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Grande caduta, percorso



Storia: la crisi del 1929
Economia aziendale: le banche del '29
Inglese: The New York Stock Exchange
Informatica: La dematerializzazione
Diritto: La tutela del risparmio
Economia Politica: La teoria di Keynes
Italiano: Eugenio Montale
Estratto del documento

Dopo la prima guerra mondiale gli Stati Uniti d’America ebbero un enorme

progresso economico che migliorò notevolmente il tenore di vita.

Successivamente a causa di questa eccessiva produzione si ebbe un divario tra

la domanda e l’offerta che ebbe come conseguenza una crisi economica che

raggiunse il momento culminante nel 1929 con il fallimento della borsa di Wall

Street. Questo evento fece capire che la società capitalistica e la libera

concorrenza erano stati un fallimento. Per superare la crisi il presidente

americano eletto nel 1932 Roosevelt istaurò una nuova politica chiamata “New

Deal”. Caratterizzata da una nuova concezione della politica che veniva

affidata ad un gruppo di tecnici, sociologici e economisti chiamati “gruppo di

cervelli” che operavano fondamentalmente con l’intervento dello stato nella

vita economica. I provvedimenti più importanti furono il controllo dello stato sul

sistema bancario per contrastare la speculazione e la decisione di stabilire il

prezzo degli alimentari a costo di distruggere le derrate alimentari in

eccedenza. Vennero realizzati grandi opere pubbliche tra cui sussidi per i

disoccupati, si cercò con tutti i modi e strategie adeguate di sostenere la

domanda affinché ci fosse una ripresa dei consumi della produzione. Vennero

avventate le imposte a carico dei ceti più ambienti, a tal punto che la corte

suprema dichiarò incostituzionale alcuni leggi. I risultati del New Deal furono

inferiori alle attese, perché alla fine degli anni 30 gli Stati Uniti d’America non si

ripresero del tutto, solo dopo la seconda guerra mondiale l’economia in

America migliorò.

Nella crisi del ’29 le banche non furono i diretti protagoniste dello scatenarsi

della crisi, ma contribuirono alla sua espansione a causa dei malsani

comportamenti da essere perpetuati sia nel mercato finanziario sia in quello

creditizio. Esse avevano infatti concesso prestiti facili a tutti i tipi di aziende,

contando di finanziarli con il capitale da i soldi depositati dai clienti e da quello

derivante dai titoli acquisiti attraverso l’attività speculativa. Quando poi il

valore dei titoli cedette, esse non furono più in grado né di recuperare i prestiti

dalle aziende, poiché la maggior parte era già in fase di liquidazione o di

ridimensionamento, né di conseguenza di restituire i soldi ai propri correntisti, e

quindi molte di esse chiusero. Dobbiamo ricordare che, negli anni 20, il boom

economico aveva portato alla nascita anche di numerose piccole banche, che

puntando sulla capitalizzazione attraverso i titoli si trovarono sguarnite a

ripagare i clienti che chiedevano la restituzione dei propri soldi. Ed è per questo

che le cifre della crisi parlano di circa 5000 banche che in questi anni

II

dichiararono fallimento o bancarotta. Per quanto riguarda questa crisi possiamo

dire che le banche hanno avuto il ruolo di “diffusori” della crisi ai vari settori

dell’economia. Il fallimento delle banche infatti non fece altro che aggravare le

situazioni delle aziende in cui avevano investito, che furono costrette a

licenziare e a ridimensionarsi, togliendo i salari alle famiglie, che così non

potevano più consumare, innescando così un ciclo negativo che rischiava di

minare tutto il sistema capitalistico.

The Stock Exchange is the center where shares and bonds are bought and sold.

Shares are the result of dividing the capital invested in a company into equal

units and their owners are called “shareholders”. A bond is a document issued

by a government or company when borrowing money from the public and the

holder of the document is called a “bondholder”. The NYSE’s history dates back

to 1792, when twenty-four brokers subscribed an agreement, forming the first

organized stock market in New York. It is now based in Wall Street in a building

which has 23 floors and was opened in 1922. One of the worst moments for the

Wall Street was the Great Crash which took place in October 1929. People

started to sell their shares as quickly as they could, many economists think

that the Crash precipitated the Great Depression of 1929. Since 2007 all NYSE

stocks can be traded using its electronic Hybrid Market, investors can send

their orders electronically. More than 50 percent of all orders are now delivered

electronically. III

Il termine dematerializzazione indica la gestione dei documenti in modo

informatico e la conseguente sostituzione dei supporti tradizionali cartacei con

supporti magnetici oppure ottici. La normativa statale, a partire dal 1997,

riconosce pieno valore giuridico ai documenti elettronici. Ormai la fatturazione

tradizionale è diventata fatturazione elettronica che supera alcuni svantaggi

per esempio: i costi della carta e della stampa, poca condivisione dei dati,

tempi lunghi per la ricerca, perdita dei fogli. Da più di dieci anni in Italia si è

diffuso un nuovo sistema finanziario che sfrutta internet per guadagnare con

operazioni di vario tipo: in particolare per l'acquisto e la vendita (scatenando

un'estrema e variegata pletora di opinioni e commenti differenti, tra gli esperti

e non). Si tratta del Trading online, anche noto con il termine di TOL. Grazie a

questo strumento, chi possiede un conto in banca o chi decide di investire in

borsa, può effettuare la compravendita di strumenti finanziari comodamente da

casa, per mezzo del proprio Personal Computer. La regolamentazione è

avvenuta precisamente nel 1999 grazie al Nuovo Regolamento Consob di

attivazione del testo unico dei mercati finanziari. Quindi lo scambio delle azioni

nelle borse avvengono nella forma digitale per dare una maggiore sicurezza e

superare gli svantaggi elencati prima.

Nella nostra Costituzione che è entrata in vigore nel 1948, è presente un

articolo, precisamente l’articolo 47 primo comma, che cita “La Repubblica

incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e

controlla l’esercizio del credito”. L'ultima parte del primo comma evidenzia la

volontà che vengano adottate leggi ordinarie in vigore per tutti coloro che

operano nel settore al fine di garantire uniformità all'interno di esso ed evitare

che si realizzino disuguaglianze che ricadrebbero sui risparmiatori. Tra le

autorità preposte al coordinamento ed al controllo vi sono: il Comitato

Interministeriale per il Credito e il Risparmio (CICR); il Ministero dell'economia e

delle finanze e la Banca d'Italia. In realtà, il ruolo di quest'ultima ha subito un

ridimensionamento a seguito della creazione dell'unione economica monetaria

e della correlata introduzione della moneta unica e deve essere letto entro il

quadro comunitario. Così, oltre alle tradizionali funzioni (quali la vigilanza sulle

banche nazionali, sui mercati e sul sistema dei pagamenti) essa, ad esempio,

emette banconote su autorizzazione della BCE, al cui consiglio direttivo

partecipa. In sostanza il risparmio oggetto di tutela costituzionale sarebbe

quello destinato ad entrare nel ciclo economico, quale disciplina delle modalità

di garanzia degli investimenti, dal momento che il risparmio non andrebbe

difeso quale valore in quanto tale, ma per la sua funzione strumentale alla

distribuzione della proprietà e della ricchezza. Infine ricordiamo che lo scopo

IV

del legislatore era quello di proteggere il risparmio come espressione di quanto

accantonato dal lavoratore con il proprio lavoro e di quanto guadagnato

dall'imprenditore. In sostanza, mediante questa tutela si permette a questi

soggetti di risparmiare perché non si impone loro di spendere queste somme.

Uno studio approfondito della crisi del '29, venne effettuato da uno dei più

brillanti economisti del secolo: John Maynard Keynes nel suo libro "La teoria

generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta". Secondo la sua tesi,

la depressione nasce a causa della riduzione degli investimenti nell'economia

che si riflette nella riduzione della produzione dei beni strumentali. Di

conseguenza, ne deriva una minore occupazione e un minor consumo da parte

di coloro che percepiscono reddito. Di seguito peggiorano le prospettive di

guadagno di altri gruppi di imprenditori e, quindi, l'incentivo ad investire.

Avviene una diminuzione dei consumi e tramite una serie a catena, la

situazione tende a peggiorare. In particolare, gli imprenditori non trovano

conveniente utilizzare in investimenti i risparmi monetari di coloro che

percepiscono un reddito. Il nodo della crisi risiede, appunto, in questa

discordanza tra le decisioni dei percettori di reddito, che non ritengono

conveniente consumare, ma anche che non investono direttamente; e quelle

degli imprenditori che non ritengono conveniente utilizzare il denaro per

aumentare i loro investimenti. A questo punto deve intervenire lo Stato, per

cercare di arrestare il processo. Ciò può avvenire tramite una spesa pubblica

che, se effettuata tempestivamente, può invertire la tendenza, mantenendo

stabili i prezzi. Dopo di che termina l'intervento dello Stato.

In conclusione, Keynes sostiene che l'intervento dello stato deve essere limitato

nel tempo e basato su un programma di spesa pubblica, o finalizzato a

contenere la domanda. V

Uno degli scrittori più importanti di quel periodo in Italia fu Eugenio Montale.

Nacque nel 1896 a Genova, trascorre la sua infanzia tra Genova e Monte Rosso

il cui il paesaggio ha tanta importanza nelle sue poesie. In un primo momento

aderisce al movimento fascista successivamente non rinnovando la tessera

fascista viene licenziato dal gabinetto letterario di Vieusseux. Ricordiamo che

venne nominato senatore a vita e nel 1975 vince il premio Nobel. Il pessimismo

di Montale si avvicina al pessimismo cosmico di Leopardi infatti egli è convinto

che tutti gli esseri viventi soffrono e noi non possiamo fare altro che provare

indifferenza davanti a questo dolore. Le raccolte più importanti del poeta sono

"Ossi di seppia" di cui il titolo significa che la nostra vita è dura come gli ossi

abbandonati sulla spiaggia ed è nera come il nero delle seppie. Le poesie di

questa raccolta esprimono il male di vivere. "Le occasioni" in questa raccolta le

poesie esprimono degli episodi casuali, cioè quei momenti in cui guardando un

oggetto ritorniamo con la mente ad un momento della nostra vita, e per quegli

attimi non sentiamo il dolore. "La bufera e altro" raccolta che invece descrive la

catastrofe della guerra in generale.

“Spesso il male di vivere ho incontrato” Questa poesia fa parte della raccolta

“Ossi di seppia” e sintetizza la visione pessimista della vita del poeta, infatti

secondo il poeta la vita è un susseguirsi di azioni prive di scopo, senza alcun

senso. Il poeta ritrova il “male di vivere” d’ovunque, e la ritrova anche negli

oggetti più semplici della natura: un rivo strozzato, una foglia incartocciata e

un cavallo stramazzato, infine il poeta afferma che davanti a questo

pessimismo non possiamo fare altro che provare indifferenza proprio come

l’indifferenza che una statua, una nuvola e un falco provano guardando noi.

VI

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