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Sintesi
STORIA: Sterminio, Olocausto, Shoah - Esperimenti medici nazisti
ITALIANO: Il Neorealismo - Primo Levi
FILOSOFIA: Hans Jonas: tecnica, medicina ed etica
SCIENZA DELLA TERRA: Il problema ecologico
INGLESE: Aldous Huxley - Brave New World
CHIMICA: I fenoli
MATEMATICA: Numeri primi e Crivello di Eratostene
BIOLOGIA: I vasi sanguigni
FISICA: L'equazione di Bernoulli
Estratto del documento

Liceo Scientifico Tecnologico

“E. Mattei” – Vasto (CH)

TESINA

Sezione 5 ALT

Gianluca Bosco

Anno Scolastico 2012/2013

SOMMARIO

STORIA: Sterminio, Olocausto, Shoah

 Gli esperimenti medici nei campi di concentramento

ITALIANO: Il Neorealismo - Primo Levi

 FILOSOFIA: Hans Jonas: tecnica, medicina ed etica

 Sulla prassi del principio di responsabilità

SCIENZE DELLA TERRA: Il problema ecologico

 INGLESE: Aldous Huxley - Brave New World

 CHIMICA: I fenoli

 MATEMATICA - INFORMATICA: La crittografia moderna

 Numeri primi e Crivello di Eratostene

BIOLOGIA: L’apparato circolatorio - I vasi sanguigni

 FISICA: L’equazione di Bernoulli

 4

LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI

’30

Nella seconda metà degli anni il regime nazista organizzò in

modo sistematico la persecuzione antisemita. Attraverso la

l’odio

propaganda venne alimentato contro i cittadini ebrei, segnati

come nemici del popolo tedesco (già nel 1933 il governo aveva

invitato a danneggiare i loro negozi).

l’approvazione

Nel 1935, con delle Leggi di Norimberga, venne

sancita giuridicamente la discriminazione contro gli Ebrei: da quel

momento essi non poterono più essere considerati cittadini del

Reich; vennero esclusi dal servizio militare; furono proibiti i

matrimoni tra Ebrei e Ariani.

Nel 1938 dalla discriminazione si passò alla persecuzione violenta.

Nella notte tra il 9 e il 10 novembre (passata alla storia come la

“notte cristalli” un’ondata

dei per le vetrine frantumate) di violenza

antisemita percorse tutta la Germania: vennero distrutte sinagoghe,

devastati negozi, arrestate e deportate nei lager circa 27000 persone.

l’inizio “razza ebraica”,

Era del piano di eliminazione della che

avrebbe raggiunto il culmine nel corso della Seconda Guerra

Mondiale. Fig1: Un giovane commerciante

ebreo raccoglie i vetri in frantumi il

mattino dopo la “notte dei cristalli”. 5

LA SOLUZIONE FINALE

Già annunciata dalle persecuzioni degli anni Trenta, nel periodo

della guerra fu attuata quella che i nazisti avevano chiamato la

“soluzione finale del problema ebraico” : lo sterminio organizzato

di tutti gli Ebrei. Da tutti i Paesi occupati gli Ebrei venivano

deportati nei campi di concentramento e lì lasciati morire di fame e

stenti, utilizzati per crudeli esperimenti scientifici, oppure uccisi in

camere a gas. Nei campi di Auschwitz, Buchenwald, Mauthausen e

altri sono morti più di 6 milioni di Ebrei, insieme a zingari e a

prigionieri di ogni nazione. Col loro disprezzo per le razze inferiori,

i nazisti hanno costruito il più complesso ed efficiente sistema di

sterminio della storia. Per indicare questa volontà di cancellare

l’esistenza di un popolo si usa il termine genocidio. In molti campi

di concentramento, uomini e donne dei Paesi occupati erano usati

come schiavi per sostenere la produzione industriale tedesca.

Questa era la Nuova Europa immaginata da Hitler: un continente

asservito agli interessi economici della Germania.

Il genocidio degli Ebrei ad opera del regime nazista viene

spesso definito “olocausto”, una parola derivante dal

greco holokàuston, che letteralmente significa “rogo

sacrificale offerto a Dio” e si riferisce ai sacrifici che gli

antichi Ebrei erano tenuti a compiere in base al testo

sacro della Torah.

Ma, visto il significato religioso della parola, oggi molti

osservatori, trovano problematico usarla in riferimento

ai feroci massacri attuati dai nazisti, come se l’uccisione

di milioni di Ebrei fosse stata una “offerta a Dio”. Per

questo viene preferito il termine “shoah”, che in lingua

ebraica vuol dire distruzione. 6

MEDICI MALEDETTI

Sono innumerevoli le testimonianze di sopravvissuti ai campi di

sterminio che raccontano gli esperimenti eseguiti dai medici del Reich

sui deportati. Si tratta di crudeltà gratuite e prive di qualsiasi valore

scientifico. Esperimenti spesso fatali per le cavie, eseguiti per il

semplice gusto di vedere le reazioni.

RITRATTO BIOGRAFIE

Karl Clauberg

(Wuppertal 1898 - Kiel 1957)

I suoi studi sulla fertilità e la sterilità

miravano alla scoperta di un sistema non

chirurgico che provocasse una sterilità

permanente nell'uomo e nella donna.

Hans Kurt Eisele

(Donaueschingen 1913 - Cairo 1967)

Sua la responsabilità - attraverso iniezioni di

fenolo - della morte di circa 300 ebrei

olandesi. Si dedicò anche ad esperimenti che

prevedevano la vivisezione dei prigionieri.

Fritz Fischer

(Berlino 1912 - Ingelheim am Rhein 2003)

Fischer fu parte attiva negli orribili

esperimenti che si svolsero per testare i

sulfamidici e per studiare la rigenerazione

delle ossa e dei muscoli nel tessuto umano.

7

RITRATTO BIOGRAFIE

Sigmund Rascher

(12 Febbraio 1909 - 26 Aprile 1945)

Nel 1942 venne inviato nel campo di

concentramento di Dachau dove condusse gli

esperimenti sull'alta quota e sulla resistenza

al congelamento per conto della Luftwaffe

prima e poi per conto dello stesso Himmler.

Otmar Freiherr von Verschuer

(Wildeck 1896 - Münster 1969)

Verschuer cercava di stabilire la validità della

sua teoria razziale dell'ereditarietà delle

malattie. Aveva compiuto studi sulla

tubercolosi nei gemelli. Uno dei suoi migliori

assistenti era Joseph Mengele.

Josef Mengele –

(Günzburg 1911 Bertioga 1979)

È tristemente noto per i crudeli esperimenti

medici e di eugenetica che svolse, usando

come cavie umane i deportati, anche bambini,

del campo di concentramento di Auschwitz.

Per la sua attività svolta nel campo di

concentramento era stato soprannominato

Angelo della morte. 8

LO SCHINDLER DEI MEDICI TEDESCHI

Felix Kersten, fisiatra di Himmler, oltre a salvare migliaia di persone fu

sul punto di convincere il suo paziente a destituire Hitler …

Heinrich Himmler, comandante supremo delle Ss dal 1929 e ministro degli

l’uomo

Interni dal 1943, era più potente dopo Hitler, ma soffriva di disturbi

neurovegetativi che gli provocavano dolori addominali che nessun medico,

prima di Felix Kersten, era stato in grado di alleviare.

In origine Himmler fu per Kersten solo un paziente come gli altri, ma dopo

lo scoppio della guerra il dottore fu praticamente costretto a porsi al

completo servizio del potente reichsführer. Nel corso delle sedute Kersten

interrompeva il massaggio ogni 5 minuti, e presto imparò a sfruttare quei

momenti (in cui Himmler, sollevato dal dolore, era particolarmente

bendisposto) per salvare numerose persone.

Iniziò chiedendo la liberazione di singoli olandesi e tedeschi di sua

conoscenza, poi mise in piedi una rete, con base in Olanda, che gli

segnalava i casi più drammatici. Quindi si rese conto che poteva ottenere

molto di più e riuscì a evitare la deportazione di 3mila donne olandesi,

francesi, belghe e polacche, che furono invece liberate in Svizzera. Sempre

in Svizzera fece riparare 2700 ebrei originariamente destinati ai campi di

concentramento. Himmler nel 1942 mostrò a Kersten un dossier segreto

l’evoluzione

sulla salute del führer per sapere se poteva arrestare della

paralisi progressiva di origine sifilitica che stava deteriorando le capacità

mentali di Hitler. Kersten spiegò che né lui né Theodor Morell, il medico al

quale si era affidato Hitler, potevano fare nulla, che la situazione avrebbe

continuato a peggiorare e che la cosa più ragionevole era di sostituire Hitler

“come Himmler”,

con una persona sana di mente lo stesso insinuò. Al capo

l’idea

supremo della Gestapo non dispiacque e ci pensò seriamente per

nell’agosto

qualche mese ma, dopo il complotto contro Hitler scoperto di

l’abbandonò

quello stesso anno, completamente. Fu però nel marzo del

1945, quando la Germania stava crollando, che Kersten compì il suo

capolavoro: riuscì a convincere il suo paziente che il piano già pronto per far

saltare i campi di concentramento nei quali si trovavano 800 mila ebrei era

solo un atto di disumana disperazione e che andava annullato 9

10

IL NEOREALISMO – –

Il Neorealismo riprende il Realismo ottocentesco di qui il nome ma in

mutate condizioni culturali, politiche e sociali. Di esso possiamo distinguere

’30,

due momenti: il Neorealismo degli anni sorto in pieno periodo fascista,

e quello, più rilevante, che si svolge dopo la Seconda Guerra mondiale.

Il Neorealismo del secondo dopoguerra si svolse tra il 1945 e il 1955, e fu il

frutto di grandi esperienze storiche di quegli anni: la guerra, la resistenza,

l’occupazione straniera, gli anni duri e difficili della ricostruzione. In quegli

anni si assunse, in generale, un atteggiamento di condanna verso la

letteratura precedente, accusata o di aver collaborato col Fascismo o di

averlo subito passivamente. Gli scrittori neorealisti attingono i loro temi

dall’Italia reale, umile, misera e segreta del loro tempo o degli anni

l’oppressione l’occupazione

immediatamente precedenti: fascista e tedesca e

l’occupazione

alleata, i campi di concentramento, delle fabbriche, ecc.

Mentre nel cinema i nuovi contenuti del movimento balzarono sullo

l’evidenza

schermo per realistica delle immagini, la semplicità di attori

all’aperto;

improvvisati presi dalla strada, e le scene girate nella letteratura

non bastava proporre i nuovi contenuti, ma occorreva accompagnare la

dell’800,

narrazione, come avevano fatto i grandi narratori con una profonda

dell’epoca,

analisi storica cosa che generalmente mancò agli scrittori

neorealisti, onde gran parte delle loro opere ha solo carattere di cronaca, di

l’estrazione

testimonianza e di documento. Inoltre borghese di gran parte

l’opportunità

degli scrittori, costituiva di sentirsi compartecipi al mondo

contadino e operaio, al quale spesso gli scrittori si avvicinarono con animo

Un’ulteriore

profondo e leale, misto di simpatia e distacco. novità era

presente nel linguaggio, che si adattò alla novità dei contenuti umani e

sociali; un linguaggio formato da un impasto nuovo, fatto di lingua

tradizionale e di forme dialettali storicamente più efficaci e diffuse. 11

PRIMO LEVI

Primo Michele Levi nasce a Torino, nel 1919, da una famiglia ebrea, di

un’influenza

estrazione intellettuale, che eserciterà considerevole sulla sua

formazione culturale. Nel 1934 si iscrive al liceo classico Massimo

d'Azeglio di Torino. In questi anni maturano i suoi interessi verso le

discipline scientifiche e nel 1937 si iscrive alla facoltà di Chimica

dell’Università dell’esperienza

di Torino. La fase iniziale universitaria è

nell’anno

serena e stimolante, ma successivo (1938) esplode in Italia la

campagna antirazziale e per il giovane è un trauma senza precedenti, visto lo

stato di isolamento in cui gli studenti ebrei vengono a trovarsi. Nonostante

ciò Levi riesce ad affermarsi come il migliore del suo corso e a conseguire la

all’occupazione

laurea nel 1941. Dopo la laurea e fino tedesca del Nord -

Italia, Primo Levi esercita la professione di chimico in condizioni di semi

all’ingresso

clandestinità. Dopo aver assistito delle truppe tedesche in

d’Aosta

Milano, Levi si trasferisce in Val dove conosce alcuni giovani

“Giustizia Libertà”

appartenenti al movimento e e con essi costituisce una

“banda”; contemporaneamente prende contatto con i partigiani operanti

nella zona. Nella notte del 13 dicembre 1943 una squadra di militi fascisti

circondano il rifugio dove Levi si trova con i compagni, lo catturano e lo

sottopongono a ripetuti interrogatori, durante i quali ammette la propria

“cittadino ebraica”,

condizione di italiano di razza viene, quindi, trattenuto

all’inizio ’44

ed inviato del al campo di Fossoli e successivamente ad

nell’alta

Auschwitz, Slesia. La prigionia nel campo dura fino al 27 Gennaio

all’Armata

del 1945, quando il fronte tedesco orientale cade in mano Rossa

e le Ss abbandonano il lager. Il resoconto delle avversità subite dal giorno

l’argomento

della liberazione al suo rientro in Italia costituisce del libro La

l’urgenza

Tregua. Appena rientrato sente di scrivere i suoi ricordi di

dell’opera

prigionia e si dedica con grande fervore alla stesura Se questo è

un uomo. In questo periodo viene assunto come direttore tecnico presso

un’industria chimica nelle vicinanze di Torino. Tra gli avvenimenti più

importanti di questo periodo va segnalato il matrimonio con una giovane

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