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Concetti Chiave

  • Cavour era un liberale moderato, favorevole a monarchie costituzionali come quella inglese, e sosteneva la libertà dei cittadini con l'ordine sociale.
  • Promosse riforme economiche, adottando una politica liberista e migliorando le vie di comunicazione per mantenere stabile il bilancio.
  • Come primo ministro piemontese dal 1852, fu una figura chiave nell'unificazione italiana, partecipando al Congresso di Parigi dopo la Guerra di Crimea.
  • Cavour stipulò il Trattato di Plombiers con Napoleone III, garantendo l'intervento francese in caso di attacco austriaco al Piemonte.
  • Provocò l'Impero Asburgico, portando alla guerra con il sostegno francese, e riuscì ad annettere la Lombardia con l'armistizio di Villafranca.

Indice

  1. L'influenza delle monarchie costituzionali
  2. Il ruolo di Cavour nell'unificazione italiana

L'influenza delle monarchie costituzionali

Cavour era sempre stato affascinato dalle monarchie costituzionali europee, in particolar modo vedeva di buon occhio quella inglese. Egli era infatti un liberale moderato, voleva la garanzia della libertà dei cittadini e del mantenimento dell'ordine sociale. Era favorevole all'attuazione di riforme che fossero in grado di evitare la crisi economica.

Adottò quindi una linea liberista, si preoccupò di migliorare le vie di comunicazione e di mantenere stabile il bilancio adottando la politica del libero scambio.

Il ruolo di Cavour nell'unificazione italiana

Primo ministro piemontese dal 1852 e personaggio di spicco dell'unificazione del territorio italiano. Nel 1854 in seguito alla vittoria nella Guerra di Crimea a fianco di Francia e Inghilterra partecipò al Congresso di Parigi grazie al quale potè entrare in contatto con le grandi potenze europee. Egli si rese conto che per ottenere le terre redente, avrebbe dovuto accordarsi con una grande potenza europea:la Francia. Il Conte stipulò infatti un accordo (Trattato di Plombiers) con Napoleone III secondo il quale, se il Piemonte fosse stato attaccato dall'Impero Austro-Ungarico la Francia sarebbe intervenuta in sua difesa. Il Piemonte però non aspettò un eventuale attacco dell'Impero Asburgico: decise di organizzare una mobilitazione che in effetti fu una vera e propria provocazione e infatti Francesco Giuseppe dichiarò guerra al regno Sabaudo. Lo stesso, a fianco della Francia riuscì a vincere e, in seguito all'armistizio di Villafranca portò sotto la sua sfera d'influenza la Lombardia mentre il Veneto rimase sotto il controllo Asburgico.

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