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Introduzione Chimica del sapone tesina
La mia tesina di maturità parte dalla storia del sapone, dalle sue origini, e dalle prime produzioni industriali; ampliando il concetto di sapone attraverso la sua composizione chimica, dalla reazione che lo produce, alle problematiche del suo utilizzo per quanto riguarda l'inquinamento; tratterò in seguito dei processi chimici continui della produzione del sapone; il sapone nonostante i suoi scopi e la sua azione pulente pu inquinare, tratterò quindi la ricerca di nitrati nelle acque naturali e di scarico, poiché essi possono essere segno di inquinamento dato dai saponi; esporre un breve saggio in lingua inglese "Soaps and detergents", infine, noto che il sapone da solo non serve a tanto, ma c'è qualcosa di estremamente è importante che legato a questo sale, ovvero l'acqua, e chi meglio di Gabriele D'Annunzio che esprime il concetto e l'importanza dell'acqua attraverso la poesia omonima.
Collegamenti
Chimica del sapone tesina
Storia:
il sapone: dalle origini alla produzione industriale
.Chimica Organica:
Saponificazione
.T.Chimica Industriali: Processi continui per la produzione di sapone.
Analisi:
Determinazone dei nitrati nelle acque
.Inglese:
Soaps and detergents
.Italiano:
G.D'annunzio "L'acqua"
.Processi continui per la
produzione del sapone.
I processi della produzione del sapone sono migliorati negli ultimi anni, grazie
all'ingegneria chimica, e allo studio fisico-chimico dei saponi, i miglioramenti
riguardano, una maggiore produzione e la diminuizione dei costi.
Il classico processo di produzione in caldaia, che viene utilizzato dall'inizio della
è
produzione industriale del sapone fino ai primi anni del 20° secolo, un metodo
che fornisce buoni prodotti, ma si sviluppano alcuni problemi di produzione, che
aumentano all'aumentare della richiesta, come i lunghi tempi di preparazione, il
à
grande consumo di vapor d'acqua, dalla bassa quantit di glicerina nella liscivia
à
inviata alla concentrazione, dalla necessit di personale esperto nella
conduzione dei processi, e dalla grandezza delle caldaie.
Per risolvere questi problemi l'ingegneria chimica ha creato sistemi di produzione
à
del sapone continui, che hanno gi estesa applicazione industriale in sostituzione
dei processi discontinui.
Vi sono diversi processi continui di produzione:
Processo Sharples
• Processo De Laval
• Processo Monsavon
• Processo Clayton
•
Processo Sharples.
è à
Questo processo basato sull'impiego di super-centrifughe rotanti alla velocit di
15.000 giri/minuto che consentono di separare la liscivia dal sapone dopo la
saponificazione e il lavaggio, senza ricorrere ai lunghi tempi di riposo richiesti dal
processo in caldaia.
Il processo consiste in 4 passaggi:
Saponificazione
• Completamento della saponificazione
• Lavaggio in controcorrente
• Separazione del sapone dalla liscivia
• è
Ogni passaggio costituito da mescolatori alternati a centrifughe, le materie
prime, grassi, acqua, soda caustica e la soluzione salina per il lavaggio, sono
ò
portate attraverso pompe a pistone regolabili, ci consente di avere dei dosaggi
è è
particolarmente accurati, la saponificazione accellerata perch la materia
grassa e la soda caustica sono in continua ricircolazione tra loro.
La circolazione della liscivia in controcorrente con il sapone, permette di avere
una grande concentrazione di glicerolo nella liscivia, che viene inviata poi a
recupero, con dimuinizione dei costi di evaporazione; inoltre questo processo
limita anche i consumi di vapor d'acqua per il ricaldamento (dato solo ai
è è
reagenti), perch il calore dato dalla reazione e dall'agitazione meccanica
ottenuta dai mescolatori.
Alcuni sistemi di controllo automatici e allarmi consentono anche l'utilizzo di
personale non altamente specializzato.
Esempio di centrifuga Sharples.
Processo De Laval: è
Come quello Sharples, basato sull'impiego di centrifughe e permette la
realizzazione in maniera continua della saponificazione, del lavaggio in
controcorrente con liscivia e della liquidazione su colla.
Le centrifughe del tipo De Laval, appositamente studiate per il processo, hanno
à
una velocit di rotazione di 6.000 giri/minuto e sono a chiusura ermetica, in modo
à
che sia evitata la possibilit di ossidazione del sapone per effetto del contatto
con l'aria. L'ottenimento di sapone liquidato su colla costituisce un fattore di
à
notevole importanza per la sua qualit in quanto consente l'eliminazione di
impurezze di natura idrofoba non asportabili mediante il lavaggio in
controcorrente con liscivia.
Il processo consiste dei seguenti stadi di lavorazione:
Saponificazione
• Lavaggio in controcorrente con liscivia
• Liquidazione su colla
• è
Ciascuno stadio costituito da una o due colonne verticali di miscelazione, con
è
pompa di ricircolazione, e da una centrifuga. Il controllo dell'impianto
è à
completamente automatico ed basato sulla misura della viscosit del sapone in
circolazione. Il dosaggio della materia grassa, della soluzione salina, della soda
è
caustica e dell'acqua realizzato mediante pompe dosatrici con valvola di
regolazione automatica. I vantaggi di questo processo rispetto a quello
discontinuo sono sostanzialmente gli stessi messi in evidenza per il processo
Sharples. Esempio di centrifuga alfa Laval
Processo Monsavon.
Realizza in maniera continua la fabbricazione di sapone liquidato su colla
mediante 3 stadi di lavorazione:
Saponicazione
• Lavaggio
• Liquidazione
•
La materia grassa e la soluzione di soda caustica sono alimentate in maniera
continua, mediante pompe dosatrici, ad un omogenizzatore in modo da
è
ottenere un'intima emulsione dei reagenti. Questa emulsione alimentata alla
à
sommit della camera di reazione costituita da un tubo verticale riscaldato che
è
mantiene a circa 100 °C la parete della camera. Il riscaldamento necessario
è
soltanto all'avviamento dell'impianto, in seguito il calore di reazione sufficiente
a mantenere la temperatura richiesta. Nella camera si ottiene la completa
saponificazione della materia grassa in modo da ottenere in uscita un sapone
contenente una percentuale di insaponificato inferiore a 0,06%. Il lavaggio del
sapone per il recupero del glicerolo e la liquidazione finale avviene in una
colonna verticale divisa in quattro compartimenti da tre setti di separazione
orizzontali. Nei tre compartimenti inferiori si ha il lavaggio mentre la liquidazione
à è
avviene in quello alla sommit . In ciascun compartimento installata una cassa
à
munita di un agitatore orizzontale ad alta velocit . Le tubazioni opportunamente
disposte tra compartimenti e casse di mescolazione permettono la circolazione
in controcorrente del sapone alimentato sul fondo della colonna, con la
soluzione salina e l'acqua calda alimentate nel compartimento superiore. Dal
fondo della colonna si ha l'uscita della liscivia contenente il glicerolo recuperato
à
e le impurezze eliminate dal sapone. Dalla sommit della colonna si ha l'uscita
del sapone lavato, che contiene ancora una percentuale relativamente elevata
di cloruro sodico e tracce di impurezze residue, ma praticamente privo di
è
glicerolo e con minimo contenuto di alcali libero. Questo sapone inviato ad un
à
serbatoio di separazione dalla sommit fluisce continuamente il sapone liquidato
è
che si separa dalla colla, la quale rimessa in ciclo nella torre di lavaggio. Una
â
certa quantit di colla, corrispondente a circa il 2% della materia grassa inviata a
saponificazione, deve essere periodicamente scartata dal ciclo di lavorazione
à
per l'accumulo di impurezze e destinata a produzione di sapone di qualit
inferiore. I vantaggi del processo Monsavon rispetto a quello di caldaia sono gli
stessi messi in evidenza per quello Sharples.
Processo Clayton:
È basato su una saponificazione ad alta pressione e temperatura, quindi con una
à
velocit di reazione elevata rispetto a quella che si ha alla pressione atmosferica,
seguita da una separazione del sapone dal glicerolo e dall'acqua per
evaporazione sotto vuoto. La materia grassa e la soluzione di soda caustica
circolano, mediante una pompa ad alta pressione, attraverso due preriscaldatori
in modo da raggiungere rispettivamente una temperatura di 136 e 177 °C.
I reagenti preriscaldati, dopo una preventiva mescolazione, attraversano due
è
serpentini di reazione disposti in serie, nel primo dei quali mantenuta una
pressione di 18 kg/cm2 ed una temperatura di 200 °C, mentre nel secondo si ha
una pressione di 3,5 kg/cm2 e una temperatura di 290 °C. La saponificazione
avviene in maniera completa in fase liquida dal momento che l'alta pressione
impedisce all'acqua di passare allo stato di vapore. La miscela di sapone, acqua
è
e glicerolo successivamente spruzzata in una camera sotto vuoto che permette
l'evaporazione e la successiva condensazione di una soluzione acquosa di
è
glicerolo. Il sapone essiccato continuamente rimosso dalla parete mediante
raschiatori rotanti e scaricato dal fondo della camera da un trasportatore a
coclea raffreddato con circolazione di acqua. Questo sapone ha una
percentuale di acqua troppo bassa per essere impiegato direttamente e
à
pertanto deve essere idratato con impiego di una dosata quantit di vapore
d'acqua, in modo da ottenerlo in una forma utilizzabile per le successive
operazioni di finitura.
Il processo Clayton rispetto al processo in caldaia ha tutti i vantaggi sopra
descritti dei processi continui. Rispetto ai processi Sharples e Monsavon si deve
ù
mettere in evidenza che esso richiede apparecchiature pi complesse data l'alta
temperatura e pressione a cui opera nello stadio di saponificazione e per il vuoto
richiesto dalla camera di evaporazione.
Si hanno di contro i seguenti vantaggi:
ù
una liscivia pi concentrata in glicerolo, senza sali organici e con piccole
• tracce di sapone con conseguente economia nel processo di recupero
successivo;
un sapone avente la percentuale di acqua desiderata per l'operazione di
• à
finitura senza necessit di essiccamento.
Progressi notevoli inoltre sono stati fatti nella fabbricazione del sapone
relativamente al trattamento dei grassi prima dell'invio alla saponificazione. Sono
stati infatti studiati e fatti processi continui per la scissione idrolitica dei grassi
neutri e successiva distillazione degli acidi grassi, i quali consentono i seguenti
vantaggi: à
Migliore recupero di glicerolo per la qualit sia per l'elevata
• concentrazione;
Gli acidi grassi ottenuti hanno elevato grado di purezza, maggiore di
• quello che si otterrebbe sottoponendo ai normali trattamenti preventivi la
stessa materia grassa di partenza;
Un miglioramento qualitativo del sapone;
• à ù
La possibilit di impiego di carbonato sodico, pi economico, in sostituzione
• della soda caustica per la saponificazione.
Finitura del sapone.
I processi di finitura che consentono di ottenere il sapone nelle diverse forme
ì
commerciali, hanno sub to miglioramenti per quanto riguarda l'essiccazione
realizzata con processi continui, i quali consentono di ottenere rapidamente e
senza dispendio di calore un prodotto omogeneo.
Le caratteristiche di questi processi possono essere messe in evidenza, illustrando
ù
schematicamente il processo Mazzoni, tra i pi diffusi in Italia ed all'estero, il quale
consente un'operazione continua a temperatura relativamente bassa con
l'impiego di un vuoto spinto. è
Il sapone liquidato, dopo avere attraversato una cassa filtro, inviato da una
pompa in un preriscaldatore a fascio tubiero e da questo nella camera di
essiccazione mantenuta sotto vuoto. Ugelli atomizzatori rotanti proiettano il
sapone sulla parete cilindrica interna della camera, mentre coltelli rotanti
provvedono ad asportare continuamente il sapone essiccato dalla parete. Una
trafila posta sul fondo della camera spinge il sapone essiccato all'esterno sotto
forma di trucioli o di scaglie. è
Il sapone finito in pezzi, da toeletta e per bucato, ottenuto in maniera continua
mediante una serie di apparecchiature del tipo amalgamatori, laminatrici a
cilindri, trafile di estrusione, taglierine e macchine confezionatrici automatiche. Le
trasformazioni che il sapone subisce nel passaggio attraverso questa serie di
apparecchiature consistono essenzialmente nell'intima omogeneizzazione con
sostanze additivate che migliorano le caratteristiche organolettiche come
profumi, coloranti, antiossidanti, sostanze emollienti ed ingrassanti della pelle. La
è
lavorazione di finitura inoltre importante per la definitiva formazione delle fasi
cristalline del sapone, essenziali agli effetti delle caratteristiche all'uso.
Produzione e consumi.
Per quanto riguarda la produzione ed il consumo di sapone negli anni recenti si
registra un notevole incremento per i prodotti da toeletta in relazione al
miglioramento del tenore di vita delle popolazioni, mentre invece per quanto
riguarda i saponi da bucato e per uso industriale si verifiea una stasi o addirittura
un regresso a causa dell'accentuata concorrenza dei prodotti sintetici.
Analisi dei nitrati nelle
acque.
I detersivi possono avere effetti tossici in tutti i tipi di vita acquatica se sono
à
presenti in quantit sufficiente. Tutti i detersivi distruggono gli strati esterni di muco
ù
che proteggono i pesci dai batteri e dai parassiti; in pi possono danneggiare
considerevolmente le branchie. Il fosforo ed i nitrati nei detersivi possono
provocare la fioritura d'alghe acquatiche. I nitrati rappresentano lo stato di