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Sintesi
Scienze: Darwinismo, Eugenetica

Filosofia: Positivismo (Spencer) e il Superuomo nietzschiano

Storia: Nazismo e Aktion T4

Latino: Tacito e il "De Germania"

Arte: L'arte di regime

Italiano: Montale ("La primavera hitleriana")
Estratto del documento

La Grande Depressione del '29 incrementò ulteriormente l'adesione a

queste idee radicali in quanto gli istituti medici e psichiatrici si

trovavano in gravi difficoltà, con situazioni di sovraffolamento e di

degrado nel trattamento dei pazienti.

La visione di Hitler

L'idea di attuare una politica di igiene razziale rappresentò un elemento

centrale nell'ideologia hitleriana sin dagli inizi.

Adolf Hitler provò per tutta la vita una forte repulsione per l'handicap

mentale e la deformità fisica, attratto com'era dai canoni di bellezza e

purezza che gli derivavano dal suo reputarsi artista.

Nelle sue discussioni con Bouhler e Hammlers, a capo rispettivamente

della cancelleria privata del Fuhrer e di quella del Reich, Hitler era solito

definire i disabili come

<<Coloro che si insudiciano di continuo>>

e

<<che mettono i loro stessi escrementi in bocca>>

Nel "Mein Kampf" ("La mia battaglia"), libro in cui espose l'ideologia

Nazionalsocialista, Hitler definì chiaramente le sue idee nel campo

dell'eugenetica, illustrando come una nazione moderna dovrebbe gestire

tale problema:

<<Chi non è sano e degno di corpo e spirito, non ha diritto di perpetuare

le sue sofferenze nel corpo del suo bambino.

Qui lo stato nazionale deve fornire un enorme lavoro educativo, che un

giorno apparirà quale un'opera grandiosa,più grandiosa delle più

vittoriose guerre della nostra epoca moderna>>

Applicazione delle teorie eugenetiche

Una volta salito al potere, in sintonia con la visione di stato

Nazionalsocialista, Hitler implementò subito le prime politiche di igiene

razziale.

Il 14 Luglio 1933 il parlamento tedesco approvò una legge sulla

prevenzione della nascita di persone affette da malattie ereditarie.

Questa legge stabiliva la sterilizzazione forzata di persone affette da

malattie ereditarie genetiche e degli alcolizzati cronici.

L'applicazione venne affidata al ministro dell'interno Frick che operò

attraverso speciali "tribunali per la sanità ereditaria".

Nonostante le numerose proteste e i numerosi ricorsi, tra il '33 e il '39

furono sterilizzate tra le 200 e le 250 mila persone.

La maggior parte dei medici tedeschi non protestò contro l'applicazione

della legge che, in sintonia con le idee del tempo, era riputata

sostanzialmente corretta.

E' importante notare come le idee sulla sterilizzazione coatta non fossero

proprie del partito Nazionalsocialista, che pure le espresse nella forma

più estrema.

L'idea di sterilizzare coloro che soffrivano di disabilità ereditarie era, in

conseguenza al clima sviluppatosi in Europa e in America, ampiamente

accettata e negli stessi anni vennero approvate leggi simili in America,

Svezia, Svizzera e altri paesi.

Subito dopo il varo del programma di sterilizzazione coatta Hitler

espresse il proprio favore all'eliminazione di quelle che lui stesso definì

<<vite indegne di essere vissute>>.

Nel 1935 riferì a Wagner, capo dei medici del Reich:

<<Questo problema potrà essere portato a termine senza intoppi

e più facilmente in tempo di guerra>>

e ancora

<<In caso di guerra risolveremo radicalmente il problema degli

istituti psichiatrici>>

Lo scoppio della guerra permise così a Hitler di realizzare il proprio

progetto, poichè la stessa addusse nuove giustificazioni all'idea di Hitler:

i malati, anche se sterilizzati, continuavano a dover essere ricoverati in

appositi istituti, a essere alloggiati e nutriti a spese dello stato e, di

conseguenza, a occupare spazi e risorse che avrebbero potuto essere

usati per i soldati feriti e gli sfollati.

Tale concetto è reso chiaramente nelle parole di Muller, medico coinvolto

nell'Aktion T4:

<<E' per me intollerabile l'idea che i migliori, il fiore della nostra

gioventù, debbano perdere la vita al fronte perchè i deboli di

mente e gli elementi socialmente irresponsabili possano

condurre un'esistenza sicura negli istituti psichiatrici>>

Propaganda di preparazione all'Aktion T4

Dal '33 al '39 il regime preparò l'opinione pubblica attraverso un oculato

e mirato programma propagandistico.

Le organizzazioni Naziste prepararono opuscoli, poster e film in cui si

mostrava il costo di mantenimento degli istituti medici e psichiatrici e si

affermava che il denaro risparmiato poteva essere speso con più profitto

per il progresso del popolo tedesco sano.

<<60.000 marchi: questo è quanto una persona affetta da malttie

ereditarie costa alla comunità tedesca nell'arco della vita. Compagni

tedeschi, questi sono anche i vostri soldi>>

Nel film "Vittime del passato" , ad esempio, che fu proiettato in tutte le

sale cinematografiche della Germania, si utilizzò una terminologia

prettamente scientifica in riferimento all'applicazione delle teorie di

Darwin alla razza umana.

<<Tutto ciò che è troppo debole per sopravvivere verrà

inevitabilmente distrutto dalla natura. Negli ultimi decenni

l'umanità ha peccato orribilmente contro la legge della selezione

naturale. Non solo abbiamo risparmiato vite indegne della vita

ma abbiamo anche permesso loro di moltiplicarsi. Ecco i

discendenti di questa generazione tarata>>

Ma il miglior campo propagandistico per i Nazisti fu sicuramente la

scuola dove gli studenti, oltre a dover studiare appositi opuscoli in cui

veniva spiegata la visione Nazionalsocialista, si ritrovavano a dover

risolvere problemi matematici di questo tipo:

<<Un malato di mente costa allo stato circa 4 marchi al giorno, un

invalido 5,5 marchi, un delinquinte 3.5. In molti casi un funzionario

statale guadagna al giorno 4 marchi, un impiegato 3,5 marchi, un

operaio appena 3. Rappresenta graficamente queste cifre e

calcolale in percentuale>>

L'approcio a tali idee fu quindi fatto in modo prettamente matematico e

scientifico cosìcchè il giovane tedesco fosse convinto che la tesi finale

fosse l'unico risultato esatto possibile e applicabile.

Il Nazismo, nella sua sfrenata propaganda, attinse da concetti che agli

occhi della gente potevano risultare corretti e difficilmente discutibili.

Il concetto di "Super-uomo" del filosofo Friedrich Nietsche, ad

➔ esempio, fu storpiato a abusato dal regime, che ne vide un perfetto

modello da cui trarre la rappresentazione dell'uomo-partito.

Per Nietsche in realtà il Super-uomo è quell'individuo che sa trarre

godimento dall'aspetto tragico e dionisiastico del Mondo appena

sgombrato da Dio e dai falsi idoli e valori.

Il concetto espresso da Nietsche non aveva quindi nulla a che

vedere con la visione Nazista del Super-Uomo, ovvero l'uomo nuovo,

forte, vigoroso, completamente dedito al bene della sua patria.

concetto da cui il regime attinse impropriamente fu quello

➔Altro

espresso dallo storico romano Tacito nel suo trattato "De

Germania".

Egli, ossessionato com'era dalla sua Roma, intendeva condurre una

velata polemica contro i costumi corrotti del suo popolo,

contrapponendovi l'integrità e l'austerità dei Germani,che pure

erano presentati anche sotto aspetti negativi.

Il termine latino "infectos" ("contaminato") fu travisato e

strumentalizzato dai Nazisti, che ne videro una chiara affermazione

del fatto che il popolo tedesco non dovesse essere contaminato da

razze inferiori o geni ritenuti deboli e negativi per l'affermazione del

Volk.

Anche in campo artistico il regime attuò una mirata censura, con la quale

fu eliminato tutto ciò che era considerato "malato" e "degenerato".

Nella sua esperienza giovanile a Vienna, Hitler ebbe infatti modo di

avvicinarsi ad ambienti fortemente razzisti e sviluppò la sua concezione

di bellezza, molto vicina a quella classicistica , considerata pura.

Durante il regno del regime Nazionalsocialista vennero messe al bando

opere di artisti come Klee, Picasso e Munch.

L'arte di regime fu molto vicina al classicismo; le mostre del periodo

esibivano al pubblico le opere di artisti ben accetti al regime (tra cui

Ziegler, Brecker e Palmie), dove si esaltavano eroismo, dignità ariana,

muscoli, fatica ed i valori semplici e sani delle rustiche famiglie

lavoratrici dai capelli biondi e gli occhi azzurri, con soggetti spesso tratti

dalla mitologia classica.

Adolf Ziegler - Il giudizio di Paride

Svolgimento dell'Aktion T4

Verso la fine del 1938 la cancelleria del Fuhrer ricevette una richiesta da

parte della famiglia di un bambino disabile affinchè Hitler desse il suo

assenso per un uccisione pietosa .

In seguito a questo caso, Hitler autorizzò la creazione di un "Comitato del

Reich per il rilevamento scientifico di malattie ereditarie congenite e

gravi", dando potere a Brandt, capo del comitato, e a Bouhler di procedere

con l'eutanasia in casi simili a quelli del bambino.

Entro l'Agosto del '39 il ministero degli interni ordinò che tutti i dottori e

le ostetriche riferissero tutti i casi di bambini nati con gravi

malformazioni.

Ovviamente i Nazisti utilizzarono molti metodi di dissimulazione: i geniori

venivano informati che i loro figli stavano per essere portati in "sezioni

speciali" dei reparti di pediatria per ricevere cure appropriate.

Qui i bambini erano tenuti poche settimane e infine uccisi con

un'iniezione letale.

Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale nel 1939 il programma

perse scientificità e i controlli divennero più blandi.

Il programma, che fino a quel momento aveva riguardato solo i bambini,

venne esteso a tutti gli adolescenti affetti da disabilità o designati come

delinquenti giovanili.

I bambini e gli adolescenti ebrei, inoltre, poterono essere inclusi nel

programma per il solo fatto di essere ebrei e in alcuni istituti fu costruito

un dipartimento speciale per "Minorenni di sangue misto ebreo-ariano".

Nel contempo aumentarono ovviamente le proteste dei genitori dei

bambini ma chi si rifiutava di collaborare perdeva la custodia legale di

tutti i figli, anche non disabili.

Brandt e Bouhler, intanto, si mossero rapidamente per estendere il

programma anche alla popolazione adulta.

Nel 1939 fu creato un "Registro nazionale di tutte le persone affette da

malattie mentali e disabilità fisiche".

I primi adulti disabili uccisi non furono però tedeschi, bensì polacchi,

quando i tedeschi ripulirono gli ospedali e gli istituti psichiatrici di una

zona della Polonia appena inglobata nel Reich.

Nell'area di Danzica furono uccisi circa 7.000 pazienti e altri 10.000

pazienti subirono lo stesso trattamento in altre zone della Polonia.

A Polsen migliaia di pazienti furono per la prima volta uccisi con il

monossido di carbonio in una camera a gas improvvisata.

A una di queste esecuzioni partecipò direttamente Himmler, capo delle

SS, il quale comprese che tale metodo avrebbe potuto essere usato più

proficuamente in seguito.

Il programma di uccisione di adulti prese avvio con una lettera che Hitler

indirizzò a Bouhler, la quale rappresentò l'unico documento semi-

ufficiale dell'Aktion T4.

Il programma fu amministrato da Brack, a capo dell'ufficio 2 della

cancelleria, che aveva sede a Tiergartenstrasse 4 , da cui derivò il nome

ufficioso di Aktion T4.

All'inizio dell'Ottobre del 1939 tutti gli ospedali e gli istituti furono

obbligati a riportare su un apposito modulo tutti i pazienti rientranti nel

programma, dei quali veniva indicato il tipo di disabilità.

La commissione operante a Tiergartenstrasse valutava solo in base alle

informazioni presenti sul modulo e senza svolgere visite aggiuntive.

Il modulo veniva esaminato da tre esperti, i quali dovevano apporre il

simbolo "+" se credevano che il paziente andasse ucciso e il simbolo "-"

se il paziente andava tenuto in vita. Nel caso fossero risultati tre "+" il

paziente veniva ucciso.

All'inizio tutti i pazienti, sia bambini che adulti, venivano uccisi con delle

iniezioni letali.

Con la Guerra, però, tale metodo diventava dispendioso e i farmaci

utilizzati scarseggivano. Himmler, che aveva assistito in prima persona a

uno dei primi utilizzi di camere a gas, propose tale metodo innovativo al

Fuhrer, che ne rimase colpito e invitò Brandt a proseguire con questo

metodo.

Apposite camera a gas vennero create in tutti i sei centri operanti

nell'ambito dell'Aktion T4, tutti ex ospedali o case di cura convertite.

In ognuno di questi centri vennero uccise dalle 6 alle 10 mila persone.

Prima che nell'Agosto del '41 il programma fosse ufficilamente sospeso a

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