
Se mai dovesse capitarvi di girare per le strade di Londra, chiedete a un adulto degli anni '80 e vi parlerà dell' 'era thatcheriana'. Un epiteto evocativo che si deve a Margaret Thatcher, Primo Ministro del Regno Unito tra gli anni '80 e '90.
Ma anche la prima donna a ricoprire questa carica in tutta la storia britannica. E come lei, moltre altre hanno saputo lasciare la propria impronta nel '900.Marie Curie scoprì il radio e il polonio, ma non ne registrò mai i brevetti. A Margherita Hack dobbiamo la fondazione della più importante rivista di astronomia italiana, mentre gli scritti di Hannah Arendt, ancora oggi, sono molto attuali.
Donne che con il loro impegno hanno cambiato il corso della storia e che, proprio per questo, potrebbero essere prese come riferimento per un ipotetica traccia dell'esame di Maturità 2025.
Indice
- Marie Curie, il genio al servizio dell'umanità
- Frida Kahlo, l'arte incontra il femminismo
- Nilde Iotti, la prima donna Presidente della Camera
- Grazia Deledda, la prima donna a vincere il Nobel per la Letteratura
- Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina
- Margherita Hack, scienza ed etica
- Hannah Arendt e 'La banalità del male'
- Margaret Thatcher, la Lady di Ferro
- Diana Spencer, la 'principessa triste'
- L'iconica Coco Chanel
- Jacqueline Lee Kennedy Onassis
- Elinor Ostrom, il primo Nobel per l'Economia
Marie Curie, il genio al servizio dell'umanità
Nata nel 1867, Marie Curie ebbe un ruolo di primissimo ordine nel campo della fisica e della chimica. Fin da giovanissima si dedicò allo studio delle sostanze radioattive e la sua attività la portò ben presto ai vertici della scienza.
A questa scienziata attribuiamo la scoperta del polonio (così chiamato proprio in onore della Polonia, la sua terra) e del radio. Tuttavia, non ne registrò i brevetti, in modo tale che le sue scoperte fossero fruibili da tutta la comunità scientifica.
Inoltre, parliamo dell’unica donna al mondo a vincere due Nobel in due campi diversi: il Nobel per la Fisica nel 1903 e per la Chimica nel 1911.

Frida Kahlo, l'arte incontra il femminismo
Ha sempre vissuto abbracciando uno stile di vita naïf e surrealista, discostandosi dai dettami della società. Frida Kahlo è stata una pittrice messicana, e da molti è considerata la massima espressione del femminismo contemporaneo.
Il suo stile pittorico riflette il suo carattere, con netti richiami al primitivismo. Elemento centrale nelle sue opere sono le conseguenze del post colonialismo, il ruolo della donna nella società e la propria identità.

Nilde Iotti, la prima donna Presidente della Camera
Partigiana ed esponente di spicco della sinistra italiana. Nilde Iotti fu la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera. La sua attività in campo etico e sociale – anche e soprattutto a sostegno delle donne - fu fondamentale nel dopoguerra. Fu inoltre la moglie di Palmiro Togliatti, leader del Partito Comunista Italiano.

Grazia Deledda, la prima donna a vincere il Nobel per la Letteratura
Denunciò le tradizioni e le ipocrisie della società maschilista sarda. Grazia Deledda è la prima e unica donna italiana ad avere vinto il Premio Nobel per la letteratura.
Nelle sue opere trovano ampio spazio i temi che affliggono l'animo umano, come il dolore e la morte. Fu un'autrice complessa, ma al tempo stesso affascinante, perché ancora oggi è davvero difficile trovare in giro una cifra stilistica come la sua.

Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina
Continuando a parlare di donne che hanno fatto la storia italiana, ma tornando nuovamente nel campo scientifico, non possiamo non menzionare Rita Levi Montalcini.
A lei dobbiamo l’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa (NGF): una scoperta che le è valso il premio Nobel per la Medicina. Nel 2001 è stata nominata senatrice a vita “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”.

Margherita Hack, scienza ed etica
Impossibile non citare poi Margherita Hack, la prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987. L'astrofisica che ha fatto parte anche dei gruppi di lavoro dell’ESA e della NASA, ha fondato e diretto "L'astronomia", la più importante rivista di divulgazione astronomica che ci sia stata in Italia (chiusa nel 2008). Oltre la scienza, Hack è ricordata anche per la sua attività sociale e politica e per le battaglie sui diritti civili.

Hannah Arendt e 'La banalità del male'
Si è sempre rifiutata di farsi chiamare filosofa. Eppure, in pochi hanno saputo contribuire allo sviluppo – almeno in termini di pensiero – della società occidentale come Hannah Arendt.
Dopo aver lasciato la Germania nazista nel 1933, a causa delle persecuzioni dovute alle sue origini ebraiche, rimase apolide dal 1937 al 1951, anno in cui ottenne la cittadinanza statunitense.
La sua opera più celebre, 'La banalità del male', non è solo un'istantanea dell'ideologia nazista ma, al tempo stesso, indaga su tutte le contraddizioni della società di massa del XX secolo: un monito per l'occidente del dopoguerra.

Margaret Thatcher, la Lady di Ferro
La lady di Ferro. Così fu ribattezzata Margaret Thatcher, la prima donna a ricoprire la carica di Primo Ministro del Regno Unito. Grazie ad una salda leadership nel Partito Conservatore britannico, la Thatcher guidò l'Inghilterra dal 1979 al 1990. La sua attività segnò un'epoca, tanto che per molti oltremanica gli anni '80 sono ancora oggi l' 'era thatcheriana'.

Diana Spencer, la 'principessa triste'
Più o meno nello stesso periodo, la Thatcher doveva spartire l'affetto degli inglesi con Diana Frances Spencer. Dal 1981 al 1996 è stata moglie dell'attuale Re Carlo e Principessa del Galles.
Molto amata dal popolo inglese per via delle sue attività benefiche, ma anche per la sua semplicità. Benché avesse il vantaggio di far parte di una famiglia abbiente prima e della famiglia reale poi, la sua umiltà l’ha portata ad essere percepita dai britannici (e non solo) come una donna comune, mai fuori dalle righe.

L'iconica Coco Chanel
Un'assoluta icona di stile, regina indiscussa del '900 della moda. All'anagrafe Gabrielle Chanel, è stata la stilista più rivoluzionaria dello scorso secolo, capace di rivoluzionare il concetto di femminilità, imponendosi al centro della panorama mondiale della moda. Fra le numerose tendenze lanciate si ricordano il capello corto, il tubino nero, il tweed scozzese e la fragranza Chanel N.5

Jacqueline Lee Kennedy Onassis
La più giovane first lady della storia americana. Quando John Kennedy venne assassinato a Dallas, sua moglie, Jacqueline Kennedy era seduta al suo fianco. Ancora oggi è ricordata per essere stata una vera icona di stile per il mondo occidentale.

Elinor Ostrom, il primo Nobel per l'Economia
Ha affrontato il tema della degenerazione e del saccheggio delle risorse pubbliche teorizzando una terza via – che si frapponesse tra Stato e mercato - basata sul ruolo delle comunità e delle regole condivise. Elinor Ostrom è stata la prima donna a vincere il Premio Nobel per l'Economia.
