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-Il primo novecento
-La prima guerra mondiale
-Il dopoguerra
TECNOLOGIA
-Il petrolio e sua importanza nella guerra
ITALIANO
- L’ Ermetismo
(definizione, dove e quando, novità dell’ ermetismo, poetica)
- Giuseppe Ungaretti (vita, stile, opere)
GEOGRAFIA
-Gli Stati Uniti d’ America (storia, spazio fisico, popolazione e città,economia)
ENGLISH
-The wonderful world of jazz
MUSICA
-Il re del jazz: Louis Armstrong
EDUCAZIONE MOTORIA
-Gli atleti afroamericani (origini, aspetto fisico, capacità fisiche)
SCIENZE
-I muscoli (che cosa sono, a cosa servono, dove sono,come agiscono, come sono fatti, il lavoro e l’ allenamento, lo stretching)
ARTE
- Amedeo Modigliani (vita, stile, opere)
- I falsi Modigliani
FRANÇAIS
-La presse
-Le canard enchaîné
-La Une
La guerra diventa mondiale
Il Giappone entra in guerra con la Triplice Intesa il 23 agosto 1914
L’ Impero Ottomano entra in guerra con la Germania e l’ Austria
L’Italia sarebbe dovuta entrare a fianco dell’Austria, ma non si
ritiene obbligata
si divide in due schieramenti: i neutralisti ed gli interventisti
dopo molte discussioni, decide di allearsi con la
il Triplice Intesa e
e iil 24 maggio 1915
d dichiara guerra all’Austria
l’ Austria manda la spedizione punitiva contro l’Italia
1916 la Germania inizia la guerra sottomarina gli Stati Uniti
1917 scoppia la rivoluzione in Russia entrano in guerra
l’Italia viene sconfitta a Caporetto la Russia si ritira
(armistizio tra Russia,
Austria e Germania)
La Germania è sconfitta dagli Alleati
1918
l’ Italia sconfigge l’ Austria 11 novembre: armistizio
a Vittorio Veneto a Compiègne
4 novembre: armistizio tra Austria e Italia
Trentino Alto Adige,Venezia Giulia e Trieste
tornano all’Italia Fine della guerra
Gli imperi austro-ungarico, tedesco e ottomano diventano repubbliche.
a Parigi: Conferenza della pace
1919 Trattato di Versailles
La Germania restituisce alla Francia l’Alsazia e la Lorena.
Perde le sue colonie in Africa e in Asia.
Riduce l’esercito e rinuncia a qualsiasi tipo di armamento pesante.
Deve accettare l’occupazione francese nelle miniere della Ruhr per 15 anni.
Cede alla Polonia la città di Danzica, creando così il cosiddetto “corridoio di
Danzica”, che isola la Prussia orientale dal resto della Germania.
Paga una cifra astronomica in oro a titolo di riparazione.
Viene considerata “responsabile” del conflitto ed è costretta a firmare una
“dichiarazione di colpevolezza”.
Il dopoguerra
In questo Trattato si trovano i motivi per i quali la Germania comincia a nutrire
odio nei confronti dell’Europa: la pena esagerata è la causa dell’odio tedesco, che
farà scoppiare la seconda guerra mondiale.
L’Europa non è più al centro dell’economia mondiale.
Gli Stati Uniti d’America sono i veri vincitori: tutti gli stati europei alla fine della
guerra devono pagargli rifornimenti ed armi acquistati durante il conflitto e,
lacerati dalle crisi, devono continuare a rifornirsi da essi anche dopo la guerra.
Il Giappone si impadronisce delle ex colonie tedesche nel Pacifico.
In Italia vittoria mutilata perché manca la città di Fiume
La città viene occupata dai militari guidati da d’Annunzio e il governo non riesce
ad impedire questo atto. La questione si conclude qualche mese dopo, con il
trattato di Rapallo, che dichiara Fiume uno stato indipendente sotto la tutela
della Società delle Nazioni.
Nasce il Partito Popolare Italiano (di ispirazione cattolica )fondato da Luigi
Sturzo, che consente un maggiore ingresso delle masse popolari nella vita
politica.
Nelle elezioni del ’19 si affermano il Partito socialista e il Partito popolare .
il commercio si è ridotto
Una grave crisi colpisce tutta l’Europa diminuisce la produzione nelle
industrie
disoccupazione
nascita del fascismo proteste povertà
e del nazismo e scioperi
IL PETROLIO E LA SUA IMPORTANZA NELLA GUERRA
Quando iniziò la guerra il mezzo usato per portare ai soldati i rifornimenti e le
armi era il treno a vapore. Gli imperi centrali avevano sia il carburante che le reti
ferroviarie in abbondanza, quindi erano sicuri di riuscire a vincere.
Ma i loro avversari, sapendo questo, accelerarono le ricerche sui mezzi a
combustione interna con benzina e li batterono sul tempo con una maggiore
quantità di mezzi con i quali potevano coprire aree maggiori.
Come avvenne nella battaglia della Marna, dove i Francesi riuscirono a proteggere
Parigi grazie alla rapidità, alla imprevedibilità e all’ autonomia degli spostamenti.
Ma riuscirono a invertire la
situazione con l’entrata in Anche la marina
In seguito gli guerra degli USA che inglese passa
eserciti rimasero utilizzarono massicciamente i alla propulsione
bloccati nella mezzi a benzina e il carro a nafta
guerra di trincea armato
Il petrolio trionfa sul carbone e i tedeschi alla fine della
guerra ammettono la superiorità dei mezzi degli Alleati .
Il petrolio è una delle fonti di energia esauribili più
importanti al giorno d’oggi.
E’ un combustibile liquido denso, di un colore che
va dal nero al giallo, derivato dalla decomposizione di
sostanze organiche in milioni di anni.
Esso viene estratto dai giacimenti sotterranei tramite
pozzi petroliferi, profondi alcune centinaia di metri.
L’ estrazione è compiuta con una grossa trivella rotante
sostenuta da un grosso traliccio d’acciaio: il petrolio
greggio
estratto è detto .
La lavorazione del petrolio consiste nel separare gli idrocarburi che contiene, cioè
il carbonio e l’idrogeno.
Questo processo avviene nella raffineria. La prima fase della raffinazione del
petrolio è la distillazione frazionata, in cui il petrolio evapora e quindi inizia la
separazione degli idrocarburi. La torre di frazionamento è divisa in diversi piani
forati, ognuno dei quali è mantenuto a una temperatura differente.
I vapori leggeri del petrolio incominciano a salire ed a ogni piano si fermano quelli
più pesanti. Quindi gli idrocarburi raccolti in ogni piano vengono condotti
all’esterno per essere ancora lavorati ottenendo i diversi prodotti di greggio; dai
più leggeri ai più pesanti troviamo: il GPL, la benzina, il gasolio, l’olio lubrificante e
il bitume (per asfaltare le strade).
Il petrolio e i suoi derivati vengono utilizzati per alimentare mezzi di trasporto,
macchinari e centrali. Il petrolio è utilizzato anche come materia prima
nell’industria chimica.
Salvatore Quasimodo Giuseppe Ungaretti OPERE:
-Il porto sepolto
-L’Allegria
-Il sentimento del tempo
VITA -Il dolore
Eugenio Montale Ermes, dio del mistero
Tra la prima e la seconda guerra mondiale
poeti famosi quando che forse la
Francesco Flora fa derivare da
parola
Sintassi semplificata coniata da
ERMETISMO
movimento letterario
caratteristiche
Versi liberi del linguaggio caratteristiche
No punteggiatura del contenuto senso di solitudine morale
Testi
Figure retoriche: dell’uomo moderno
brevi
-metafora
-analogia
-sinestesia
Linguaggio difficile, Valore simbolico
oscuro, essenziale Sentimenti di solidarietà e di
fratellanza
L’ERMETISMO
Definizione
L’Ermetismo è un movimento poetico italiano e indica un nuovo tipo di poesia.
Il nome deriva da Ermes o Mercurio, dio delle scienze occulte,
che accompagnava le anime dei morti nell'aldilà e fu adoperato
per la prima volta dal critico Francesco Flora per definire un
tipo di poesia caratterizzata da un linguaggio apparentemente
difficile, a volte ambiguo e misterioso. I critici del tempo
usavano questo termine in senso dispregiativo perché
ritenevano la nuova poesia oscura e indecifrabile in confronto
alle chiare strutture della poesia classica. Francesco Flora usò
ermetismo
per primo il termine nel suo saggio "La poesia Ermetica" nel 1936.
ERMETICOoscuro, misterioso, indecifrabile.
Dove e quando
L' ermetismo sorge intorno agli anni '20 e si sviluppa negli anni compresi tra le
due guerre mondiali.
E' a Firenze che si ritrovarono, negli anni '30, i maggiori esponenti di questa
corrente.
Novità dell’ ermetismo
Le novità più importanti riguardano il linguaggio che è oscuro e difficile, usa
termini spesso rari e ricercati.
L’ uso delle figure retoriche:
-l’analogia, simile a una metafora in cui è stato soppresso il primo termine di
paragone (es."accarezzo la tua notte" invece di "accarezzo i tuoi capelli neri
come la notte")
-la metafora ( "accarezzo i tuoi capelli neri come la notte”)
–la sinestesia (es. urlo nero(Quasimodo) si accostano due percezioni diverse,
quella visiva e quella uditiva).
I testi sono brevi, essenziali; anche i versi, detti versicoli, sono molto brevi.
Non si usano gli articoli; si scelgono nomi astratti, usati al plurale, i legami
sintattici e la struttura logica della frase sono poco rispettati.
La punteggiatura: la mancanza dei segni di punteggiatura vuole dimostrare che il
poeta prova emozioni, sensazioni improvvise e le fissa su di una pagina in cui
anche gli spazi bianchi diventano parte integrante del discorso poetico.
Poetica
La poesia ermetica fa sua e sviluppa la poetica dei simbolisti francesi (Rimbaud,
Mallarmé).
Il tema centrale della poesia ermetica è il senso della solitudine disperata
dell'uomo moderno che ha perso fiducia negli antichi valori, nei miti della civiltà
romantica e non ha più certezze a cui ancorarsi saldamente. Egli vive in un
mondo incomprensibile sconvolto dalle guerre e offeso dalle dittature, pertanto
ha una visione della vita sfiduciata, priva di illusioni.
La poesia degli ermetici è "poesia pura", non descrive, non racconta, non spiega
nulla, ma è l'espressione del proprio io più segreto e profondo, è l’espressione
dell’ angoscia, della tristezza, della solitudine e della sofferenza che
accompagnano l’ esistenza umana.
La prima raccolta di poesie ermetiche è “ Il porto sepolto” di Ungaretti che,
insieme a Montale, è considerato il fondatore della poesia ermetica.
GIUSEPPE UNGARETTI
LA VITA
Dal deserto al fronte
Ungaretti nacque ad Alessandria d'Egitto nel 1888 da genitori
italiani.
Il padre, operaio allo scavo del Canale di Suez, morì due anni
dopo la nascita del poeta. Nonostante la madre facesse la
fornaia, egli seguì gli studi superiori in una delle scuole più
prestigiose di Alessandria d’ Egitto.
Nel 1912 Ungaretti lasciò l'Egitto e si trasferì a Parigi dove frequentò per due
anni l’Università della Sorbona. Nella capitale francese, centro della vita culturale
europea dell’epoca, conobbe letterati e artisti di grande importanza.
Nel 1914 ritornò in Italia , aderì al movimento interventista e, allo scoppio della
prima guerra mondiale, partì volontario come soldato semplice sul fronte del
Carso. Al fronte la guerra gli apparve diversa da come l’ aveva immaginata: non
imprese eroiche e avventurose, ma fango delle trincee, sangue dei compagni feriti
o morti, fame, freddo e fatica. Questa esperienza lo segnò profondamente,
ispirandogli i temi della sua prima raccolta di poesie, intitolata “L’Allegria”, nelle
quali manifestò dolore e condanna per la guerra.
Dopo la guerra tornò ancora a Parigi, dove iniziò il mestiere di giornalista fascista
e sposò una donna francese dalla quale ebbe due figli, Ninon e Antonietto.
La conversione e il lutto familiare.
Il poeta raggiunse il massimo della sua fama nel 1933, con la pubblicazione della
raccolta “Il sentimento del tempo”, in cui manifestò i nuovi sentimenti di fede,
speranza e carità cristiana, si era infatti convertito alla religione cattolica, nel
1928, dopo un soggiorno in monastero.
Nel 1936, durante un viaggio in Brasile, venne invitato ad insegnare letteratura
italiana presso l'Università di San Paolo e decise così di trasferirvisi con tutta la
famiglia. Qui, dopo tre anni, lo colpì un gravissimo lutto: la morte del figlio
Antonietto di soli nove anni. Nella raccolta “Il dolore” si trovano le poesie scritte
per il figlio e quelle scritte durante l’ occupazione tedesca: il dolore individuale e il
dolore collettivo accomunano tutte le persone.
Gli ultimi anni.
Nel 1942 Ungaretti ritornò in Italia, dove venne nominato Accademico d'Italia e
per chiara fama professore di letteratura moderna e contemporanea presso
l'Università di Roma.
Pubblicò altre raccolte e volumi e si dedicò con entusiasmo a quei viaggi che gli
davano modo di diffondere la sua poesia tenendo ovunque conferenze, letture
delle sue poesie e ottenendo premi, come quello internazionale dell'Oklahoma negli
Stati Uniti che gli costò un faticoso viaggio. Si spense a Milano nel 1970: aveva
“poco più di quattro volte vent’anni”, come amava ripetere riferendosi al suo
spirito sempre giovane e innamorato della vita.
LO STILE
L'opera di Ungaretti è profondamente nuova e moderna. Lo stile è scarno,
essenziale, ermetico e sintetico poiché la parola è il centro espressivo della
poesia. La metrica è libera, non ci sono rime e il verso è spesso brevissimo.
Ungaretti esprime sentimenti di solitudine e di sofferenza esistenziale, ma anche