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Francese: Baudelaire
Inglese: Wilde
Arte: Russolo
6.Bibliografia pag.18
MOTIVAZIONE
Il termine profumo evoca indubbiamente, la Francia. Nella storia
francese il profumo ha rappresentato un concetto culturale variato a
seconda di tempi e luoghi. Proprio per questo motivo,grazie ad uno
stage lavorativo che ho affrontato in una famosa profumeria e museo
del profumo di Parigi,ho potuto apprezzare e conoscere la vera storia
del profumo,sotto diversi punti di vista.
Il profumo può essere, infatti, affrontato sotto diversi aspetti, in quanto
la sua percezione è legata sia ad un
processo chimico e fisiologico, sia ad un
processo psicologico, mediante il quale
ognuno di noi può dare un significato
preciso ad ogni stimolo olfattivo,in base alle
proprie esperienze.
A mio parere, infatti ,niente sa emozionare
più di un profumo in quanto può trasportarci
in un mondo di sensazioni e ricordi.
Questo funzione emotiva è molto presente
nella letteratura ma anche in alcune opere
artistiche, per questo motivo ho deciso di
analizzare la funzione del profumo in questo
contesto. Gli artisti,da sempre,sanno
cogliore gli aspetti più sensibili della vita e
le emozioni, oltre a trasmettere i loro
pensieri e sensazioni al pubblico. 2
LA CREAZIONE DEL PROFUMO
Diverse sono le tecniche utlizzare per creare un profumo.
Fondamentalmente,esistono 4 metodi di estrazioni utilizzate per creare il
profumo:
-La macerazione a caldo: è il metodo più antico,perché già presente
all’epoca degli antichi Egizi e consiste nel deporre petali di fiori in grasso
animale,che viene a sua volts riscaldato a bagno maria. Il grasso saturo dei
fiori viene poi lavato con l’alcol in un battitore,per ottenere l’essenza.
-La macerazione a freddo: è il metodo più utilizzato per trattare con fiori
delicati come il gelsomino e consiste nel spalmare uno strato di grasso su
un telaio di vetro posandoci a mano i fiori. L’operazione viene ripetuta
quotidianamente durante il mese ed il grasso saturo viene lavato con l’alcol
per estrarne l’essenza,pronta per diventare profumo.
-L’estrazione con solventi volatili: è un ottimo sostituto della macerazione a
freddo per trattare i fiori più delicati,in quanto è più rapido e meno costoso.
Il metodo consiste nella mazerazione delle piante con alcuni solventi e
successivamente si procede con il raffreddamento a -5° per ottenere
l’essenza.
-La distillazione: è il metodo più conosciuto ed il
più utilizzato nonostante abbia radici molto
antiche,in quanto fu inventato dagli Arabi nel
300 a.C. I fiori vengono messi nella parte
superiore dell’ambicco,e nella parte inferiore vi si
mette l’acqua che viene portata ad ebollizione
per far sì che il vapore faccia passare le
particelle odoranti dei fiori nel collo da cigno per
poi raffreddarsi nella serpentina. L’acqua e
l’essenza ottenute da questo procedimento
vengono poi
raccolte nel
vaso
fiorentino.
Il profumo è un composto pregiato e
per ottenerlo,oltre ad un’ottima
lavorazione,sono necessarie enormi
quantità di materia prima. Per
ottenere un litro di essenza di rosa ci
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vogliono infatti circa 2/3 tonnellate di petali di rosa mentre per la lavanda ne
“ bastano” 600 kg.
La differenza tra profumo,eau de toilette,eau de parfume e cologna risiede
proprio nella quantità di essenza impiegata.
- Il profumo contiene circa il 25% di essenza ed il resto è composto da
alcol e acqua distillata
- L’eau de parfum contiene il 15% di essenza
- L’eau de toilette il 10%
- L’eau de cologne, solo il 5% e viene utilizzata per rinfrescarsi perché
è un prodotto molto volatile.
Il profumo è composta da 20 a 250 essenze,chiamate anche note, le quali si
suddividono in 3 tipi:
-le note di testa: sono le pù volatili, e composte da essenze fruttate
-le note di cuore: appiaiono dopo qualche minuto, durano circa 4 ore e
riguardano le note floreali.
-le note di fondo: sono le più importanti perché fissano il profumo sulla pelle
permettendigli di rimanere sulla pelle per ore e sono costituite da sostanze
di orgine animale come l’ambra.
L’UTILIZZO DEL PROFUMO NELLA STORIA
Il profumo nasce nel 3000 a.C. ed è in Egitto che si iniziò a creare le prime
essenze della profumeria. Il profumo all’epoca,però,non era liquido come si
utilizza oggi non esisteva ancora; erano per lo più pomate ed oli
essenziali,per questo motivo i contenitori non avevano il tappo. A quel
tempo il profumo aveva una connotazione mistica: gli egizi bruciavano
resine e essenze nei luoghi sacri,alla gloria degli dei, inoltre,i sacerdoti
erano considerati i primi profumieri,in quanto preparavano gli oli essenziali
per le festività. Come per gli antichi egizi,anche per i romani il profumo
aveva una vocazione sacra. Infatti,la parola ” profumo”viene dal latino “ per
fumum “, cioè attraverso il profumo,per questo il fumo degli oli essenziali
serviva d’intermedio tra gli uomini e gli dei.
Anche i greci sono un popolo di profumieri e furono i primi ad utilizzare i
prodotti di origine animale nei profumi. Essi utilizzavano boccette di terra
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cotta per conservare il prodotto che dedicavano agli dei. Per i greci il
profumo aveva una funzione purificatrice: la sua meta era allontanare le
malattie e le forze maligne.
Il lato mistico del profumo è poi relegato ad un ruolo medicinale.Le boccette
di profumo,portate alla cintura o intorno al collo, venivano inalate per
prevenire dalle epidemie o per guarire dai mal di testa. Ma dal secolo XVI,il
profumo non sarà più utilizzato a scopi religiosi o farmaceutici,ma per lo più
per ostentare la ricchezza,infatti erano per lo più utilizzati da reali e nobili,i
quali,durante le feste, esponevano nelle loro dimore delle vere e proprie
fontane di profumo per permettere agli invitati di godere di questo prodotto
lussuoso.
Verso la fine del 1600,apertura dei grandi mercati nel mondo
intero,permette l’arrivo di nuovi prodotti. La Germania e l’Inghilterra erano
le più importanti esportatrici di flaconi da profumo,i quali venivano realizzati
in porcellana per permettere una conservazione migliore,rispetto a quella
del vetro,in quanto protegge il prodotto dalla luce.
IL PROFUMO NELLA LETTERATURA
Nella letteratura l’olfatto è sempre stato un senso di particolare interesse
per molti autori, grazie alla sua immediatezza e alla sua evanescenza,
motivi che hanno spinto gli scrittori a cercare sempre modi migliori per
descrivere le sensazioni olfattive, ma anche ad esprimere, attraverso i
profumi, significati più profondi e allegorici, che si riferiscono anche a diversi
campi sensoriali. BAUDELAIRE ET LE PARFUM.
Dans quelques poèmes de “LES FLEURS DU
MAL” on évoque un voyage imaginaire qui na î t
des sens. “ Parfum exotique” est le point de
départ pour un voyage vers des plages
heureuses et des climats agréables, similaires
aux climats asiatiques et africains.Ce poème
a été inspiré par Jeanne Duval, maîtresse de
Baudelaire, et c’est le premier sonnet qui fait
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partie de la section “ Spleen et Idéal ”. Baudelaire met l’accent sur l’odorat,
c’est la puissance du parfum de la femme qui déclenche une vision
idéalisée et conduit le poète à accomplir un voyage exotique,
imaginaire.Tous les sens se correspondent : les sensations visuelles,
olfactives et auditives; un lien étroit s’établit entre l’odorat et la vue, ainsi
la vision de la femme renvoie vite au tableau exotique
XXII - Parfum exotique
Quand, les deux yeux fermés, en un soir chaud d'automne,
Je respire l'odeur de ton sein chaleureux,
Je vois se dérouler des rivages heureux
Qu'éblouissent les feux d'un soleil monotone;
Une île paresseuse où la nature donne
Des arbres singuliers et des fruits savoureux;
Des hommes dont le corps est mince et vigoureux,
Et des femmes dont l'oeil par sa franchise étonne.
Guidé par ton odeur vers de charmants climats,
Je vois un port rempli de voiles et de mâts
Encor tout fatigués par la vague marine,
Pendant que le parfum des verts tamariniers,
Qui circule dans l'air et m'enfle la narine,
Se mêle dans mon âme au chant des mariniers.
Dans ce poème,le parfum de la muse,Jeanne Duval,conduit le poète dans un
autre lieu. La beauté brune de la femme et le parfum de sa peau font naître
un monde de sensations; le pouvoir magique du parfum est créateur d’un
univers d’harmonie.La femme est une lumière, une invitation au bonheur
pour lutter contre l'ennui et pour évader du spleen.
L'amour pour Jeanne Duval est une source d'évasion à travers l'érotisme,le
plaisir estétique et le parfum de sa peau mulâtresse.
Le titre “ parfum exotique” nous rappelle les origines de la maîtresse mais
en même temps il nous fait penser à un paysage loin et inexploré.
Le goût pour l'exotique naît de l'expérience personelle du poète, car il était
bien parti pour les Indes mais il s’est ensuite arrêté à l'Ile Maurice,lieu dont
il commence à apprécier les parfums et les paysages exotiques.
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Dans le premier tercet du poème,Baudelaire commence son voyage des
sens en respirant le parfum de la peau de Jeanne Duval, l'odeur de la
femme le transporte dans un lieu de soleil où l'eau réfléchit la lumière et
cela lui permet d'évader du spleen et se détendre.
Dans le deuxième tercet, le poète imagine une île pleine de plantes et fruits
où on peut admirer aussi la beauté humaine.
Dans les vers suivants du tercet,le poète confirme l'importance du parfum;
le corps de la femme dégage une odeur sensuelle agréable qui transporte le
poète dans un monde où le climat est doux, dans un port riche d'arbres et
voiles couchées sur la mer.
Dans le dernier tercet le poète conclut son voyage de la même façon dans
laquelle il l'a commencé: c’est maintenant le bon parfum des tamariniers
qui l’énivre et se mélange aux chants des marins qu’il entend, encore une
fois la correspondance entre la sensation olfactive et auditive évoque le
bonheur.
Pour mieux comprendre l'importance des odeurs dans le poème on peut
faire référance à une citation du poète “ […] L'odeur des soucis bruns et
rouges produit un effet magique sur ma personne. “ (Le Salon de 1846)
OSCAR WILDE AND THE THEME OF PARFUM
In the English literature a lot of writers dealt with perfume and the sense of
smell in their works, especially those belonging to the Aesthetic Movement,
which developed in the last decades of the 19th century. It was a reaction
against the ugliness of industrialization and urbanization and the utilitarian-
based ethics of the middle class, which excluded art for the sake of wealth
and progress. 7
These artists withdrew from the social and political scene in order to
“escape” into a sort of aesthetic isolation,
leading an unconventional existence, in
which excesses and sensations became
more and more important. Moreover, they
thought that life should be lived “as a
work of art”, filling each passing moment
with intense experience, feeling all kinds
of sensations. For this reason they tried to
redefine the role of art which needn’t be
realistic or have a didactic aim.
Consequently, the task of the artist was to
feel sensations, to express them with the
language of the senses and even to show
some perversity in the subject matter.
Oscar Wilde totally adopted the aesthetic ideals: he led a life in the double
role of rebel and dandy; he was an aristocrat whose elegance was the
symbol of the superiority of his spirit, who demanded individualism and
absolute freedom. In Wilde’s works we can find the main distinguishing
features of Aestheticism, such as attention to the self, hedonistic attitude,
disenchantment with contemporary society, absence of a didactic aim; he
especially employed the language of hearing, touch, sight, taste, smell, to
express his sensations.
He gives us vivid descriptions of the settings in which smell is very
important, in order to create a complete involvement of feelings. As a
matter of fact, this is the deepest, the most intimate and also the most
subjective of all senses. In the society of his times, the so called practical
senses, like sight and touch, were considered more immediate than smell,
as the latter is more linked to personal experiences and feelings. The sense
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