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Sintesi

Introduzione Grande attentato dell'11 settembre tesina



L’argomento trattato nella seguente tesina di maturità è un fatto storico duro da affrontare e molto tragico, gli attentati dell'11 settembre 2001. Ho scelto questo tema , nella mia tesina, perché rispecchia i miei interessi personali ed i miei hobby quotidiani, ovvero l’informazione, i fatti di cronaca, e le conseguenze che si creano. Il tragico giorno dell’11 settembre verrà ricordato nella storia come l’apertura di una parentesi mai chiusa.
Si sono sviluppate tantissime teorie, oltre quelle dei mass media e telegiornali, ed io prenderò in considerazione due diverse teorie. Ma prima di parlare del loro crollo e delle conseguenze che tutto ciò ha creato, ho desiderato fare una ricerca sulla loro storia e sulla loro struttura.

Tesina monografica di Storia sugli attentati dell'11 settembre 2001
Estratto del documento

IL GRANDE

ATTENTATO

DELL’11

SETTEMBRE

2001

Anno : 2013 / 2014

Istituto d’arte Adolfo

Apolloni Fano

Alunno: Francesco

Iennaco VB

INDICE TESINA :

Le torri gemelle

 La storia

 Struttura in acciaio e cemento

 Il crollo

 Gli attacchi da parte di Al- Qaida

 Cosa accadde

 Le conseguenze

 Ricostruzione

 World trade center

PREMESSA…

L’argomento trattato nella seguente tesina di maturità è un fatto

storico duro da affrontare e molto tragico.

Ho scelto questo tema perché rispecchia i miei interessi personali

ed i miei hobby quotidiani, ovvero l’informazione, i fatti di cronaca,

e le conseguenze che si creano.

Il tragico giorno dell’11 settembre verrà ricordato nella storia come

l’apertura di una parentesi mai chiusa.

Si sono sviluppate tantissime teorie, oltre quelle dei mass media e

telegiornali, ed io prenderò in considerazione due diverse teorie.

Ma prima di parlare del loro crollo e delle conseguenze che tutto ciò

ha creato, ho desiderato fare una ricerca sulla loro storia e sulla loro

struttura. -LE TORRI

GEMELLE e LA

LORO STORIA

Il World Trade Center era un complesso di sette edifici, situato nella

parte sud dell’isola di Manhattan, la realizzazione iniziò nel 1966

grazie agli investimenti di David Rockefeller.

I due più famosi edifici furono inaugurati nel 1973 avevano 110

piani ciascuno e superavano l’altezza di 475 metri.

La maggior parte degli edifici era disegnata dall’architetto Minoru

Yamasaki, statunitense di origine giapponese, è considerato uno

degli architetti più importanti del ventesimo secolo.

L’incarico affidatogli era quello di realizzare con un budget totale

inferiore a 500 milioni di dollari, 12 milioni di piedi quadrati di area

calpestabile su un area di 64.000 metri quadrati, che prevedeva la

costruzione di passaggi, nel sottosuolo, della ferrovia e del

sottopassaggio pedonale.

L’esigenza di costruire enormi spazi su di un’area a disposizione

limitata implicò all’architetto a sviluppare le costruzioni verso l’alto,

che avrebbero determinato il nuovo skyline di Manhattan.

Dopo aver studiato più di un centinaio di modelli, Yamasaki decise

di realizzare le due torri per contenere nove milioni di piedi quadrati

di aerea per uffici.

Secondo l’architetto una sola torre sarebbe stata troppo grande ed

ingombrante, molte torri invece sarebbero state troppo simi ad un

progetto di edilizia residenziale, mentre le due torri erano perfette,

permettendo una struttura leggera ed efficace.

Dai punti di osservazione situati sulla cima delle torri era possibile

vedere fino ad una distanza di 90 km, in qualsiasi direzione.

- LA LORO

SRUTTURA-

Inizialmente il progetto prevedeva che le torri gemelle fossero meno

alte.

La costruzione del progetto seguiva lo stile degli anni 60, e vedeva

la costruzione di giganteschi grattacieli, considerandoli come

piccole città economiche.

Infatti le torri gemelle disponevano di un sistema di

telecomunicazione, di bar, di un centro commerciale, e di una

fermata della metropolitana.

Ospitavano anche 500 compagnie internazionali che avevano più di

50.000 impiegati.

Tutti i materiali da costruzione delle due torri furono importati dalla

West Coast direttamente via mare.

Per le fondazioni fu eseguito uno scavo di 23 metri di profondità,

per la loro costruzione fu adottata la rivoluzionaria architettura

detta a ‘’tubo intelaiato’’.

In questo tipo di struttura non esistono muri portanti, ma si hanno

delle colonne esterne in acciaio vicine l’una dall’altra che

costituivano il perimetro dell’edificio, la loro utilità non era solo

quella di sostenere il carico verticale, ma anche di fornire resistenza

a torsione ed elasticità, i solai dei vari piani degli edifici erano

costituiti da pannelli prefabbricati, che venivano agganciati fra il

corpo centrale in cui si trovavano gli ascensori ed i vari servizi, e il

perimetro esterno.

I prospetti delle architetture erano formati completamente da

43.600 finestre, ma il vetro in realtà costituiva soltanto il 30%

dell’intera struttura.

Il nucleo interno delle torri soprannominato ‘’cuore’’ era

interamente di cemento armato cioè un conglomerato costituito da

cemento sabbia e ghiaia contenente delle barre di acciaio , che

trasmetteva carichi verticali, si era usato questo materiale perché il

calcestruzzo-cemento conferiva una buona resistenza a

compressione, e le barre d’acciaio o armature inserite al suo interno

conferivano una buona resistenza a trazione e flessione.

E’ stato possibile usare questo materiale perché l’acciaio ed il

cemento hanno un simile coefficiente di dilatazione termica, ed il

cemento ha una ottima aderenza all’acciaio e si evita lo scorrimento

delle barre nel calcestruzzo ottenendo la trasmissione degli sforzi.

In generale ci sono diversi metodi di protezione dalla corrosione, per

esempio si possono rivestire con zinco o resine epossidiche, oppure

si può applicare un rivestimento con siliconi, resine ecc…

direttamente sul cemento. - IL

CROLLO-

Tutti ricordano l’incredibile e orrendo giorno dell’11 settembre 2001,

tutti ricordano cosa stavano facendo nell’ora esatta dell’evento,

tutti sanno cosa accadde quel giorno.

Diciannove terroristi di Al Qaeda presero il comando di quattro aerei

passeggeri in viaggio, decollati da Washington e Boston, nel corso

del dirottamento alcuni passeggeri e membri dell’equipaggio furono

in grado di effettuare chiamate con un apparecchio radiotelefonico.

Affermarono che diversi dirottatori erano a bordo di ciascun

aeroplano, e che i terroristi avevano preso il controllo dei velivoli

usando coltelli e taglierini per uccidere alcuni assistenti di volo, e

almeno un pilota o un passeggero.

Alcune testimonianze di passeggeri riferirono tramite telefono o

radio che i dirottatori avevano delle bombe, ma si trattavano di

ordigni inerti.

I terroristi fecero schiantare intenzionalmente due dei quattro aerei

sulle torri gemelle, causando poco dopo il collasso dei due edifici,

ma anche altri danni di grave entità si verificarono nelle architetture

vicine.

Il terzo aereo di linea venne dirottato contro il Pentagono, ed il

quarto diretto contro il Campidoglio o la Casa Bianca, si schiantò in

un campo dello stato di Pennsylvania.

Gli attacchi terroristici dell’11 Settembre causarono quasi tremila

vittime.

Ci volle poco tempo per aumentare i dubbi e le incertezze, e le

tante teorie del complotto, da parte della popolazione mondiale,

complottisti sostengono che:

È impossibile che un aereo possa far crollare due torri con il

 solo schianto.

Gli sbuffi di fumo dei piani sottostanti rispetto a quelli distrutti,

 indicano l’uso di cariche esplosive.

Questi due fattori fanno concludere ai complottisti che le torri

crollarono perché erano minate al loro interno.

- COSA ACCADDE

Il primo aereo colpì la torre quasi orizzontalmente, tranciando le

strutture dal piano 93 fino al 99, il secondo aereo colpì l’edificio

quasi inclinato ,distruggendo i piani dal 77 al 85.

Ovviamente tutto ciò non bastò a far crollare le torri, la causa che le

fece collassare fu l’incendio che si sviluppò nei piani interessati, un

incendio alimentato dal carburante fuoriuscito dagli aerei e favorito

dal forte vento tipico della baia di New York.

L’incendio secondo i cospiratori delle teorie avrebbe sviluppato una

temperatura di 800°c ma per fondere l’acciaio ne servono 1500°C.

Ma qui non si parla di fusione, non serve che il metallo si fonda ma

bastano 500°C perché l’acciaio inizi a indebolirsi, e a 600°C l’acciaio

inizia a perdere il 50% della sua resistenza.

Gli incendi che divamparono indebolirono ancora di più la struttura

già compromessa dall’impatto degli aerei, l’acciaio non è mai stato

fuso ma soltanto indebolito, un indebolimento causato dalla durata

dell’incendio, che fu poi prolungato grazie a materiali non ignifughi

per esempio la carta, le scrivanie, le sedie ecc…

Un altro motivo per far aumentare i dubbi furono le dimensioni degli

aerei, tutto ciò perché numerose dichiarazioni dell’architetto

garantivano che le due torri avrebbero resistito allo schianto di un

aereo.

La cosa può essere vera se parametrata ai tempi di costruzione

dell’intero complesso di Manhattan, ovvero 1973, l’aereo di linea

più grande al mondo era il Boeing 707, lungo 36 metri e pesante

150 tonnellate.

Ma gli aerei che colpirono le torri gemelle erano due Boeing 767,

lunghi 54 metri e pieni di carburante anche perché gli aerei erano

decollati da Boston e diretti a Los Angeles.

Oltre al crollo delle 2 torri principali crollò una torre più piccola, a

causa di un bombardamento di detriti provenienti dall’alto che

sventrarono parzialmente l’edificio che faceva parte anch’esso del

World Trade Center.

- LE

CONSEGUENZE-

Gli attacchi dell’11 settembre causarono un immediato effetto

travolgente sulla popolazione degli Stati Uniti.

Molti agenti di polizia e soccorritori di altre parti del paese presero

dei permessi per recarsi a New York ed aiutare i propri colleghi nel

recupero dei corpi dalle macerie.

Nella settimana successiva agli attacchi aumentarono le donazioni

di sangue.

La Federal Aviation chiuse tutti i cieli statunitensi a tutti i voli

internazionali, obbligando agli aerei di dirigersi su aeroporti di altri

paesi , il Canada fu maggiormente toccato da questo fenomeno e

lanciò un operazione per gestire l’enorme numero di velivoli a terra

e i passeggeri bloccati.

Il consiglio della Nato dichiarò che l’attacco agli Stati Uniti era

considerato un attacco a tutti i paesi della Nato.

Subito dopo l’attentato, il presidente Bush dichiarò la ‘’Guerra al

Terrorismo’’, con l’obiettivo di portare Osama Bon Laden ed Al-

Qaeda davanti alla giustizia e di prevenire la costituzione di altre

reti terroristiche.

Per proseguire questi obiettivi i mezzi utilizzati erano delle sanzioni

economiche ed interventi militari contro gli stati che avessero dato

l’impressione di ospitare terroristi, e un aumento dell’attività di

sorveglianza su scala globale grazie all’appoggio dei servizi segreti.

Gli attacchi furono condannati da governi di tutto il mondo anche da

parte dei paesi del Medio Oriente incluso l’Afghanistan , molti tra cui

offrirono aiuto e solidarietà.

Circa un mese dopo gli attacchi, gli Stati Uniti guidarono

un’invasione dell’Afghanistan, con lo scopo di ribaltare il governo

dei Talebani, accusati di ospitare Al-Qaeda.

Il Pakistan si schierò al fianco degli Stati Uniti, offrendo diversi

aeroporti militari, e basi per gli attacchi contro il governo Talebano,

arrestarono anche più di 600 presunti membri di Al-Qaeda che poi

consegnarono agli Statunitensi.

Gli attacchi ebbero un significativo impatto anche sui mercati

finanziari e mondiali, la borsa di New York rimase chiusa per sei

giorni.

Le azioni degli Stati Uniti persero tantissimi miliardi di dollari

soltanto in quella settimana.

Ma anche le piccole imprese situate nelle vicinanze dell’attentato

ebbero delle gravi conseguenze, alcune furono distrutte ed altre

trasferite.

Di certo le conseguenze sulla salute non furono escluse, infatti

migliaia di detriti tossici furono sollevati dopo l’incidente, tra cui

elementi cancerogeni, molti devessi sono collegati alla polvere

tossica causata dal collasso.

-

RICOSTRUZIONE-

MEMORIAL PLAZA

Il crollo delle torri gemelle oltre che a lasciare un vuoto immenso

nei sentimenti delle povere persone di New York e non solo, ha

lasciato anche una zona di 6 ettari totali di terra.

Pochi mesi dopo il 2001, l’America ha iniziato subito a pensare al

futuro, per non dimenticare ciò che è accaduto ma anche per

mostrare al mondo che sarebbero risorti dalle proprie ceneri.

21 architetti presentarono i loro progetti, fu il progetto di Daniel

Libeskind ad avere la meglio, grazie anche alla collaborazione di

altri colleghi.

Il progetto prevede che al posto delle 2 torri sorge quella che viene

chiamata ‘’Memorial Plaza’’ formata da 2 grosse voragini che

scendono sotto il suolo per 9 metri, con delle cascate artificiali.

Attorno alle vasche i nomi delle quasi 3000 vittime, tra le due

fontane anche 400 alberi che renderanno il posto affascinante e

struggente.

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