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Sintesi

Sintesi Bambini e Adulti: Sguardi incrociati - tesina



La seguente tesina di maturità liceo delle scienze umane analizza la domanda: Come vede il bambino il mondo adulto? Ho scelto questo tema dopo aver riletto il libro di Antoine Saint Exupery "Il piccolo principe", dove è descritto un bambino che ragiona, pensa, spera, sogna, soffre, crede e, soprattutto, pone domande: lo sguardo infantile permette di superare gli ostacoli che la mente adulta crea alla comprensione e alla conoscenza, mantenendo la purezza delle emozioni. Gli argomenti che permette di sviluppare la tesina sono: Italiano:il fanciullino di Pascoli, Inglese:Oliver Twist di Charles Dickens, Pedagogia:Maria Montessori e il suo pensiero pedagogico, Metodologia:l'intervista.


Collegamenti
Bambini e Adulti: Sguardi incrociati - tesina



ITALIANO: IL FANCIULLINO DI GIOVANNI PASCOLI
INGLESE: OLIVER TWIST BY CHARLES DICKENS
PEDAGOGIA: MARIA MONTESSORI E IL SUO PENSIERO PEDAGOGICO
METODOLOGIA: L'INTERVISTA (Per rispondere alla domanda “Come vede il bambino il mondo adulto?” ho effettuato alcune interviste a bambini dell’età compresa tra i cinque ed i sei anni ed ho analizzato i loro disegni)
Estratto del documento

interviste a bambini dell’età compresa tra i

cinque ed i sei anni ed ho analizzato i loro

disegni.

Per rendere più accurato e veritiero il

mio lavoro ho deciso di partire dai

bambini stessi e intervistarli su come

vedono loro il mondo adulto.

L’intervista si è basata su quattro

domande:

1) Chi sono gli ADULTI?

2) Che differenza c’è tra un ADULTO e

un BAMBINO?

3) E’ meglio essere ADULTO o

BAMBINO?

Inoltre ho analizzato i disegni sull’adulto da

loro realizzati, e ho cercato di interpretarli.

Tutto ciò mi ha aiutato a capire i

sentimenti, le paure ed i pensieri che

hanno i bambini di oggi sulla figura

dell’adulto.

2 L’intervista

L’intervista consiste in un

colloquio tra un

intervistatore, che pone

domande e registra risposte,

ed un intervistato, che

risponde.

INTERVISTA FACCIA INTERVISTE DI

A FACCIA GRUPPO

INTERVISTA

(intervistatore e (collaborano due o

TELEFONICA

intervistato si più intervistatori)

( dove non c’è

incontrano e FOCUS GROUP

contatto diretto)

conversano) (dove vengono

interpellate

contemporaneame

3

TIPI DI INTERVISTA:

In genere le interviste si classificano sulla base di due criteri:

1) la presenza o meno di un contatto diretto (visivo) tra

intervistatore e intervistato;

2) il “grado di libertà'”concesso ai due attori.

In base al primo criterio si distinguono le interviste personali (faccia

a faccia) da quelle telefoniche; in base al secondo si individuano tre

forme principali di intervista: non strutturata, parzialmente

strutturata, strutturata.

STRUTTURAZIONE: un’ intervista può DIRETTIVITA’: è una caratteristica della

essere più o meno preordinata e lasciare conduzione, riguarda il modo in cui

quindi una manovra più o meno ampia l’intervistatore gestisce il colloquio.

all’intervistatore.

I.STRUTTURATA: l’intervistatore ha un I. DIRETTIVA: l’intervistatore guida l’intervistato,

elenco a cui attenersi, detto modulo di evitando che divaghi, richiamandolo ad attenersi

intervista. Le domande vanno lette così alle domande.

come sono scritte nell’ordine in cui si

trovano. L’intervistatore deve astenersi da I. NON DIRETTIVA: (elaborata dallo psicologo Carl

ogni intervento che possa in qualche modo Rogers) l’intervistato è libero di dire ciò che

influenzare l’intervistato. vuole seguendo il filo dei propri ragionamenti,

I. SEMI-STRUTTURATA: alcune domande sta all’intervistatore orientarsi nel flusso di

sono già stabilite, ma anche l’intervistatore pensiero dell’intervistato.

ha facoltà di indurne altre (domande

sonda).

I. NON STRUTTURATA: la facoltà di manovra

dell’intervistatore è massima. Non ci sono

domande prestabilite, né c’è una traccia di

intervista, ma si lascia guidare dal dialogo e

dallo sviluppo dei discorsi.

4

POLARITA’: le domande che si pongono in

un’intervista possono essere centrate sul

polo oggettivo, cioè volte a stabilire fatti

concreti, oppure sul polo soggettivo, cioè

tese a capire il punto di vista

dell’intervistato, la sua percezione delle

cose.

VANTAGGI SVANTAGGI

DELL’INTERVIST DELL’INTERVIST

A A

5

LA FLESSIBILITA’: gli intervistatori COSTI ELEVATI: le indagini complesse

possono possono

sollecitare le risposte e ripetere le coinvolgere uno staff operativo

domande quando comprendono di essere numeroso .

stati fraintesi. TEMPI LUNGHI: l’intervistatore fissa degli

IL TASSO DI RISPOSTA: l’intervista tende appuntamenti con gli intervistati, ma a

ad volte riesce a somministrare poche

avere un elevato tasso di risposta e intervista al giorno.

coinvolge anche INFLUENZA DELL’INTERVISTATORE: egli

le persone che non sanno può

leggere/scrivere, ma che fraintendere una risposta e registrarla in

possono interagire verbalmente con maniera

l’intervistatore. errata. Inoltre, le risposte possono essere

LA VALIDITA’DELLE RISPOSTE: influenzate da numerose caratteristiche

l’intervistatore dell’intervistatore (sesso, età, razza).

può controllare di volta in volta le NESSUN CONFRONTO: l’intervistato non

risposte. può

IL CONTROLLO SULL’AMBIENTE: confrontarsi con nessun membro della

l’intervistatore società o

può garantire una condizione ambientale documentarsi.

adeguata, INFLUENZA NEGATIVA DI ALCUNI

silenziosa e riservata. FATTORI: le

L’ORDINE DELLE DOMANDE: risposte possono essere condizionate da

l’intervistatore è in alcuni fattori come stanchezza, malattia,

grado di controllare che l’intervistato stress che l’intervistato sta vivendo al

affronti le momento dell’intervista.

domande nell’ordine voluto. MINORE GARANZIA DI ANONIMATO:

LA SPONTANEITA’: l’intervistato non può l’intervistatore conosce molte

ritrattare la sua prima risposta perché informazioni personali dell’intervistato il

l’intervistatore è in grado di registrare le quale potrebbe essere indotto a non

risposte rispondere ad alcune domande delicate.

spontanee. Queste contengono più

informazioni ed

sono più interessanti di quelle sulle quali

si

potrebbe riflettere.

LA VERIDICITA’DELLA RISPOSTA: la

risposta può

provenire solo dall’intervistato, non vi è

possibilità di chiedere suggerimenti a

terzi.

LA COMPLETEZZA: l’intervistatore può

garantire che si risponda a tutte le

domande.

LA MAGGIORE COMPLESSITA’: si può

usare un

questionario più complesso grazie alla

presenza

dell’intervistatore.

6 LE RISPOSTE DEI BAMBINI

Chiara identifica l’adulto con la figura di suo padre.

Lo illustra all’interno della casa, che dà un senso di

protezione e calore.

7

CHIARA (5 ANNI e MEZZO)

“ Gli adulti sono le persone alte.”

 “L’adulto è nato prima e va a letto

 tardi.”

“E’ meglio essere grandi perché

 nessuno lo sgrida”.

Gli adulti per Luca sono i suoi genitori. Il papà

sembra per lui essere la figura principale nella

famiglia: infatti è quello di maggiore altezza.

Luca si disegna tra i due genitori, simbolo per

lui di calore e affetto.

8 LUCA (5

ANNI)

“ Gli adulti

 sono

mamma e

papà”.

“L’adulto fa lavori faticosi come il mio

 papa’ che è un carabiniere”.

“ E’ meglio essere adulti perché puoi

 guadagnare soldi”.

L’adulto di Gabriele è la sua maestra di scuola

dell’infanzia. E’ vista da lui con positività, ciò è

dimostrato dall’espressione sorridente del

suo viso. Ha utilizzato colori vivaci.

GABRIELE (5 ANNI)

“I grandi sono le maestre”.

9 “Sono adulte perché insegnano ai

 piccoli”.

“E’ meglio essere adulti perché puoi

 possedere cose preziose come la

macchina”.

10 L’adulto di Alice si

presenta con

braccia lunghe e

grandi che

rappresentano la

voglia di

comunicare e di

abbracciare.

Dunque per lei gli

adulti sono fonte di

protezione, sempre

pronti ad accogliere e aiutare, in caso di

bisogno, il bambino.

Il senso di contatto tra adulto e bambino è, inoltre,

rappresentato dalla vicinanza dei due.

ALICE ( 5 ANNI)

“Gli adulti sono persone alte”.

 “Il bambino va a scuola, l’adulto va al

 lavoro”.

“ Il bambino si può far coccolare

 quando ha paura di qualcosa”.

11 “IO NON POSSO”

Durante l’intervista è emersa dalle risposte dei

• bambini una condizione costante di inferiorità

del loro essere rispetto alla figura, per loro

potente, dell’adulto.

Confrontandosi con la figura dell’adulto i

• bambini, nonostante siano dotati di grandi

potenzialità, evidenziano maggiormente i loro

limiti a causa della loro sudditanza psicologica.

Per loro gli adulti possono fare tutto, da ciò

• deriva la scarsa considerazione che i bambini

hanno di se stessi.

I BAMBINI …

“… non possono lavorare”.

• “… non possono avere cose

• preziose”.

“… non possono gridare come gli

• adulti”.

12 Il

bambino

suddito?

"Ah! ecco un

suddito",

esclamò il re

appena vide il

piccolo principe.

E il piccolo

principe si domandò: "Come può

riconoscermi se non mi ha mai

visto?"

Il piccolo principe percepisce il desiderio

di un re che vuole avere solo il comando e

il potere. Questo re, esige dal bambino

rispetto e ubbidienza, comandandolo e

imponendogli ordini.

13

“Sire, su che cosa regnate?”

“Su tutto”, rispose il re con grande

semplicità.

14

Dickens and the

Victorian Age

Dickens was born in England during the Victorian

age, a period characterised by a mixture of morality

and hypocrisy.

He had an unhappy childhood because his father

went to prison and at the age of twelve Charles

Dickens had to work in a factory. These events

influence the themes of his work: Dickens speaks

about abuse, evils of society and he describes the

misery of industrial revolution in London during the

capitalistic society. Charles Dickens

describe the social

problems, infact he

is consider a social

writer.

During this period a lot of poor children

don’t live their childhood, such as Oliver

Twist.

15

16

The orphan Oliver becomes friend, in the streets of

London to a young thief.

Oliver is introduced in a sort of family, lead by evil

Fagin.

Incipit originale Incipit italiano

TREATS OF THE PLACE WHERE OVE SI NARRA DEL LUOGO IN

OLIVER TWIST WAS BORN AND CUI NACQUE OLIVER TWIST E

OF THE CIRCUMSTANCES DELLE CIRCOSTANZE

ATTENDING HIS BIRTH CONCERNENTI LA SUA NASCITA

Fra i vari edifici pubblici di una

Among other public buildings in certa città, che per diverse

a certain town, which for many ragioni sarà prudente astenersi

reasons it will be prudent to dal menzionare, e alla quale non

refrain from mentioning, and to attribuirò nessun nome fittizio,

which I will assign no fictitious ce n'è uno da sempre comune

name, there is one anciently alla maggior parte di esse,

common to most towns, great or grandi o piccole che siano: vale

small: to wit, a workhouse; and a dire un ricovero per

in this workhouse was born; on a mendicanti. Là nacque, in un

day and date which I need not giorno e anno che non mi

trouble myself to repeat, preoccuperò di precisare, visto

inasmuch as it can be of no che allo stato la cosa non riveste

possible consequence to the alcuna importanza per il lettore,

reader, in this stage of the il rappresentante del genere

business at all events; the item umano il cui nome precede

of mortality whose name is l'inizio di questo capitolo.

prefixed to the head of this

chapter.

At the beginning Oliver has a very negative idea of adults, infact the evil

Fagin exploits and abuses him taking advantage of his innocence and his

incapacity to rebel. He is a slave and keeps on suffering humilation and

abuse from adults. They have stolen his childhood and innocent nature. At

the end of the story Oliver, is adopted by Mr. Brownlow, his saviour and

finally he knows the love and affection of a parent and a real family.

GIOVANNI PASCOLI: LA

POETICA DEL FANCIULLINO

(1897)

17

“È dentro noi un fanciullino che non solo ha

brividi, come credeva Cebes Tebano che primo

in sé lo scoperse, ma lagrime ancora e tripudi

suoi. Quando la nostra età è tuttavia tenera,

egli confonde la sua voce con la nostra, e dei

due fanciulli che ruzzano e contendono tra loro,

e, insieme sempre, temono sperano godono

piangono, si sente un palpito solo, uno strillare

e un guaire solo. Ma quindi noi cresciamo, ed

egli resta piccolo; noi accendiamo negli occhi

un nuovo desiderare, ed egli vi tiene fissa la

sua antica serena maraviglia; noi ingrossiamo e

arrugginiamo la voce, ed egli fa sentire tuttavia

e sempre il suo tinnulo squillo come di

campanello.”

Già da questo brano vediamo che la

convinzione di Pascoli è che ci sia

nell’uomo, anche adulto, un fanciullino. Si

tratta di una voce interiore che osserva la

realtà con uno sguardo particolare e che

man mano che l’uomo avanza con l’età

risulta sempre più difficile da ascoltare: è

come se, quindi, dentro ognuno di noi, ci

fosse un doppio sguardo.

VEDIAMO QUALI SONO I CARATTERI DI QUESTO

FANCIULLINO:

18 1. “È DENTRO NOI UN FANCIULLINO”

“QUANDO LA NOSTRA ETÀ È TUTTAVIA

2.

TENERA, EGLI CONFONDE LA SUA VOCE

CON LA NOSTRA” (una voce che cresce con

noi, e nel periodo dell’infanzia questa voce

è un tutt’uno)

“MA QUINDI NOI CRESCIAMO, ED EGLI

3.

RESTA PICCOLO” (ma quando cresciamo la

voce del fanciullino rimane piccola e quindi

questo sguardo interiore rimane ad una

prospettiva infantile)

“FA SENTIRE TUTTAVIA E SEMPRE IL SUO

4.

TINNULO SQUILLO COME DI CAMPANELLO”

(cioé fa sentire anche in età adulta il suo

suono, che si riesce a percepire anche se

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