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Francese: La Provence
Storia: Scoperte Tecnico-Scientifiche e Nuove vie di Comunicazione
Geografia: India del Sud
Antologia: Gandhi e la Battaglia del Sale, Indipendenza dell’India
Inglese: How Did The Working Class Live In The 19th Century In London?
Letteratura Italiana: Il Verismo
Letteratura Italiana: Giovanni Verga
Letteratura Italiana: Giovanni Verga, La Roba
Musica: Il Melodramma, Pietro Mascagni, La Cavalleria Rusticana
Scienze: Charles Darwin e l’evoluzionismo
Educazione Fisica: Nascono gli Sports fra Ottocento E Novecento
Tecnologia: L’elettricità e la Lampadina
SOMMARIO
STORIA DELL’ARTE
CEZANNE
------------------------------------------------
FRANCESE
LA PROVENCE
------------------------------------------------
STORIA
SCOPERTE TECNICO-SCIENTIFICHE
E NUOVE VIE DI COMUNICAZIONE
------------------------------------------------
GEOGRAFIA
INDIA DEL SUD
------------------------------------------------
ANTOLOGIA
GANDHI E LA BATTAGLIA DEL SALE
INDIPENDENZA DELL’INDIA
--------------------------------------------------
INGLESE
HOW DID THE WORKING CLASS LIVE
IN THE 19 CENTURY IN LONDON?
TH
-------------------------------------------------
LETTERATURA ITALIANA
IL VERISMO
-------------------------------------------------
LETTERATURA ITALIANA
GIOVANNI VERGA
---------------------------------------------------
LETTERATURA ITALIANA
GIOVANNI VERGA
LA ROBA
--------------------------------------------------
MUSICA
IL MELODRAMMA
PIETRO MASCAGNI
LA CAVALLERIA RUSTICANA
--------------------------------------------------
SCIENZE
CHARLES DARWIN E L’EVOLUZIONISMO
---------------------------------------------------
EDUCAZIONE FISICA
NASCONO GLI SPORTS
FRA OTTOCENTO E NOVECENTO
---------------------------------------------------
TECNOLOGIA
L’ELETTRICITA’ E LA LAMPADINA
---------------------------------------------------
S T O R I A D E L L ’ A R T E
C E Z A N N E
2
Per iniziare la mia esposizione ho portato una esercitazione che ho svolto durante il corso di
Studio dell’Arte: la riproduzione con i pastelli ad olio di un quadro di Paul Cézanne che si intitola
“La montagna Sainte-Victoire” .
Ho scelto questo quadro perché, tra i vari lavori eseguiti sui pittori e le tecniche tra la fine del
1800 e il 1900, è quello che mi è piaciuto maggiormente, forse per il carattere ancora figurativo
del soggetto, ma nello stesso tempo, per la sua modernità e la sua solarità.
Si tratta infatti della rappresentazione della montagna di Sainte-Victoire, vicino a Aix -en
Provence, in Provenza, in cui l’autore manifesta l’amore per la sua terra natale.
Cezanne (1839-1906) che abitava a Parigi, si recava sovente in Provenza, dove ere nato e che
amava molto proprio per il suo clima, i colori, la nitidezza del paesaggio e la sua luce e a cui
dedicherà una sessantina fra studi, disegni e quadri. In Provenza il pittore ritrovava quel calore
che gli mancava nella capitale, dove la sua pittura era spesso ostacolata dalla critica ufficiale
perché troppo innovativa e lontana da qualsiasi vecchia e nuova tendenza pittorica.
Cezanne, infatti, sebbene riprendesse soggetti tipici della pittura dell’ ottocento, quali
paesaggi, nature morte, ritratti, si allontanava dalla visione realistica per cercare di cogliere,
con cura meticolosa, l’ analisi delle forme e dei volumi e la loro modellazione, soprattutto
attraverso l’uso del colore e la disposizione degli oggetti nello spazio, visti spesso da
angolazioni diverse nella medesima inquadratura. Inoltre cercava di cogliere l’essenza delle
cose, una sensazione “totale” che andasse oltre la semplice raffigurazione superficiale come la
pittura precedente, ma anche oltre la pura impressione del momento che il movimento degli
Impressionisti stava diffondendo.
Cezanne privilegia invece forme strutturate e conferisce allo spazio un senso di profondità da
cui emergono, nella rappresentazione dei soggetti, figure geometriche e forme solide disegnate
dal colore, viste anche da differenti angolazioni, per cogliere tridimensionalmente l’oggetto
rappresentato e il suo spazio in un tutto unico.
Purtroppo il destino di questo rivoluzionario pittore, così originale ed autonomo da non poter
essere inserito in alcun movimento pittorico del tempo, è stato di essere a lungo isolato,
incompreso e criticato sia dal pubblico che dalla critica, che non accettavano, contrariamente al
più facile movimento dell’Impressionismo, la sua nuova visione della realtà e la sua
rappresentazione.
Un esempio studiato è il quadro “L’Amour en Plậtre (L’amorino in gesso), dipinto nel 1895, dove
il piano, su cui appoggia la statuetta fra mele e cipolle, sembra ribaltarsi nello spazio.
L’Artista dovrà attendere fino al 1904, due anni prima della sua morte, avvenuta per polmonite
per aver dipinto all’aperto sotto un temporale, la sua consacrazione, quando gli sarà dedicata
una intera sala all’esposizione parigina del Salon d’Automne.
La sua pittura influenzerà però più di tutti i più grandi pittori del novecento: Matisse, Gauguin,
Van Gogh e Picasso, il quale approfondirà la lezione di Cezanne della semplificazione
geometrica della forma e della sua percezione, per fondare il movimento “Cubista” e
rivoluzionare tutta l’Arte moderna. F R A N C E S E
L A P R O V E N C E
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Nous avons vu comme Cezanne est né et il a vécu en Provence.
Cette région, nommée « Le Paca », qui combine la Provence, les Alpes e la Cȏte d’ Azur, ce
trouve au sud-est de la France, le long di la Mer Méditerranée, dans la région la plus ensoleillée
de France, avec un climat qui a favorisé le développement du tourisme. Les localités plus
célèbres qu’ il y a le long de la mer sont Nice, Cannes, Saint-Tropez et Marseille.
Nice: c’est la ville rendue célèbre par ce qu’on organise a l’occasion du carnaval. Il y a des
défilés de chars ornés de fleurs et de oranges qui symbolisent la fin de l’hiver, tandis que les
fleurs symbolisent le début du printemps.
Cannes: c’est une ville importante pour le festival du cinéma.
Saint-Tropez: c’est le lieu de rendez-vous des vedettes du cinéma e de la musique.
Marseille: c’est le chef-lieu de la Provence et est le plus grand port français, importante pour le
commerce et qui accueille beaucoup de travailleurs du Maghreb. Le pétrole qui arrive a
Marseille repart vers Lyon, la Suisse et l’Allemagne.
Les villes plus importantes qui se trouvent dans l’intérieur de la région et qui témoignent la
présence des Romains en France sont :
Avignon : où il y a le Pont du Gard et les Palais des Papes.
Arles: où il y a des arènes et des arcs de triomphe.
Aix-en-Provence: une ville qui a été fréquentée par des peintres impressionnistes comme
Monet, Manet, Degas, Renoir et Pissarro. La Provence est la région que ces peintres ont choisi
car ici il y a la clarté de l’air, la lumière et les couleurs qu’ ils aimaient quand ils peignaient en
plein aire. S T O R I A
S C O P E R T E T E C N I C O - S C I E N T I F I C H E
E N U O V E V I E D I C O M U N I C A Z I O N E
4
Il periodo in cui visse Cezanne è quello tra la fine del diciannovesimo secolo e l’inizio del
ventesimo. Durante tale periodo avvengono nuovi sviluppi tecnologici e rivoluzionarie scoperte
ed applicazioni tecnico-scientifiche, rivolte a ridurre la distanza tra i diversi continenti e le
popolazioni.
Nel 1837 l’ americano Samuel Morse brevettò un apparecchio, il telegrafo elettrico, che poteva
trasmettere messaggi scritti utilizzando un codice convenzionale, detto “alfabeto Morse”.
L’invenzione ebbe un ‘applicazione immediata e verso la metà del secolo chilometri di cavi
telegrafici ricoprivano le regioni industrializzate dell’America e dell’Europa. Nel 1886 venne
deposto sul fondo dell’ Oceano Atlantico un cavo telegrafico lungo 4000 chilometri, che
collegava i due continenti.
Sul finire del 1800, un’ altra straordinaria invenzione rivoluzionerà le comunicazioni: il telefono,
brevettato dall’ italiano Antonio Meucci nel 1871.
Nel 1887 il fisico tedesco Heinrich Hertz scoprì l’esistenza di onde elettromagnetiche che, come
la luce, si propagavano nello spazio alla velocità di 300.000 Km al secondo.
Per mezzo di un altro geniale italiano, Guglielmo Marconi, la scoperta trovò presto una
applicazione pratica. Utilizzando le onde Hertziane Marconi riuscì a trasmettere messaggi a
distanza senza bisogno di fili elettrici e nel 1906 brevettò il suo telegrafo senza fili. Da quel
momento le trasmissioni via radio (senza fili) si affiancarono a quelle via cavo.
La radio vera e propria fu messa a punto un po’ più tardi, dopo l’ invenzione di valvole capaci di
amplificare i segnali.
Anche lo sviluppo dei mezzi di trasporto contribuì ad avvicinare sempre più le popolazioni di
tutte le parti del mondo, come mai era accaduto in precedenza.
Vennero create delle ferrovie transcontinentali, come la Transiberiana in Europa, che
attraversava tutto l’impero russo, o in Sudamerica la Transandina.
Per le strade cominciarono a circolare le prime automobili, ancora simili come aspetto a
carrozze per cavalli.
Anche i cieli cominciarono ad essere solcati dai primi rudimentali aeroplani, grazie ai tentativi
dei fratelli Wright i quali, il 17 dicembre 1903, volarono su un piccolo aereo per 300 metri in
meno di un minuto.
Sui mari flotte di navi a vapore dallo scafo di ferro – e più tardi d’acciaio – garantivano regolari
servizi di linea fra un continente e l’altro.
Le nuove tecnologie ingegneristiche consentirono in breve tempo di poter scavare canali di
grandi dimensioni.
Vennero così realizzati nel 1914 il Canale di Panama in America Centrale che poteva collegare
l’Oceano Atlantico con l’Oceano Pacifico e il Canale di Suez nel 1869 che permetteva
finalmente di unire il Mar Mediterraneo e l’Europa con le Indie, tramite il Mar Rosso, senza
dover circumnavigare il continente africano. Si poteva così raggiungere Bombay che divenne
uno dei principali porti sul mar Arabico, soprattutto per il traffico del cotone, raggiungendo
negli anni seguenti il milione di abitanti e divenendo la seconda città indiana dopo Calcutta.
G E O G R A F I A
I N D I A D E L S U D
Bombay (11,9 milioni di abitanti) è attualmente il principale centro commerciale e finanziario
del paese ed anche un importante centro industriale.
E’ situata sulla costa occidentale dell’India del Sud, nella penisola del Deccan.
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L’ india è infatti suddivisa dal Tropico del Cancro in due parti: l’ India continentale, delimitata al
Nord dalla catena dell’Himalaya e la penisola del Decan, situata a Sud tra il Tropico del Cancro e
l’Equatore.
La penisola ha la forma di un triangolo che si incunea nell’ oceano. Lungo il perimetro costiero
corrono due sistemi montuosi detti Ghati (gradini): i Ghati occidentali sono una catena
montuosa, compatta ed abbastanza alta, mentre i Ghati orientali sono un insieme di colline
interrotte da ampie vallate.
L’interno del Deccan è un grande altipiano, inclinato verso est. I fiumi nascono sui Ghati
occidentali e si dirigono verso est, sfociando nel Golfo del Bengali. Il principale è il Godavari,
lungo 1465 chilometri.
Il clima a Nord ha temperature elevate e l’altopiano interno è semiarido perché le masse d’aria
estive sono poco umide per aver scaricato la pioggia sui Ghati occidentali. Qui la coltura
principale è il miglio, un cereale poco nutriente che ha però il vantaggio di crescere in fretta e
con poca acqua. Altre coltivazioni importanti sono il cotone e le arachidi. Anche qui, come nel
resto dell’ India, la popolazione è numerosa e necessita di grandi spazi da dedicare
all’agricoltura. Per estendere le terre coltivate si è provveduto a raccogliere l’acqua piovana in
piccoli bacini artificiali.
La zona meridionale e costiera godono di un clima più favorevole, perché il monsone estivo
porta abbondanti piogge. Nella pianura costiera la coltura principale è il riso. Nella punta
meridionale esistono molte piantagioni di caucciù, tè, banane e palme da cocco. Qui sono
presenti lunghe spiagge di sabbia bianca che, con l’acqua cristallina, fanno di questa regione
una specie di paradiso naturale, meta del turismo internazionale.
A N T O L O G I A
G A N D H I E L A B A T T A G L I A D E L S A L E
I N D I P E N D E N Z A D E L L ’ I N D I A
Tornando al periodo storico da cui sono partita, anche la penisola del Deccan, come il resto
dell’India, aveva subito la dominazione inglese, che considerava l’India un colonia di sua
proprietà e che sfruttava economicamente le numerose risorse del paese.
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L'India entrò a far parte dell'impero britannico nel 1876 e rimase sotto il dominio inglese