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Sintesi Cinema, tesina
La seguente tesina di terza media descrive la nascita del cinema e i vari progressi avvenuti nel corso della storia. Gli argomenti che permette di sviluppare la tesina sono: Francese:Les frères Lumière, Scienze:L'occhio e la visione, Tecnologia:L'evoluzione tecnica del cinema , Arte:Espressionismo tedesco, Italiano:Il neorealismo con Pier Paolo Pasolini, Storia:Propaganda Nazista, Geografia:Los Angeles e Hollywood, Inglese:The Academy Awards, Musica:Le colonne sonore, Motoria:Le controfigure, Cittadinanza:Il diritto d'autore.
Collegamenti
Cinema, tesina
Cinema, tesina
Francese-Les frères Lumière
Scienze-L'occhio e la visione
Tecnologia-L'evoluzione tecnica del cinema
Arte-Espressionismo tedesco
Italiano-Il neorealismo con Pier Paolo Pasolini
Storia-Propaganda Nazista
Geografia-Los Angeles e Hollywood
Inglese-The Academy Awards
Musica-Le colonne sonore
Motoria-Le controfigure
Cittadinanza-Il diritto d'autore
diverse cause e si possono manifestare naturalmente o in seguito a
trucchi specifici.
Le illusioni si dividono in tre categorie, in base al meccanismo che le
determina:
ottiche, quando sono causate da fenomeni puramente ottici e
pertanto non dipendenti dalla fisiologia umana (es. miraggio);
percettive, quando sono generate dalla fisiologia dell'occhio. Un
esempio sono le immagini postume che si possono vedere
chiudendo gli occhi dopo avere fissato un'immagine molto
contrastata e luminosa (es. immagini postume che si vedono
chiudendo gli occhi dopo aver fissato un’immagine luminosa );
cognitive, quando sono dovute all'interpretazione che il cervello
dà delle immagini. Un caso tipico sono le figure impossibili e i
paradossi prospettici.
Le illusioni, poi, non producono lo stesso effetto in ogni persona. Ciò
dipende da fattori come capacità visiva, alterazione del campo visivo,
daltonismo, astigmatismo ecc.
Visione umana e
cinema
Anche il cinema dei primordi si può considerare un’illusione ottica: la
pellicola è un insieme di fotogrammi che, quando sono proiettati in
sequenza a una certa velocità, dà la percezione del movimento. Il
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IL CINEMA Luana Montoli
meccanismo della visione si basa sul fatto che la retina, la membrana più
interna dell’occhio, composta da cellule nervose, trasforma le immagini
luminose in impulsi elettrici che vengono trasmesse al cervello per
mezzo del nervo ottico. L’occhio umano trattiene sulla retina le
immagini osservate, anche dopo la loro scomparsa per un tempo di circa
1/15 di secondo, una serie di immagini fisse viste in successione rapida
da l’illusione di un movimento continuo. Questo fenomeno è detto
persistenza retinica ed è alla base della tecnica cinematografica.
L’occhio grazie al fenomeno della persistenza, “lega insieme le
immagini proiettate”, creando l’illusione del movimento.
EVOLUZIONE
TECNICA DEL CINEMA DEI
PRIMORDI
“Il cinema è la sola arte il cui destino dipende strettamente dalla tecnica.”
René Barjavel
Il cinema è tecnologia. È arte dello sguardo, fabbrica d’illusioni,
immagini
caleidoscopio di e di emozioni, ma essenzialmente (e
sostanzialmente) tecnologia.
Nasce come applicazione di principi scientifici sulla riproduzione
fotografica della realtà, dal punto d vista tecnico, il fenomeno su cui si
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IL CINEMA Luana Montoli
basa le cinematografia è quello dalla persistenza delle immagini sulla
retina, per cui una serie di immagini fisse viste in successioni
sufficientemente rapida rende l’illusione del movimento.
LE TAPPE DI UNA NUOVA SCOPERTA
PRE CINEMA
La cinematografia intesa come proiezioni di immagini in movimento ha
numerosi antenati:
Verso il 1600, in Egitto, India e Cina poi in Europa esisteva la rappresentazione delle
ombre cinesi. Esse si realizzavano animando sagome bidimensionali grazie a un sistema di
spaghi e bacchette;
Nel 1646, Kircher, un monaco tedesco, inventa la lanterna magica. Il primo proiettore di
immagini fisse, un apparecchio ottico, una sorta di scatola, al cui interno un potente fascio
di luce (una candela di cera), colpiva l’immagine trasparente e la proiettava ingrandita su
una parete;
Nel 1700, i Savoiardi lanternisti, portano nelle piazze racconti con la lanterna magica dove
si guardavano le immagini dipinte a mano su lastre di vetro, dentro una scatola, mentre la
ghironda accompagnava con la musica le immagini;
Nel 1800, Roberston brevetta il fenachistoscopio, consisteva in un disco, libero di ruotare
intorno a un asse, sul quale erano disegnate fasi diverse di una figura in movimento;
Nel 1839, nasce ufficialmente la fotografia, sfruttando l’idea della camera oscura, usata dai
pittori del 600 per ritrarre paesaggi in prospettiva;
Ombre cinesi Lanterna
…DOPO LA FOTOGRAFIA… Fenachistoscopio
magica
Nel 1878 Eadweard Muybridge, uno scienziato americano, studiò un sistema per ottenere
immagini in sequenza: collocò una serie di macchine fotografiche a distanza regolare, ai
bordi di una pista, i cui scatti potessero essere azionati da fili di lana tesi, che un cavallo in
corsa tirava incontrandoli su un percorso. Così riuscì per la prima volta a rivelare le
caratteristiche del movimento del
cavallo;
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IL CINEMA Luana Montoli
Nel 1882 George Easteman inventò la pellicola fotografica di celluloide, che permetteva di
mettere in serie le immagini fotografiche;
Sempre nel 1882, fu inventato il fucile fotografico, da Ėtienne-Jules Marey. Questo
strumento funzionava come un normale fucile da caccia, ma dotato di lastre fotografiche
circolari od ottagonali poste in una piccola camera oscura, mentre la canna fungeva da
mirino e all'interno di essa era collocato l'obiettivo;
Nel 1889, Thomas Edison produce il cinetografo, una fotocamera a pellicola che scattava in
rapida successione una serie di fotografie su una pellicola di 35 mm, tagliate in strisce
larghe e perforate. Questo apparecchio sarà considerato il precursore della cinepresa;
Nel 1891 Edison brevetta il kinetoscopio, una specie di cassa sulla cui sommità si trovava
un buco attraverso il quale uno spettatore alla volta, poggiando l’occhio su di esso e girando
una manovella poteva guardare un brevissimo filmato (un susseguirsi di immagini);
Nel 1892 Charles-Émile Reynaud utilizzò per la prima volta, il teatro ottico, (un suo
dispositivo creato nel 1888). È stato il primo spettacolo di immagini in movimento
proiettate a un pubblico, precedente di tre anni alla prima proiezione di film di Auguste e
Louis Lumière. X
Fucile fotografico
La invenzione di Cinetografo
Eadweard
La invenzione di E.
Muybridge
Muybridge Kinetoscopio e Teatro ottico Spezzoni di striscia di
Edison vetri
IL CINEMA Nel 1892 i fratelli Lumière
inventano il cinematografo, una versione migliorata del kinetoscopio di Edison, che era in
grado di proiettare su uno schermo bianco una sequenza di immagini distinte, impresse su
una pellicola stampata con un processo fotografico, in modo da creare l’effetto del
movimento; 12
IL CINEMA Luana Montoli
Il 28 dicembre 1895 a Parigi nel Grand Café al numero 14 del Boulevard des Capucines,
nasce ufficialmente il cinema. In quella sera, davanti ad una trentina di persone infreddolite,
di fronte ad un rozzo schermo di tela, furono proiettati i primi brevi film (di scene di vita
reale) dai fratelli Lumière, della durata di un minuto ciascuno. Furono proiettati 16 m di
pellicola, tra cui i più importanti: “L’uscita degli operai dallo stabilimento Lumière a
Lione”, “L’innaffiatore innaffiato”, “La colazione del bimbo” e “L’arrivo del treno alla
Ciotat”. Quest’ultimo, il più celebre, seminò il panico tra gli spettatori presenti all’evento,
convinti che il treno proiettato sullo schermo, fosse reale e che avrebbe finito per travolgerli;
Nel 1900 i fratelli Lumière cedono i diritti di sfruttamento del cinematografo, diffondendosi
così in Europa e poi nel resto del mondo;
Dal 1895 al 1912, Georges Méliès, il primo mago della fantascienza, utilizza per primo, gli
effetti speciali e il montaggio. Il primo film di fantascienza della storia, da lui creato è “Il
viaggio sulla luna”(1902).
Fino alla fine degli anni 20 non ci sono state innovazioni nella tecnica cinematografica;
Nel 1923 la prima cinepresa con la pellicola da 16 mm fu prodotta dalla Kodak;
Nel 1932 la Kodak produsse la prima cinepresa con la pellicola da 8 mm, fu una vera
rivoluzione che favorì l’affermazione del cinema come passatempo per tutti;
LA CINEPRESA
otturatore a
bobine farfalla
mirino Il funzionamento di base della cinepresa non è molto
cambiato rispetto al momento dell’invenzione di questo
obietti apparecchio. Si tratta di una camera oscura che
contiene un motore in grado di trascinare una pellicola.
La pellicola avanza dietro l’obiettivo e l’otturatore si apre
e si chiude a scatti lasciando passare la luce che
motor impressiona i fotogrammi in successione. Ogni
cass rocchetto fotogramma è separato dal successivo da una sottile
a puleggia
pellicola di linea nera. La velocità di una pellicola è di 24
trasciname
…DAL CINEMA MUTO AL SONORO…E DAL
BIANCO E NERO AL COLORE…
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IL CINEMA Luana Montoli
L’avvento del sonoro prima e del colore poi sono state le due più grandi
rivoluzioni tecniche e estetiche del cinema.
Finalmente dopo 32 anni dalla sua nascita il cinema comincia a parlare.
Il 3 ottobre 1927 fu proiettato il primo film “parlato e cantato” della storia del cinema: “Il
cantante di jazz” prodotto dalla Warner Bros e dalla Vitaphone con protagonista il finto
negro Al Jolson e diretto da Alan Crosland. Fu il primo film con dialoghi sincronizzati.
Riscosse enorme successo data la novità tecnica, però la nuova tecnica dello schermo
“parlante” non fu accolta con favore da alcuni maestri del muto che si sentivano condannati
a sparire dallo schermo. Non pochi divi del “muto”, infatti, vennero presto dimenticati; e
finirono in miseria vittime della parola parlata. Anche Charles Chaplin si dimostrò contrario
al sonoro, convinto che si trattasse di un fenomeno passeggero;
Nel 1930 la tecnica venne perfezionata ulteriormente, creando due nuove attività, il
doppiaggio e la sonorizzazione che provocarono un terremoto nel mondo del cinema.
1908. A visit to the seaside, fu il primo film di successo in colore naturale, girato con il
Kinemacolor. Si tratta di un corto metraggio di 8 minuti diretto da George Albertsmith.
Dal 1935 si verificò la progressiva affermazione del cinema a colore. Non si trattò di una
vera novità: la cinematografia precedente aveva fatto ampio uso di sistema artigianale di
colorazione delle pellicole, il più delle volte manuale, fotogramma per fotogramma. La
novità fu nell’uso di “pellicole a colore” e non più “colorizziate” in fasi successive della
lavorazione. IL
CINEMA CITA L’ARTE
Molti sono gli esempi, anche in tempi recenti, di artisti attivi per il
cinema. Esiste un aspetto curioso del rapporto tra arte e cinema, legato
al meccanismo di riutilizzo sul grande schermo di immagini che
appartengono al mondo della pittura. Per molti registi, il fenomeno ha
origine in un bagaglio culturale di tipo classico e letterario , che gli guida
a ricreare ambientazioni e situazioni riconducibili a famose opere
dell’arte figurativa.
Pier Paolo Pasolini (scrittore e regista), ha letteralmente ricreato, nella
scena dedicata
alla deposizione di Cristo all’inizio del film “La Ricotta”, un dipinto
Deposizione dalla
fondamentale del Manierismo toscano, cioè la “
croce ” di Rosso Fiorentino. 14
IL CINEMA Luana Montoli
Pasolini,
inoltre, in un
suo altro film
“Mamma
Roma”, nella Luchino
scena finale, Visconti fece
si ispira al spesso
dipinto di convergere nei
Andrea propri film una
Mantegna profonda
Cristo
“ conoscenza
morto
”. delle arti. Nel
Il bacio”
suo film “Senso” si ispira al dipinto “ di
Francesco Hayez. Espressionismo
tedesco
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IL CINEMA Luana Montoli
DEFINIZIONE DI ESPRESSIONISMO
L’espressionismo è una corrente artistica sviluppatasi fra il 1905 e
il 1925 in Germania con il gruppo “Die Brücke” e “Der Blau
Reiter”, e in Francia con i “Fauves”. Il termine raccoglie più arti (oltre
alla pittura): la letteratura, l’architettura, la musica, il cinema, il teatro e
la danza. Il precursore di questa corrente artistica è “El Greco” che però
non può essere considerato espressionista storicamente perché non
coincide con il 1900. L’espressionismo è una delle principali
avanguardie del Novecento,che manifestò un carattere di
ribellione e di rottura con la società e dell’arte accademica. Vista di Toledo
El Greco
ESPRESSIONISMO TEDESCO
ü
DIE BR CKE
“ Die Brücke”, significa letteralmente “Il Ponte” è una
metafora prepotente e pregna di significati, ma anche piena di
responsabilità. Nel 1905, lo stesso anno in cui al Salon d’Automne di
Parigi si presenta il nuovo gruppo, chiamatosi Fauves, a Dresda fu
fondata la società di artisti “Die Brücke”, da Fritz Bleyl, Ernest Ludwig
Kirchner, Erich Eckel e Schmidt Rottluf. L’intento è di creare, come
dice il nome, un ponte verso il futuro, inteso come rinnovamento