Sintesi

Collegamenti Letteratura



La letteratura non resta insensibile agli avvenimenti storici appena visti, ma numerosi autori propongono nei loro scritti i loro punto di vista sui fatti che si stavano verificando. Non furono affrontati solo temi patriottici sull’indipendenza dal nemico, ma si giunse a un rinnovamento anche della letteratura e della cultura italiana. Ne sono un esempio gli scritti di Alessandro Manzoni e Giovanni Verga, di cui abbiamo letto in classe alcuni passi. Soprattutto Manzoni venne considerato uno dei maggiori artefici dell’unità culturale degli italiani per le soluzioni linguistiche adottate nel suo romanzo “I promessi sposi”, un romanzo storico, l’opera fondamentale di Manzoni. Altro autore fondamentale di questo periodo fu Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840. Iniziò da giovane a scrivere romanzi di argomento patriottico sull’onda dell’entusiasmo suscitato in Sicilia dall’impresa garibaldina. Nel 1872 si trasferì a Milano, dove scrisse la maggior parte dei suoi scritti, tra cui Libertà. Verga morì nel 1922 a Catania. Egli scelse per le sue novelle personaggi siciliani dell’Ottocento poveri ed ignorati, servendosi di una lingua ancor più vicina al parlato rispetto a Manzoni.

Collegamenti cittadinanza e costituzione

Subito dopo la nascita del regno italiano, entrò in vigore lo Statuto Albertino, la prima “costituzione” entrata in vigore in Italia. Esso divideva i tre poteri, quello legislativo, quello esecutivo e quello giudiziario, rispettivamente tra il Senato e la Camera dei Deputati, tra i ministri e tra i magistrati. Il popolo invece eleggeva i rappresentanti del potere legislativo. Ancora oggi in Italia è stata mantenuta questa divisione, ma la costituzione è cambiata, diventando la Costituzione della Repubblica italiana promulgata dall’Assemblea Costituente il 1° gennaio 1948. Vediamo quindi come l’originario progetto di Mazzini fu inizialmente realizzato solo in parte, perché l’Italia, dopo l’unità, restava una monarchia. Oggi con la Costituzione repubblicana e con l’articolo 5 che definisce l’Italia una e indivisibile, possiamo ritenere finalmente realizzato l’ideale mazziniano.

Collegamenti musica



Mentre l’Italia era impegnata nella conquista dell’indipendenza, anche nel mondo musicale si affrontano argomenti cari ai patrioti. Possiamo infatti citare un altro grande esponente dell’unità culturale italiana: Giuseppe Verdi, compositore italiano nato nel 1813 e morto nel 1901 considerato tra i maggiori compositori di melodrammi. Le sue opere trattano argomenti storici, che ricalcano i sentimenti patriottici dell’epoca. In quest’epoca non è raro sentir gridare dal pubblico “Viva Verdi”, sia per acclamare il compositore, sia per nascondere dietro le iniziali del suo nome la frase: “Viva Vittorio Emanuele Re D’Italia”. Ne è un esempio l’opera di Verdi Nabucco, composta nel 1842, che tratta argomenti patriottici a cui gli esponenti del Risorgimento diedero un’interpretazione antiaustriaca. La vicenda venne tratta dall’Antico Testamento, durante la cattività babilonese degli ebrei. Perciò ricorda la situazione dell’Italia. Uno dei cori più famosi di questa opera è senz’altro “Va’ pensiero”, tratto dal terzo atto dell’opera, ancora oggi uno dei brani più celebri di Verdi. Sempre tra le opere verdiane di ispirazione patriottica troviamo l’Attila e La battaglia di Legnano.

Collegamenti arte



E’ interessante secondo me riflettere sul periodo del Risorgimento basandosi non solo su testi storici e letterari ma anche sulle testimonianze artistiche. Ci sono infatti bellissimi dipinti di artisti dell’epoca risorgimentale che ancora oggi permettono di immaginare l’atmosfera e i forti sentimenti di questo periodo storico. In particolare mi piacerebbe analizzare il quadro di Francesco Hayez “Il bacio” conservato nella Pinacoteca di Brera.
Il bacio è un olio su tela di 112 × 88 cm, realizzato nel 1859 dal pittore italiano Francesco Hayez su commissione di Alfonso Maria Visconti di Saliceto, che alla propria morte lo regalò alla Pinacoteca dell'Accademia di Brera, dove è tuttora conservato ed esposto.
Ciò che colpisce immediatamente l'osservatore è l'enorme sensualità che scaturisce dall'abbraccio dei due amanti. L'uomo, mentre bacia la sua amata, appoggia la gamba sul gradino: Hayez comunica, con questo particolare, l'impressione che egli se ne stia andando.
Quest’opera ha inoltre un significato storico che si può comprendere analizzando l’immagine più attentamente: Hayez attraverso i colori (il bianco della veste, il rosso della calzamaglia, il verde del cappello e del risvolto del mantello e infine l'azzurro dell'abito della donna) vuole rappresentare l'alleanza avvenuta tra l'Italia e la Francia (accordi di Plombières). Bisogna ricordare che questo quadro venne presentato all'Esposizione di Brera del 1859, a soli tre mesi dall'ingresso di Vittorio Emanuele II e Napoleone III a Milano. L'intera scena, a giudicare dagli abiti e dall'architettura, si svolge in un'ambientazione medioevale, ma in realtà è del tutto immersa nel presente a causa del significato e del soggetto iconografico (il bacio) del tutto nuovo.
Dettagli