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Ecco la la soluzione della seconda prova di Diritto ed economia politica per la maturità 2015 del Liceo delle scienze sociale opzione economico sociale.
SOLUZIONE SECONDA PROVA DIRITTO E ECONOMIA POLITICA PUNTO I:
I sistemi pensionistici e l’assistenza sanitaria provengono da due rami diversi dello stesso sistema. Si tratta del sistema della sicurezza sociale che consiste nell’insieme degli interventi statali volti a garantire ai cittadini un adeguato livello di dignità e libertà personale. Questo è diviso in due diversi rami: la previdenza sociale, indirizzata ai soli cittadini lavoratori per far fronte agli eventi come infortunio, malattia e vecchiaia; l’assistenza sociale, indirizzata invece a tutti i cittadini indipendentemente se lavoratori o no, per far fronte ad ogni situazione di bisogno. I sistemi pensionistici fanno parte del primo ramo e l’assistenza sanitaria del secondo. I sistemi pensionistici sono organismi che hanno l’obbiettivo di erogare delle prestazioni previdenziali economiche a tutti i cittadini lavoratori. L’erogazione di queste saranno garantite grazie al versamento periodico si una somma di denaro, i cosiddetti contributi, da parte del datore di lavoro ad un ente previdenziale, come l’INPS, Istituto Nazionali della Previdenza Sociale, che gestisce tali somme e garantisce l’erogazione di tali prestazioni economiche. Tali prestazioni godono di un principio di automaticità, in base al quale il lavoratore ha sempre il diritto di riceverle, anche in caso di mancato o irregolare versamento dei contributi da parte del datore di lavoro. A questo proposito lo Stato di impegnerà a sanare eventuali mancanze. Per gli eventi più frequenti come vecchiaia, invalidità e morte, il lavoratore, sarà coperto dalla “pensione”, una corresponsione di una somma periodica. La pensione può essere di vecchiaia, di anzianità, di inabilità ai superstiti.
L’assistenza sanitaria è la forma più importante di assistenza sociale, è ispirata ai diversi principi: l’uguaglianza del trattamento, dove le prestazioni sanitarie devono essere uguali per tutti senza discriminazioni o preferenze; il principio di universalità della tutela dove lo stato deve preoccuparsi della salute di tutti i cittadini anche stranieri residenti in Italia; infine il principio di gratuità delle prestazioni. L’assistenza sanitaria è garantita direttamente dalle strutture pubbliche (Aziende Sanitarie Locali) o indirettamente da quelle private convenzionate che si faranno rimborsare dal servizio sanitario internazionale il costo della prestazione resa al cittadino. Le Aziende Sanitarie Locali (ASL) è l’insieme delle strutture ospedaliere che operano in un certo territorio, sono aziende dotate di personalità giuridica e hanno un autonomia organizzativa, amministrativa e patrimoniale. Nel loro insieme le ASL danno vita al Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
SOLUZIONE SECONDA PROVA DIRITTO E ECONOMIA POLITICA PUNTO IV:
La globalizzazione, è un fenomeno molto complesso, che provoca argomentazioni discordanti sui suoi effetti all’interno dei paesi e nei rapporti che questi hanno con gli altri. I “globalisti”, coloro che affermano la positività degli effetti della globalizzazione, sostengono che essa aumenta la concorrenza e la produttività, riducendo la disoccupazione e stimolando la circolazione dei capitali in scala mondiale. Questo, provocherà anche l’estensione dell’industrializzazione a nuove regioni del mondo, riuscendo a coinvolgere nel mercato globale, produttori prima isolati. Per attuare tutto questo, però, dovrà essere necessario, l’abolizione di ogni forma di protezionismo economico, consentendo al mercato di ogni paese di sviluppare senza alcun vincolo, tutte le proprie potenzialità, per incentivare la produzione globale. Negli ultimi decenni, infatti, è cresciuto esponenzialmente il consumo globale di merci e servizi e delle innovazioni tecnologiche distribuite però in modo del tutto disomogeneo. Le conseguenze negative della globalizzazione, sono causate proprio da questa distribuzione globale non omogenea e l’intreccio che essa ha avuto con il neoliberalismo. Questo intreccio ha portato, infatti, forti disuguaglianze, la concertazione della ricchezza in pochi paesi e in ristretti gruppi sociali, ma soprattutto la totale autonomia della sfera economica senza nessun controllo da parte dalla sfera politica. A questo proposito, le criticità che sorgono sono proprio dettate dalla delocalizzazione delle nuove imprese globali. Queste, non hanno infatti radici profonde in nessuna comunità nazionale. Nonostante questo, però, riescono ad agire su un numero importante di individui di diversi paesi, sia perché influenzano i livelli di occupazione sia perché controllano tutti i canali di comunicazione e informazione della sfera economica. L’ultimo aspetto negativo, che le attività commerciali globali possono causare, riguarda i loro paesi d’origine. Le imprese globali, hanno infatti, la possibilità di attingere in altre aree geografiche, e pagare una manodopera ad un costo assai inferiore rispetto al proprio paese di nascita. Questo riduce sensibilmente le opportunità di occupazione all’interno della “madrepatria” provocando un livellamento dei salari verso il basso.
Foto delle tracce:
Foto della traccia 1
Foto della traccia 2
Foto della traccia 3
COMMENTO ALLA TRACCIA:
Scienze Umane - Tema di Diritto ed Economia Politica
Ai candidati del liceo delle scienze umane opzione economico sociale viene proposto un tema su mercato e welfare state ai tempi della globalizzazione. Un vero e proprio messaggio in codice per la Troika, dato che si chiede di riflettere sui motivi del Welfare State alla luce dei principi ispiratori dell’Unione Europea. Tra i documenti un saggio di Filippo Galimberti e un articolo di Chiara Saraceni pubblicato sul web.
In questo tema da svolgere si richiede di fare una riflessione relativa al rapporto tra mercato e Welfare State nell’era della globalizzazione, prendendo in esame i principi dello Stato sociale da tempi remoti fino a oggi. Si vuole fare una riflessione sul Welfare State in relazione all’analisi dei principali principi cardine dell’Unione Europea. Si chiede anche di indagare sugli effetti che il Welfare State potrebbe causare nel mondo del lavoro.
Pag. 1/3 Sessione ordinaria 2015
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
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M592 ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: LI12, EA08 - SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE
Tema di: DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
nell’epoca
Mercato e welfare state (stato sociale) della globalizzazione
PRIMA PARTE C
Con riferimento ai documenti allegati il candidato tratti il tema delle relazioni tra mercato e
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nell’epoca della globalizzazione, con
welfare state (stato sociale) attenzione alle trasformazioni in
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corso; si soffermi in particolare anche sui motivi ispiratori del welfare state in relazione ai
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principi costituzionali e dell’Unione Europea – e sulle modalità con cui potrebbe rispondere ai
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problemi del lavoro e delle disuguaglianze economiche.
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DOCUMENTO 1 A
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Ma rimane il fatto che l’economia, le istituzioni dell’economia, non possono far nulla per
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rimediare allo squilibrio insito in una situazione di assoluto bisogno. E questo non ha niente a che
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spartire con il fatto che uno sia ricco o povero: se un miliardario è nel deserto e muore di sete, e
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incontra qualcuno con dell’acqua che gli fa pagare mille euro a bicchiere, la “ferita” all’economia
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rimane, anche se il miliardario può permettersi di pagare. Il sistema economico non ha fatto nulla
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un malessere, un’ingiustizia. E ancora peggio sarebbe se la situazione di
per impedire uno strappo, TT R
assoluto bisogno si verificasse perché uno è irrimediabilmente povero e non ha soldi per pagare.
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Anche in questo caso, il mercato fallisce; o, per meglio dire, il mercato non può far niente per
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assicurare che lo scambio abbia luogo, con reciproca soddisfazione. Lo scambio non avrà luogo
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perché mancano le condizioni di base, perché uno dei contraenti non ha nulla da dare in cambio.
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In economia si ragiona spesso al margine; cioè, non si guarda a tutto quello che viene prima (è
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come se l’economista dicesse: chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto …) e ci si chiede solo: se
faccio un altro passo, qual è il vantaggio e qual è lo svantaggio? Se lavoro un’altra ora, qual è il mio
sacrificio e qual è il mio beneficio? E si prendono le decisioni di conseguenza, soppesando i costi e
“al margine”.
i ricavi che viene prima del “margine”?
Ma è giusto ignorare tutto quello Ho voluto dire tutto questo
perché, quando si magnifica il mercato e la concorrenza, molti dicono: ah, e come la mettiamo con i
poveri? Questa è un’obiezione seria. Ma ricordate che il mercato e la concorrenza non sono la
bacchetta magica. Possono fare alcune cose e non possono farne altre. La questione delle
“condizioni delle “condizioni possono essere affrontate dall’economia ma
di partenza”, di base”,
con istituzioni e con idee che vanno al di là del buon funzionamento del mercato. Quest’ultimo è
indispensabile: un mercato libero è condizione necessaria, ma non è condizione sufficiente per lo
sviluppo dell’economia […]. indivisibili (detti anche “beni
Insomma il mercato non riesce a risolvere il problema dei beni
un governo. Storicamente, gli Stati,
pubblici”). Non si può contrattare su quei beni lì, ci vuole… i
“cosa
governi, la pubblica” sono nati proprio per fornire i beni indivisibili, prima di tutto la difesa
[…]. E i beni indivisibili sono anche altri, e le cose si complicano ancora quando questi beni
indivisibili appartengono al mondo, piuttosto che a un villaggio o a una nazione.