Sintesi
Il periodo tra le due guerre è una fase storica che ha segnato profondi cambiamenti all’interno della società e della politica europea. A seguito della Prima Guerra Mondiale, infatti, la Germania si trovava in una situazione molto complicata, poiché era stata sconfitta e per questo doveva pagare un ingente debito di guerra e rinunciare a numerosi territori.
Il 9 novembre 1918, infatti, la Germania si era arresa ancora prima di essere stata occupata. Il Kaiser fuggì e questo aprì la strada alla nascita della Repubblica. Il presidente diventò il socialdemocratico Friedrich Ebert, ma il clima in cui si svolse la campagna elettorale fu segnato da scontri provocati da gruppi comunisti che volevano una rivoluzione simile a quella avvenuta in Russia. Furono brutalmente massacrati nel gennaio 1919 (Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht).
Pochi giorni dopo fu eletta a suffragio universale una Assemblea nazionale costituente che svolse a Weimar i suoi lavori. La Germania divenne una repubblica federale, composta da 17 Länder. Il cancelliere, nominato dal presidente, poteva governare se le condizioni politiche lo richiedevano, purché per brevi periodi, con decreti d’emergenza. Questa concessione fu un grave errore, perché è proprio grazie a questo che Hitler prenderà tutto il potere nelle sue mani.

Durante la Repubblica di Weimar la cultura tedesca ebbe un ruolo importante. Die Neue Sachlichkeit ist die bedeutendste Literaturstromung, die sich in der Zeit der Weimarer Republik entwickelte. Ihr Ziel war es, sich auf der Suche nach journalistischer Objektivität der Realität zu nähern. Die Schriftstellern benutzen eine allgemein verständliche Sprache und realitätsbezogene Darstellungen. Die Hauptmotive in den Werken waren die Erfahrungen des Ersten Weltkriegs und die sozialen Probleme der Großstadt. Die wichtigsten Vertreter waren Fallada, Remarque und Doblin.

Questo periodo in America fu vissuto in modo completamente diverso. These years in USA were called “the roaring twenties”. In fact it was a period of social developments and industrial improvements.
The economic prosperity gave rise to a feeling of euphoria and experimentation in music, dance and fashion.
Women started smoking in public and wearing short skirts. New kind of dances became popular, such as the Charleston. People started to buy objects on credit and automobile industry was growing more and more. It was a period of general happiness and hope for the future of USA. But the gap between rich and poor classes was always more evident. The Twenties were also characterised by reactionary attitudes such as the fear of socialism, which led to the imprisonment and persecution of political activists. These years were also characterised by the prohibitionism, which encouraged the illegal traffic of alcool and increased the phenomenon of the Mafia.
In 1929 the American stock market collapsed. It was known as the “Great Wall Street Crash”. It marked the beginning of the Great Depression.

Il crollo della borsa di Wall Street causò il crollo anche delle altre borse europee, che dipendevano dai mercati statunitensi. È ovvio che gli Stati Uniti, che fino a quel momento avevano aiutato la Germania a riprendersi dalla guerra, dovettero smettere di finanziare le industrie tedesche. La Germania era quindi nuovamente in crisi. Questa crisi portò ad un forte malcontento generale, di cui approfittò Hitler per prendere il potere. Hitler era stato regolarmente eletto nel 1932, prendendo il 37% alle elezioni. Ma poiché non aveva la maggioranza assoluta decise di indire nuove elezioni il 5 marzo, in un clima di violenza alimentato anche dall’incendio del Reichstag. Hitler così riuscì a prendere il pieno potere nelle proprie mani, grazie ad un decreto d’emergenza (come era consentito dalla Costituzione di Weimar).

Nachdem Hitler an die Macht gekommen war, begann in Deutschland eine Zeit der “geistigen Erneurung”. Die Werken, die veröffentlicht wurden, mussten den Vorstellungen der nationalsozialistischen Regierung entsprechen. Viele Schriftsteller schrieben für das Regime. In der nationalsozialistischen Literatur standen hauptsachlich Themen wie Krieg, Helden und Volksgemeinschaft in Mittelpunkt.
Es gab auch eine Gruppe von Schriftstellern, die als Autoren der Inneren Emigration bezeichnet werden. Sie blieben in Deutschland und distanzierten sich mit ihren Werken vom Regime. Eine dritte Gruppe von Schriftstellern hingegen emigrierte nach der Bücherverbrennung in andere Ländern (zum Beispiel Thomas Mann, Bertolt Brecht, Robert Musil…).

Oltre a molti autori della letteratura e a molti artisti, ad emigrare all’estero furono costretti anche i filosofi della Scuola di Francoforte. La Scuola di Francoforte nasce nel 1922, e il suo nucleo originario è l’Istituto di ricerca sociale. La Scuola di Francoforte si basa sul pensiero di tre filosofi: Hegel, Marx, e Freud. Dalla tradizione di Hegel e Marx viene ripreso l’interesse marxista verso la società e la tendenza hegeliana ad impostare un discorso dialettico: si vogliono mettere in luce, infatti, le contrapposizioni e le contraddizioni all’interno della società. Da Freud viene ripreso invece l’interesse verso la personalità.
I principali filosofi della Scuola di Francoforte sono Horkheimer, Adorno e Marcuse. Volendo scegliere tra i tre, vorrei parlare di un particolare punto su cui si soffermò Adorno.
Adorno intende la dialettica come strumento di comprensione del reale. La dialettica a cui egli intende rifarsi non è quella di Hegel, ossia la dialettica della sintesi e della conciliazione, ma la dialettica negativa che, mettendo in discussione l’identità di ragione e realtà, sveli le disarmonie e le contraddizioni non conciliate che caratterizzano il mondo in cui viviamo.
Dopo Auschwitz, infatti, tutta la cultura diventa spazzatura. Fino a quel momento la filosofia aveva elogiato la realtà, facendo dell’irrazionale il razionale e cercando di armonizzare il disarmonico. Questo ora non è più possibile, bisogna far emergere le contraddizioni che costituiscono la realtà.
Secondo Adorno, uno degli aspetti più caratteristici dell’odierna società tecnologica, è la creazione del gigantesco apparato dei mezzi di comunicazione di massa. L’impero dei media è il più subdolo strumento di manipolazione delle coscienze impiegato dal “sistema” allo scopo di conservare se stesso e tenere sottomessi gli individui. Adorno e Horkheimer coniano la locuzione “industria culturale”, per definire quell’enorme apparato che suscita e determina i consumi degli individui. La cultura ormai ridotta a merce è diventata una “fabbrica dell’assenso”. Il consumatore non è per nulla il sovrano, soggetto dell’industria culturale, ma è il suo oggetto. L’industria culturale infatti suscita i bisogni e determina i consumi dell’uomo, imponendo valori e modelli di vita funzionali al dominio di classe delle minoranze.

L’impero dei media però non è qualcosa di così tanto recente in fondo. Già Mussolini infatti se ne servì abbondantemente, rendendo la propaganda il suo più grande strumento per dominare le masse. Si fece ogni sforzo propagandistico per ottenere il consenso; la stampa, la radio, i manifesti murali, il cinema: tutto era nelle mani del Partito fascista. Si dedicò particolarmente cura alla formazione dei bambini e dei ragazzi: si voleva indirizzare le nuove generazioni verso i modelli esaltati dal fascismo, come l’uomo soldato e sportivo e la donna moglie e madre. Venivano trasmessi i valori fascisti del patriottismo, del militarismo e dell’autoritarismo. Quanto all’università, il controllo fascista delle istituzioni accademiche si realizzò nel 1931 con il giuramento di fedeltà al re e al regime fascista. Venne addirittura creato un nuovo ministero, il Ministero della Cultura Popolare, con lo scopo di controllare la stampa e la propaganda.

Legati al fascismo erano gli esponenti del maggior gruppo avanguardista italiano, quello dei futuristi. Il futurismo ha una data di nascita precisa: il 20 febbraio 1909. In quel giorno, infatti, Filippo Tommaso Marinetti pubblicò sul «Figaro», giornale parigino, il Manifesto del Futurismo. In questo scritto sono già contenuti tutti i caratteri del nuovo movimento. Uno dei punti chiave del movimento futurista è l’esaltazione del moderno, con le sue automobili, le industrie e gli aeroplani, unito alla glorificazione del patriottismo, del militarismo e della guerra. Altro punto cardine è il valore dato all’irruenza, anche violenta purché finalizzata a segnare un definitivo stacco con la cultura del passato, considerata noiosa, borghese e sorpassata. Non a caso nel manifesto si parla di “coraggio, audacia, ribellione come elementi essenziali”. Come è facile immaginare, i soggetti prediletti dagli artisti futuristi sono le automobili, le industrie, le folle agitate o gli aeroplani, simbolo di una società in rapida evoluzione. Gli artisti futuristi, per rendere l’idea del dinamismo e del movimento, tendono a deformare le immagini, come se fuggissero via nel momento in cui lo spettatore presta loro attenzione. L’aggressività alla base del movimento futurista, l’esaltazione dello spirito patriottico e della guerra (“sola igiene del mondo”) rendono possibile il legame con la neonata ideologia fascista, a cui il futurismo rimarrà molto legato. In letteratura Tommaso Marinetti lancia le sue “parole in libertà”: cioè testi con parole disposte senza alcun legame grammaticale-sintattico tra loro. Altra caratteristica della letteratura futurista è l’esasperato uso delle onomatopee per esprimere il rumore legato al movimento dei mezzi meccanici. Gli aggettivi sono aboliti. Le poesie sembrano quasi senza senso, non c’è un nesso logico tra le frasi. Non c’è neanche la punteggiatura.

Ispirata a questo movimento è la letteratura surrealista di Guillame Apollinaire. Guillame Apollinaire naît à Rome en 1880. Il est le fils naturel d’un officier italien et d’une jeune et aventureuse romaine d’origine polonaise. À Paris, tout en travaillant pour assurer sa subsistance, il fréquente les milieux artistiques parisiens. À Montmartre, il mène une vie de bohème et fréquente les cafés et les ateliers. Il rencontre ici Marie Laurencin, peintre, avec qui il aura une longue liaison.
Quand éclate la guerre, Apollinaire part comme engagé volontaire et il est envoyé au front. Le 17 mars 1916, il est blessé à la tête et rentre à Paris où il publie un drame surréaliste, “Les Mamelles de Tirésias”.
Ses œuvres les plus importants sont “Alcools” et “Calligrammes”.
La caractéristique principale de ses poèmes est l’absence totale de la ponctuation. Un example est le poème “Il pleut”. C’est un poème tiré par Les Calligrammes. Le calligramme est un nouveau style d’écriture inventé par Apollinaire où les vers manuscrits miment graphiquement ce dont ils parlent. Il n'y a pas de lien logique entre les différentes phrases. Il y a juste des relations entre les idées, les sentiments.
Dans ce cas on parle d’une journée de pluie et donc les paroles miment graphiquement la pluie qui tombe.
Ce phénomène naturel le pousse à réfléchir sur ses expériences amoureuses passées.
Il y a beaucoup de sensations tactiles, visuelles et auditives. La pluie lui rappelle de ses amours passé et il fait une comparaison entre les gouttes de pluie et les rencontres de sa vie, entre les nuages et les chevaux, entre la pluie et les larmes. Les sentiments qu’il éprouve sont le regret et le dédain.
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