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Il titolo della mia tesina è “Il bambino nella pubblicità”. Ho scelto questo argomento per la mia tesina di maturità perché mi piacciono molto i bambini per la loro sincerità, semplicità e novità con cui affrontano nuove scoperte e anche perché, frequentando una scuola di grafica, mi interessa l’argomento della pubblicità e della fotografia, per queste ragioni ho deciso di far vedere come vengono utilizzati i bambini nelle campagne pubblicitarie, come ad esempio ha fatto Oliviero Toscani per l’azienda Benetton, o anche come l’artista Keith Haring che ha lavorato con i bambini per lavori di beneficenza, per combattere l’Aids e favorire la loro alfabetizzazione.
Infine mi è sembrato interessante analizzare nella tesina, attraverso due novelle degli autori Siciliani Giovanni Verga (Rosso Malpelo) e Luigi Pirandello (Ciàula scopre la luna) il rapporto che in passato la società aveva con il mondo dell’infanzia, confrontando le due novelle e i relativi personaggi presenti. Ho ricevuto l’ispirazione per trattare questo argomento in quanto sono stata interessata dall’argomento proposto durante l’anno in pianificazione pubblicitaria che intendeva mettere a confronto due marchi esistenti sul mercato e ho scelto la Benetton e la Gap; sempre durante questo anno scolastico, come compito di grafica, abbiamo realizzato un libro per bambini, dove ho potuto sviluppare ed esprimere tanta creatività. In futuro vorrei tanto lavorare nel mondo della fotografia a contatto con i bambini e specializzarmi come fotografa dell’infanzia
Fotografia: Quando “United Colors of Benetton” incontrò il pubblicitario Oliviero Toscani.
Storia dell'arte: Keith Haring, da bambino a bambino.
Inglese: Effects of advertising on children (effetti della pubblicità sui bambini).
Storia: La vita dei bambini durante il fascismo.
Italiano: “Rosso Malpelo” e “Ciàula scopre la luna”.
Luisa Serena de Rosario
5^C Grafica
IIS Caterina da Siena
Anno Scolastico
2012/2013
I ndice
• INTRODUZIONE Pag. 3
• FOTOGRAFIA:
Quando “ ” incontrò il pubblicitario
United Colors of Benetton
Oliviero Toscani Pag. da 5 a 10
• STORIA DELL’ARTE:
Keith Haring, da bambino a bambino Pag. 11 e 12
• INGLESE:
Effects of advertising on children
(Effetti della pubblicità sui bambini) Pag. 13 e 14
• STORIA:
La vita dei bambini durante il Fascismo Pag. da 15 a 18
• ITALIANO:
“ ” e “ ”
Rosso Malpelo Ciàula scopre la luna
Due novelle a confronto: cose in comune e differenze Pag. da 19 a 22
I ntroduzione
Il titolo della mia tesina è “Il bambino nella pubblicità”.
Ho scelto questo argomento perché mi piacciono molto i bambini per la loro
sincerità, semplicità e novità con cui affrontano nuove scoperte e anche perché,
frequentando una scuola di grafica, mi interessa l’argomento della pubblicità e
della fotografia, per queste ragioni ho deciso di far vedere come vengono utilizzati
i bambini nelle campagne pubblicitarie, come ad esempio ha fatto Oliviero Toscani
Benetton,
per l’azienda o anche come l’artista Keith Haring, che ha lavorato con i
bambini per lavori di beneficenza, per combattere l’Aids e favorire la loro
alfabetizzazione.
Infine mi è sembrato interessante analizzare, attraverso due novelle degli autori
Siciliani G. Verga (Rosso e L. Pirandello (Ciàula il
Malpelo) scopre la luna)
rapporto che in passato la società aveva con il mondo dell’infanzia, confrontando
le due novelle e i relativi personaggi presenti.
Ho ricevuto l’ispirazione per trattare questo argomento in quanto sono stata
interessata dall’argomento proposto durante l’anno in pianificazione pubblicitaria
che intendeva mettere a confronto due marchi esistenti sul mercato e ho scelto
Benetton Gap;
la e la Sempre durante questo anno scolastico, come compito di
grafica, abbiamo realizzato un libro per bambini, dove ho potuto sviluppare ed
esprimere tanta creatività.
In futuro vorrei tanto lavorare nel mondo della fotografia a contatto con i bambini e
specializzarmi come fotografa dell’infanzia.
4 5
FOTOGRAFIA
“United Colors of Benetton”
Quando incontrò il pubblicitario Oliviero Toscani
«Il conformismo è il peggior nemico della creatività. Oliviero Toscani.
Chiunque sia incapace di prendersi dei rischi non può essere creativo»
OLIVIERO TOSCANI, nasce a Milano il 28 Febbraio 1942,
è figlio del primo reporter del “ ”, ed è forse il
Corriere della Sera
fotografo italiano contemporaneo più discusso, ha saputo
unire l’arte fotografica con quella comunicativa, in modo
originale, anticonformista e con una grande libertà di pensiero.
Lavora con numerosi marchi come e ,
Prenatal, Fiorucci Chanel
ma ad aprire la strada alla nuova formula commerciale che si
stacca dal tipo di comunicazione pubblicitaria del passato, è la
, con la quale Toscani instaurò un’unione a partire dal
Benetton 1982.
Per 18 anni si è occupato della pubblicità dell’azienda,
fondando nel 1991 il giornale e nel 1994 “ ”,
Colors Fabrica
un innovativo centro di studi internazionale per le arti visive e la
ricerca sulla comunicazione moderna.
Ha insegnato in due università ed ha prodotto diversi progetti
editoriali, facendosi promotore di numerose iniziative a
carattere sociale.
I suoi lavori pubblicitari, possono essere visti come una divisione tra un modello di pubblicità tradizionale e
un modello di pubblicità moderna. Toscani, infatti, realizza immagini che,
al di là degli obbiettivi di mercato,
affrontano problematiche sociali mai
toccate dal mondo della pubblicità;
I suoi scatti hanno fatto fronte ai
temi dell’uguaglianza, del razzismo,
dell’ecologia, del sesso e dell’Aids;
Usando liberamente un linguaggio
sconvolgente, crudo e spietato, il più
delle volte contrastato, tanto da venir
criticato e citato in giudizio più volte.
Il fotografo milanese, ha voluto colpire
con forza i pregiudizi, l’ipocrisia,
il perbenismo e le abitudini visuali
dentro al quale è barricata gran parte
dell’opinione pubblica sia italiana, che
mondiale.
6 Dal 1982, quando comincia a curare le campagne pubblicitarie per il inizia a essere
gruppo Benetton
conosciuto dal pubblico mondiale.
Toscani, caratterizzerà fino al 2000 il marchio, con campagne pubblicitarie molto personali e provocatorie,
alcune delle quali sono state oggetto di censura, altre invece gli hanno permesso di ricevere alcuni tra i
riconoscimenti più prestigiosi nel settore della grafica.
Le prime campagne puntano al capovolgimento degli stereotipi: le “coppie” ritratte da Toscani
Benetton
mettono in scena una nuova interpretazione della “differenza”.
Gli scatti mostrano diversi tipi di “opposizioni”: Quella religiosa e sessuale nel prete che bacia la
Quella religiosa e politica tra il ragazzo palestinese suora,
e l’israeliano, Quella morale negli stereotipi del bene e del male
simboleggiati dall’angioletto e dal diavoletto.
Toscani e Benetton, prendendo atto dell’esistenza della diversità mettono in piedi il progetto d’integrare
gli opposti, abbattere le differenze e combattere le diversità sotto il marchio .
Benetton
In queste campagne si può notare come, anche quando sembra che nell’immagine non ci sia alcun
riferimento al prodotto, esiste sempre una corrispondenza cromatica e simbolica con lo slogan della
secondo il quale la gioia del colore abbatte ogni barriera.
Benetton,
Nel 1989 escono due immagini della campagna basata sull’uguaglianza tra bianchi e neri.
Esse provocarono una forte reazione internazionale: si tratta di una donna nera che teneramente allatta un
bimbo bianco (immagine più premiata della publlicità Benetton), l’altra propone la mano bianca di un adulto
unita a quella nera di un bambino. 7
Anche le campagne del 1990 sono composte da immagini sempre più simboliche per sottolineare il concet-
to di uguaglianza nella diversità, con riferimenti al tema del razzismo.
Le immagini, raccolsero premi in Austria, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, e furono ben accolte dalla
critica e dal grande pubblico.
Le campagne dal 1991 in poi, invece, toccano i vertici della polemica in tutto il mondo.
I temi sono di carattere sociale e universale e lo scopo di Toscani è di catturare l’interesse e l’attenzione
della gente. Sono le immagini dei preservativi colorati disposti come
fossero degli spermatozoi, e della neonata Giusy, con il
cordone ombelicale ancora da recidere, a scatenare la
polemica un po’ in tutti i paesi.
Quest’ultima foto sarà poi una delle immagini più
censurate nella storia della pubblicità Benetton
nonostante sia un chiaro omaggio alla vita.
Infatti, nonostante sia qualcosa di naturale, ha creato
scandalo: le proteste iniziano a Palermo e a Milano,
fu condannata dal Giurì di Autodisciplina Pubblicitaria
per il quale la foto “non tiene conto della sensibilità del
pubblico”.
Altre critiche vengono espresse in Gran Bretagna,
Irlanda e Francia.
È singolare però l’itinerario di questa immagine che,
passato il periodo del rifiuto, comincia a essere
compresa e apprezzata.
Arrivano così il premio svizzero della Société
e la richiesta, da parte del
Générale d’Affichage Poli-
, di mettere la foto nella
clinico Sant’Orsola di Bologna
sala travaglio.
Inoltre, è esposta in Olanda, nell’ambito di una mostra
dedicata all’iconografia della maternità nei secoli, (al
).
Museo Boymans-van-Beuningen di Rotterdam
8 L’ universalità delle campagne deve
Benetton
sempre passare attraverso il filtro della cultura e
delle sensibilità locali: ad esempio nell’immagine
in cui tre bambini, uno nero, uno bianco e uno
giallo, mostrano la lingua dello stesso colore in
segno di uguaglianza, viene giudicata addirittura
“pornografica” e ritirata nei paesi arabi, per la
proibizione di mostrare un organo interno.
Nel 1992, invece, le campagne di “ ” sono all’insegna della drammaticità reale.
United Colors of Benetton
Le immagini proposte sono vere, realizzate da vari fotoreporter, e sono state già pubblicate su diversi
quotidiani e riviste.
I soggetti, affrontano temi di carattere sociale: la malattia, la violenza e l’ intimidazione, l’ immigrazione e le
catastrofi naturali. È cosi che nasce la prima campagna, sul tema della
sofferenza, che raffigura un malato di Aids.
Nonostante le critiche, Toscani qui ha voluto, con un tono
scioccante, denunciare i pericoli dell’AIDS e
far si che, anche dopo la morte, la lotta contro la terribile
malattia continui.
Altre immagini del 1992 ri-
cordano l’ immigrazione, che
in quegli anni portava molti
clandestini sulle coste italiane.
Le persone raffigurate sono
viste come dei bisognosi, che
inseguono un sogno di libertà
e di dignità economica, ma che
vengono rifiutati nei paesi in cui
arrivano. Del 1992 sono anche
le immagini della
sedia elettrica, una
denuncia alla pena di
morte e l’immagine
dell’inquinamento
ambientale. 9
Nel 1994 Toscani ripropone il tema della malattia
con un’immagine che presenta oltre 1000 foto-
ritratti di giovani di tutto il mondo che elaborati al
computer formano la parola AIDS.
Un’altra campagna molto espressiva è quella del 1996.
Toscani, realizza 50 ritratti di giovani siciliani, immortalati per le vie di Corleone.
Si tratta di un contributo concreto al progetto di rinascita civile di Corleone, avvia-
to dal sindaco e dall’Amministrazione Comunale.
Così, i giovani di Corleone saranno i testimoni di un rilancio culturale, morale ed
economico dell’Italia meridionale. Un’immagine che per certi versi torna alle origini è
quella, limpida, su sfondo bianco che mostra due
cavalli, uno bianco e uno nero, durante l’atto “naturale”.
Toscani cerca di far riflettere la società su un principio
che spesso dimentichiamo: ciò che è naturale non è
mai volgare.
Nella primavera del 1996 tre cuori con le scritte “White, Black, Yellow” in sovrimpressione, invadono i muri
di tutto il mondo.
E’ il nuovo bellissimo messaggio antirazzista che “ ” lancia in collaborazione con
United Colors of Benetton
.
SOS Racisme
Toscani realizza questo scatto, crudo quanto efficace, in linea con l’impegno ormai decennale di a
Benetton
favore della tolleranza e del rispetto della diversità.
10
Nel 1998 e Toscani celebrano con l’ il 50°
ONU
Benetton
anniversario della .
Dichiarazione dei Diritti Umani
Le immagini della campagna sono molto simboliche e
serene e Toscani non usa il tono scioccante che
lo contraddistingue.
Le pubblicità furono affisse per le città di molti paesi del
mondo sui cartelli e sulle fiancate degli autobus.
L’invito dell’ per questa campagna di comunicazione
ONU
mondiale, rappresentò un prestigioso riconoscimento
per .
Benetton L’ultima campagna di Oliviero
Toscani per , invece,
Benetton
riguarda la pena di morte e ha
avuto un impatto immediato in
tutto il mondo.
Con l’head-line (Noi nel braccio
della morte), l’immagine mostra
per la prima volta l’aspetto reale
di alcuni condannati a morte,
ritratti da Toscani in alcune
carceri americane.
La campagna, apparsa in
Europa, America e Asia, nel
gennaio del 2000,
pone , ancora una
Benetton
volta, nella condizione di affrontare una tematica sociale forte.
Riguardo a questa campagna però le cose non andarono bene: Toscani infatti venne accusato dallo Stato
del Missouri di aver ritratto con l’inganno dei condannati a morte.
Le critiche furono molte, ma Toscani si giustificò dicendo che la campagna era una campagna sociale che
trattava la problematica della pena di morte, ma la decise di scusarsi, finendo per tirare su di sé
Benetton
la disapprovazione di Toscani, questo fatto, poco tempo dopo portò alla chiusura della brillante collabora-
zione tra il fotografo Oliviero Toscani e l’azienda .
Benetton 11