Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 22
Condizioni umane in guerra - Tesina per scuola media Pag. 1 Condizioni umane in guerra - Tesina per scuola media Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Condizioni umane in guerra - Tesina per scuola media Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Condizioni umane in guerra - Tesina per scuola media Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Condizioni umane in guerra - Tesina per scuola media Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Condizioni umane in guerra - Tesina per scuola media Pag. 21
1 su 22
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Storia: Shoah

Tedesco: Auschwitz

Letteratura: Se questo è un uomo (Primo Levi)

Arte: Guernica (Pablo Picasso)

Musica: Earth song (Michael Jackson)

Geografia: Sudafrica

Scienze: AIDS

Inglese: Apartheid

Ed. fisica: 800 m piani

Ed. tecnica: Energia nucleare
Estratto del documento

Se questo è un uomo

Primo Levi e il Neorealismo

Primo Levi nacque a Torino nel 1919. Apparteneva a una famiglia di origini ebraiche. Si diplomò al

liceo classico e si iscrisse al corso di laurea in chimica

presso l’università di Torino. Ostacolato dalle leggi

razziali entrate in vigore in Italia dal 1938, riuscì

comunque a laurearsi con lode nel 1941. Nel 1943 si

inserì in un nucleo partigiano in Valle d'Aosta. A

dicembre venne arrestato dalla milizia fascista e

deportato ad Auschwitz, dove rimase fino alla

liberazione da parte dell’ Armata Rossa, nel 1945.

Il suo romanzo “Se questo è un uomo” è influenzato

dallo stile del Neorealismo. Si tratta di un movimento

letterario che intende descrivere la realtà storica della

Seconda Guerra Mondiale e le sue conseguenze. I

suoi caratteri sono quelli di dare testimonianza, con

uno stile di cronaca, di quanto è stato vissuto nella

guerra e della vita quotidiana delle classi più povere. Il

linguaggio è semplice, scarno, vicino al parlato.

Poesia

Voi che vivete sicuri

nelle vostre tiepide case,

voi che trovate tornando a sera

il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo

che lavora nel fango

che non conosce pace

che lotta per mezzo pane

che muore per un si o per un

no. Considerate se questa è una

donna,

senza capelli e senza nome

senza più forza di ricordare

vuoti gli occhi e freddo il

grembo

come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato:

vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

stando in casa andando per via,

coricandovi, alzandovi.

Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

la malattia vi impedisca,

i vostri nati torcano il viso da voi.

Commento

La poesia “Se questo è un uomo” fu scritta durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale e

della persecuzione degli Ebrei da Primo Levi, nei due anni che lui passo nel campo di

concentramento Auschwitz. In questa poesia ha voluto informare noi, che viviamo di affetti,

sicurezze, racchiusi nelle nostre abitudini, che gli uomini ad Auschwitz non erano più persone ma

un numero, che morivano per motivi futili e che le donne, private dei capelli, non avevano più

memoria perché preferivano non ricordare i bei momenti della loro vita. Perciò l’autore dice che è

compito nostro tramandare il ricordo ripetendolo ai nostri figli e facendolo diventare parte di noi

stessi.

Lo stile con cui scrive è diretto, con pochi versi che esprimono tutta la rabbia e fanno intendere il

significato senza troppi giri di parole.

Sono presenti diverse figure retoriche:

 sineddoche “visi amici”, i visi indicano le persone che ci vogliono bene

 anafora “che” dal verso 6 al 9, ripetizione del “che” all’inizio di ogni verso

 anafora “senza” ai versi 11-12, ripetizione del “senza” all’inizio dei versi

 sinestesia “vuoti gli occhi”, agli occhi si affianca il senso di vuoto che non è tipico della

vista ma del cuore

 similitudine “come una rana d’inverno”, la donna in quelle condizioni non è in grado di

procreare allo stesso modo di una rana in letargo

 metafora “scolpitele nel vostro cuore”, anche se non si possono realmente scolpire sul

cuore le parole devono restarci impresse.

Il messaggio che ci comunica è l’obbligo di ricordare i fatti che hanno costituito la nostra storia.

Non possiamo rimanere indifferenti davanti a questi crimini contro la società, contro le persone.

Addirittura ci manda maledizioni, nell’ultima strofa, qualora non dovessimo tramandare ciò che è

stato.

Leggendola, almeno da parte mia, viene da domandarsi il motivo per il quale possano essersi

verificati drammi simili. Le parole ferme del poeta ci colpiscono direttamente al cuore come se ci

volesse far soffrire e incitarci a metterci nei suoi panni. E’ proprio questo modo di scrivere che

rende la poesia ancor più diretta di quanto non sia già, e ci costringe a pensare.

Fonti: Libro di letteratura - Wikipedia

Guernica

Pablo Picasso è l’artista simbolo del Cubismo del Novecento. Fin da ragazzo mostra uno straordinario talento, affinato

attraverso gli studi approfonditi in prestigiose scuole accademiche. Il suo lavoro è spesso suddiviso in “periodi”: periodo

blu, periodo rosa, periodo africano, cubismo analitico e cubismo sintetico, conclusosi nel 1914. In seguito a questo

sembra che Picasso abbia voluto tornare al neoclassicismo e al surrealismo. Durante gli anni trenta il minotauro

sostituisce l'arlecchino come motivo ricorrente e compare anche in Guernica. L'uso del minotauro da attribuire

all'influenza del surrealismo. Guernica fu realizzato dopo il bombardamento aereo della città omonima durante la guerra

civile spagnola, il 26 aprile 1937. Il quadro venne ospitato per molti anni al Museum of Modern Art di New York, tornò

in patria nel 1981. Dopo vari passaggi da museo a museo si trova ora nel Reina Sofia di Madrid.

Lettura dell’opera

L'artista spagnolo esprime in Guernica la sua opposizione ai regimi totalitari che si diffusero in Europa nel corso del XX

secolo e lo fa mediante la rappresentazione di un terribile evento bellico. Nell'opera però non ci sono elementi che

richiamino al luogo e al tempo. È piuttosto una protesta contro la violenza, la distruzione, la guerra in generale.

L'interpretazione che si può dare al toro che appare nella parte sinistra del quadro rappresenta il Minotauro, figura mitica

e simbolo di bestialità. La lampada ad olio in mano ad una donna, posta al centro dell'opera indica la regione che non

comprende il bombardamento e la distruzione. Il cavallo agonizzante simboleggia il popolo spagnolo degenerato,

l’occhio con dentro una lampadina la presenza di Dio che osserva la scena. La violenza e la sofferenza traspaiono

esplicitamente guardando sulla sinistra dell'opera la madre che grida al cielo addolorata con il figlio senza vita tra le

braccia e a destra l'altra figura femminile che alza disperata le braccia al cielo. In basso nel dipinto c'è un cadavere con

una stigmate sulla mano sinistra come simbolo di innocenza verso la crudeltà nazi-fascista e nella mano destra stringe

una spada spezzata da cui sorge un pallido fiore quasi a dare speranza per un futuro migliore.

Curiosità

I soldati del caudillo Francisco Franco, domandarono a Picasso, vedendo il quadro:

“Avete fatto voi questo orrore, maestro?” e lui rispose:

“No, è opera vostra”.

Fonti: Wikipedia

Earth song – Michael Jackson

Earth Song è un singolo del cantante statunitense Michael Jackson.

Estratta come terzo singolo dall'album HIStory: Past, Present and Future - Book 1, si tratta

di una ballata che incorpora

elementi di gospel, di blues e

di opera. "Earth Song" è stata la

prima che ha apertamente

affrontato il problema

dell'ambiente e il benessere degli

animali.

Scritta e composta da Michael,

parla della distruzione della Terra

per mano degli umani. Si vedono

alberi abbattuti, carcasse di

elefanti e altri animali uccisi

ingiustamente per fini economici,

esplicite immagini che

testimoniano l'estrema povertà in Africa, ciminiere di industrie inquinanti e quant'altro

possa danneggiare il Pianeta sotto diversi aspetti.

Girato nel Marzo del 1995 in ben quattro regioni geografiche, inizia mostrando

disboscamenti, carcasse di animali e guerre e si conclude, grazie anche all'urlo di sfogo

liberatorio di Michael, con la "rinascita" di animali e innocenti uccisi dalla guerra, la

liberazione di delfini e zebre, la fine dell'inquinamento delle industrie e gli alberi tornati alla

normalità; lasciando così un segno di speranza nei confronti della civiltà nel mondo.

E’ diventata il singolo di Jackson con il maggior successo di sempre nel Regno Unito.

Traduzione del testo Cosa è successo alla pace

Cosa succede all’alba Che tu hai promesso a tuo figlio…

Cosa succede alla pioggia Cosa è successo ai campi fioriti

Cosa succede a tutte le cose E’ un momento?

Che tu dicevi dovevamo guadagnarci… Cosa è successo a tutti i sogni

Cosa succede ai campi morenti Che tu dicevi erano miei e tuoi

E’ un momento? Ti sei mai fermato ad osservare

Che cosa succede a tutte le cose Tutti i bambini che muoiono per la guerra

Che dicevi erano mie e tue Ti sei mai fermato ad osservare

Ti sei mai fermato ad osservare Questa Terra piangente, queste rive

Tutto il sangue che abbiamo versato prima piangenti?

Ti sei mai fermato ad osservare Chorus:

Questa Terra piangente, queste rive Io sognavo, io guardavo oltre le stelle

piangenti? Ora non so dove siano Sebbene siamo

Chorus: andati anche oltre ad esse

Aaaaaaaaaaaah Ooooooooooooh

Aaaaaaaaaaaah Ooooooooooooh Chorus

Che cosa abbiamo dato al Mondo Hey, cosa è successo al passato (Cosa ci è

Guarda che cosa abbiamo dato successo)

Cosa succede ai mari (Cosa ci è successo) ci è successo)

I cieli stanno cadendo (Cosa ci è successo) Cosa succede agli elefanti (Cosa ci è

Non riesco neanche a respirare (Cosa ci è successo)

successo) Abbiamo perso la loro fiducia (Cosa ci è

Cosa successo)

Cosa succede alle balene che piangono (Che

cosa ci è successo)

Stiamo devastando i mari (Cosa ci è

successo)

Cosa succede ai sentieri nelle foreste

(Ooooh, ooooh)

Bruciano malgrado le nostre dichiarazioni

(Cosa ci è successo)

Cosa succede alla Terra Santa (Cosa ci è

successo)

Cosa succede all’uomo comune (Cosa ci è

successo)

Cosa succede ai bambini che muoiono (Cosa

ci è successo)

Non li senti piangere (Cosa ci è successo)

Dove stiamo sbagliando (Ooooh, ooooh)

Qualcuno mi dica perché (Cosa ci è

successo)

Cosa succede ai bambini (Cosa gli è

succede a questa terra sanguinante (Cosa ci successo)

è successo) Cosa succede ai giorni (Cosa ci è successo)

Cosa succede a tutta la loro gioia (Cosa ci è

Non ci accorgiamo di ferirla (Cosa ci è successo)

successo) Cosa succede all’uomo (Cosa ci è successo)

Cosa succede al valore della natura (Ooooh, Cosa succede all’uomo che piange (Cosa ci

ooooh) è successo)

E’ il grembo del nostro pianeta (Cosa ci è Cosa succede ad Abramo (Cosa ci è

successo) successo)

Cosa succede agli animali (Cosa gli è Cosa succede di nuovo alla morte (Ooooh,

successo) ooooh)

Abbiamo trasformato regni in polvere (Cosa Maledicici

Fonti: Wikipedia – sdamy.com

Giovanni Paolo II

Karol Jòzef Wojtyla nacque a Wadowice nel 1920. La sua gioventù fu segnata da un intenso

rapporto con l'allora numerosa e viva comunità ebraica di Wadowice.

Nell'estate del 1938 Karol Wojtyła insieme a suo padre lasciò Wadowice per trasferirsi a Cracovia,

dove si iscrisse all'Università. Nel settembre del 1939 la Germania invase la Polonia e la nazione

fu occupata prima dalle forze naziste e poi da quelle sovietiche. Nel novembre, 184 accademici

dell'Università furono arrestati e l'università venne chiusa.

Tutti i maschi abili furono costretti a lavorare. Nel primo

anno di guerra Karol lavorò come fattorino per un

ristorante. Questo lavoro leggero gli permise di continuare

gli studi e di mettere in pratica atti di resistenza culturale.

Intensificò inoltre lo studio del francese.

Dall'autunno del 1940 Karol iniziò a lavorare nelle cave di

pietra della Solvay. Dato che l'azienda produceva soda

caustica, particolarmente importante nel periodo bellico, a

Wojtyła venne rilasciato un documento di identità (Ausweis)

che lo risparmiò, a differenza di molti suoi coetanei, dalla

deportazione in Germania per svolgere lavori forzati. Il

lavoro presso la Solvay durò fino al 1944. Nell'agosto 1944

iniziò la rivolta di Varsavia e il 6 agosto, il "lunedì nero",

la Gestapo perquisì la città di Cracovia deportando i giovani

maschi per evitare un'analoga sollevazione. Quando la

Gestapo perquisì la sua casa, Wojtyła riuscì a scampare alla deportazione nascondendosi dietro

una porta e fuggì nell'Arcivescovato, dove rimase fino a guerra finita. La notte del 17

gennaio 1945 i tedeschi abbandonarono la città.

I seminaristi restaurarono il vecchio seminario, ridotto in rovine. Karol Wojtyła venne ordinato

sacerdote prima, vescovo, arcivescovo e cardinale di Cracovia poi. Il 16 ottobre 1978, all'età di

cinquantotto anni, Wojtyła succedette a papa Giovanni Paolo I con il nome di Giovanni Paolo II, in

Dettagli
22 pagine
10 download