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Inglese: Descrizione dell'opera
Storia: Adolf Hitler
Filosofia: Freud e l'interpretazione dei sogni
Biologia: I funghi
Chimica: Fermentazione alcolica dei lieviti
Fisica: Il paradosso dei gemelli
Ted Alicd book nas cofsiddrdd lflslal for ted tigd bdcalsd diffdrdftlm frog ceildrdf’s books, it ead fo
apparent
didactic purpose and contained no explicit moral.
In the 20 th century , however, it began to be appreciated not only
as ceildrdf’s classic blt as gajor litdrarm afd heilosoheical nork,
exploring the limits of logic and fantasy. Alice in wonderland has
no real plot in terms of the traditional novel but it follows a
dream-like logic as Alice, the protagonist, falls asleep and dreams
of falling down a rabbit hole into which she has pursued a white rabbit
she had seen in the garden. She emerges in a surreal illogical world whose
nature and laws constantly change. Alice too begins to change, her body growing or shrinking
depending on what she eats or drinks. In this world Alice meets a series of fantastic talking animals
and other characters, including the white rabbit, the mad hatter, the march hare, the duchess, a mouse, 7
a caterpillar, and a vanishing Cheshire cat. The characters are part of the political message hidden by
Carroll in this story for children.
The Queen of Hearts, for example, represents the British monarchy, and in general all the nobility;
the Hatter and March Hare represent the parties of the nobility, rich in useless discussions;
cards, without thickness represent the nobles of the English society, subjected to the sovereign
and are fearful of his judgment
Each of these characters appears to question the logic of nearly everything she says or does while
they speak and act according to a bizarre invented logic. So Alice seems to have forgotten
everything she ever learned in school. In this wonderland there are no rules. A particular aspect
of this book is the representation of the body. In particular Alice's body is constantly mutating
into bizarre shapes and sizes.
If Alice learns anything during the course of narrative, it is the ability to adjust and manipulate
her bodm’s size according to her wishes. This manipulation contradicts the idea of temporal
growth into adulthood. The book ends with the elder sistdr’s melancholic reflection on the
relationship of ceildeood’s dreams to reality, imagining the real Alice as a grown woman telling
her own children the tale of Alice in wonderland.
The book can be considered Alice's process of maturation and at the same time a 19 th century
parody of Victorian socidtm’s moral conventions. The duchess who claims there is a moral in
everything can be seen as a caricature of the moralizing tendencies of Victorian pedagogy. While
the logic of the queen's court in which the punishment comes before the offence evokes the
cruelty and injustice of Victorian law in which the accused party was often already regarded as a 8
criminal before his guilt had been proved.
O
ltre l’orizzonte del mondo conosciuto esistono terre inesplorate a
cui giungono soprattutto adolescenti e bambini che,
inconsciamente ,si lasciano trasportare dai loro sensi e dalle loro
emozioni ,ritrovando luoghi e storie che offrono ristoro alla loro
sete di meraviglia e riuscendo dunque ad allontanarsi dalla
realtà e a soddisfare in modo autentico il bisogno di sogno e la
ricerca di senso. Il meravigliarsi dinanzi alla semplicità delle
cose, dinanzi a ciò che è nascosto dietro alla realtà è uno
degli elementi caratterizzanti la tenera età, in cui risulta
semplice illudersi dell’esistenza di un qualcosa di magico, di
soprannaturale ,che permette finalmente la realizzazione dei
propri sogni. 9
delle fonti a cui il sogno
“Una
attinge per la sua attività
riproduttiva elementi in parte non
ricordati né utilizzati dall'attività
psichica dello stato di veglia, è la
vita infantile.” Sigmund Freud 10
G :
IOVANNI PASCOLI IL FANCIULLINO
Come accennato nell’introduzione, i protagonisti dei
viaggi immaginari sono soprattutto i giovani, dotati di
un’immaginazione la quale più delle volte gli adulti
rinunciano. La protagonista della storia è Alice una
bambina che sta per affacciarsi al mondo
dell’adolescenza. Alice sogna un mondo che non
esiste, un mondo in cui sa che ogni cosa è possibile:
un mondo suo, che ella stessa nomina il “Paese delle
meraviglie”. Ed è proprio nel sognare questo mondo
che la bambina dà spazio all’immaginazione e alla
fantasia. È grazie al suo atteggiamento da sognatrice,
al suo credere in ciò che in realtà non esiste, che la
si può paragonare a ciò che secondo Pascoli è
dentro di noi da sempre.
Alice infatti è il “fanciullino” di Pascoli. 11
La personalità di Giovanni Pascoli è molto complessa e si riflette in una
produzione articolata che va da liriche autobiografiche a quelle a
sfondo politico. Inoltre segue completamente la lezione del
Decadentismo, esprimendo soprattutto con la raccolta Myricae il suo
simbolismo e la sua visione del mondo. L’immagine del poeta è
rafforzata principalmente dalla poetica del fanciullino. Si tratta di un
insieme di idee in parte in polemica con la tradizione italiana, in parte
esprimenti la concezione della poesia e dei mezzi dei quali si deve
servire per perseguire il suo fine. L’idea di Pascoli è che per essere
veramente poeti occorre recuperare quella condizione di animo che è
tipica dei fanciulli, basata sull’assenza di malizia, sull’innocenza, sulla
purezza e sulla capacità di meravigliarsi dinanzi le piccole cose. Il
fanciullino è colui che: “ha paura del buio, perché al buio vede o
crede di vedere, che piange e ride senza perché di cose che sfuggono
ai nostri sensi e alla nostra ragione… Egli è l’Adamo che mette il
nome a tutto ciò che vede e sente…”
Il poeta è quel fanciullino presente in un cantuccio dell’anima di ognuno
di noi, un fanciullino che rimane piccolo anche quando noi cresciamo,
un fanciullino che conserva la sensibilità dell’infanzia, che ignora
l’esistenza della ragione e guarda al mondo con gli occhi della
fantasia, con l’atteggiamento di innocente stupore di chi scopre le
cose per la prima volta. Secondo Pascoli esistono due età poetiche: la
fanciullezza e la vecchiaia.La seconda sa dire, ma la prima sa vedere.
Da qui il rifiuto dell’età virile dell’uomo vista come età 12
offuscata dall’eros e da tensioni conflittuali.
Il poeta è colui che si fa simile a un fanciullino nello scoprire con ingenuità quello che le
cose suggeriscono. In ognuno di noi dorme un fanciullino: il poeta è colui che invece
riesce a svegliarlo. L’atteggiamento del poeta è quello proprio del fanciullino: stupore e
meraviglia, curiosità, capacità di dare nomi alle cose con simboli e metafore per
scoprirne il significato nascosto, capacità di assimilare tra loro il piccolo e il grande.
Alice rappresenta proprio il fanciullino di cui Pascoli parla. Alice desidera un altro punto
di vista, un paese delle meraviglie dove tutto è rovesciato, dove il piccolo e il grande si
invertono e si corrispondono.
Nella poesia di Pascoli ritroviamo molti caratteri del Decadentismo: la sfiducia nei valori
della storia e della tradizione, l’individualismo esasperato, la solitudine, l’infanzia sentita
come la sola età felice della vita e come rifugio dagli affanni dell’esistenza, l’uso di un
linguaggio nuovo e originale. Egli rifiuta infatti gli schemi metrici della poesia tradizionale
e utilizza un linguaggio fatto di vocaboli tratti dalla vita quotidiana e dal dialetto
accostati a termini letterari; mira inoltre a ottenere un’intensa musicalità dei versi anche
con l’uso frequente di onomatopee. Infatti se la poesia appartiene al fanciullino è
evidente che essa debba rinunciare all’eloquenza, all’aulicità e alla dottrina, e se il
fanciullino vede le cose in maniera discontinua e accosta immagini in maniera
irrazionale, così pure, frammentata e analogica, dovrà essere la sua poesia. Inoltre il
fanciullino non ha complessi di superiorità nei confronti della natura: semmai si
immerge in essa, parla con gli animali e alle nuvole, s’immedesima con i fili d’erba. 13
In questo contesto si colloca nuovamente l’immagine di Alice: una bambina
che persa nei meandri della sua immaginazione incontra animali parlanti
bizzarri: dal Bianconiglio ,
che con il suo senso del tempo
sollecita continuamente Alice alla ricerca,una ricerca
dei valori propri del fanciullino che con l’affacciarsi
del età adulta vanno perduti; al Brucaliffo
che si trasmuta in farfalla, simbolo
di rinascita. Particolare è anche l’incontro con il Cappellaio matto e la sua
follia. La follia è uno degli elementi caratterizzanti il
Decadentismo. Infatti se il mistero e l’essenza segreta
della realtà non possono essere colti attraverso la ragione
e la scienza ,altri sono i mezzi con cui si attinge ad essi.
Innanzitutto come strumenti privilegiati del conoscere
vengono indicati tutti gli stati abnormi e irrazionali
dell’esistere: la malattia, la follia, la nervosi, il sogno,
l’allucinazione. Questi stati di alterazione, sottraendosi al controllo limitante
della ragione aprono al nostro sguardo interiore prospettive ignote 14
permettendo di svelare il mistero che è al di là delle cose.
permette a
“Sognare
ciascuno di noi di essere
tranquillamente e
veramente pazzo, ogni
notte della nostra vita.”
William Dement 15
del sogno
“L'interpretazione
è la via regia che porta alla
conoscenza dell'inconscio
nella vita psichica. ”
Sigmund Freud
16
A cavallo fra il XIX e il XX secolo furono effettuate numerose scoperte in campo
scientifico e sociale che portarono al cedimento delle tradizionali convinzioni, e
che furono motivo di molteplici atteggiamenti da parte di ogni soggetto: da un
atteggiamento di attivistica ribellione del superuomo,a una regressione
nell’infanzia del fanciullino ,al sicuro nell’idillio del proprio nido, a un’evasione
nell’immaginario del sogno.
In particolare quest’ultima scelta è il filo conduttore dell’intera favola, nella
quale la bambina, spronata anche dalla noia, si immerge in un universo
completamente creato dal proprio inconscio, che come lo stesso Freud sosteneva,
proietta i suoi desideri e i suoi pensieri della realtà oggettivandoli e deformandoli:
«I sogni non devono essere paragonati ai suoni discordanti che provengono da
uno strumento musicale percosso da un tocco estraneo invece che dalla mano del
musicista; non sono privi di significato, non sono assurdi; non implicano che una
parte delle nostre rappresentazioni sia addormentata, mentre un’altra parte
comincia a svegliarsi. Al contrario, sono fenomeni psichici pienamente validi,
[…] i sogni si rivelano, senza alcuna maschera, come appagamenti di desideri».
Ecco che viene dunque a crearsi la fitta trama dei personaggi che rappresentano
la contemporanea società vittoriana e borghese, lo smarrimento conseguente al
progresso si traduce nelle immagini del labirinto, nei sentieri che vengono
cancellati da strane creature, nelle strade prive di indicazioni precise, che 17
obbligano la bambina a scandagliare sempre più nel profondo il proprio
inconscio.
« Svegliati, Alice cara» le disse sua sorella.
« Che dormita hai fatto!»
«Ho sognato un sogno così strano, se sapessi!»”
Ecco, negli ultimi passi del libro, che il segreto viene
svelato: è stato tutto un sogno.
. Il sogno che Alice vive è, in termini freudiani, una
produzione psichica caratterizzata da immagini,
percezioni, emozioni che si svolgono in maniera
irreale, svincolandosi dalla normale catena logica
degli eventi reali. La realtà nella quale Alice cade è,
difatti, una realtà governata dall’irrazionalità, nella
quale tutto è possibile (anche aggiustare un orologio
imbevendolo in una tazza di thé). 18
L O STUDIO DEI SOGNI PUÒ ESSERE CONSIDERATO COME IL
METODO PIÙ SICURO PER INDAGARE SUI PROCESSI PSICHICI
…
PROFONDI
Freud si laurea in medicina e intraprende studi di anatomia del sistema nervoso
lavorando insieme a Brücke, ma nel 1882 per ragioni economiche, è costretto a
lasciare la ricerca scientifica e intraprende la professione medica, dedicandosi in
particolar modo alla psichiatria. Nel 1885 si reca a Parigi dove insieme a Charcot
studia i fenomeni isterici applicando il procedimento dell’ipnosi. Successivamente