in alto”.

Giovanni Pascoli

gli dedicò

un’ode,

contenuta nella

terza edizione di “Odi e Inni”, per ricordare

questo eroe dell’aria.

L’ode inizia con la ricerca tra le gole del Gondo,

vedette delle Alpi,

da parte delle aquile, le dei

resti dell’aereo dell’aviatore, esplorando i monti e

attraversando le gole strette e le pareti rocciose

che si rivolgono al grande cielo immobile e

stellato.

Chavez è descritto come uno spirito muto e

sognatore che inquieto fu visto come un Dio.

Una ricerca inutile quella delle aquile che

imperterrite cercano ancora senza trovare il loro

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eroe, colui che vola più in alto delle aquile e che discende nel mondo terreno,

ma che lo porterà poi all’immensità del cielo.

Discende? Ascende!... ...cade con la sua anima sola sempre salendo, ed ora

sì che vola!”

Il poeta conclude la sua poesia con la citazione delle ultime parole pronunciate

dall’aviatore, mettendo in secondo piano la natura, ma lodando invece Chavez

e la sua sfida, rappresentato come un Icaro moderno che domina il cielo.

Sempre parlando di disastri aerei, un altro modo particolare di rappresentare

tali sciagure, è, ad esempio, stato

realizzato da Roy Lichtenstein, uno dei

maggiori esponenti della Pop Art, in

alcuni suoi dipinti.

Tra l’atro, un dipinto di questo artista è

andato distrutto a seguito dell’attacco

dell’11 settembre, alle torri gemelle.

Insieme a Andy Warhol, Jasper Johns,

James Rosenquist, è una figura di primo

piano nel nuovo movimento artistico

definito “pop”, popular.

Roy Lichtenstein in particolare ha fatto

emergere la parodia nei suoi lavori,

diventata la

premessa di

base della Pop Art.

Nel 1961, iniziò i suoi primi dipinti usando immagini

di cartoni animati e tecniche derivate dalla

comparsa della stampa commerciale come la

riproduzione del retino presente nelle stampe.

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