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Introduzione Tesina sul Caos
La tesina di maturità presente descrive il tema del caos. Gli argomenti proposti nella tesina sono i seguenti: i frattali, la crisi del 1929, l'apollineo e il dionisiaco in Nietzsche, Joyce e Ulysses and the stream of consciousness, Pirandello, la teoria del caos attraverso terremoti e vulcani.

Collegamenti
Tesina sul Caos
Matematica - I Frattali.
Storia - Crisi del '29.
Filosofia - Nietzsche: Apollineo e Dionisiaco.
Inglese - Joyce: Ulysses and the stream of consciousness.
Italiano - Pirandello figlio del Caos.
Scienze della Terra - Teoria del caos: terremoti e vulcani.
I Frattali
“Perché la geometria viene spesso descritta come fredda e
arida? Una ragione è l’inabilità di descrivere la forma di
una nuvola o di una montagna, una linea costiera o un
albero. Le nuvole non sono delle sfere, le montagne non
sono dei coni, le linee costiere non sono dei cerchi, il
sughero non è liscio ed i fulmini non si muovono lungo
linee diritte.” B. Mandelbrot
(1924-)
The Fractal Geometry of Nature
Mandelbrot nel suo libro descrive l'inadeguatezza della geometria euclidea nella descrizione della natura.
Insieme di Mandelbrot Frattale: “ Figura geometrica o oggetto naturale
con una parte della sua forma o struttura che si
ripete a scala differente, con forma
estremamente irregolare interrotta e
frammentata a qualsiasi scala e con elementi
Che cosa è un frattale
I frattali sono figure geometriche che descrivono il caos, sono equazioni o sistemi di
equazioni non lineari, di grado superiore al primo, caratterizzate dal ripetersi sino
all'infinito di uno stesso motivo su scala sempre più ridotta. Questa è la definizione più
intuitiva che si possa dare di figure che in natura si presentano con una frequenza
impressionante ma che non hanno ancora una definizione matematica precisa:
F
l'atteggiamento corrente è quello di considerare frattale un insieme che abbia proprietà
simili alle quattro elencate qui di seguito:
1. Autosimilitudine: F è l’unione di un numero di parti che, ingrandite di un certo fattore,
F; in altri termini F è l’unione di copie di sé stesso a scale differenti.
riproducono tutto
2. Struttura fine: F rivela dettagli ad ogni ingrandimento.
3. Irregolarità: F non si può descrivere come luogo di punti che soddisfano semplici
condizioni geometriche o analitiche.
4. Dimensioni frazionarie: la caratteristica di queste figure, caratteristica dalla
quale deriva il loro nome, è che, sebbene esse possano essere rappresentate (se
non si pretende di rappresentare tutte le infinite iterazioni) in uno spazio a due o tre
dimensioni, la loro dimensione non è intera.
Dimensione frattale
frattale fractus
Il termine fu coniato da Mandelbrot e ha origine nel termine latino
(frammentato), poiché la dimensione di un frattale non è intera. La dimensione di un
oggetto è data dal numero minimo di coordinate necessarie ad individuare i punti
dell’oggetto stesso. La dimensione frattale (o di Hausdorff) è una generalizzazione della
definizione di dimensione euclidea.
La geometria dei frattali
La geometria dei Frattali è un nuovo linguaggio che ha rivoluzionato il modo in cui gli
scienziati studiano ed esplorano il mondo. Essa descrive le forme apparentemente casuali
della natura come i fiumi, i profili delle coste, gli alberi, il corpo umano.
Esempi di strutture frattali in natura
Brassica oleracea var. italica ARAUCARIA: Il rompicapo della scimmia
Reticolo Polmoni umani
Sezione della superficie di una
foglia
Frattali in economia
L’andamento degli indici di Borsa ha una struttura irregolare ed autosimilare, quindi è un
frattale. Mandelbrot, negli anni sessanta, applicò il modello frattale allo studio
dell’andamento finanziario dei prezzi in Borsa: partendo da un segmento ascendente, se si
vuole descrivere un andamento positivo (discendente se negativo), sostituì il segmento
iniziale con una spezzata, che rappresenta il generatore del grafico frattale;
successivamente sostituì ogni segmento della spezzata con un’altra spezzata rimpicciolita.
Costruì così un grafico frattale sempre più frastagliato ad ogni passo. Questo modello
matematico frattale può simulare la variazione di un prezzo di un prodotto, il quale non
seguirà il cammino reale ma si comporterà statisticamente nello stesso modo.
1929: BIG CRASH
Il Big Crash (o Giovedì Nero) fu un evento che sconvolse economicamente gli
Stati Uniti d’America. Vi fu il crollo della borsa valori (24 ottobre 1929) a New York
presso lo Stock Exchange. Il prezzo delle azioni di numerose imprese di grandi
dimensioni precipitò. Quel giorno più di sedici milioni di azioni vennero negoziate
e il valore delle stesse calò di altri dieci miliardi di dollari. Ciò ebbe un riflesso
immediato sulle altre borse degli Stati Uniti, da Chicago a San Francisco. La crisi
borsistica produsse una serie di effetti a catena: la caduta dei prezzi agricoli,
delle materie prime, dei prodotti industriali e la crisi colpì anche le banche. Gli
Stati Uniti si videro immersi in un caos economico, che fu risolto solo grazie a
Roosvelt e la sua politica del New Deal.
La crisi del ’29 e il New Deal
1932
Elezione di
1920-32 Franklin
Presidenze Delano
repubblicane Roosevelt alla
negli Stati Uniti presidenza
degli Stati
Uniti
24 ottobre 1929 1933
Giovedì nero”: Massimo
“
crollo della Borsa numero di
disoccupati
di New York (12 milioni)
raggiunto
negli Stati
Uniti
La crisi del ‘29
Premes
se:
• Storiche: la guerra e il dopoguerra con i prestiti statunitensi al mondo
free trade
• Economiche: il capitalismo e il
• Bancarie: nessun controllo governativo sul sistema di crediti
• Sociali: il boom industriale, acquisti rateizzati, l’automobile...
• Finanziarie: sproporzioni tra ricchezza nominale e reale (il tenore di vita del
risparmiatore-azionista è proporzionato al controvalore dei suoi investimenti in azioni,
non alla reale potenzialità produttiva delle società cui le azioni si riferiscono –
riferimento alla ricchezza virtuale dei titoli internet)
Crisi del ‘29: Premesse Storico-
Economiche
Al contrario dei Paesi europei, gli Stati Erano intervenuti nelle operazioni militari solo per
Uniti uscirono dalla Prima guerra un breve periodo (dal 1917 al 1918) e non avevano
mondiale più forti dal punto di vista subito invasioni o devastazioni; non si erano
economico. indebitati, al contrario avevano prestato enormi
somme ai Paesi alleati.
Gli anni venti, negli Stati Uniti, furono I Paesi europei, invece, sia vincitori sia vinti, furono
infatti caratterizzati dalla crescita delle caratterizzati da una grave crisi economica
industrie di beni di consumo e da un dovuta all’indebitamento per le spese militari.
conseguente aumento della domanda
di tali beni per larghe fasce della
Crisi del ‘29: Premesse Finanziarie, Bancarie e
Sociali
Dal 1918 al 1929, gli statunitensi vissero In questi stessi anni, tuttavia, la società
un’epoca di benessere e statunitense discriminò pesantemente gli
spensieratezza, caratterizzata da un immigrati di origine non anglosassone e i neri,
rapido aumento dei consumi per una e la politica adottò posizioni repressive verso i
parte crescente della popolazione. sindacati e la sinistra.
Un tipico esempio fu il successo delle
automobili Ford, che potevano essere Dal 1920 fu inoltre proibito per legge il consumo
acquistate anche da lavoratori non di alcolici. Di questa situazione approfittarono le
particolarmente abbienti. Comprare bande criminali, che si arricchirono
e consumare divennero valori enormemente con la produzione clandestina di
dominanti e ciò stimolò molte persone a alcolici.
tentare di arricchirsi con la La crisi del ‘29
Causa
scatenante:
bolla speculativa (la ricchezza è data dalla previsione di crescita più che
dall’effettivo valore dell’impresa) BIG CRA$H
La crisi del ’29
Consegue
nze:
• Industriali: crollo dei prezzi della produzione industriale e agricola – fallimento di
migliaia di società
• Bancarie: fallimento delle banche che non recuperano i crediti e trascinano nel
fallimento le banche collegate
• Monetarie: la crisi bancaria si ripercuote sulle banche centrali e sulla moneta che
viene ad essere svalutata
• Borsistiche: crollo del valore delle azioni
• Sociali: disoccupazione, suicidi, fatalismo
• Commerciali: protezionismo
• Politiche: isolazionismo e... armamenti
Crisi del ‘29: Conseguenze
Nel 1929 la Borsa crollò La crisi si estese a tutta l’economia americana.
provocando una gravissima crisi Molte industrie, le cui azioni non valevano più
economica. nulla, dovettero chiudere per mancanza di capitali.
Di conseguenza la produzione e i
consumi crollarono, e banche e Di conseguenza aumentarono i disoccupati,
industrie fallirono: nel 1933 i anche perché la produzione era superiore alla
disoccupati superarono i 12 milioni.
La crisi si diffuse anche in Europa capacità di acquisto della popolazione.
colpendo soprattutto la Germania,
che aveva iniziato la ricostruzione
grazie ai prestiti statunitensi.
Crescita Sovrapproduzione
eccessiva degli agricola e
investimenti in industriale
Borsa
Crisi della Borsa
Crisi economica generale
La presidenza Roosevelt ed il New Deal
Per uscire dalla crisi, il presidente democratico Roosevelt programmò un massiccio
New Deal
intervento dello Stato nell’economia: il .
Nel 1932 adottò misure di controllo sulla Borsa e sulle banche e si propose di far crescere la
domanda e di ridurre la disoccupazione promuovendo grandi opere pubbliche.
La presidenza Roosevelt ed il New Deal
Gli Stati Uniti, invece di adottare misure protezionistiche, scelsero, per combattere la
crisi, una politica di intervento diretto dello Stato nell’economia, basata sulle teorie
dell’economista Keynes.
I principali interventi adottati da Roosevelt furono due:
introdusse severi
controlli sulla Borsa e
sul sistema bancario;
adottò iniziative per
sostenere la domanda di
beni di consumo.
La presidenza Roosevelt ed il New Deal
Il sostegno alla domanda
Attraverso la costruzione di grandi opere
pubbliche si sarebbero potuti ottenere due
vantaggi:
le industrie produttrici di beni necessari per
le iniziative dello Stato avrebbero potuto
riprendersi;
il numero di disoccupati sarebbe
diminuito. Lo Stato sociale
Roosevelt scelse di favorire le classi sociali
meno ricche:
venne introdotta la possibilità di percepire una pensione di vecchiaia;
venne sostenuta la diffusione dei sindacati nelle aziende.
Ma cos'è il CAOS?
Il caos è qualcosa di indefinito, di non conoscibile razionalmente;
qualcosa che non si può prevedere con certezza nel futuro e quindi non
controllabile, non dominabile dall'uomo.
L'ordine e il caos sono temi ricorrenti nei pensieri di molti filosofi,
come ad esempio Nietzsche, e di alcuni autori contemporanei, come
Joyce e Pirandello .
Insomma il caos è un tema tutt'altro che passato ma di chiaro sviluppo
attuale, che affascina l'uomo per la sua imprevedibilità e per il
desiderio di poterlo comprendere.
Friedrich Nietzsche
Nietzsche interpreta la realtà come
l'incontro tra due principi opposti, ordine
e caos, che chiama Apollineo e Dionisiaco,
riferendosi alle divinità greche Apollo e
Dioniso. Apollo, infatti, era considerato il
Dio dell'equilibrio e dell'armonia che
permette di ricreare la bellezza, mentre
Dioniso era il Dio dell'ebbrezza, della
danza e di quell'impulso vitale che tende
a riconciliare l'uomo con la natura. L'uno
è necessario all'altro ed entrambi danno
origine alla vita; tuttavia non possono mai
unirsi insieme ma mantengono la propria
natura distinta.
Friedrich Nietzsche: Apollineo e Dionisiaco
DIONISIACO APOLLINEO
Istinto, gioia, Bellezza, ordine,
CHE COSA E’ ? passione armonia
QUANDO SI Alle origini del Dopo Socrate
AFFERMA? mondo greco
IN QUALE ARTE Nella musica Nella scultura
SI AFFERMA?
James Joyce and the stream of consciousness
We can find the Chaos in the «Ulysses»
written by Joyce. This work is particular,
because it adopted an innovative style. In
fact, the story is set in a day and it
concerns the mental shipwreck of a
ordinary man, Leopold Bloom, who
embodies the «anti-hero». The structure
of the work is chaotic, because it is
written with the technique of «Direct
interior monologue», which is used after
the publication of the theories of Sigmund
Freud, the notion of inner time by Bergson
Stream of
and the conception of the «
Consciousness » elaborated by James. In
other words the “Ulysses” is told through
Stream of Consciousness
Phrase conied by William James to
define the continuos flow of thoughts
and sensations that characterise the
Interior monologue
human mind. is
stream of
often confused with the
consciousness, although they are not
in fact the same thing: the former is
the verbal expression of psychic
phenomenon, while the latter is the
psychic phenomenon itself.