Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 45
Alice nel paese delle meraviglie tra sogno e realtà - Tesina per Liceo scientifico Pag. 1 Alice nel paese delle meraviglie tra sogno e realtà - Tesina per Liceo scientifico Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Alice nel paese delle meraviglie tra sogno e realtà - Tesina per Liceo scientifico Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Alice nel paese delle meraviglie tra sogno e realtà - Tesina per Liceo scientifico Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Alice nel paese delle meraviglie tra sogno e realtà - Tesina per Liceo scientifico Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Alice nel paese delle meraviglie tra sogno e realtà - Tesina per Liceo scientifico Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Alice nel paese delle meraviglie tra sogno e realtà - Tesina per Liceo scientifico Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Alice nel paese delle meraviglie tra sogno e realtà - Tesina per Liceo scientifico Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Alice nel paese delle meraviglie tra sogno e realtà - Tesina per Liceo scientifico Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Alice nel paese delle meraviglie tra sogno e realtà - Tesina per Liceo scientifico Pag. 41
1 su 45
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Italiano: Il fanciullino di Pascoli

Inglese: Descrizione dell'opera

Storia: Adolf Hitler

Filosofia: Freud e l'interpretazione dei sogni

Biologia: I funghi

Chimica: Fermentazione alcolica dei lieviti

Fisica: Il paradosso dei gemelli
Estratto del documento

Ted Alicd book nas cofsiddrdd lflslal for ted tigd bdcalsd diffdrdftlm frog ceildrdf’s books, it ead fo

apparent

didactic purpose and contained no explicit moral.

In the 20 th century , however, it began to be appreciated not only

as ceildrdf’s classic blt as gajor litdrarm afd heilosoheical nork,

exploring the limits of logic and fantasy. Alice in wonderland has

no real plot in terms of the traditional novel but it follows a

dream-like logic as Alice, the protagonist, falls asleep and dreams

of falling down a rabbit hole into which she has pursued a white rabbit

she had seen in the garden. She emerges in a surreal illogical world whose

nature and laws constantly change. Alice too begins to change, her body growing or shrinking

depending on what she eats or drinks. In this world Alice meets a series of fantastic talking animals

and other characters, including the white rabbit, the mad hatter, the march hare, the duchess, a mouse, 7

a caterpillar, and a vanishing Cheshire cat. The characters are part of the political message hidden by

Carroll in this story for children.

The Queen of Hearts, for example, represents the British monarchy, and in general all the nobility;

the Hatter and March Hare represent the parties of the nobility, rich in useless discussions;

cards, without thickness represent the nobles of the English society, subjected to the sovereign

and are fearful of his judgment

Each of these characters appears to question the logic of nearly everything she says or does while

they speak and act according to a bizarre invented logic. So Alice seems to have forgotten

everything she ever learned in school. In this wonderland there are no rules. A particular aspect

of this book is the representation of the body. In particular Alice's body is constantly mutating

into bizarre shapes and sizes.

If Alice learns anything during the course of narrative, it is the ability to adjust and manipulate

her bodm’s size according to her wishes. This manipulation contradicts the idea of temporal

growth into adulthood. The book ends with the elder sistdr’s melancholic reflection on the

relationship of ceildeood’s dreams to reality, imagining the real Alice as a grown woman telling

her own children the tale of Alice in wonderland.

The book can be considered Alice's process of maturation and at the same time a 19 th century

parody of Victorian socidtm’s moral conventions. The duchess who claims there is a moral in

everything can be seen as a caricature of the moralizing tendencies of Victorian pedagogy. While

the logic of the queen's court in which the punishment comes before the offence evokes the

cruelty and injustice of Victorian law in which the accused party was often already regarded as a 8

criminal before his guilt had been proved.

O

ltre l’orizzonte del mondo conosciuto esistono terre inesplorate a

cui giungono soprattutto adolescenti e bambini che,

inconsciamente ,si lasciano trasportare dai loro sensi e dalle loro

emozioni ,ritrovando luoghi e storie che offrono ristoro alla loro

sete di meraviglia e riuscendo dunque ad allontanarsi dalla

realtà e a soddisfare in modo autentico il bisogno di sogno e la

ricerca di senso. Il meravigliarsi dinanzi alla semplicità delle

cose, dinanzi a ciò che è nascosto dietro alla realtà è uno

degli elementi caratterizzanti la tenera età, in cui risulta

semplice illudersi dell’esistenza di un qualcosa di magico, di

soprannaturale ,che permette finalmente la realizzazione dei

propri sogni. 9

delle fonti a cui il sogno

“Una

attinge per la sua attività

riproduttiva elementi in parte non

ricordati né utilizzati dall'attività

psichica dello stato di veglia, è la

vita infantile.” Sigmund Freud 10

G :

IOVANNI PASCOLI IL FANCIULLINO

Come accennato nell’introduzione, i protagonisti dei

viaggi immaginari sono soprattutto i giovani, dotati di

un’immaginazione la quale più delle volte gli adulti

rinunciano. La protagonista della storia è Alice una

bambina che sta per affacciarsi al mondo

dell’adolescenza. Alice sogna un mondo che non

esiste, un mondo in cui sa che ogni cosa è possibile:

un mondo suo, che ella stessa nomina il “Paese delle

meraviglie”. Ed è proprio nel sognare questo mondo

che la bambina dà spazio all’immaginazione e alla

fantasia. È grazie al suo atteggiamento da sognatrice,

al suo credere in ciò che in realtà non esiste, che la

si può paragonare a ciò che secondo Pascoli è

dentro di noi da sempre.

Alice infatti è il “fanciullino” di Pascoli. 11

La personalità di Giovanni Pascoli è molto complessa e si riflette in una

produzione articolata che va da liriche autobiografiche a quelle a

sfondo politico. Inoltre segue completamente la lezione del

Decadentismo, esprimendo soprattutto con la raccolta Myricae il suo

simbolismo e la sua visione del mondo. L’immagine del poeta è

rafforzata principalmente dalla poetica del fanciullino. Si tratta di un

insieme di idee in parte in polemica con la tradizione italiana, in parte

esprimenti la concezione della poesia e dei mezzi dei quali si deve

servire per perseguire il suo fine. L’idea di Pascoli è che per essere

veramente poeti occorre recuperare quella condizione di animo che è

tipica dei fanciulli, basata sull’assenza di malizia, sull’innocenza, sulla

purezza e sulla capacità di meravigliarsi dinanzi le piccole cose. Il

fanciullino è colui che: “ha paura del buio, perché al buio vede o

crede di vedere, che piange e ride senza perché di cose che sfuggono

ai nostri sensi e alla nostra ragione… Egli è l’Adamo che mette il

nome a tutto ciò che vede e sente…”

Il poeta è quel fanciullino presente in un cantuccio dell’anima di ognuno

di noi, un fanciullino che rimane piccolo anche quando noi cresciamo,

un fanciullino che conserva la sensibilità dell’infanzia, che ignora

l’esistenza della ragione e guarda al mondo con gli occhi della

fantasia, con l’atteggiamento di innocente stupore di chi scopre le

cose per la prima volta. Secondo Pascoli esistono due età poetiche: la

fanciullezza e la vecchiaia.La seconda sa dire, ma la prima sa vedere.

Da qui il rifiuto dell’età virile dell’uomo vista come età 12

offuscata dall’eros e da tensioni conflittuali.

Il poeta è colui che si fa simile a un fanciullino nello scoprire con ingenuità quello che le

cose suggeriscono. In ognuno di noi dorme un fanciullino: il poeta è colui che invece

riesce a svegliarlo. L’atteggiamento del poeta è quello proprio del fanciullino: stupore e

meraviglia, curiosità, capacità di dare nomi alle cose con simboli e metafore per

scoprirne il significato nascosto, capacità di assimilare tra loro il piccolo e il grande.

Alice rappresenta proprio il fanciullino di cui Pascoli parla. Alice desidera un altro punto

di vista, un paese delle meraviglie dove tutto è rovesciato, dove il piccolo e il grande si

invertono e si corrispondono.

Nella poesia di Pascoli ritroviamo molti caratteri del Decadentismo: la sfiducia nei valori

della storia e della tradizione, l’individualismo esasperato, la solitudine, l’infanzia sentita

come la sola età felice della vita e come rifugio dagli affanni dell’esistenza, l’uso di un

linguaggio nuovo e originale. Egli rifiuta infatti gli schemi metrici della poesia tradizionale

e utilizza un linguaggio fatto di vocaboli tratti dalla vita quotidiana e dal dialetto

accostati a termini letterari; mira inoltre a ottenere un’intensa musicalità dei versi anche

con l’uso frequente di onomatopee. Infatti se la poesia appartiene al fanciullino è

evidente che essa debba rinunciare all’eloquenza, all’aulicità e alla dottrina, e se il

fanciullino vede le cose in maniera discontinua e accosta immagini in maniera

irrazionale, così pure, frammentata e analogica, dovrà essere la sua poesia. Inoltre il

fanciullino non ha complessi di superiorità nei confronti della natura: semmai si

immerge in essa, parla con gli animali e alle nuvole, s’immedesima con i fili d’erba. 13

In questo contesto si colloca nuovamente l’immagine di Alice: una bambina

che persa nei meandri della sua immaginazione incontra animali parlanti

bizzarri: dal Bianconiglio ,

che con il suo senso del tempo

sollecita continuamente Alice alla ricerca,una ricerca

dei valori propri del fanciullino che con l’affacciarsi

del età adulta vanno perduti; al Brucaliffo

che si trasmuta in farfalla, simbolo

di rinascita. Particolare è anche l’incontro con il Cappellaio matto e la sua

follia. La follia è uno degli elementi caratterizzanti il

Decadentismo. Infatti se il mistero e l’essenza segreta

della realtà non possono essere colti attraverso la ragione

e la scienza ,altri sono i mezzi con cui si attinge ad essi.

Innanzitutto come strumenti privilegiati del conoscere

vengono indicati tutti gli stati abnormi e irrazionali

dell’esistere: la malattia, la follia, la nervosi, il sogno,

l’allucinazione. Questi stati di alterazione, sottraendosi al controllo limitante

della ragione aprono al nostro sguardo interiore prospettive ignote 14

permettendo di svelare il mistero che è al di là delle cose.

permette a

“Sognare

ciascuno di noi di essere

tranquillamente e

veramente pazzo, ogni

notte della nostra vita.”

William Dement 15

del sogno

“L'interpretazione

è la via regia che porta alla

conoscenza dell'inconscio

nella vita psichica. ”

Sigmund Freud

16

A cavallo fra il XIX e il XX secolo furono effettuate numerose scoperte in campo

scientifico e sociale che portarono al cedimento delle tradizionali convinzioni, e

che furono motivo di molteplici atteggiamenti da parte di ogni soggetto: da un

atteggiamento di attivistica ribellione del superuomo,a una regressione

nell’infanzia del fanciullino ,al sicuro nell’idillio del proprio nido, a un’evasione

nell’immaginario del sogno.

In particolare quest’ultima scelta è il filo conduttore dell’intera favola, nella

quale la bambina, spronata anche dalla noia, si immerge in un universo

completamente creato dal proprio inconscio, che come lo stesso Freud sosteneva,

proietta i suoi desideri e i suoi pensieri della realtà oggettivandoli e deformandoli:

«I sogni non devono essere paragonati ai suoni discordanti che provengono da

uno strumento musicale percosso da un tocco estraneo invece che dalla mano del

musicista; non sono privi di significato, non sono assurdi; non implicano che una

parte delle nostre rappresentazioni sia addormentata, mentre un’altra parte

comincia a svegliarsi. Al contrario, sono fenomeni psichici pienamente validi,

[…] i sogni si rivelano, senza alcuna maschera, come appagamenti di desideri».

Ecco che viene dunque a crearsi la fitta trama dei personaggi che rappresentano

la contemporanea società vittoriana e borghese, lo smarrimento conseguente al

progresso si traduce nelle immagini del labirinto, nei sentieri che vengono

cancellati da strane creature, nelle strade prive di indicazioni precise, che 17

obbligano la bambina a scandagliare sempre più nel profondo il proprio

inconscio.

« Svegliati, Alice cara» le disse sua sorella.

« Che dormita hai fatto!»

«Ho sognato un sogno così strano, se sapessi!»”

Ecco, negli ultimi passi del libro, che il segreto viene

svelato: è stato tutto un sogno.

. Il sogno che Alice vive è, in termini freudiani, una

produzione psichica caratterizzata da immagini,

percezioni, emozioni che si svolgono in maniera

irreale, svincolandosi dalla normale catena logica

degli eventi reali. La realtà nella quale Alice cade è,

difatti, una realtà governata dall’irrazionalità, nella

quale tutto è possibile (anche aggiustare un orologio

imbevendolo in una tazza di thé). 18

L O STUDIO DEI SOGNI PUÒ ESSERE CONSIDERATO COME IL

METODO PIÙ SICURO PER INDAGARE SUI PROCESSI PSICHICI

PROFONDI

Freud si laurea in medicina e intraprende studi di anatomia del sistema nervoso

lavorando insieme a Brücke, ma nel 1882 per ragioni economiche, è costretto a

lasciare la ricerca scientifica e intraprende la professione medica, dedicandosi in

particolar modo alla psichiatria. Nel 1885 si reca a Parigi dove insieme a Charcot

studia i fenomeni isterici applicando il procedimento dell’ipnosi. Successivamente

Dettagli
Publisher
45 pagine
393 download