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Sintesi
Storia: l'America a fine '800

Economia aziendale: la nascita del marketing

Informatica: il sito internet

Educazione fisica: danni alla salute; igiene

Inglese: Andy Warhol
Estratto del documento

Indice degli argomenti

Introduzione: Cos’è la Coca Cola? Pag.2

I. La Storia della Coca Cola pag.3

A. Coca Cola: Nascita pag.3

B. Coca Cola: Sviluppo

pag.5

II. Coca Cola and Company pag.7

A. Vendite pag.8

B. Prodotti pag.9

C. Impegno sociale pag.11

a. Bilancio solidale pag.11

III.I brand che ci accompagnano per tutta la vita pag.12

A. La semplice ma ingegnosa tattica di Asa Candler

pag.13

B. La leggendaria bottiglietta pag.14

C. Babbo Natale e la Coca Cola pag.16

D. www.Coca-Cola.it pag.17

IV. Il boicottaggio della Coca Cola pag.18

A. Danni alla salute pag.18

B. Effetti immediati pag.19

C. Antisindacalismo pag.19

D. Igene e problema dell’acqua pag.20

V. Le curiosità firmate Coca Cola pag.21

A. Messaggi subliminali pag.21

B. La misteriosa composizione della Coca Cola

pag.22

a. Svelata la ricetta originale pag.22

C. Il Coke-Lore pag.24

Conclusione: Andy Warhol pag.25

Sitografia pag. 26

Cos’è la Coca Cola?

La Coca Cola, nata circa 125 anni fa, è la bibita analcolica più venduta al

mondo. 2

Il nome deriva dalla sua composizione. Sono tuttora utilizzati i due principali ingredienti: dalle foglie della

pianta di cocaina ed estratti provenienti dall’aromatica noce di cola.

In Italia, è da circa 84 anni che la Coca Cola ha segnato il passaggio da una generazione all’altra.

Sull’onda dell’innamoramento degli italiani per i miti americani che avvenne nel primo dopoguerra, Coca

Cola diventa immediatamente un simbolo. Consumarla fa sentire liberi, ottimisti, moderni. Il successo è

immediato.

I frigoriferi, i manifesti, i camion Coca Cola entrano a far parte del paesaggio e dell’immaginario italiano.

Il famoso disco rosso per vent’anni è apparso sulle facciate di bar e trattorie, e oggi è diventato un’icona

per migliaia di collezionisti.

Coca Cola ha una ricetta innovativa che unisce il piacere di rinfrescarsi con gli stili di vita di ciascun

consumatore.

La Storia della Coca Cola

Dalle principali strade Americane alle più remote del mondo, Coca Cola e

ovunque, parte integrante della civiltà moderna come: l’elettricità, l’acqua

corrente e forse anche di più. L’industria delle bevande analcoliche è una

potenza internazionale da 10 miliardi di dollari. La Coca Cola and Co.

controlla vasti imperi che raggiungono davvero ogni angolo del mondo,

grazie alla fitta rete di stabilimenti, distributori e venditori è difficile trovare

un luogo dove non ci si può dissetare con una Coca Cola. Viene pubblicizzata

3

a tal punto che è impossibile sfuggire alla sua presenza.

Coca Cola e un icona gemella della cultura Americana, simboli

famigliari e quotidiani.

Coca Cola: nascita

È il 1886 il culmine dell’età dell’oro, la guerra civile è finita e l’America sfreccia a

tutto gas verso l’era moderna. Le luci elettriche ronzano dai grammofoni, carrozze

senza cavalli vengono alla luce scoppiettando e i primi grattacieli si spiegano verso

l’alto. In questo clima frenetico dove tutto è nuovo e

traboccante di energia irresistibile, nasce il più famoso marchio

del mondo annunciato da una piccola inserzione pubblicitaria

su un quotidiano di Atlanta.

La Coca Cola viene creata da un farmacista di Atlanta di nome

John Stith Pemberton. Pemberton non è un medico ma ha

acquistato una licenza media a 5 dollari quindi si faceva chiamare dottore. Le visite

mediche del dottor Pemberton in genere prevedono un bagno di vapore e una

vigorosa pulizia dell’apparato digestivo.

La fine dell’ottocento è un periodo fiorente per cure

miracolose e nuovi farmaci. Gli scaffali dei negozi, infatti, sono stracolmi di

elisir e tonici dalla dubbia efficacia. Tra gli intrugli di Pemberton ci sono le

triple pillole per il fegato e l’estratto di stil ninja e il grande ricostruente del

dottore Stenfor. Le leggi federali sugli alimenti e i farmaci sono ancora lontani

e non c’è limite per il commercio di questi prodotti. Molti di questi farmaci

contengono elevati contenuto di alcol e droghe pesanti, o spesso di entrambi,

altri ancora contengono forti dosi di ciò che nel 1886 e la nuovissima sostanza

delle meraviglie, la cocaina.

La cocaina rimane quasi del tutto sconosciuta in America

fino al 1884, quando l’ex presidente ed eroe di guerra

Ulysses Simpson Grant fu colpito di cancro alla gola e gli fu

prescritto uso di cocaina dal suo medico. Fu pubblicizzata, essendo Grant la figura

più popolare del paese molte persone ebbero motivo di credere che la cocaina

fosse una buona cosa.

Il dottor Pemberton e tra queste persone. Uno dei suoi prima medicamenti è un

preparato chiamato “Vino Francese di Coca”. Ebbe un successo immediato ma

questo successo ebbe vita breve. Dopo qualche mese l’ingrediente principale

veniva messo fuori legge, non si trattava della cocaina ma del vino. Nel 1885

Atlanta sceglie il proibizionismo.

Decide così, Pemberton di abbandonare il mondo dei farmaci e di fare affari con le

bibite analcoliche. Pemberton vuole una bevanda analcolica da mettere in vendita

in cinque famosi bar di Atlanta. Bibite come Hires Root Beer ha molto successo e

la sfida di Pemberton è trasformare la propria mistura di vino e cocaina in una

bevanda analcolica. 4 + =

Ciò che viene fuori è tutt’altro che leggero in virtù delle massicce dosi di

cocaina e di estratto di cola. Pemberton si limita a combinare due popolari stimolanti in un'unica bevanda

che non contenente alcol può essere venduto nei bar. Pemberton cercava di togliere l’alcol dal “Vino

Francese di Coca” così ha aggiunto un po’ di zucchero e acido, ha in sostanza inventato la Coca Cola.

È il contabile di Pemberton, Frank Mason Robinson che ha l’idea del nome. Frank Robinson ha pensato al

nome Coca Cola perché gli piaceva il suono e inoltre ha cambiato il modo di scrivere cola che in inglese

inizia con la “k”. Oltre a un nome memorabile Robinson crea anche il marchio passando mesi a

perfezionare il nome in corsivo. Quello che diventerà il marchio più famoso del mondo non ha molta

fortuna nel suo primo anno di vita. Purtroppo Pemberton era un

pessimo uomo d’affari, infatti, le vendite vanno a rilento, solo 95 litri il

primo anno e a peggiorare le cose e la salute di Pemberton vacilla.

Soffre di un disturbo che affligge molti farmacisti del tempo, era

cocainomane. Nell’inverno del 1888 Pemberton muore. Sembra che la

Coca Cola debba morire con lui, ma all’improvviso accade qualcosa

che le garantirà un futuro.

Coca Cola: Sviluppo

Atlanta in Georgia è una città del sud in rapida crescita, non era diversa

nell’ottocento quando popolava di uomini ambizioni che tentavano di arricchirsi.

Tra questi uomini c’era uno dai nervi tesi ma molto determinato di 21 anni,

apprendista farmacista di Villa Rica in Georgia, era Asa Candler.

Arrivò in Atlanta con in tasca un dollaro e 75, impersonava il sogno americano.

Girò tutte le farmacie in cerca di lavoro, andò anche da Pemberton che non lo

prese. Rifiutato da Pemberton, Candler trova lavoro presso un altro farmacista e

nel giro di 4 anni si mette in affari per conto suo. Le lunghe ore di lavoro ripagano

Candler, ma per il successo c’è un prezzo da pagare, atroci mal di testa. Asa Candler

5

Lo stress di Candler non è nulla paragonato hai problemi di Pemberton completamente al verde e

prossimo alla morte il creatore della Coca Cola si offre di vendere l’impresa al giovane farmacista che

aveva un tempo respinto. All’inizio questi non erano interessati, ma poi

tormentato da una delle sue emicranie Candler assaggia la Coca Cola,

aveva provato diversi rimedi per il mal di testa e niente aveva funzionato

ma la Coca Cola sembrava far effetto. Curato il mal di testa Candler si

schiarisce le idee e per 230 dollari Candler diventa proprietario della

Coca Cola nel maggio del 1889.

La prima mossa di Candler è ritoccare la formula per eliminare il sapore

medicinale, per esempio aggiunge più zucchero e altri prodotti per

mascherare il sapore, e togliere l’eccessivo dolciastro causato dallo

zucchero che aveva dovuto aggiungere. Oltre che per il sapore, Candler

ha altre serie riserve sugli ingredienti della Coca Cola. Mandò un campione della bevanda a un chimico

per scoprire quanta cocaina ci fosse realmente, le analisi, riportarono che cenerà abbastanza da esserne

preoccupante, allora Candler escogito dei sistemi per decocainizzare il suo analcolico in modo che non ne

fosse che una minima traccia. La potente combinazione di caffeina e zucchero e ancora di grande effetto

solo che adesso ha anche un buon sapore.

Frank Mason Robinson, ex contabile di Pemberton e ora responsabile della pubblicità per Candler,

fornisce un nuovo spunto per far crescere il prodotto, lancia una campagna pubblicitaria pioneristica tra

le prime campagne della storia. Sotto la spinta dell’aggressiva campagna pubblicità, la Coca Cola si

diffonde nei bar di tutto il paese, nel 1891 le vendite balzano a 2 milioni di litri pari circa a 60 milioni di

boccali.

L’America sembra essere dipendente dalla Coca Cola, l’unico problema e che qualcuno inizia a chiedersi

il perché?

Cominciarono ad apparire su diverse pubblicazioni

nazionali storie di persone affette da dipendenza

alla Coca Cola e ad altre bevande contenenti

cocaina. Si stava montando una protesta vera e propria.

Nel 1896 con l’aumentare delle proteste da parte

dell’opinione pubblica, Candler torna in laboratorio per

elaborare un complicato procedimento che

elimini qualsiasi traccia di droga.

I critici tacquero e le

vendite della Coca Cola

aumentarono.

Quasi tutte le entrate della Coca Cola provengono dai bar. Le

bibite gassate vengono raramente vendute in bottiglie in questo

periodo, tutto cambiò nel 1899 quando viene aperto il primo

stabilimento d’imbottigliamento della Coca Cola, in poco tempo

nascono altri stabilimenti in ogni parte del paese.

La Coca Cola sembra essere davvero ovunque. Presto altri tentano di approfittare

del successo della Coca Cola, usando nomi e confezioni simili i concorrenti

riescono facilmente a confondere i consumatori. 6

Determinato a salvaguardare l’unicità del suo prodotto Candler fa creare una confezione unica e

inconfondibile. Il risultato datato 1916 è semplice, originale e diventa un simbolo americano.

La fatica per proteggere unicità del prodotto è paragonabile al vigore

con cui Coca Cola difende il proprio nome. Coca Cola proteggeva il suo

marchio attivamente contro chiunque cercasse di utilizzare un nome

simile. Vinsero centinaia d’istanze di violazione riuscendo a tenere

fuori dal mercato i concorrenti per anni. Se Candler sembra

ossessionato dal proteggere il suo marchio questo è niente in

confronto all’ossessione di proteggere gli ingredienti delle Coca Cola,

l’unica copia scritta della formula è conservata nel cavò di una banca e

perché no, la Coca Cola ha reso Candler incredibilmente ricco. Lui

attribuisce tale successo tanto al sapore della Coca Cola quanto alla

strategia di marketing.

Nonostante il successo fenomenale Candler è insoddisfatto. Nel 1919 Candler e la sua famiglia decidono

di vendere la Coca Cola. Tra gli interessati all’acquisto c’è un potente banchiere di Atlanta Ernest

Woodruff. Candler non vuole vendere la sua azienda a un uomo come Woodruff e quando la sua famiglia

accetta un’offerta di 25 milioni di dollari crede che Woodruff sia fuori gara. Ma si sbaglia!

Asa Candler considerava Woodruff una persona disgustosa e quindi la sorpresa fu grande quando Asa

Candler scopre che aveva comprato la Coca Cola. Woodroff vuole la Coca Cola solo come investimento

non ha intenzione di gestire l’azienda. Nel 1923 Woodruff passa la Coca Cola al figlio 33 enne Robert. Egli

accetta il lavoro solo dopo aver chiarito con suo padre che non

avrebbe interferito con nessuna sua decisione che non gli sarebbe

stato con il fiato sul collo, che insomma sarebbe stato lui il capo. A

differenza del padre Robert è molto interessato alla gestione

dell’azienda supervisione

praticamente ogni aspetto

dalla produzione al

marketing. Nazione Stati Uniti d'America

Coca Cola and Fondazione 1892 da Asa Griggs

Company Candler a Atlanta

Sede principale Atlanta, (GA) USA

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