Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 14
Crimine organizzato, tesina Pag. 1 Crimine organizzato, tesina Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 14.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Crimine organizzato, tesina Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 14.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Crimine organizzato, tesina Pag. 11
1 su 14
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Filosofia- Brevi accenni su Freud
Storia- Conseguenze del voldstead act e nascita criminalità organizzata in America
Estratto del documento

cicatrice sulla guancia causata da una coltellata infertagli da Frank Galluccio, sulla cui

sorella Al aveva espresso commenti pesanti.

Lavorando per Frankie Yale, Capone viene arrestato una prima volta per reati minori; in

seguito uccide due uomini, ma nessuna accusa viene mossa contro di lui, protetto

dall'omertà.

Dopo aver gravemente ferito un membro di una banda rivale, nel 1919 Yale lo allontana per

far calmare le acque, mandando Capone a Chicago, dove si mette al servizio di Johnny

Torrio.

Torrio gli affida la gestione delle scommesse clandestine e nel tempo diventa il suo braccio

destro, acquisendo la direzione di tutte le attività illegali della banda. Accade poi che una

lunga tregua tra bande rivali venga violata: Torrio viene ferito in un attentato;

psicologicamente scosso, il boss fa ritorno in Italia e il comando passa ad Al Capone.

L'idea innovativa e vincente per Capone è quella di investire parte dei ricavati delle attività

illegali, in attività canoniche e legali, separando la gestione contabile: questa mossa porta

all'organizzazione rilevanti introiti leciti che coprono quelli illeciti. Questi sono gli anni del

proibizionismo: Capone può tranquillamente controllare la distribuzione e il commercio

degli alcoolici, grazie alla corruzione degli ambienti politici. Nonostante nessuna accusa

formale raggiunga Al Capone, questi viene da tutti considerato il personaggio di spicco della

malavita organizzata di Chicago.

Viene imputata a lui anche la famigerata "strage di San Valentino": il 14 febbraio 1929

quattro uomini di Capone, travestiti da poliziotti, irrompono in un garage al numero 2212 di

North Clark Street, indirizzo del quartier generale di George "Bugs" Moran, il suo

principale concorrente nel mercato degli alcolici; i sette presenti vengono allineati lungo un

muro, e subito fucilati con colpi alla schiena. L'episodio viene ricordato ancora oggi come

uno dei più cruenti regolamenti di conti malavitosi.

Nella storia di questo famigerato criminale c'è anche un gesto che appare caritatevole:

durante la gravissima crisi economica del 1929, in cui milioni di americani sono costretti

alla fame, Capone ordina che le sue aziende che operano nel campo della ristorazione e

dell'abbigliamento, distribuiscano gratuitamente cibi e vestiti ai più bisognosi.

Nel 1930 Al Capone è nella lista dei maggiori ricercati dell'FBI e viene dichiarato "nemico

pubblico numero 1". Le difficoltà di catturare Capone e incriminarlo per i gravi reati a cui fa

3 “La nascita del crimine organizzato e analisi del modello criminale” D'alessandro

capo, risiedono nella precisa organizzazione malavitosa costruita, ma soprattutto per la

protezione omertosa che fornisce sempre solidi alibi. Così ottenuto l'avallo legislativo, una

squadra di agenti federali dell'ufficio delle imposte, comandata da Elliot Ness e composta da

un pool di super-esperti e incorruttibili funzionari, si guadagna l'opportunità di indagare

sulle attività di Capone.

Gli intoccabili, sempre alle costole di Capone, analizzano ogni più piccolo movimento

finanziario sospetto senza arrivare però a nulla: nulla infatti è direttamente intestato a

Capone, il quale agisce sempre attraverso prestanome. Viene sfruttato un piccolissimo

errore, un minuscolo foglietto di carta nel quale compare il nome di Al Capone che viene

sfruttato per arrivare ad altre prove e alla fine ad un vasto impianto accusatorio. Grazie a

tale lavoro, Al Capone viene rinviato a giudizio per evasione fiscale.

Capone allora corrompe la giuria popolare però questa all'ultimo istante, viene sostituita

completamente. La nuova giuria raggiunge un verdetto di colpevolezza solo per una parte

dei reati di cui Capone è accusato, ad ogni modo sufficiente perché gli venga assegnata una

condanna a undici anni di carcere.

Viene inviato ad Atlanta, in uno dei carceri statunitensi più duri; Capone senza grandi

fatiche, attraverso la corruzione degli alti piani del carcere, ottiene lussi e privilegi. Di fatto

anche dal carcere continua a gestire i suoi interessi. Viene allora trasferito nel noto carcere

di Alcatraz, tutti i contatti con l'esterno vengono interrotti e Capone non ha altra speranza

che seguire le regole di una buona condotta.

Mentre è ad Alcatraz gli vengono diagnosticati i primi segni di una forma di demenza

causata dalla sifilide. Viene liberato ed seguito ad un colpo apoplettico e dopo una breve

agonia Al Capone muore di arresto cardiaco il giorno 25 gennaio 1947 a Miami.

Lucky Luciano

Nel 1905, Luciano, Salvatore Lucania arriva a New York con la famiglia per sfuggire dalla

fame ed entra poco alla volta nel mondo della criminalità.

A lui sono ascrivibili tre fasi operative che lo portano ad investire un ruolo di massimo

livello, affermandosi nell’immaginario della delinquenza, e persistendo nella memoria

storica dell’intera società americana. In lui si compì una radicale conversione del gangster

(di cui Al Capone era stato l’immaginifico esemplare) in eroe dell’illegalità.

4 “La nascita del crimine organizzato e analisi del modello criminale” D'alessandro

- L’organizzazione di Cosa Nostra americana in un Sindacato nazionale del crimine a capo

di ogni attività illegale nel Paese, navigando in mare aperto a contatto con il potere politico;

- la presunta collaborazione con il Governo degli Stati Uniti per agevolare lo sbarco in

Sicilia delle truppe alleate nella II Guerra mondiale (luglio 1943);

- l’organizzazione internazionale di Cosa Nostra sull’asse Sicilia-Stati Uniti, necessaria da

quando con la fine del proibizionismo e della guerra si profila il nuovo e immenso business

del mercato degli stupefacenti.

Un’opera di costruzione teorica e pratica che non può avvenire senza un violento

spargimento di sangue per consentire la sua ascesa al potere e quella di una nuova

generazione di gangster affamati da più moderne idee gestionali rispetto ai vecchi capi della

Mano Nera. L’occasione gli si presenta, ma in qualche modo se la procura in un gioco di

alleanze sotterranee e tradimenti, al tempo della cosiddetta guerra castellammarese tra i boss

Joe Masseria e Salvatore Maranzano: i morti si contano su entrambi i fronti e lo stallo si

conclude proprio quando Luciano, d’accordo segretamente col secondo, ordina l’assassinio

dello stesso Masseria. uno scenario da ultima cena e pochi mesi dopo assassina anche

Maranzano illusosi ormai di essere il “capo dei capi”. Luciano non ha più rivali e può dar

corso al cambiamento e all’ordine di cui è convinto siano maturi i tempi per lanciarsi in un

“gioco” molto più grande e politico. Viene istituita la cupola di Cosa Nostra, costituita dalle

Cinque Famiglie di New York , dalla Chicago Outfit di Al Capone e dalla Famiglia di

Buffalo dei Magaddino in rappresentanza delle bande minori. Non una semplice congrega di

criminali ma un quasi democratico Consiglio di amministrazione per dirimere i vari interessi

che ruotano attorno ad alcool, prostituzione, stupefacenti, gioco d’azzardo, sindacati,

politica e tutto ciò che crea dollari e potere.

Lucky Luciano regna dalla sua suite del Waldorf-Astoria Hotel in un apparente stato di

sicurezza dovuto anche ad un vastissimo livello di corruzione tale da garantirgli amicizie

molto influenti. Eppure lo Stato legale non lo dimentica e lo tallona tanto da fargli rischiare

la perdita di tutto. Nel 1936, il Procuratore speciale di New York, , riesce a raccogliere le

uniche prove concrete a suo carico, nel ramo della prostituzione, facendolo condannare a

trent’anni di carcere. Ma ecco le circostanze della storia e l’intreccio tra legalità e illegalità

bussare alla sua porta, la guerra infuria in Europa dal 1939, gli Stati Uniti vengono coinvolti

nel ’41 e tra le prime misure di emergenza interna spicca la necessità di protezione portuale

5 “La nascita del crimine organizzato e analisi del modello criminale” D'alessandro

da azioni di sabotaggio in corso ad opera di sommergibili tedeschi a poche miglia da New

York. Inoltre bisogna porgere orecchie attente e discrete ad eventuali infiltrazioni

nazifasciste all’interno delle comunità italo-tedesche. Ecco tornare molto utili Luciano e le

sue diffuse amicizie con capacità di controllo sul territorio.

Il Naval Intelligence ne ottiene la collaborazione attraverso il concorso di Joseph Lanza,

boss palermitano dei portuali di Manhattan, e soprattutto del braccio destro di Luciano,

l’ebreo Meyer Lansky di provata fede antinazista a garanzia dei livelli politici e militari

invischiati in questa vicenda che frutta a Lucky Luciano il trasferimento in penitenziari più

confortevoli. Ma il contributo della mafia alla sforzo bellico non si ferma qui e va ben oltre

il controllo sulla sicurezza dei porti, le truppe anglo-americane si stanno preparando allo

sbarco in Sicilia nel luglio 1943 (Operazione Husky); quella Sicilia così familiare al

Luciano e che potrebbe agevolare in qualche modo le operazioni navali. È ancora Meyer

Lansky con altri soci a tessere i rapporti d’alto livello, mentre dall’altra sponda dell’oceano,

Luciano affida al suo vecchio sodale Vito Genovese, da tempo rientrato in Italia dagli Stati

Uniti, il compito di mettere in contatto i giusti amici con i servizi americani per preparare il

terreno.

Inoltre una serie di coincidenze alimentano l’attendibilità del patto segreto:

In primo luogo, la concessione della libertà sulla parola a Luciano, nel 1946, e il rimpatrio

definitivo in Italia. Perché mai questa scarcerazione dopo soli 10 anni di reclusione quando

ne avrebbe dovuti scontare 30-50? Libertà ricevuta dallo stesso Thomas E. Dewey, suo

accusatore e ora Governatore dello Stato di New York.

La guerra è vinta e Luciano è libero, e in affari tra Napoli e Palermo pianificando il futuro

ancora una volta; e futuro significa l’internazionalizzazione sistemica del traffico di eroina.

Da tempo si intuisce il potenziale immenso di quel mercato per il quale servono basi di

produzione, raffinazione e trasporto; quindi ecco di nuovo il manager e organizzatore alle

prese con un progetto,si tratta di mettere insieme una rete tra Onorata Società siciliana, e le

Famiglie americane per coordinare l’impresa sui mercati europei e d’oltreoceano.

Mettendo in moto i suoi contatti per abbozzare la piattaforma del progetto, come per la

preparazione di un normale piano industriale con l’aiuto del solito Meyer Lansky, Luciano

riunisce i più alti livelli mafiosi al Palermo per creare una sorta di multinazionale del

traffico di stupefacenti. Anche questo momento, coincide con la necessità di un ricambio

6 “La nascita del crimine organizzato e analisi del modello criminale” D'alessandro

generazionale adeguato ai tempi nuovi che, soprattutto sul fronte siciliano, i vecchi padrini

della mafia rurale stentano a comprendere.

Ma luciano non riuscirà a concludere questo ennesimo progetto perchè morirà di infarto a

soli 60 anni.

Analisi psicologica dei sociopatici

L’ascesa di Lucky puo’ esser dovuta solo una questione di destino o anche il prodotto di una

certa subcultura americana ? Basata su un sistema di valori spregiudicato nel valutare la

qualità degli uomini e delle loro imprese, che tende a dare valore e merito al successo

comunque conseguito. La quale racchiude l’idea che l’eroe sia l’individuo capace di giocarsi

integralmente la vita per la piena realizzazione della sua individualità, non importa se per la

legge o contro la legge… Va da sé che il vincente è colui che riesce a piegare le regole ai

suoi interessi. Il perdente è chi non ci riesce… È il caso dello sceriffo che riesce a

sterminare i criminali della contea; ed anche, simmetricamente, il caso del criminale che

riesce a tenere testa a tutti gli sceriffi. Entrambi, a diverso titolo, meritano più ancora che

rispetto, ammirazione. Entrambi sono ‘eroi’ perché capaci di mettere integralmente in gioco

la vita, mostrando di non barare circa la qualità dei propri mezzi personali. Se poi al

criminale tocca infine l’amara sorte del capestro, questo è giusto che accada e quanti stanno

Dettagli
Publisher
14 pagine