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Elettronica: Filtri attivi, Amplificatore in classe AB;
Sistemi: Diagrammi di Bode dei filtri attivi.
1° Blocco – Stadio Separatore
Figura 1
Principio di funzionamento:
Questo blocco è uno stadio separatore posto all’inizio del circuito. Il suo scopo è quello di regolare il
volume del segnale in ingresso, o meglio la sua ampiezza, attraverso un potenziometro logaritmico da
10; poi grazie al condensatore elettrolitico C6 è possibile eliminare le eventuali componenti continue
provenienti da qualche possibile disturbo del segnale in ingresso. L’insieme di C6 e R16 costituisce un
filtro passa alto che ha una frequenza di taglio . Infine ho collegato un
Voltage follower, la cui proprietà è quella di prendere il segnale in ingresso e di trasferirlo in uscita,
quindi la tensione di uscita segue le variazioni della tensione d’ingresso. Inoltre serve ad evitare l’effetto
di carico, ovvero separa la grande impedenza del generatore applicato all’ingresso da quella del resto
del circuito che è più bassa, evitando così di compromettere il funzionamento del circuito.
2° Blocco – Filtro Passa-Basso
Figura 2
Discussione sul funzionamento:
Questo blocco è un filtro passa basso di Butterworth, del secondo ordine, di tipo VCVS (Voltage
Controlled Voltage Source). Questo circuito si chiama appunto passa-basso perché permette di filtrare le
frequenze che vanno da 0 Hz fino a una frequenza desiderata, per poi attenuare tutte quelle successive.
La caratteristica di questo filtro è che ha una risposta piatta del valore di centro banda ed ha un
guadagno pari a 1,59V. Tale filtro consente una transizione di tipo monotona e priva di ondulazioni tra
banda passante (che contiene le frequenze interessate) e banda oscura (che contiene le frequenze da
eliminare), quindi è particolarmente adatto per le applicazioni audio.
Il filtro che ho utilizzato presenta due poli, ma è possibile realizzare filtri di ordine pari e maggiore al
secondo, ponendo in cascata più unità elementari come quella della figura 2.
Qui in basso il grafico che rappresenta i diversi andamenti di questo filtro a seconda del numero di poli:
Figura 3
Dimensionamento:
1) Fissato il numero n dei poli, con n pari, si pongono n/2 stadi elementari in cascata:
n = 2 n stadi = 1 .
2) Per facilitare il dimensionamento dei componenti si scelgono R1=R2=R, e C1=C2=C.
3) Fissato il valore della frequenza di taglio ft = 2 kHz, si sceglie un valore di C = 10 nF e si ricava il
valore di R utilizzando la formula R = ottenendo: R = 7958 . Poiché non è un valore di
resistenza esistente, vado a scegliere un valore che sia presente tra quelli nominali e che si
avvicini di più a quello calcolato, ovvero R = 8,2 k . Variando R quindi, mi andrà anche a variare
la frequenza di taglio, ottenendo ft = 1941 kHz , che si avvicina molto a 2 kHz.
4) In funzione del numero di poli che devono essere presenti nella risposta in frequenza si
determina, utilizzando la tabella seguente, il valore del guadagno statico K.
Figura 4
Poiché il filtro che sto utilizzando è del secondo ordine, il mio guadagno statico sarà: K = 1.586.
Ora sapendo che nei filtri di Butterworth il coefficiente di smorzamento Z = 0.707 mi vado a
calcolare il valore del guadagno A dalla formula:
Z = 0.707 = A = 1.586 (A = K)
che è esattamente il valore riportato in tabella. Poiché il circuito è sostanzialmente un
( )
amplificatore non-invertente, so che il guadagno A = quindi per dimensionare
definitivamente il circuito mi vado a scegliere un valore di R (compreso tra 10 k e 100 k) in
i
modo da calcolare R :
f
( )
A = R = R (A – 1) con Ri = 8200 R = 4805
f i f
Il valore trovato però non è presente nella gamma dei valori nominali, quindi a causa della
notevole sensibilità che presenta il filtro VCVS rispetto alla variazione dei valori dei componenti
del circuito, è conveniente utilizzare un trimmer e, mediante l’utilizzo di un multimetro,
impostarlo esattamente al valore di 4,8K. Personalmente ho deciso di utilizzare una resistenza
R da 4700 , poiché c’è una differenza di soli 100, che mi andrebbero solamente a variare
f
minimamente il guadagno del filtro.
Simulazione:
Dopo aver calcolato i valori dei componenti posso procedere a disegnare il circuito sul computer,
utilizzando MULTISIM. In questo modo possibile effettuare uno studio in frequenza per vedere
l’andamento ideale del segnale al variare della frequenza.
Figura 5
Come si può vedere, nel grafico sono indicati il valore del massimo guadagno del filtro, che si avvicina
molto al valore dell’amplificazione K (1.586), e della frequenza di taglio che è quasi uguale a quella
calcolata (1,941 kHz). Infatti la frequenza di taglio è quel valore di frequenza per cui il modulo della
funzione di trasferimento al valore di centro banda diventa , cioè 1.10.
√
Una volta che ho simulato il comportamento del circuito con il programma e vedo funziona, posso
procedere con la progettazione del circuito stampato utilizzando ULTIBOARD, che mi permette di
disporre i componenti e di collegarli tra loro secondo lo schema elettrico, e poi di realizzarlo con la fresa.
Successivamente vado a montare i componenti sul circuito stampato e controllo che non ci siano errori
sulla scheda utilizzando un tester, che mi permette di verificare la continuità di ogni pista, e quindi la
continuità del segnale. Ora si può procedere ad analizzare il comportamento del circuito funzionante.
Prove pratiche del filtro Passa-Basso:
Fornendo al circuito un’alimentazione duale di ±(12÷15V), e un segnale in ingresso di tipo sinusoidale di
ampiezza 1V picco-picco, vado a vedere il comportamento del segnale in uscita aumentando la
frequenza.
Frequenza (Hz) Vo (V) 1,800
1,600
100 1,625 1,400
200 1,625 1,200
350 1,625 1,000
500 1,625 0,800
600 1,625 0,600
700 1,625 0,400
900 1,625 0,200
1000 1,625 0,000 0 5000 10000
1300 1,562
1550 1,469 L’andamento reale del filtro è molto simile a quello
1650 1,406 teorico simulato infatti, come si può vedere dalla
1800 1,344 tabella, la frequenza di taglio è circa pari a 2,1 kHz.
1950 1,250
2100 1,172
2200 1,100
2390 1,000
2500 0,938
2667 0,840
2888 0,750
3230 0,625
3630 0,530
4080 0,438
4200 0,420
4500 0,400
4700 0,386
5000 0,379
5500 0,377
6000 0,376
7500 0,375
8000 0,375
8500 0,375
9000 0,375
9500 0,375
10000 0,375 3° Blocco – Filtro Passa-Banda
Figura 6
Discussione sul funzionamento:
Questo blocco è un filtro passa-banda con le stesse caratteristiche di quello precedente. Lo scopo di
questo blocco è quello di filtrare le frequenze che vanno da 1500 Hz a 5500 Hz utilizzando un
altoparlante di tipo midrange adatto a riprodurre questa gamma di frequenze.
Dimensionamento:
1) Si procede fissando un valore della frequenza centrale della banda passante, nel mio caso
⍵ = 2 f ⍵ = 17593
f = 2.8 KHz, e mi vado a ricavare la pulsazione di centro banda n 0 n
0
rad/s . √
2) Quindi fisso R1=R2=R3=R e C1=C2=C e utilizzando la formula R = scelgo arbitrariamente
⍵
un valore di C e mi ricavo R. Con C = 8.2nF ottengo R = 10k.
3) Successivamente volendo realizzare un filtro su modello di Butterworth, scelgo Z=0.707 e mi
ricavo il fattore di merito = 0.707. √
4) Trovo il valore dell’amplificazione = 2; questo valore è facilmente realizzabile poiché
basta scegliere Ri=Rf=10k e quindi +1 = 2.
5) Poiché il guadagno non è sufficiente, è necessario aggiungere in cascata un amplificatore non
invertente che mi dia in uscita lo stesso guadagno del filtro passa-basso e del passa-alto.
Simulazione:
Quindi dopo aver calcolato i valori dei componenti vado a simulare il circuito con il multisim, e mediante
lo la funzione “Grapher” ottengo il grafico che rappresenta l’andamento del segnale in ingresso al
variare della frequenza: Figura 7
Come si può osservare dal grafico, la prima frequenza di taglio è di circa 1,35kHz, mentre la seconda è di
5,62kHz, quindi sono abbastanza simili ai valori desiderati. Inoltre il guadagno massimo del filtro è di
1,61 alla frequenza centrale di 2,8 KHz.
Se l’amplificazione fosse stata fatta direttamente sulle resistenze Rf ed Ri del filtro, il segnale in uscita
avrebbe avuto una banda passante più ristretta e quindi più selettivo, come si può vedere in figura 7.1.
La differenza tra le due figure è che in quest’ultima il filtro passa-banda esclude un area maggiore e
quindi alcune frequenze risultano amplificate meno rispetto a tutte le altre, andando quindi ad
aggravare la qualità del suono.
Prove Pratiche del filtro Passa-Banda:
Una volta che la simulazione mi ha dato dei buoni risultati di funzionamento, posso procedere anche qui
con la prova pratica. Inserisco lo stesso segnale del filtro passa-basso all’ingresso di questo filtro, ed
eseguo nuovamente uno studio in frequenza, ottenendo i seguenti valori:
5600 1,219
Frequenza (Hz) Vo(V) 5800 1,156
6300 1,094
100 0,112 6800 1,031
200 0,206 7400 0,969
300 0,300 8600 0,844
400 0,406 9200 0,781
500 0,500 11000 0,687
600 0,594 13500 0,594
700 0,680 14500 0,531
800 0,766 19300 0,4
900 0,844 25000 0,344
1000 0,912
1100 1,000 Dalla tabella si possono vedere le due frequenze
1200 1,062 di taglio, osservando quindi che la banda
1300 1,141 passante reale è maggiore di quella prevista
1400 1,219 dalla simulazione, e che in questo caso ne ricavo
1500 1,281 un vantaggio secondo le mie preferenze di
1700 1,406 ascolto.
2000 1,531 1,800
2200 1,594 1,600
2300 1,625 1,400
2600 1,656 1,200
2800 1,656 1,000
3300 1,625 0,800
3700 1,562 0,600
0,400
3900 1,500 0,200
4300 1,469 0,000
4500 1,406 90 900 9000
4700 1,344
5100 1,281
5300 1,250
4° Blocco – Filtro Passa-Alto
Figura 8
Discussione sul funzionamento:
Questo blocco è un filtro passa-alto con le stesse caratteristiche di quelli precedenti. Lo scopo di questo
blocco è quello di filtrare le alte frequenze che vanno dai 6 kHz in poi, anche se oltre i 20 kHz l’orecchio
umano non è in grado di sentirle. Per riprodurre questa gamma di frequenze è necessario un
altoparlante di tipo tweeter, in modo da poter udire meglio i suoni che superano i 6 kHz, più o meno fino
a 15/16 kHz.
Dimensionamento:
È possibile dimensionare abbastanza facilmente il filtro passa-alto allo stesso modo del filtro passa-
basso, ripetendo lo stesso procedimento:
1) Fissato il numero n dei poli, con n pari, si pongono n/2 stadi elementari in cascata:
n = 2 n stadi = 1 .
2) Per facilitare il dimensionamento dei componenti, anche qui si scelgono R1=R2=R, e C1=C2=C.
3) Fissato il valore della frequenza di taglio ft = 4 kHz, si sceglie un valore di C = 2,2 nF e si ricava il
valore di R utilizzando la formula R = ottenendo: R =18086 . Vado quindi a scegliere
una resistenza R = 18 . Variando R quindi, mi andrà anche a variare la frequenza di taglio,
ottenendo ft = 4019 kHz , che praticamente coincide con il valore desiderato.
4) I valori di K, Ri, Rf e di Z, sono gli stessi del filtro passa-basso perché appunto sono due filtri di
Butterworth che presentano uguali caratteristiche.
Simulazione: Figura 9
Come si può vedere, nel grafico sono indicati il valore del massimo guadagno del filtro, che si
avvicina molto al valore dell’amplificazione K (1.586), e della frequenza di taglio che è quasi
uguale a quella calcolata (4.05 kHz). Infatti la frequenza di taglio è quel valore di frequenza per
cui il modulo della funzione di trasferimento al valore di centro banda diventa , cioè 1.11.
√
Prove pratiche del filtro Passa-Alto: 6300 1,487
Frequenza (Hz) Vo (V) 6500 1,500
7400 1,562
500 0,331 9500 1,602
1000 0,344 11000 1,625
1500 0,375 15000 1,625
2000 0,437
2100 0,500
2200 0,531
2300 0,562 1,8
2400 0,562 1,6
2500 0,625 1,4
2600 0,625 1,2
2900 0,750 1
3200 0,812 0,8
3400 0,906 0,6
3900 1,062 0,4
4800 1,281 0,2
5200 1,351 0
5700 1,425 0 5000 10000 15000 20000
6000 1,456
5°,6°,7° Blocco – Amplificatore in Classe AB
Figura 10
Discussione:
Il circuito riportato in figura 10 è un amplificatore di potenza in classe AB. Il tipo di configurazione scelta
è denominata PUSH-PULL A SIMMETRIA COMPLEMENTARE per il tipo di funzionamento. È detto a
simmetria complementare perché appunto i due transistor devono essere simmetrici, cioè devono
avere le stesse caratteristiche affinché le due semionde siano specularmente uguali senza che si abbia