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Introduzione Impianti audio, tesina
La seguente tesina maturità istituto tecnico analizza gli impianti audio. La mia tesina a conclusione del mio ciclo di studi, vuole descrivere il funzionamento di un impianto audio, applicato in vari campi. La scelta di questo argomento è nata dalla mia passione, che nutro da diversi anni, verso tutto ciò che riguarda la riproduzione del suono in campo musicale e cinematografico. Essa è strutturata seguendo un percorso più tecnico, grazie al quale posso collegarmi e approfondire alcuni argomenti affrontati durante il mio percorso di studi. In particolare, analizzerò il funzionamento di un impianto audio: partendo dalla sorgente fino all'emissione del suono tramite dei trasduttori.
Indice:
Prefazione…………………………………………...
………………………………………………………………………………….pag 3
Capitolo 1-
Introduzione………………………………………………………………………………………
……..…………..pag 5
Capitolo 2-Sorgenti
audio…………………………………………………………………………………………………
……..pag 7
2.1-Le sorgenti audio
analogiche……………………………………………………………………………………..
………pag 7
2.2-Le sorgenti audio
digitali………………………………………………………………………………………………
……pag 7
2.3-Conversione analogico digitale………….………….
………………………………………………………………….pag. 8
Capitolo 3-L’amplificatore……………….....
……………………………………………………………………………….pag. 10
3.1-L’amplificatore………………………………..
……………………………………………………………………………..pag. 10
3.2-Il
guadagno……………………………………………………………………………………………
………………..…..…pag. 11
3.3-Possibili problemi di un
amplificatore…………………………………………………………………………….pag. 12
3.4-Unità di misura della potenza
audio……………………………………………………………………………….pag. 12
Capitolo 4-I
trasduttori…………………………………………………………………………………………
……………...pag. 14
4.1-I rischi del sistema
uditivo……………………………………………………………………………………………...p
ag. 14 1
4.2-Trasduttori o altoparlanti (diffusori)
……………………………………………………………………………….pag. 15
4.2.1-Tweetr……………..
………………………………………………………………………………………………………...
.pag. 16
4.2.2-Super
tweeter………………………………………………………………………………………………
………….….pag. 16
4.2.3-
Midrange……………………………………………………………………………………………
…………………..……pag. 16
4.2.4-Midwoofer……………..
……………………………………………………………………………………………………
pag. 17
4.2.5-
Subwoofer…………………………………………………………………………………………
………………………..pag. 18
4.3-Altre tipologie di
altoparlanti…………………………………………………………………………………….……
pag. 19
4.4-Montaggio degli altoparlanti e utilizzo del
crossover…………………………………………….………..pag. 19
Bibbliografia……………………………………………………………………………………
……………………………………pag. 20
Prefazione 2
Prefazione
La mia tesina a conclusione del mio ciclo di studi in questo istituto, vuole descrivere il
funzionamento di un impianto audio, applicato in vari campi.
La scelta di questo argomento è nata dalla mia passione, che nutro da diversi anni,
verso tutto ciò che riguarda la riproduzione del suono in campo musicale e
cinematografico. 3
Essa è strutturata seguendo un percorso più tecnico, grazie al quale posso collegarmi
e approfondire alcuni argomenti affrontati durante il mio percorso di studi.
In particolare, analizzerò il funzionamento di un impianto audio: partendo dalla
sorgente fino all’emissione del suono tramite dei trasduttori.
Capitolo 1 Introduzione
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Capitolo 1 Introduzione
Gli impianti audio fanno parte della nostra vita quotidiana, inconsapevolmente li
utilizziamo tutti i giorni senza accorgercene, sono presenti in ogni dispositivo
elettronico, ad esempio in un impianto Home Theatre, oppure nello stereo della
macchina o più semplicemente nel più comune televisore.
Nel funzionamento di un impianto possiamo riconoscere uno schema base, costituito
da tre semplici elementi:
la sorgente audio
l’amplificatore
5
il trasduttore
Unendo questi tre elementi diamo origine a un sistema semplice.
Secondo la definizione, per sistema si intende:
“E’ un insieme di elementi o sottosistemi interconnessi tra di loro o con l'ambiente esterno tramite
reciproche relazioni, ma che si comporta come un tutt'uno, secondo proprie regole generali.”
Qui sotto è riportato lo schema base di un impianto audio: Trasduttore
Amplificatore
Sorgente audio
La sorgente audio ovvero l’ingresso del nostro sistema, è una
rappresentazione analogica di un suono, normalmente rappresentato da
una tensione elettrica.
La sorgente audio negli ultimi anni si è evoluta, da un semplice segnale analogico si è
trasformato in un segnale digitale.
L’amplificatore è il componente centrale del sistema, ci permette di amplificare il
segnale in modo da garantire il funzionamento del trasduttore; se il segnale non fosse
sufficiente, il trasduttore non funzionerebbe in modo adeguato.
Il trasduttore è l’elemento finale dello schema, permette di trasformare un segnale
elettrico in un onda sonora udibile dall’orecchio umano; è il collegamento tra il mondo
elettrico e l’uomo.
Capitolo 2 Sorgenti audio
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Capitolo 2 Le sorgenti audio
Le sorgenti audio come detto precedentemente si dividono in due tipi: analogiche e
digitali.
Esse si possono convertire tra loro grazie a una codificazione.
Normalmente la conversione avviene dall’analogico al digitale, perché la tecnologia è
in continua evoluzione, dal “vecchio” passiamo al “nuovo”.
2.1 – Le sorgenti audio analogiche
Per analogico si intende un segnale elettrico derivato da una trasformazione di una
grandezza fisica; ad esempio un suono viene convertito in un segnale elettrico.
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Il vinile e la musicassetta sono due esempi di sorgenti analogiche che potremmo oggi
giorno considerare obsolete, ma che in realtà ultimamente stanno tornando di moda,
soprattutto l’interesse verso il vinile.
Il suono veniva “catturato” tramite un microfono, che trasformava le onde sonore in un
segnale elettrico, trascritto successivamente sul solco del vinile oppure sul nastro
della musicassetta.
Grazie alla testina, possiamo leggere il segnale elettrico analogico scritto
precedentemente, aumentarlo tramite un amplificatore e riconvertirlo in seguito in un
suono percepibile al nostro orecchio, attraverso i diffusori (trasduttori).
L’utilizzo continuo del vinile e della musicassetta incide sulla qualità del suono.
A lungo andare assistiamo a un deterioramento dei solchi sul vinile e del nastro nella
musicassetta.
2.2 – Le sorgenti audio digitali
L’audio digitale è il suono rappresentato non più in forma elettrica, ma in forma
digitale.
Per formato digitale si intende tutto ciò che è rappresentato come una sequenza di
numeri, perciò “digitale“ può essere considerato come sinonimo di “numerico”.
Con l’introduzione dell’audio digitale, si sono dovuti cercare nuovi supporti di
memorizzazione.
Attualmente il supporto audio digitale più diffuso è il CD, grazie ad esso abbiamo
avuto un miglioramento della qualità audio poiché permette di immagazzinare più
dati. Questo ci consente di ottenere sorgenti audio più complete garantendoci una
riproduzione migliore.
Nelle nuove generazioni la diffusione dei CD ha soppiantato l’uso del vinile e della
musicassetta.
A loro volta, i CD sono stati superati dai DVD audio, che memorizzano molti più dati
migliorando notevolmente la qualità audio.
Seppur innovativi, questi nuovi supporti non hanno avuto una grande diffusione, sono
rimasti in un ambiente di nicchia formato da appassionati audio.
A differenza dei DVD audio, hanno avuto molto successo i “supporti di memorizzazione
digitale”, ovvero le comuni PEN DRIVE, gli HARD DISK e gli IPOD.
Essi ci permettono di contenere più file musicali a discapito però della qualità audio.
Infatti, i formati MP3 memorizzati sui sopracitati supporti, bensì abbiano il vantaggio:
di contenere molte informazioni in un piccolo spazio, siano facili da scaricare e passare
da un file all’altro ogni volta che si vuole, siano molto fruibili in quanto occupano poco
spazio e perciò è più comodo portarli con sé ovunque, hanno lo svantaggio di non
garantire un audio ottimale.
2.3 – Conversione analogico-digitale
La conversione analogico-digitale detta anche conversione A/D avviene tramite una
lettura dei valori di tensione del segnale analogico. Si effettuano in genere un numero
di letture (e quindi di valori numerici) molto alto per ogni secondo di conversione A/D,
queste letture sono dette campioni. Secondo il teorema del campionamento, se la
frequenza temporale di queste letture è sufficientemente grande, non si hanno perdite
di informazioni rispetto alla forma d’onda originale.
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Figura 1: Rappresentazione grafica di uno stesso segnale audio campionato.
Capitolo 3 9 L’amplificatore
Capitolo 3 L’amplificatore
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3.1 L’amplificatore
quel dispositivo che moltiplica, in un rapporto noto, il valore di
Dicesi amplificatore
una grandezza fisica.
Fig 2-Amplificazione di un segnale sinusoidale.
Nell’amplificatore audio, il segnale di ingresso viene amplificato ottenendo in uscita
un’onda sonora di maggir ampiezza.
Più precisamente, abbiamo un segnale analogico in ingresso sotto forma di segnale
elettrico, che viene aumentato di guadagno X volte rendendolo disponibile in uscita
con il massimo di fedeltà possibile.
Grazie all’amplificazione (potenza) segnali che hanno ampiezza tipica dell’ordine di 1 –
2 Volt, raggiungono valori tipici di qualche decina di Volt, potendo attualmente arrivare
a superare i 100 Volt.
Per esempio: il segnale di uscita di un amplificatore che sta erogando 1000 Watt
effettivi su 8 Ohm ha un’ampiezza di circa 90 Volt efficaci.
Fig 3-Schema funzionamento dell’amplificatore.
Il rendimento energetico del sistema di figura 3, è nel complesso molto basso, a causa
soprattutto dell’altoparlante il quale ha un rendimento effettivo intorno all’ 1%.
Ciò significa che per produrre 1 Watt di potenza acustica l’amplificatore ne deve
erogare 100 Watt.
Oggi giorno la tendenza è quella di ottenere potenze sempre più elevate.
II perché di questo orientamento sono differenti e spesso legati più a questioni
commerciali che tecniche. Il fatto che uno dei parametri fondamentali sia il rapporto
prezzo / potenza e che quest’ultimo sia legato a differenti aspetti tecnici e costruttivi
non sempre facilmente misurabili anche da utenti professionisti, crea a volte
confusione e induce speculazioni sull’effettivo dato di potenza.
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I parametri da considerare sono essenzialmente due: il rapporto fra potenza e il
rendimento energetico.
Dal punto di vista energetico possiamo assumere per l’amplificatore nel suo
complesso, il modello rappresentato in figura 4, nel quale si evidenziano due blocchi
fondamentali, l’alimentatore e l’amplificatore precedentemente detto.
Fig 4-Schema dell’amplificatore con alimentatore.
In campo professionale i principi seguiti per progettare e costruire amplificatori è
rimasta più o meno la stessa per molto tempo, solo da qualche anno a questa parte si
sono adottati criteri, non nuovi in assoluto, ma sicuramente innovativi nel settore
dell’amplificazione.
L’introduzione di queste innovazioni sono in gran parte legate ai motivi accennati in
precedenza, cioè il raggiungimento di rendimenti energetici più elevati, ma soprattutto
l’ottenimento di potenze più elevate con pesi e ingombri minori.
3.2 Il Guadagno gain
Il guadagno tradotto dall’inglese , indica in un circuito la capacità di
incrementare l’ampiezza oppure la potenza di un segnale, ovvero l’aumento del