
Poco meno di due settimane alla maturità, il giorno si avvicina pericolosamente insieme alla fine delle tue speranze di recuperare tutto lo studio arretrato. Eppure non tutto ancora è perduto, potresti ancora farcela.
Ti basta mettere in pratica le tecniche messe a punto per te da Matteo Salvo, il primo italiano ad essersi aggiudicato il titolo di International Master of Memory ai Campionati Mondiali di Memoria di Londra nel 2013 superando con successo le prove richieste durante il campionato. Non ci crederai, ma ha memorizzato un mazzo da 52 carte in meno di 2 minuti ed almeno 10 mazzi di carte sotto i 60 minuti ed un numero lungo almeno 1000 cifre sotto i 60 minuti di tempo. Matteo è pure vincitore del Guinness World Records Memory Man e Presidente dell’Italian Memory Sport Council, l’ente che si occupa della divulgazione delle mnemotecniche e dello sport della memoria. Insomma, chi meglio di lui può darti una mano a studiare tutto nel minor tempo possibile in vista della maturità 2016? Skuola.net lo ha intervistato per te.
Matteo, tantissimi ragazzi prima della maturità ricorrono alle lezioni private last minute, lo confermano i dati di Skuola.net | Ripetizioni: nelle ultime settimane le prenotazioni di ripetizioni da parte dei maturandi sono aumentate dell’80%. Qual è un piano di studio da fare in extremis e a prova d’esame?
"Le ripetizioni sono molto utili, a patto che i contenuti e le informazioni siano state apprese e, soprattutto, interiorizzate. Ecco perché dico sempre che alla base di una strategia di studio efficace ci deve essere un atteggiamento attivo, quello di chi esce dagli schemi e non studia solo per imparare, ma come se dovesse spiegare le informazioni apprese. Un’altra tecnica fondamentale per ottimizzare la resa del ripasso pre-esame è partire dalla fine del testo di studio, leggendo con attenzione l’indice e l’architettura dei capitoli per mettere a fuoco in modo rapido ed efficace i capitoli chiave della materia. Anche le domande che spesso si trovano alla fine di ogni capitolo sono importanti, perché aiutano a capire se la nostra preparazione racchiude i temi principali. Un esercizio importante per capire se la qualità del proprio studio sarà all’altezza delle proprie aspettative sarà rappresentare in modo grafico l’indice del libro di testo utilizzando la struttura della mappa mentale. Si tratta di una struttura radiale, ad albero, che ordina i concetti in ordine di importanza collocando al centro i contenuti chiave e nei rami laterali i concetti secondari che ne derivano. Infine, cercare dei validi documentari consentirà di avere una visione d’insieme di ogni materia o argomento in poco tempo, ascoltando e riassumendo mentalmente i contenuti chiave di ogni disciplina di studio grazie alla guida di esperti".
Hai bisogno di un metodo di studio a prova di maturità 2016? Guarda il video!
Esistono delle tecniche di memoria che velocizzano il tempo da passare sui libri? Ci puoi fare qualche esempio?
"La differenza fra lo studio efficace e lo studio efficiente è la stessa che passa fra il rullo e la matita per verniciare le pareti di una stanza. Per questo è fondamentale riconoscere le migliori metodologie e tecniche di memoria per potenziare lo studio e fare la differenza nella preparazione degli esami di maturità. Le tecniche di memoria sono dei metodi scientifici studiati per potenziare la capacità della mente di immagazzinare le informazioni nella nostra memoria a lungo termine. Le più efficaci sono sicuramente le mappe mentali e la lettura veloce. Le mappe mentali sono rappresentazioni non lineari e creative di testi e informazioni che rispecchiano esattamente il funzionamento naturale del cervello. Mentre le mappe concettuali sono lineari, ripetitive, noiose, e per questo tendono a scivolare via dalla memoria, come accade ad esempio per gli organigrammi aziendali, le mappe mentali sono un sistema attivo, perchè richiedono la creatività e l’impegno di chi le realizza e per questo motivo portano l’autore a trattenere molte informazioni già mentre le elabora. Per iniziare a disegnare la mappa mentale sarà indispensabile identificare un nucleo, o concetto chiave, che verrà abbinato ad un’immagine per favorire associazioni creative e collocato al centro del foglio. Il fulcro concettuale della mappa verrà poi sviluppato e schematizzato grazie all’inserimento di rami, che partiranno dal nucleo centrale e saranno colorati e curvi, associati aparole chiavee organizzati in senso orario. Ad esempio, se dovrete rappresentare una lista di argomenti, sarà consigliabile utilizzare immagini e disegni al posto dei punti elenco per schematizzare i concetti chiave. E ancora: la scelta dei colori per rappresentare rami o concetti specifici attiverà maggiormente l’apprendimento e la rievocazione dei contenuti. Grazie alla lettura veloce è possibile raddoppiare la velocità di lettura e persino triplicarla. E’ un risultato che si realizza principalmente attraverso a tre esercizi e i risultati sono proporzionati all’allenamento. E’ un fattore fisico, esattamente come la corsa: più ci si allena più si migliora. I parametri per valutare l’efficacia della lettura veloce sono il numero di Parole Al Minuto che si riesce a leggere (PAM) ed il Coefficiente di Ritenzione (CR), ossia quanto si ricorda di ciò che è stato letto Infatti, le tecniche di lettura veloce hanno un doppio obiettivo: ridurre il tempo di lettura ed incrementare il coefficiente di ritenzione. Questo perché velocità e memorizzazione devono andare sempre di pari passo. Non servirebbe a niente leggere velocissimo e poi non ricordarsi una parola di ciò che si ha letto. Sarebbe come correre la finale dei 100 metri, vincerla, ma poi superato il traguardo continuare a correre, uscire dallo stadio e perdersi.Come si calcolano PAM e CR?Il PAM ha una formula specifica: si moltiplica il numero di parole del testo per 60 e si divide per il tempo espresso in secondi. Infatti se hai un testo di 60 parole e lo leggi in un minuto hai letto esattamente 60 parole al minuto (solitamente partiamo da circa 140-180 parole al minuto). Per calcolare il CR, invece, si risponde ad un questionario e la percentuale di risposte corrette rivela qual è il proprio Coefficiente di Ritenzione".
Cosa dovrebbe fare un maturando che solo ora ha deciso di iniziare a fare sul serio? Ci sono speranze per lui?
"Certamente sì, ma sarà fondamentale studiare in modo mirato, “strategico”, cercando di capire quali obiettivi l’insegnante vuole raggiungere in base al piano di studi e quali sono le sue aspettative".
Giorno degli scritti: esistono delle tecniche che aiutano a gestire il tempo nel migliore dei modi?
"Durante gli esami scritti è importante darsi un’agenda mentale, individuando i diversi passaggi necessari per completare la prova e dividendoli per unità di tempo, in modo da creare diversi “moduli” da finalizzare gradualmente. Dopo aver completato la prima stesura dell’esame, è sempre utile lasciarsi un margine di tempo per un check finale e per eventuali integrazioni o revisioni".
E quelle invece per gestire l’ansia e lo stress da esame?
"In base alla mia personale esperienza affrontare la maturità con la giusta tranquillità è fondamentale. Si può decidere di studiare anche il giorno prima, ma la cosa importante é staccare la spina prima dell’esame di Stato. Conoscevo alcuni compagni che studiavano e ripassavano fino a quando non era il loro turno. Una cosa del genere non ha alcun senso, alcuni pensano che facendo così hanno gli argomenti più freschi ma in realtà quello che succede è che vanno al colloquio con uno stato emotivo di agitazione e insicurezza. Per andare all’esame di maturità con serenità ci sono alcuni piccoli accorgimenti: rilassare la mente circa 3 ore prima dell’esame; cercare di fare qualcosa di divertente e appagante in modo da avere uno stato d’animo gioioso e grato (ad esempio lo sport). Per quanto riguardava la preparazione mentale è molto utile visualizzare il momento dell’esame già in fase di preparazione. Infine, è importante esporre le proprie mappe come se si dovessero spiegare a una persona che non ne conosce i contenuti".
Meno di due settimane alla maturità: come si deve studiare ora?
"Ripassare le mappe mentali già create durante l’anno è uno strumento chiave per avere bene in mente i contenuti e la loro architettura, anche in un’ottica multi-disciplinare, che potrà dare un grosso valore aggiunto alla resa finale dell’esposizione. Ma non solo: per prepararsi alla maturità ora è molto importante impostare cicli di studio a breve termine, concedendosi pause a intervalli regolari per andare oltre la noia, l’ansia o lo stress emotivo. Lo studio ottimale è fatto di tranche da 40 – 45 minuti. E poi? Il resto dell’ora è fatto da pause da 10-15 minuti utili ad aiutare il cervello a consolidare quello che abbiamo letto. Non si tratta di pigrizia o di crisi di astinenza da Facebook, ma di una sorta di tempo di recupero, lo stesso che ci prendiamo quando andiamo ad allenarci in palestra".

Serena Rosticci
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