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studenti festeggiano dopo la maturità

La liberazione che si prova a varcare per l’ultima volta i cancelli della scuola in cui si sono trascorsi gli ultimi cinque anni è un’emozione indescrivibile. Dopo aver affrontato il colloquio orale a tu per tu con un’intera commissione d’esame, la voglia di festeggiare la fine degli esami prende il sopravvento

Non tutti, però, sono pronti a gioire con i maturandi, anzi c’è chi si lamenta per gli schiamazzi e per il comportamento eccessivo dei ragazzi.

Una docente, per esempio, attraverso una lettera inviata al quotidiano online ‘Prima Bergamo’, ha espresso il suo sconcerto nell’assistere ai festeggiamenti di alcuni studenti, che hanno concluso l’esame ricoprendosi di schiuma da barba, uova e farina.

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I festeggiamenti per la Maturità

Sono giorni cruciali per gli studenti dell’ultimo anno di superiori. In questo momento si stanno svolgendo gli orali di Maturità, che segnano la conclusione degli esami. Dopo settimane di stress, ansia e studio, i maturandi sono pronti a tagliare uno dei traguardi più importanti della loro vita scolastica, per poi godersi le meritate vacanze. Con la consapevolezza di non dover aprire un libro per tre mesi, di aver salutato per sempre l’insegnante che li terrorizzava e il compagno che non sopportavano, la voglia di festeggiare sicuramente non manca, anzi, in alcuni casi, è anche troppa! Questo almeno è quello che sostiene una professoressa in commissione d’esame, che ha inviato una lettera al quotidiano online ‘Prima Bergamo’. 

La lettera della prof

Come docente impegnata in una delle commissioni presenti nel mio istituto scolastico, ho assistito proprio oggi (25 giugno, ndr), con increscioso stupore, alla scena di una studentessa che aveva appena svolto l’esame e festeggiava con altri compagni comportandosi in modo inappropriato per una persona che dovrebbe aver appena conseguito la tanto agognata “maturità”: cosparsa di schiuma da barba, rideva e scherzava in mezzo a un mare di farina e uova rotte sparse per terra“, racconta la professoressa. 

Poi, prosegue a descrivere come tutta la scena avvenisse sotto gli occhi dei genitori, che non sono intervenuti in alcun modo: “​​La cosa peggiore è che questi indecorosi festeggiamenti avvenivano in presenza dei genitori, che ridacchiavano e non sembravano per nulla preoccupati che venisse imbrattato in maniera indecente il suolo in prossimità del cancello della scuola”.

Educazione civica fuori e dentro le scuole

La docente si è detta preoccupata per l’inefficacia della disciplina di educazione civica, insegnata a scuola: “Questi festeggiamenti fuori luogo danneggiano l’immagine dell’istituto e vorrei dire di tutta la comunità e dimostrano che per alcuni studenti e studentesse i percorsi di educazione civica che noi docenti attuiamo dalla classe prima non servono a niente, se poi non mostrano rispetto nemmeno per il luogo dove hanno studiato e si sono formati fino a poco prima”.

Questi comportamenti incivili sono un segnale allarmante dell’attuale situazione educativa e sociale in cui viviamo e della contraddizione dei nostri tempi, in cui si chiede a gran voce alla scuola e ai docenti di formare ed educare i ragazzi e le ragazze, mentre dall’altra parte le famiglie e la società tollerano ed esaltano un circo del genere, dove il raggiungimento di un importante traguardo quale la maturità risulta al pari della più squallida festa di capodanno”.

Dovremmo tutti interrogarci seriamente sulla necessità di educare i giovani alla responsabilità e al rispetto delle regole, sia all’interno che all’esterno della scuola. È fondamentale che venga promossa una cultura della civiltà, affinché episodi come questi non si verifichino nuovamente in futuro” ha concluso la professoressa.